Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ventolibero.
Pagine: « Prec. 1 … 4 5 6 7 8 9 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 4 5 6 7 8 9 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Tiffany,
purtroppo nemmeno io amo mettere in rete la mia e-mail, per cui, se vuoi, scrivi pure qui.
personalmente non ho difficoltà a interagire a lievello pubblico…
ciao!
Rossana,confermo (quello che ho detto) e concordo sull’ ADDIO!
Penso che la lettera sia conclusa, scrivo per un motivo che non c’entra niente. Tiffany e rossana, non vogliono mettere la loro mail.
E fate bene. Io l’ho messa un sacco di volte, ed ho avuto molti grattacapi. Ma non me ne faccio un problema. Quindi mi rivolgo a Rossana, che mi conosce da molto tempo, ci incontriamo su varie lettere, dato che è stata Tiffany a chiedere di parlare in privato con te, lo sta facendo anche con me. Quindi ho pensato, avendo messo la mia mail sul post n°5, se tu rossana sei daccordo scrivi a me e io ti manderò la mail di tiffany. In privato, specie di questi argomenti,
è più facile aprirsi. Non sentirti obbligata, mi ha spinto il fatto che ci conosciamo da tempo. Non rispondere qui, se mi arriva una tua mail, abbiamo risolto il problema. Che ve ne pare? A volte anche toroseduto si alza in piedi! Ciao TS
@Toroseduto
Grazie per l’aiuto!stasera non riesco a stare al pc ma domani faccio di tutto per risponderti un abbraccio..grazie per la mail è stupenda la rileggerò ho ancora la pelle d’oca.
Tiffany
Molte grazie, Toroseduto alzato in piedi!
ti scriverò presto, in modo che tu possa dare la mia mail a Tiffany.
mi sento un po’ in colpa per essere stata troppo severa con Ventolibero, che, se non ricordo male, è ancora così giovane…
ammetto di averlo fatto soprattutto per la sua chiusura netta nei confronti di cose che nemmeno conosco bene, sorretta dal pensiero del ben noto “effetto placebo” delle medicine, che sollevano l’umanità dal dolore da sempre, quasi del tutto soltanto per effetto della… suggestione!
buon 1° novembre a tutti!
Rossana non occorre sentirsi in colpa! Tuttavia,se il tuo è un sentimento sincero,lo comprendo e lo apprezzo.
In questi giorni non sto lavorando,ho bisogno di dedicarmi ad altro,ho bisogno di respirare un po’,ho bisogno del mare,del suo orizzonte calmo,lontano,del suo tumulto vicino. Ho bisogno di stare vicino a mia madre che piange sempre e vuole cedere. Ora sono con lei qui nella nostra piccola casa di Santa Maria di Leuca,estremo lembo di terra di’Italia.
Sentimenti di rabbia e rancore non mi appartengono,non li vivo e non li capisco. Mio padre non lo cerco,pur avendolo vicinissimo ma,se lui accennasse un minimo interesse a conoscermi non starei lì a chiedere il perché e il per come questa storia sia andata così,non cercherei di sapere per addossare facili colpe qualcuno. Lo abbraccerei e basta! Ora,con le dovute,differenze,posso fare così con te? Vedo che,forse siamo in disaccordo anche sui farmaci,almeno su quelli di mia competenza:gli schifosi psicofarmaci. Apprezzo il tuo ammettere che sono cose con le quali non hai molta dimestichezza (buon per te!). Potrei dirti di tutte quelle giovani madri che assistono impotenti al macello dei loro spaventati figli. Qualcuna grida,qualcuna piange,molte si disperano…
Giorni fa,un giovane uomo di 32 anni ricoverato con TSO (che Basaglia non accettava) nel vedermi esclamò “dottore dottore vieni dottore vieni”… Ci sedemmo nella mia stanza (non amo dire studio) e gli chiesi di dove fosse e lui: “mah sai dottore Alessandro,io mi sento un po’ nomade. Sono capitato qui e mi ci sono fermato perché ho visto che all’entrata della città c’è un cartello dove è scritto “città di pace”! Tanta bellezza ti mette a tacere! Ti disarma! C’è un principio in medicina che recita: “primo non nuocere”. Un medico non ha il diritto di avvelenare le persone e un uomo che fa il medico non può avere la pretesa di mettere a tacere un cuore “caldo d’amore ma un po’ affannato”
come dice una canzone dei nomadi. Sono un medico e conosco l’effetto benefico di alcuni farmaci per altre diverse patologie delle quali pure mi occupo quando sono di turno in guardia medica (sono in attesa di definizione e non di ruolo) ma gli psicofarmaci no,questi devastano il corpo,lo macellano,lo danneggiano,lo distruggono e,certamente,non recano sollievo ai malesseri che ci vengono dal nostro essere uomini gettati in un’infinito che non conosciamo e ci spaventa.
