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Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, maledettoio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Rossana si abito vicino al mare ed in pratica non lo vedo da circa due anni, ora mi mette solo tristezza ed il pensiero di immergermii nuovamente in esso son certo che mi darebbe solo la voglia di nuotare al largo sempre piu’ al largo, tanto da perdermi in lui per sempre, quiindi non posso esaudire il tuo desiderio. Non hai capito mi sa come sono fatto, se pensi non le abbia chiesto nulla, ho provato e riprovato a parlarle in merito senza ottenere nulla. Se ci conoscessimo in reale Rossana neppure tu mi avresti visto a prescindere dall’eta’.Come ti ho gia’ detto una volta non credo che tutto finisca cosi’ facilmente, credo che le cose finiscano solo se le lasciamo andare o se le diamo per scontate. Sara’, ba, forse, anche vero che tutto finisce come credi tu ma meglio aver avuto e perso che non aver mai avuto. Comunque forse non mi sono spiegato, io volevo solo morire ed evitare di tirare in mezzo altre persone e non cercavo nessuna, ho voluto “ascoltare” gli altri e mi son dato delle possibilita’ il tutto mi ha portato tra le altre persone a conoscere lei e mi ha fatto sperare che qualcosa potesse cambiare, andata lei e’ semplicemente tornata la voglia di andarmene con ancora piu’ la certezza che era giusto cio’ che pensavo prima, quindi di incontrare qualcuno non mi importa nulla voglio solo andarmene e prima possibile. Per quel che riguarda i soldi non si puo’ fare e comunque io non vorrei, mia madre ha altro a cui pensare con i soldi suoi, non dimenticare che ci sono i piccolini da accudire, e non son neppure pochi. E comunque io di farmi del male con i soldi degli altri non ho nessuna intenzione. Sarebbe come dirgli dammi i soldi che cosi’ mi posso rovinare la vita grazie a te. Che lei lo farebbe pur di vedermi vivo ne son convinto, ma io non voglio che sia cosi. E comunque io non voglio nulla ne prima ne poi. Figurati, la macchina e tutto il resto che voleva far mettere sotto il mio nome, gli ho detto che se li doveva mettere sotto il suo e basta, che non volevo nulla sotto il mio nome e non c’era da discutere, se non gli stava bene che li mettesse sotto il nome di mia sorella. APRIRMI DI PIU’??!? Ma non ci penso proprio, per quanto mi sia aperto dicendo ad una a cui tenevo e che sembrava avere qualche interesse per me ho preso una porta corazzata in faccia… NON CI PENSO PROPRIO, non sono fatto per sta terra ne riguardo tante cose, ne riguardo l’amore, desiderare l’amore non conta nulla se non sei portato all’amore.
IO DEVO SOLO MORIRE, MORIRE PRESTO, E MORIRE SOLO, E BASTA, che poi mi ripetero’, ma e’ solo cio’ che, a prescindere da tutto, merito. PEr farti capire io penso ancora, sempre, a lei, e vederla o credere di vederla mi fa sempre un certo effetto, ma oggi non so se riuscirebbe piu’ a farmi sentire come mi faceva sentire. Per il discorso morire o meno possiamo anche parlarne, tanto per parlarne, ma non esiste ne che io cambi piu’ qualcosa di me, ne che ripensi su effetti postumi della mia morte, ne che se sto sbagliando o meno.
Io Rossana devo solo aspettare qualche altro giorno cercare di risolvere ste 2 cose e poi andarmene. Non devo piu’ nulla a nessuno, e se anche fosse non me ne frega nulla. Noon so se riesco a farti capire, mettiamola cosi’, forse maglio non lo potrei spiegare.
Faccio un esempio a parer mio pieno di assurdita’, ma lo faccio cosi’ forse ti faccio capire il mio stato d’animo.
Se ora stesso o nel momento che sto per fare la finita mi apparisse dio e mi dicesse, non lo fare vivi che un giorno sarai ricco e felice e perdutamente innamorato, vivi che dopo la ta morte naturale verrai vicino a me, vivi o sarai condannato all’inferno per l’eternita’,…. gli sputerei in faccia e continuerei a fare cio che stavo facendo, e fanc… pure lui. E se succedesse che subito dopo apparisse il diavolo e mi dicesse non lo fare vivi e fa piu’ male che puoi e ti daro’ tutto cio’ che vuoi… be in quel caso…sputerei in faccia pure a lui e tornerei a fare cio’ che stavo facendo. Non mi importa piu’ nulla di nulla, niente di niente, voglio solo smettere di pensare, e dato che non credo in nulla compreso il fatto che ci sia una “vita” dopo la morte, be fare la finita resta il modo migliore, economico, e rapido per farlo. Ripensavo ad un vecchio film, La vita e’ meravigliosa diretto da Frank Capra, film del 1946, dove George sull’astrico decide di fare la finita quando un angelo lo ferma ed esaudisce il suo desiderio, ovvero non essere mai nato, e gli fa vedere come sarebbe stata la vita degli altri se non fosse mai nato, a prescindere dal fatto che io son certo che sarebbe stata meglio per tutti se fossi stato io, George poi alla fine fa di tutto per tornare indietro, io invece non tornerei mai per nessun motivo e non guarderei proprio nulla, al massimo in quel caso si che mi infilerei in fondo al mare per sempre. Ora mi vado a fare un bel bicchiere di menta corretta che oggi e una giornata di merda, una delle peggiori, sara’ che ho messo un po di musica e che mi sta buttando giu’. Alla salute di tutti.
