C’è un gruppo di persone che porta avanti una ideologia: LMS.
L = look
M = money
S = status
Secondo queste persone le donne cercano un uomo (e si sentono attratte) quando un uomo possiede bellezza, denaro, status sociale.
Queste persone vengono definite in un certo senso estremiste.
Sull’altro fronte ci sono gli psicologi che più volte affermano che queste variabili non sono poi tanto importanti nella buona riuscita di una relazione.
La Psicologia viene spesso definita come scienza, scienza debole, cioè meno rigorosa della Fisica, ma pur sempre una scienza che applica il metodo scientifico.
Ciò che ho notato spesso è che nelle ricerche scientifiche nell’ambito della Psicolgia, si utilizzano campioni di persone troppo piccoli.
Basta leggere sui giornali i risultati delle ricerche per capire che ogni giorno una ricerca confuta l’altra e tutto può essere vero e falso.
C’è molta incoerenza e troppo pressappochismo e fin troppo umanesimo.
Ma chi ha ragione, o meglio, chi ha meno torto?
Si potrebbero studiare le coppie come sono composte, valutando ad esempio il livello di bellezza fisica. Il punteggio può essere dato da un campione di persone che dovrebbero attribuire un voto di bellezza (da 1 a 10).
Successivamente verificare se le coppie sono bene o male assortite. Acquisire anche i punteggi di status sociale ed economico, la nazionalità dei partner (provengono da paesi poveri?)
A questo punto si possono analizzare i dati per comprendere se la teoria LMS ha una sua validità, oppure se la psicologia è più una psico-pazzologia e se ci troviamo a leggere articoli di psicologi o psico-pazzologi.
Infatti il carattere conta ma le conditio sine qua non sono le LMS. Ritengo infatti che molti psicologi vengano (inconsapevolmente) indottrinati da teorie elaborate e propugnate da non meglio specificate fonti e/o da qualche luminare che fa parte di una certa cerchia che, per tutta una serie di ragioni, sembra voler portare avanti un certo tipo di idea di società. Scusate se a conti fatti non ho detto “nulla” e sono stato molto vago, ma dicendo “nulla” credo di aver detto “tutto” e restando “vago” credo di essere stato piuttosto preciso.
C’è poco da studiare… forse il look è l’unico parametro visibile ed oggettivo, lo status già è relativo al gruppo sociale di appartenenza, il money chi lo dichiara è fesso perché se non te lo porta via una tipa scafata te lo porta via lo Stato.
Per come la vedo io, questi tre parametri, per quanto non particolarmente importanti per la buona riuscita di una relazione, come affermano certi psicologi, sono sicuramente molto ricercati oggigiorno. Da quanto mi par di capire (poi potrei sbagliarmi, perché io ormai sono di una generazione precedente ai giovani d’oggi) spesso la maggior parte delle ragazze cercano appunto quei tre punti. Non sono però un estremista, io parlo in generale, con “la maggior parte” non intendo certo il 99%, come fa qualcuno.
Ad ogni modo qui secondo me la psicologia c’entra poco e comunque non è il mio settore, quindi non esprimo pareri al riguardo. Quello che posso dire è che la cosa migliore è sempre rimanere sè stessi e non cercare di essere chi non si è. Questo vale sia per gli uomini che per le donne. Solo così si può essere sereni e trovare il partner giusto per sé.
Poi, la psicologia non è certo una scienza sempre esatta (nessuna la è, comunque), quindi ragionare con formule matematiche tipo D = L*M*S mi pare completamente fuori luogo.
Infine la cosa più grave: questa ideologia non considera la parte sentimentale, cioè la più importante in qualsiasi rapporto serio. Non c’è altro da aggiungere direi.
Scusate, nel mio commento n.1 ho sbagliato a digitare. Intendevo dire che LMS SONO “conditio sine qua non”, e il carattere semmai è un “in più” che senz’altro ha valore, ma non serve se prima non ci sono i tre parametri LMS. Puoi essere un ottimo guidatore, ma se su certi terreni accidentati hai una fiat multipla anziché una Toyota Land Cruiser…
Sí però questo è un circolo vizioso da cui non si esce. La società propone due modelli stereotipati per entrambi I sessi, con mumerose analogie peraltro: quella più determinante e relativamente “nuova” concerne l’immagine: devi apparire appetibile per tutta una serie di fattori di mercato e soprattutto, devi saperti vendere. Donna o uomo non cambia molto in realtà. Nel momento in cui però io mi adatto alla selezione non-naturale 2.0, sto alimentando un meccanismo che ritengo non mi rappresenti per sperare di rimanere in qualche modo “visibile” in vetrina. E cosí attirerò persone che ricercano quegli stessi criteri ai quali non vorrei aderire in un vortice senza fine. Insomma, tutti pare che si lamentino di un sistema “immorale”, triste, limitante, ma chi evita di alimentarlo?
