Ho 14 anni (pochi vero) ed è da un anno e mezzo che soffro di disturbi dell’umore adolescenziali, ma i mie genitori hanno scoperto che stavo male da poco tempo, perché mio fratello (che ha 10 anni) mi a visto mentre tentavo un’altra volta di suicidarmi prendendo un coltello per tagliarmi le vene del polso sinistro dopo essermi seduto sul davanzale della mia finestra.
Dopo essermi fatto varie abrasioni e tagli, avvolto nella mia disperazione, mio fratello a chiamato i nostri genitori che mi hanno bloccato cercando di calmarmi.
Non voglio raccontare, almeno per ora, la mia storia perché nonostante possa essere più breve delle molte altre che ho letto (basta vedere l’età media degli utenti), ho sempre fatto,… fatica ad esprimermi.
Comunque… eccomi qua, mi ritrovo ad andare una/due volte alla settimana in un centro specialistico per i casi come me e da un medico consigliatomi appunto da questo centro; subito dal primo giorno dopo aver sentito la mia storia e ciò che avevo fatto mi hanno detto subito che il mio è un problema grave e mi hanno subito consigliato un supporto farmacologico perché dicono che senza di esso potrei non riuscire a “rimettermi” o ci vorrebbe molto più tempo.
Io sono andato subito nel panico, i miei genitori sono contrari ma dopo aver parlato con lo psichiatra mi sembrano meno decisi di prima ed io nonostante abbiano detto che la scelta spetterebbe anche me, non so che fare… non riesco a prendere le decisioni più semplici e questa mi mette a disagio e mi spaventa più di prima
Mi hanno sempre parlato degli psicofarmaci come droghe che rendono dementi le persone e peggiorano la loro situazione, mentre spesso leggo che aiutano molto e rendono più leggera la vita,…
Io sono un quattordicenne e non so a cosa credere o cosa fare, so che sto male ed un’aiuto mi farebbe comodo ma ho sempre paura di utilizzarlo.
Non conosco nessuno che abbia fatto uso psicofarmaci o che conosca a sua volta delle persone che li assumevano e sarei molto grato a chiunque possa dirmi qualcosa riguardo ad essi
Non sono uno che si fa condizionare dagli altri comunque, prenderò in considerazione le risposte che,… ecco… riterrò più ragionevoli
Grazie a chiunque mi risponderà…
Weeping_Skull
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Categorie: - Me stesso
Ciao, intanto mi dispiace per il tuo malessere e per quello che stai passando. Penso che tu abbia tutti gli elementi per potercela fare, hai una famiglia che ti sostiene e ti sta vicina, degli specialisti cui affidarti, in questi casi è indispensabile una rete che avvolga da diversi fronti e mi sembra di capire che tu in questo sia molto collaborativo e sia disposto a farti aiutare. Questo è molto importante come primo passo, vuol dire che sei consapevole del problema e di volerlo affrontare, non è poco, credimi!
Io ho sofferto per quasi 10 anni di depressione e sono stata seguita da un centro dove andavo due volte alla settimana a colloquio con una psicoterapeuta, una volta al mese vedevo lo psichiatra che si occupava degli psicofarmaci, nel mio caso indispensabili nel processo di ripresa, almeno nella fase iniziale, ma guarda che ci sono persone che vanno avanti anche tutta la vita a prendere le medicine, magari in forma sempre più ridotta. Bisogna considerarla una cura, tutto qui. COme si prende la pillola per il mal di testa, è lo stesso.
Io devo dire che all’inizio di medicine ne dovevo prendere parecchie per tamponare il problema subito e inizialmente mi davano sonnolenza, però ero sempre seguita, quindi parlando con lo psichiatra del fatto che non mi andava bene sentirmi sempre assonnata lui mi “aggiustava” i dosaggi, finchè la medicina risolveva il problema dell’umore ma mi permetteva di fare la mia vita.
Quindi ti posso dire che sono favorevole agli psicofarmaci, bisogna affidarsi, solo metti in conto che devi avere molta pazienza all’inizio, nel senso che è come un vestito che ti si cuce addosso, va aggiustato, tagliato e ricucito finchè tu non sentirai che è giusto per te e questo lo puoi fare parlando sempre e restando in contatto con i medici che ti seguono.
Coraggio, vedrai come ti sentirai meglio, vedrai che la vita tornerà a sorriderti.
In bocca al lupo, un forte abbraccio affettuoso
sa
gli psicofarmaci aiutano
non so se creano assuefazione ma aiutano
non mi pare grave assumere psicofarmaci
Ciao ascolta io non ho i problemi che hai tu e quindi non so in che situazione puoi essere ma gia per il fatto che prendi in considerzione la faccenda hai voglia di “guarire” , di sentirti meglio e almeno secondo me è un buon passo avanti.
Se devi prendere degli psicofarmaci per stare meglio non vedo perchè non dovresti, dopo tutto ti vogliono aiutare a riprendere in mano la tua vita i medici quindi penso che tu ti possa fidare.
Certo come ha detto SASA, credo che tu debba parlarne con i dottori per avere un quadro piu preciso di cio che ti daranno e di cio che ti faranno quelle pastiglie.
E poi dovrai continuare a parlarne. Sai che parlare è la medicina migliore??