Che cavolo le due meno un quarto e sono ancora sveglio, la dose di alcol serale comincia di nuovo a fare poco effetto, o forse son solo io che sono troppo agitato. Basta faccio un bicchiere di alcol e menta, ma prima mi devo fare del male, sono indeciso se buciatura da sigaretta o se levarmi un po di sangue. Stasera mi ispira di piu’ la seconda.
maledettoio,
mi dispiace che la musica ti “tiri giù”. c’è anche quella adatta a migliorare l’umore… se ho un momento in cui possa essere un po’ più tranquilla di adesso, te la cerco…
ok, ho capito il concetto: niente e nessuno potrà più farti cambiare idea. il film di Capra è uno dei migliori antidoti indiretti all’idea del suicidio. mi piace sempre, anche se anch’io non è che l’abbia mai trovato del tutto convincente.
spesso essere qui senza averlo voluto ha il sapore amaro della condanna e della costrizione, in barba al libero arbitrio. che ci vuoi fare? è questo il mistero della vita ed è questa, anche, la doppia condanna della donna, che è a volte costretta, materialmente, a mettere al mondo creature che poi, nella migliore delle ipotesi, non ne sono per niente soddisfatte… pur restando a vita carne della sua carne…
mah! sei riuscito a far intristire anche me, stanotte. quando non mi risponderai più mi mancherai e non potrò mai sapere com’è andata a finire, a meno che tu non lasci il link del forum a tua sorella, chiedendole di farci sapere di te…
un abbraccio
No Rossana non lascero’ il link a nessuno, anzi cancellero’ anche ogni traccia dal pc, ma la notte prima di uscire postero’ un ultima volta, che tanto il messaggio appare il giorno dopo.
Mi hai fatto nuovamente sorridere, la tragicita’ della cosa e’ quasi ironica… “in barba al libero arbitrio”…. “che ci vuoi fare?”…. be ovvio cio’ che ci faccio… decido di andarmene, alla faccia del destino(o chi per lui) che qui mi ci ha messo.
A ho dimenticato di scrivere una cosa perche’ mi chiamava mia madre.
No non e’ che niente e nessuno potra’ mai farmi cambiare idea, non credo all’assoluto, secondo me una persona che dice una frase assoluto, non e’ ne onesta con se stessa ne obiettiva, o stupida, mai dire mai nella vita. Ma per quel che riguarda me e’ al quanto improbabile.
Il senso era piu’ al fatto che comunque non mi fiderei ne delle promesse di uno ne dell’altro, ne tantomeno avrei la voglia di aspettare per vedere come, quando e se succedesse davvero.
no, caro maledettoio,
per quanto mi riguarda, preferirei rammaricarmi per non avere più tue notizie piuttosto che star male al pensiero dei tuoi ultimi momenti (che sono terribili) mentre magari qualcuno arriva in tempo a portarti in ospedale, con esiti pesanti, che non ti consentano più di scrivere… tutto può succedere in questi casi e… non c’è mai limite al peggio!
concordo sulla frase orientata all’assoluto, e questo mi dà modo di dialogare ancora con te. ti va di dirmi qualcosa sui tuoi progetti irrealizzati, al di là di quello di avere una compagna?
a mio avviso, due cose sono prioritarie nella vita:
1) realizzare le proprie potenzialità operative (che non significa essere, ad esempio un navigatore spaziale – anche spazzare le strade può andar benissimo, se fatto con equilibrio e amore al lavoro, facendolo cioè molto bene, meglio della media degli spazzini, salvaguardando anche del tempo per se stessi). questo significa far fruttificare ed espandere la ghianda che c’è in ognuno di noi, non in relazione al resto del mondo, ma semplicemente in relazione a noi stessi…
2) realizzare le proprie potenzialità affettive, che significa dare una compiutezza al nostro essere creature bisognose di dare e di ricevere amore. personalmente, alla fine dei miei tormentati vissuti amorosi, ho riconosciuto nella madre (che mi aveva rifiutata) il solo essere che mi abbia voluto bene veramente, in modo forse non del tutto disinteressato ma, comunque, in modo meno interessato dei miei compagni di vita. nella peggiore delle ipotesi, può bastare anche amare una gattina, se questa è in sintonia con te e completa con la sua compagnia l’armonia dei tuoi giorni…
tutto sta a prefiggersi obiettivi alla nostra portata e al realizzarli a poco a poco, magari in crescendo, ma sempre comunque essendo gratificati dai risultati raggiunti. MAI in relazione al prossimo ma soltanto in base al nostro io interiore.