Sono un giovane ragazzo di 28 sì,ma che non si è risparmiato e a cui nulla è stato risparmiato,che cerca di costruirsi un futuro senza calpestare quello degli altri,che “faccio i miei sbagli quando sono sicuro ma cerco sempre di mantenere il cuore puro” che crede in “un ideale ma con lealtà,con coraggio orgoglio e fedeltà” che non accetta i sorrisi pieni di rancore e che cerca di combattere senza odiare. Sono le parole di una canzone che mi è molto cara e che descrivono quello che,cerco,di essere. Sbaglio,cado in errore,mi dispero. Ma cerco di andare avanti per rendere omaggio a chi non ha mai ceduto. Penso al tanto amato nonno Lorenzo. Ma ormai,come dice il mio adorato De Andrè: “A l’è xeua à l’è xeua a cumba gianca”. E ‘ volata è volata la bianca colomba.
Grazie per l’opportunità di chiarimento!
Ti stringo la mano con amicizia e rispetto,
Alessandro
Ciao rossana. Non sei stata severa con vento libero, è il suo modo di porsi, a 28 anni, ero peggio di lui! E guai se non si fosse così da giovani. Il mondo non progredirebbe! Ho letto da qualche parte che a 20 anni si è rivoluzionari, a 40 tolleranti e comprensivi, dopo i 60, che è il mio e il tuo caso, s’impara a mettere un distacco con i “rumori” si accetta il fatto che dei grandi maestri bisogna fare proprio solo qualcosa, si diventa diffidenti e comprensivi, in fondo Noi vecchietti sappiamo che non esiste nessuna Verità assoluta,quelle certezze che avevamo da giovani, si sono spente come candele consumate, siamo tolleranti, siamo coscienti che non esistendo
altra maniera, evitiamo giudizi. Un giovane non lo farebbe mai! Io ho
sempre imparato ad ascoltare, quando ero bambino, le persone di una certa età, a quei tempi era raro che ci fosse un laureato, ma quella saggezza generata dall’esperienza, dalla fatica e dal vivere di poche cose, aprivano i miei occhi, ero pieno di rispetto nell’apprendere che la vita vera é quella vissuta, non quella sui banchi di scuola. Ti racconto un’episodio che chiarisce il mio pensiero. Fleming, premio Nobel e gran benefattore dell’umanità, con la scoperta della penicillina,ha salvato molte vite.
Non aveva scoperto niente! In Sardegna i contadini e i pastori curavano molti mali con la muffa che si formava sui formaggi, molte malattie. In effetti Fleming, non si sa come, ma non ho mai creduto al caso, studiò questo rimedio empirico, e partendo dalla muffa dei formaggi, arrivò alla penicillina! Avrebbe dovuto dividere il premio Nobel con quegli ignoranti che usavano questi rimedi,senza conoscere niente di medicina e laboratori, pare che lo facessero già 2 secoli prima dell’avvento della penicillina. Ho una grande passione e nel corso degli anni leggendo sullo stesso argomento da varie fonti, ho scoperto cose che hanno modificato le mie certezze. Freud, il fondatore della psicoanalisi, lo scopritore dell’inconscio,è morto con il gran senso di colpa di aver creato centinaia di dipendenti dall’oppio. Sono cose note, io leggevo i suoi libri da giovane, quando ho saputo la verità, ho avuto una grande delusione. Oggi la penso come te, non a caso ho raccontato il fatto delle mie sorelle che trovano conforto assieme alle amiche a recitare il rosario. Mi piace ascoltarle, ma non sarei capace di stare 2 ore a ripetere meccanicamente sempre le stesse parole. Ho un’altro tipo di Spiritualità, e non è nata con Weiss. Ciao TS
Voglio precisare che mentre stavo scrivendo, sono comparsi i due post di vento libero. Colgo l’occasione per salutarlo, in effetti ci siamo già chiariti. Nella lunga escursione che ha fatto, ha citato vari suoi
miti. Falcone e Borsellino, e De Andrè. Siccome ho conosciuto tutti e tre, prima dell’enfatizzazione, non voglio essere nel ruolo del nonno,
ma solo invitarti a documentarti accuratamente, non sui tanti libri che hanno esaltato e creato il mito, ma sulla cronaca antecedente i fatti. Sono anche io, nel mio piccolo un ricercatore, e avendo vissuto
all’epoca dei fatti antecedenti i drammi, ho conosciuto a fondo il prima il durante e dopo gli avvenimenti succitati. Non capire male,
Dal fascismo ad oggi, le cose in Italia, non sono cambiate un granchè.
