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Anni passati programmando la mia fine, ma un giorno arriva lei

di maledettoio
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 209 commenti

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  1. 41
    maledettoio -

    Io ti posso dire che avevo sempre voluto e programmato la mia fine, che non mi era mai importato nulla ne di me stesso ne di trovare nulla, e con tutto questo ci speravo per cambiare idea. Ti posso dire che trovandola e perdendola quel qualcosa che in me riusciva a farmi fingere con gli altri che tutto andasse bene, si e’ persa.
    So che non voglio piu’ sentirmi in quel modo ne nel bene ne nel male, anche se ammetto che non so cosa farei se lei mi apparisse davanti.
    Son pazzo lo so. Mi contraddico da solo lo so.
    Ma non so che dirti, per tutto ho le idee chiare, tranne quando si tratta di lei. Non saprei neppure dirti come sia riuscita a farmi provare certe cose. Sara’ chimica, non lo so. So che quando penso a lei tutte le mie certezze non son piu’ tali.
    Forse e’ vero che la persona giusta nel momento giusto puo’ farti cambiare in un modo che neppure tu crederesti mai, non lo so.
    Ripeto forse e’ solo sfortuna o destino o non lo so.
    So cosa provavo prima, so cosa provavo durante, so cosa provo ora.
    So che prima volevo morire e basta, ed ora vorrei strapparmi il cuore dal petto. So che prima mi vedevo inutile ed ora ancora piu’ inutile. So che prima odiavo me stesso per mille motivi ed ora sono mille ed uno. che vuoi che ti dica forse ogniuno di noi ha un limite diverso,
    E quando lo si supera si spezza qualcosa che non si puo’ piu’ aggiustare. La cosa pegiore forse e’ che difficilmente chi si fa del male permette a qualcun altro di fargli lo stesso male e si diventa piu’ duri. E si perde qualcosa di se stessi. Forse abbiamo perduto troppo.Forse qualcuno e’ cosi’ fortunato da incontrare la persona guiusta al momento giusto che gli cambia la vita, anche se per poco, ma magari per quanto basta.
    In fondo siamo tutti un prodotto delle nostre esperienze e delle nostre emozioni. Ad alcuni basta per giunta la fede, beati loro.

  2. 42
    maledettoio -

    Ad esempio un mio amico dopo 10 anni che stava con una si e’ lasciato.
    E ,si vede che per fortuna, ha incontrato una che voleva solo essere la classica scopamica, che lo ha tirato su per un breve periodo.
    Questo ha fatto si che si desse una possibilita’, che lo ha portato ad incontrare la persona con la quale ha comprato casa e si accinge a sposarsi. Son casi della vita o destino, credo.
    Certo che se lui fosse stato come me, che possibilita’ non ne da a nessuno, me compreso, non so come sarebbe finito oggi.
    Forse e’ solo carattere, non lo so. O forse si tratta di sapersi rassegnare, bo.
    quele vi piace di piu’? http://www.mixpod.com/playlist/56124846 (chissa se fan pubblicare il link), a me piacciono tutte, ma l’ultima e la terza portan via una parte di me ogni volta che le ascolto. O forse il trucco sta nel trovare il modo di volersi almeno un pochino di bene e nel fissarsi e sperare in piu’ obbiettivi e sogni in modo di aggrapparsi all’uno o all’altro all’occorrenza. Ben per chi ci riesce.

  3. 43
    rossana -

    qual’è, per te, il concetto di vita utile?
    utile a chi? a cosa?

  4. 44
    maledettoio -

    Era riferito a come considero io la mia “vita” per me stesso.
    L’esistenza che faccio e’ tanto inutile a me quanto agli altri, quanto allo scorrere della vita in se stessa.
    Il mio modo di “vivere” o dovrei dire di esistere fa di me un essere completamente superfluo, anche nelle cose piu’ insignificanti, anche nelle cose piu’ personali.
    Neppure piu’ buono a prendermi cura di me stesso nelle piccole cose sono. L’unica cosa che riesco a creare sono preoccupazioni lle uniche due persone che per forza di cose non posso e non si possono allontanare.
    La vita in se, scorre indipendente, non ha utilita’ per nessuno, non e’ ne bella ne brutta, ne buona ne cattiva, e’ solo il passare inesorabile del tempo e delle cose, al massimo siamo noi a percepirla in un modo o nell’altro, guidati dalle nostre esperienze, dal nostro carattere, da cio’ che giudichiamo giusto o sbagliato.
    Figurati che ci sono idioti che dirottano gli aerei e li fan schiantare in nome di una fede, lo fanno e si considerano di aver vissuto una vita felice o utile o che ne sia valsa la pena viverla. Il fatto e’ che che tutto cio’ che ci circonda, che ci succede, in un modo o nell’altro influenza il nostro modo di vedere la vita e di come considerarla e si puo’ fare ben poco per cambiare questa visione quando noi stessi, dentro di noi non troviamo un motivo valido per volerlo fare. Per questo motivo post addietro dicevo a Francy(se non ricordo male) che non era la “mia” lei ad avere la mia sorte nelle sue mani, ero io, era come lei mi faceva sentire e quello che mi faceva provare oltre che per lei anche per me stesso.

