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Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, maledettoio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Rossana..in internet trovi tanti siti che parlano di ipocondria..come tanti sul suicidio..Comunque termina qui’ i miei commenti in riguardo all’argomento trattato in questo post..Ognuno e’ libero di decidere come VIVERE o morire se questo e’ un suo desiderio..Anche se penso che il suicidio e’ il gesto più’ egoista e associale che si possa compiere..MA SEMPRE UN MIO PARERE..in bocca al lupo
Rossana io non esco praticamente piu’ di casa per cercare di resistere alla tentazione di fare la finita prima di sistemare ste ultime faccende, e tu vorresti che andassi a Rio De Janeiro dove probabilmente procurarsi del Nembutal e’ molto piu’ semplice che qui? So che il tuo intento non era di certo questo, ma la mia mente va sempre a sbattere li. Comunque ci son certe situazioni che non mi fan sentire libero di andrmene via da qui.
Si che secondo la maggioranza delle persone sarebbe preferibile un atto di egoismo diretto al cambiare paese e modo di vita a quello di morire, lo capisco anche, ma io starei male li come sto male qui fidati mi conosco abbastanza.
Tempo fa lavorai fuori citta’, mi trasferi’, alla fine non facevo altro che lavorare e passare il resto del tempo a casa, con tutto che c’erano nuovi “amici” che cercavano di invogliarmi ad uscire.
Io sono fatto male, troppo male, porto dentro di me troppe cose sbagliate oramai, non riesco a cambiarle, ma non per mancanza di forza ma perche non sento di aver un motivo per cambiare.
Lei pur essendo io nel momento peggiore della mia vita e pur non essendo di fatto piu’ di una semplice amica(quasi solo una conoscente), riusciva a farmi sentire bene. E persone cosi non credo se ne trovino tante in una sola vita, o almeno per me e’ stato cosi’.
Nessuno si rende conto piu’ di me quanto io per certi versi sia contraddittorio su cio’ che vorrei o non vorrei.
Ma alla fine torno sempre allo stesso punto, meglio morire che vivere cosi e meglio restare cosi’ che fingere di essere cio’ che non sono.
E sopratutto meglio morire velocemente che andarsene lentamente.
Frany anche stavolta concordo con te.
Rossana dammi retta.. le spara più’ grosse della pietra che ha messo da parte..ciao..concorda daiii
Che ti posso dire Francy potra’ sembrare cosi’, invece… ba si dai basta, tanto io so come andranno le cose, il resto non importa.
forse hai ragione, francy.
resta la regola che in questo contesto chi ha davvero intenzione di agire, di solito non ne parla con nessuno… è una cosa troppo seria, come per un dolore troppo grande!
ciao a te e un abbraccio, affettuoso, a maledettoio.
Entro con la massima cautela in una discussione alla quale ho partecipato solo da spettatrice.
Concordo con Rossana, chi compie un gesto così estremo non ne parla con tanta lucidità autodistruttiva, elaborando tutte le motivazioni della sua scelta.
Spero che questa mia affermazione non sia controproducente, non vorrei che tu, maledettoio, ti sentissi spinto a dimostrare a te stesso che…non devi dimostrare niente a nessuno!
@Rossana, continuo a stupirmi nell’osservare con quanta passione e determinazione tendi sempre le braccia aperte verso gli altri.
Rossana mi hai fatto scappare un sorriso, anche se solo un sorriso ironico.
“chi ha davvero intenzione gi agire, non ne parla con nessuno” frase tanto usata in questo ambito quanto, avvolte, tragicamente falsa.
Basta cercare bene e sopratutto sul web si trovano casi che dimostrano il contrario.
Tempo fa, una ragazza(con motivazioni diverse dalle mie) ando’ anche alle iene a parlarne si trova il video ancora su youtube.
C’e’ un film, The Bridge, ma non e’ un film per tutti, ci vuole tanta forza per guardarlo visto che e’ un documentario piu’ che un film.
Comunque e’ ora di smettere di scrivere su questa cosa. questo e’ vero. In fondo il post lo avevo fatto per un motivo diverso, non per parlare di cosa sara’ di me.
maledettoio,
le eccezioni esistono, dovunque e in tutti i contesti.
a volte, se ne parla come per una richiesta di aiuto, ed è per questo che bisognerebbe sempre saper ascoltare e cercare di portare un contributo positivo.
poi, più di tanto, non si può fare. soprattutto se gli interessati preferiscono continuare a crogiolarsi nella loro pozzanghera, senza voler alzare gli occhi verso il cielo… la vita è bellissima, con tutti i suoi drammi e i suoi dolori: è la solita stupida questione del mezzo bicchiere vuoto o del mezzo bicchiere pieno…
scelte soggettive!!!
key,
grazie per l’attenzione e per l’apprezzamento.
ho vissuto, e patito, intensamente. continuo a patire, in forma più blanda, con rassegnazione…
quando ho un po’ di risorse psico-fisiche, mi è di sollievo cercare di aiutare, o per lo meno continuare a imparare e soprattutto non smettere di sforzarmi a comprendere.
un abbraccio