@Suzanne
Non è che la società impone: “devi apparire appetibile”.
Sei appetibile semmai perché bello/a, ricco/a, non è un’imposizione ma una constatazione.
E a cosa serve una constatazione senza riflessione? Ogni società impone dei dettami di appetibilità, che cambiano nelle epoche storiche o nei diversi luoghi del mondo ( oggi questa distinzione è più difficile da trovare perché il mondo ormai si assomiglia un po’ tutto).
Una constatazione: l’acqua bolle a 100 gradi.
Una riflessione: quali sono e perché I criteri di appetibilità oggi? Mi stanno bene? Come possiamo sottrarci ad imposizioni di desideri inconsistenti? Il mio cervello ha potere di autonomia o è solo un prodotto culturale?
Pat79,
“La Psicologia viene spesso definita come scienza, scienza debole, cioè meno rigorosa della Fisica, ma pur sempre una scienza.” – secondo me, “scienza” molto complessa e molto vasta. tanto quanto ogni essere umano, se esplorato in profondità, nei limiti del possibile e del momentaneamente attendibile.
l’orientamento LMS fa parte sia della moda che delle condizioni sociali medie e dei valori predominanti del momento. ma anche del fatto che l’amore oggi è spesso cercato e vissuto con l’intento di non restare soli oppure a fini prettamente sensuali, a breve termine. si parte con il “per sempre”, perché senza di esso l’aspetto passionale risulta impoverito, ma negli attuali progetti di coppia raramente è connaturato un serio intento di lunga durata.
inoltre, è risaputo che ogni scelta, che avviene in tempi quasi immediati, si basa però su più impulsi (desiderio; parte attiva inconscia, derivante da precedenti esperienze; attitudini caratteriali e di visioni di vita; parte emotiva; parte razionale). come si potrebbero stendere delle statistiche valide, anche solo limitandole all’aspetto preminente che ha indotto alla decisione?
di solito, i simili si attraggono a vicenda, ed hanno così quello che meritano.
@Rossaba
“come si potrebbero stendere delle statistiche valide, anche solo limitandole all’aspetto preminente che ha indotto alla decisione?”
Beh, semplice.
Vedi se nelle coppie c’è una omogeneità.
Esempio:
Le persone che ottengono più punteggio sull’aspetto fisico, hanno principalmente relazioni con pari estetici?
Le coppie sono equilibrate fisicamente?
Che ci sia una correlazione (o che non ci sia) fa un’enorme differenza.
Perché se una correlazione c’è il fattore aspetto fisico incide notevolmente sulla scelta del/lla partner.
Incide di più di qualsiasi altro parametro.
“…di solito, i simili si attraggono a vicenda, ed hanno così quello che meritano.”
Esatto.
Ma i parametri di appetibilità “sessuali” non sono fissi, o meglio, lo sono in riferimento a come la cultura locale li ha definiti. È chiaro che il “look” è relativo, un “bell’uomo” occidentale non è detto che lo sia tra gli aborigeni australiani e viceversa, e lo stesso vale per la ricchezza e lo status. Ma questi parametri tradotti nelle singole culture sono e restano tre pilastri fondamentali dell’attrazione sessuale al femminile, ma non solo, avendo la parte maschile perso negli ultimi decenni l’antica prerogativa di “sostentamento” famigliare. Nella cultura occidentale, però, si è aggiunta la variante “intellettuale”, come potenziale attrattivo nelle donne che sono sensibili alla parte emotiva di natura immaginifica, che si somma alla visione “epica” maturata nei secoli sulle figure romantiche che in genere riguardano quelle “artistiche” che si sono consolidate nell’immaginario femminile. Paradossalmente se i primi tre “pilastri”, al di là del valore concreto che poi si riscontrerà, hanno comunque un senso reale e riconosciuto “socialmente” >>>