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Anni passati programmando la mia fine, ma un giorno arriva lei

di maledettoio
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 209 commenti

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  1. 121
    maledettoio -

    Rossana, si sono decisamente testardo.
    Ma non sono scemo, non sono certo convinto che sia la cosa migliore.
    Non ho mai detto che mi piaccia l’idea di fare la finita.
    Ma resta l’unica soluzione per smettere di essere cosi’ e di sentirmi cosi’, e’ l’unica soluzione per non creare altri mille problemi che causerei sopratutto a me stesso, ma anche l’unico modo per limitare gli n danni che causerei ad altri(almeno si limiteranno ad uno solo), e’ l’unica cosa possibile da fare non ci sono altre vie.
    Tu per uno come me e per chi mi conosce che futuro vedresti, sapendo che non intendo cambiare “vita”, che non lavoro(e non mi frega nulla di trovarne uno), fumo come una ciminiera, bevo ogni sera fino a crollare, che all’occasione mi faccio di quel che capita, che praticamente non esco piu’ se non per fare certe cose tipo comprare le sigarette e sbronzarmi su una panchina, che non faccio praticamente nessuna vita sociale e non mi importa di farne, che in pratica oltre che parlare con mia madre su cosa vuole mangiare oggi non parlo con nessuno (ovviamente oltre che qui) e non mi interessa neppure cominciare a farlo che futuro potrei mai avere? che futuro avrebbe mai chi mi sta “vicino”? Meglio far la finita subito che aspettaqre che mi parta il fegato o che spunti fuori qualche tumore o che possa diventare vecchio cosi. La scelta che mi piaccia o no e’ e resta e resterebbe obbligata.
    E’ vero che non miimporta di nulla e di nessuno, ma e’ altrettanto vero che non voglio diventare un peso per nessuno.

  2. 122
    maomao -

    La verità è che sei un pigro e un vigliacco. la vita è un dono meraviglioso, almeno per noi che non siamo nati in una baracca africana tra la sete e le zanzare. La vita è un’esperienza fantastica, che duri un giorno o 90 anni; ma per viverla bisogna essere responsabili di se stessi. Lavorare per manternersi, dare agli altri, amare… essere una persona completa e strutturata. Tu sei rimasto bambino. Non lavori (ma i soldi per le sigarette e le birre sono di mammà?), non fai assolutamente niente. e ti piangi addosso perchè qualcuna non ti ha voluto. Mi fai rabbia. Non ho nessuna intenzione di dirti “no, ti prego non farlo”. Ma almeno che tu lo faccia sapendo bene perchè. Perchè è la strada più facile. Perchè la strada più difficile sarebbe quella di alzarsi domani mattina, farsi una doccia e andare ai mercati generali a scaricare cassette di frutta… troppa fatica vero?? E’ piùsemplice e mooolto meno faticoso fumare e ubriacarsi e cianciare sul voler morire. Mio marito aveva la tua stessa età cinque anni fa: un giorno di primavera un medico gli ha detto che gli restavano sei mesi scarsi di vita. Avevamo appena comprato casa, avevamo due bimbi piccolissimi… immagina lo strazio di quei sei mesi in cui lui mi chiedeva di aiutarlo a vivere….. Poi il coma e la morte. E immagina il mio di strazio: non solo quello di averlo visto morire, non solo quello di essere rimasta sola, ma anche con due figli piccoli e una montagna di debiti… una montagna… con debitori che spuntavano ovunque, come funghi e nessuno, ma proprio nessuno, a cui rivolgermi…Ci sono state mattine in cui non avrei mai voluto alzarmi dal letto; ci sono stati giorni in cui attraversando la strada mi veniva voglia di gettarmi sotto il primo camion che passava, evitavo di uscire sul balcone perchè il vuoto mi attirava come una calamita: era la scelta più semplice, rispetto a quella di lavorare 14 ore al giorno e di convivere con questo strazio nell’anima, ma era la scelta di una codarda….

  3. 123
    maomao -

    …e io codarda non sono. Cinque anni dopo, eccomi qui. Continuo a lavorare tanto, cerco di crescere al meglio i miei figli, alla solitudine mi sono abituata e a volte non è neanche tanto male… E poi leggo di te, più meno mio coetaneo mantenuto da mammà, che vuole morire… e ripenso agli occhi di mio marito…. e scusami se non sento nessuna comprensione e nessuna partecipazione per te.

  4. 124
    rossana -

    maledettoio,
    stavolta non so da che parte cominciare, visto che i pensieri che ho in testa mi ricordano un gatto che si morde la coda…

    mah… iniziamo dal carattere, che, secondo alcuni, è quello che più determina il nostro destino. come definiresti il tuo, con non più di tre aggettivi, in ordine di importanza?

    ribatto il chiodo del senso di colpa che indirettamente, secondo me, ti porta all’autodistruzione. il passato è passato. come tutto cambia, anche noi mutiamo: a quarant’anni siamo, bene o male, ben diversi di come eravamo a 20. nemmeno chi uccide è tenuto a pagare per tutta la vita…

    secondo me, se non affronti e superi questo blocco, non puoi procedere oltre. sì, lo so, mi scriverai che NON lo vuoi superare, che non ti interessa farlo (questione di carattere?) e allora, continua a rigirare su te stesso e a morderti la coda…

    qualcuno ha scritto che i giorni d’interesse in una vita sono 5 o 6, e che il resto fa solo volume. se mi ricordo questo aforisma, è perchè sono perfettamente d’accordo con il suo autore.