Parla con i tuoi genitori di come ti senti, stai vicino a tuo fratello visto che è piccolino e ha bisogno di una figura maggiore come te..
Pensa a lui, a quanto ti vuole bene e di sicuro lui lo sente che tu non stai bene e quindi cercherà di starti vicino suppongo.
Ma parla, parla tanto , ogni volta che ne hai bisogno.
Un bacio.
No, no e ancora no! Gli psicofarmaci sono una cosa dalla quale devi tenerti alla larga!!! Cambia psicologo vai da qualcuno che ti curi senza queste droghe, te lo urlo con tutta la forza che ho in gola!! Dopo un grave lutto in famiglia io ho sofferto d’attacchi d’ansia notturni, dolori lancinanti e ingiustificati il battito cardiaco a mille … ho preso un ansiolitico categoria minore tra gli psicofarmaci. Non posso dire sia stato inutile ma posso dire che spaventata dalla dipendenza ne ho sospeso l uso e gettato il flacone. Su intenet girano video che chiariscono in modo inequivocabile l’impatto degli psicofarmaci sugli adolescenti. Ci sono bambine di sette anni che si sono suicidate sotto cura di psicofarmaci. Il suicidio è un argomento che mi tocca molto: mio fratello ha fatto questa scelta e non era (forse) sotto cura di psicofarmaci. IO, nell umilità di fronte a cose cosi grandi ti consiglio di parlare con un psicologo che scelga di non somministrarti farmaci.Difendi la tua vita, la tua preziosa vita…
e be si da piccoli si e piu sensibili…
chissa perche i dottri insistono allora…
a me a 27 anni stanno aiutando
spero di uscirne vivo quando dovro diminuire il dosagggio
ora sto bene
Weeping,
sii molto cauto: prendi gli psicofarmaci solo dopo aver consultato uno o più psicologi. uno psichiatra che scrive qui di tanto in tanto è fermamente contrario… afferma che servono essenzialmente e rimpinguare le casse delle case farmaceutiche.
personalmente, essendo molto giovane ed inesperta, ho avuto una fiducia eccessiva in questi e in altri medicinali, con il risultato che ho poi dovuto farmi ricoverare per due o tre settimane (non ricordo bene) per depurare il sangue. nè mi hanno evitato un brutto scivolone…
le diagnosi psichiatriche sono difficili ma credo che sia più difficile ancora identificare i farmaci adatti e stabilirne l’entità da prescriversi. dev’essere davvero un abito su misura, tagliato e cucito su di te. se proprio sarai indotto a prenderli, autoriduciti sempre un pochino la posologia. un mio zio lo faceva di prassi con tutte le medicine e non si è mai trovato male…
se ben dosate e decisamente necessarie, possono aiutare, possibilmente per periodi brevi, onde evitare l’assuefazione, nefasta anche se in quantità MINIME.
Penso che Rossana, parlando di quello psichiatra ‘fermamente contrario’, si riferisca a me.
Giovane amico, hai 14 anni…hai 14 anni…
Non mi permetto di esprimere valutazioni professionali, men che meno di consigliarti o sconsigliarti l’assunzione di un qualsiasi farmaco, davvero non è il caso nella mia figura, e già proprio per l’essere uno psichiatra sono profondamente imbarazzato nell’intervenire su un ‘caso’ così specifico.
Ti invito soltanto a parlarne con uno psicologo, non con uno psichiatra, uno psicologo, che non è un medico e non può prescrivere farmaci. Poi insieme valuterete le strade migliori da percorrere, eventialmente anche quella di rivolgersi ad uno psichiatra.
L’amico, o amica, del commento 2 che dice che gli psicofarmaci ‘aiutano’, non ha tutti i torti, ma nel senso che tacitano i sintomi, di certo però non rimuovono la causa di un malessere. Gli psicofarmaci, di qualsiasi categoria, hanno soltanto azione sintomatologica e non curativa, questo è bene che si sappia.
Io più di questo non mi azzardo a dirti, ti faccio solo un grande e sincero in bocca al lupo!
Grazie a tutti quanti,…
ho chiesto al mio psichiatra di riparlarne e comunque mi sembra uno a posto anche se gli chiederò cosa effettivamente mi vuole dare e se è possibile farne a meno anche se il mio problema è piuttosto grave.
Ventolibero: grazie per il consiglio anche se in effetti è stato proprio il mio psicologo a consigliarmi di andare da uno psichiatra e che comunque mi ha detto che non sono pillole magiche che ti migliorano la vita, dice che servono a dare un piccolo aiuto comunque se alla fine le prenderò e vedo che c’è qualcosa che non va chiederò subito di smettere di assumerli.
Ringrazio ancora tutti per aver risposto alla mia lettera, alla prossima…
Sarebbe meglio assumere psicofarmaci più leggeri affiancati ad una psicoterapia condotta da un altro professionista (psicologo).
Allora ha senso il discorso.
Prenderli così curi i sintomi ma non curi il male che hai dentro.
Ti capisco, ma non farla finita, sei troppo giovane, non sarebbe giusto per te e per il mondo.
Non mi sento di dare consigli,apparte quello di pensare alla tua famiglia che ti vuole bene,e al fatto di parlare,anche con un psicologo,che di sicuro male non ti fa…..ti auguro con tutto il cuore di uscire da questa situazione…hai 14anni tutta la vita davanti a te,per favore non finire male..