  5. 45
    rossana -

    le mie domande sono superate dai tuoi post, che non avevo letto prima di porle…

    mi dispiace molto, per te, e anche di non essere in grado di aiutarti.

    ci vuole molto tempo per rassegnarsi, e nella rassegnazione non c’è gioia, al massimo qualche briciola di serenità…

    un abbraccio forte forte

  6. 46
    maledettoio -

    Nessuno mi puo’ aiutare, perche’ non voglio essere aiutato.
    Io devo morire e’ l’unica cosa che voglio.
    Devo solo trovare il modo o il momento giusto per non pensare a lei e sistemare alcune cose che conseguono dalla morte di un familiare e poi sara’ libero di farlo.

  7. 47
    francy -

    ..Bere,mangiare a strafogarsi,vendicarsi,il chiodo schiaccia chiodo,le droghe,o qualsiasi possa essere il nostro veleno,attenuerà’ il dolore,ma nien’altro.Spesso il pensiero del dolore e’ peggiore del dolore in se..La miglior e peggior cosa da dire e’ che noi sapiamo quando stiamo indulgendo in comportamenti autodistruttivi per alleviare la nostra sofferenza.Proprio come sapiamo quando stiamo per fare qualcosa di sbagliato..Purtroppo la vita non e’sempre giusta,questa e’ la verità’ più’ dolorosa da apprendere,oltre che più’ difficile da accettare.Il “mal di vivere”può’ capitare a tutti,ma siamo noi che dobbiamo reagire e non soccombere..La sofferenza insegna sempre qualcosa,pur che siamo disposti ad imparare..Viviamo in un mondo imperfetto con persone imperfette quanto noi,nessuno ci può’ promettere una vita libera dal dolore e dalle illusioni,nessuno ci può’ infondere la certezza di poter controllare ogni situazione.Alcune persone si lasciano piegare e influenzare dalle circostanze,quando vedono il “nulla” crollano..Affrontare le dure realtà’ della vita richiede coraggio..Il coraggio di esistere..Forse amare la vita e’ l’espressione più’ nobile del coraggio di esistere..Potrei aggiungere:il coraggio per cambiare cio’ che mi e’ possibile..Auguri a tutti

  8. 48
    rossana -

    eppure… sei sano, neppure troppo vecchio,
    hai una casa, un lavoro e quasi certamente
    dei genitori che ti amano…

    il paese non è in guerra… potresti, volendo,
    fare tante cose che possono dare soddifazioni.

    errori ne abbiamo fatti tutti, e tu, se li hai
    fatti, hai arrecato danno a te soltanto, non
    ai figli, sbagli che ti stanno poi sul cuore
    come una condanna senza fine…

    ma la vita è tua, e hai il diritto di vivere e
    di morire come meglio ti piace… anche
    egoisticamente

  9. 49
    rossana -

    Francy,
    grazie del tuo splendido aforisma: “Forse amare la vita e’ l’espressione più’ nobile del coraggio di esistere…”

    farà del bene anche a me non dimenticarlo!

  10. 50
    rossana -

    Hai mai visto lo svanire della notte? Pochissime persone diventano consapevoli persino di cose che accadono ogni giorno. Hai mai visto avvicinarsi la sera? La notte fonda e il suo canto? Il sorgere del sole e la sua bellezza?

    Ci comportiamo praticamente come ciechi. In un mondo così bello, viviamo nelle piccole pozze della nostra infelicità. Ti è familiare, pertanto, anche se qualcuno vuole tirarti fuori, opponi resistenza. Non vuoi che ti si tiri fuori dalla miseria, dalla sofferenza. Altrimenti, esiste così tanta gioia tutt’intorno, devi solo esserne consapevole e diventare un partecipante, non essere più uno spettatore.

    (…) Partecipa alla notte che se ne va, partecipa alla sera che scende, partecipa alle stelle e alle nuvole; fai della partecipazione il tuo stile di vita, e l’intera esistenza diventerà una gioia e un’estasi senza proporzioni. Non avresti mai potuto sognare un universo migliore.

    Osho Zen: The Miracle Chapter 2

    Maledettoio,
    so che di tutto questo non te ne importa niente, ma l’ho riportato lo stesso… chissà che qualcosa non si possa cominciare a sbloccare dentro di te…

    se si è almeno sereni, ci sono molte più probabilità che qualcuno desideri starci vicini…

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