quanto sopra presuppone, però, un paio di cosette indispensabili come bagaglio di base: un minimo di autostima e un minimo di amore, da riceversi nell’infanzia, da chi ci accoglie e ci guida alla scoperta del mondo. se questi ferri del mestiere non ci sono regalati, allora diventa davvero faticoso procurarseli da sè. non se ne può comunque fare a meno perchè, senza questi, non si va da nessuna parte.
un abbraccio
No rossana ti sbagli, non arrivera’ nessuno a portarmi via all’ultimo momento, perche’ saro’ in un posto dove se va qualcuno 1 volta l’anno e’ gia tanto, e poi comunque una notte di tempo gia’ sarebbe sufficente, quindi la possibilita’ di esser trovato ancora in vita sono moooltooo ma moooltooo scarse. E sbagli anche sul soffrire, per quel che ho visto con i miei occhi gia’ con una pillola non soffriva neppure mio padre, figuriamocci n scatole, penso proprio che andro’ nel mondo dei sogno e buonanotte o comunque di certo non saro’ neppure un po lucido. Per il punto 1, non mi e’ mai importato molto di quele sarebbe stato il mio mestiere, un lavoro e’ un lavoro quel che capita capita, certo potendo scegliere, che ti posso dire avrei preferito un lavoro tranquillo(intendo dove non sa da litigare con la gente) per il resto poco iporta. Fino qualche anno fa lavoravo coi PC, poi ho lavorato per una ditta che si occupava di manutenzione e costruzioni, avrei fatto volentieri devo ammettere qualunque lavoro notturno, tanto ho sempre dormito poco ed come dicevo amo la tranquillita’, anche prendere un edicola non mi sarebbe dispiaciuto, da piu’ giovane ho provato ad entrare nella forestale(sarebbe stato bello lavorar per boschi), ma erano altri tempi, quando pur volendo morire ancora speravo che qualcosa potesse cambiare, ora non farei nulla di tutto questo, neppure se me lo venissero a proporre fino a casa, ti ho gia’ detto perche’. Comunque mai avuto grandi aspirazioni nel lavoro, non mi crederai ma se avessi vinto un superenalotto serio comunque optato per fare un lavoro come quello che ti ho descritto, non ci penserei proprio a sbattermi per combattere con la gente, ma non capire male non e’ che non sia capace di combatterci ma e’ che mi rompe proprio, e poi quando qualcuno mi attacca, da buon ariete contrattacco, ma per me e’ difficile stabilire limiti se sbrocco quindi meglio evitare. Comunque per lo piu’ ho sempre lavorato coi PC, ma non avrei mai aperto un negozio di PC. Per il punto 2 be credo di averti gia’ detto la situazione. Sai di cosa sento la mancanza pur sapendo di non meritare nulla e sai che l’amore della gatta, o di mia madre ora non mi basta piu’ son piccoli “piaceri” del momento ma non aiutano a stare meglio. Alla fine quando ti ritrovi solo e ti senti solo dentro tutto il resto non conta piu’ nulla. Almeno per me e’ cosi’.
maledettoio,
il suicidio, come la morte di un figlio prima dei genitori, è qualcosa di innaturale. la sofferenza a cui mi riferivo non è quella che soppraggiunge dopo aver ingoiato la pillola ma bensì i momenti che precedono quel semplice gesto: è lì che si concentra tutta la sconfitta, l’inadeguatezza e, comunque, il dolore di essere tanto solo da essere portato a farti del male senza che nessuno ti abbia potuto aiutare, a essere tu a voler fermare il tuo respiro…
soli dentro, per lo meno a tratti, credo si sentano quasi tutti. ci si illude e si fanno tutti i giorni i salti mortali per non sentire questa morsa o per sentirla un tantino attenuata. basta imparare a conviverci, come con tutto il resto che ci riguarda…
Rossana son cose che gia’ provo ora, non credo che le sentiro’ piu’ intensamente al momento finale, oltretutto saro’ anche abbastanza ubbriaco. L’idea comunque di essere io a dire basta, non mi dispiace, almeno saro’ io a dire basta e non sara’ nessun altro a decidere per me quando, che sia il destino o dio o qualcun altro.
Anzi devo ricordarmi, ora che ci penso che entro fine settimana devo fare una cosa importante, anche se tra parentesi fara’ si che io mi possa odiare ancora un pochino di piu’, dato che non sarei mai voluto arrivare al punto di farla cosi, ma devo farla assolutamente prima di dire basta a tutto.