Cerca di scoprire perchè la Germania distrutta e divisa, oggi se la passa molto meglio di noi. E in ultimo, se non l’hai fatto, leggi il libro di Saviano GOMORRA. E’ stato attaccato da più parti, ma è attuale, nessuno ha contestato con argomenti seri, una certa parte politica ha ritenuto che non sarebbe stato il caso di far conoscere all’estero le nostre miserie. E’ stato tradotto in 42 lingue, più del Manzoni…Ciao, le cose vanno viste, quando è possibile, a 360°. Mai fermarsi alle apparenze, l’evoluzione continua! TS
Caro Toroseduto,con tutto il rispetto nei tuoi confronti,per la tua storia e l’evoluzione che hai avuto,posso permettermi di dirti con l’umiltà che mi riconosco,con voce lieve e sommessa che mi sei apparso un po’ “presuntuoso” ? Se mi permetto di dire questo è perché ti stimo e ti apprezzo però,perdonami,qual è il mio modo di pormi? Riconosco i miei sbagli,la foga che accompagna le mie parole in certe occasioni,sono ben consapevole che sì,alle volte esagero nel voler dare idea di quello che mia agita,mi sconvolge,mi interroga e mi impegna.Sono mortificato se per questo trasporto appaio un po’ “presuntuosetto” e ancora sincere scuse a te e agli altri se è questo,per colpa mia certamente,che è stato percepito. Rischio adesso di scadere nelle litanie e non mi va per il rispetto che porto a tutti voi che avete avuto la bontà di interagire con me.
Altra cosa,cosa ti fa pensare che Falcone,Borsellino De Andrè siano i miei miti? L’amico Faber l’ho conosciuto anch’io,era amico di mio nonno e a Genova si incontravano molto spesso insieme ad altri compagni di una vita. Non mi interessa andare a scandagliare i pregressi della sua vita. Facendolo magari potrei trovare dei lati oscuri,degli aspetti un po’ ombrosi,delle condotte “peccaminose” ma dimmi: chi non ha di queste dimensioni nella sua vita? Ma tutto questo a me non riguarda,non mi tocca,non mi interessa. Mi lascio angosciare (sì certamente),interrogare,arricchire dalle sue parole che sono un richiamo ad una vita più vera,più bella,più intensa. Poi,e sono d’accordo con te,è facile che lui tutto questo non sia stato in grado di viverlo. Come anche chi apprezza le sue parole del resto! Stesso discorso per Falcone e Borsellino. Però questi due hanno lottato,hanno penato e sono morti! Qui non si tratta di certezze che,ed è un bene,scompariranno con gli anni e le sofferenze,qui,a mio modesto e limitato avviso,si tratta di scelte di vita che senti di dover portare fino in fondo contro ogni ostacolo o impedimento. Sarò nel torto,sarò nel giusto mi si lasci l’inganno del mio idealismo!
Ti lascio con il testo di quella canzone già citata che spiega perfettamente il mio punto di vista:
Caro Ragazzo
Caro ragazzo del tempo che viene
com’è difficile affrontare il domani
senza bandiere senza frontiere
senza una ragione per la quale morire
prenditi un popolo a cui appartenere
non solo una curva dalla quale gridare
una divisa una croce un’idea