    credi di fare eccezione, tu? credi che tutti gli altri abbiano una vita sempre piena di emozioni e di soddisfazioni?

    so che risponderai che non sei così stupido. e allora abbandona anche tu la pretesa di proseguire e cavallo e continua a piedi, come tutti gli altri, con quanto ti ha fornito la sorte per il tuo viaggio su questa terra…

  5. 125
    rossana -

    maledettoio e maledettame,
    che ti penso senz’altro più di quello che sarebbe normale fare!

    lei non ti consente di starle vicino e tu pensi valga ugualmente la pena di provare a conquistarla?

    falle recapitare un mazzolino di fiori ogni sabato oppure
    un messaggio scritto per posta quasi ogni giorno
    (due versi di una poesia, un aforisma centrato, una frase tua…)

    ma TUTTO in forma strettamente anonima (almeno per ora).
    le donne apprezzano la costanza!

  6. 126
    rossana -

    maomao,
    grazie di cuore per la tua testimonianza di vita. sei da apprezzare, alla grande!

    tuttavia… i bambini e l’aver avuto qualcosa di positivo forzano o aiutano (che dir si voglia) a reagire. così è stato anche per me… sia pure in condizioni di vita molto diverse…

    anche per tutto quello che hai scritto tu ho chiesto a maledettoio di definire il suo carattere…

  7. 127
    maledettoio -

    Maomao(soprannome curioso), pensa cio’ che vuoi ma non illuderti di aver capito qualcosa di me.
    Non ritengo ne di essere pigro ne vigliacco.(mi sa non hai letto tutti i vari commenti).
    I soldi dato che ti poni la domanda sono i miei, non ho detto di non aver mai lavorato in vita mia, ho provato ad essere diverso, e non e’ cambiato proprio nulla. La vita sara’ bellissima per chi riesce a gioirne per me fa semplicemente schifo. A parte il fatto che gia’ mi odiassi di mio forse mi sono mancate proprio troppe cose che spesso la gente ha e’ considera normali ma che in realta’ non lo sono.
    Lavorare non mi ha mai fatto paura, qualunque lavoro.
    E guarda che io non miagniucolo proprio sul fatto che Lei non mi abbia voluto(hai capito male), anzi la capisco anche.(Ma anche qui mi sa che dimostri di non aver letto tutto). Comunque complimenti per esserti abituata ad essere “sola”, “sola” ovviamente si fa per dire, dato che hai 2 figli, che hai voluto e che hai avuto con la persona che amavi e per i quali comunque dovevi tirare avanti. Gia’ il fatto stesso che dici che andarsene sia la scelta piu’ semplice da fare, dimostri che lo hai forse desiderato, anche molto intensamente, ma che in realta’ non lo avresti mai fatto, o capiresti che quando ci si pensa davvero non e’ proprio un passo semplice da fare. Comunque, a prescindere, dire che sia da codardi andarsene comunque resta una delle frasi piu’ senza senso e di retorica che si possa dire e chi la dice gia’ da l’idea che non capisce proprio cio’ che prova uno che vuole andarsene davvero. A me, e lo ripeto, non fa paura fare nulla per quanto duro sia, ma come tutti faccio… se fare mi da qualcosa, in primis se fa stare bene me, ed a me andare a lavorare per guadagnere, pagare tasse, ecc. ecc. sapendo che comunque la mia vita resterebbe cosi, non mi da nessuna soddisfazione, e non me ne frega nulla di farlo. Poi tu pensala come vuoi, ma non credere di aver capito qualcosa di me o della mia vita.

  8. 128
    maledettoio -

    Rossana, non son certo di saperti descrivere il mio carattere, dipende moltissimo dall’umore, ma ci provo. Di certo sono una persona chiusa(anche se qui potrebbe non sembrarlo, credo), testaro di certo e per finire direi emotivo(anche se non credo si veda molto), cosi’ mi definirei nella realta’(ovviemente le cose un po cambiano qui).
    Ma non credo sia cosi’ semplice descrivermi credo ad esempio che chi mi conosce in real alcuni aspetti di me non li veda proprio, altri ne vedono di diversi, non so spiegarti.
    Per cercare di farti capire mia madre vede di certo la mia irrascibilita’ meglio di chiunque altro. Gli amici che frequentavo mi sa che arrabbiato non mi ci han mai visto. Se una amico/a mi chiamava perche’ aveva bisogno di qualcosa(di serio) ero sempre disponibile nei miei limiti a prescindere da come io mi sentissi dentro, ma se mi chiamavano magari che so per andare al mare ed io ero giu’ di morale di certo facevo la figura dello stronzo perche’ non c’era modo di farmi uscire di casa. Ero e sono il tipo se gli dici qualcosa o che gli presenti qualcuno se lo scorda dopo un minuto se non e’ una cosa importante, caso contrario non mi esce piu’ dalla testa neppure a cannonate. Mi piace essere puntuale e preciso, ma non mi da nessun fastidio se gli altri non lo sono. Grosso difetto di certo che ho, se taglio con qualcuno non torno indietro per nessun motivo, e piu’ do fiducia a qualcuno, piu’ mi delude e piu’ questa cosa e’ valida, anche fosse un amico che ho da 30anni.
    Forse non ho ben spiegato o non si e’ ben compreso, quando dico che “non minteressa” non intendo che non voglio farlo per paura di qualcosa, ma che non sento nulla a riguardo(un po come chi legge molto ad un certo punto si scoccia non non legge piu’ perche non gli va di farlo), quindi il carattere non c’entra(a parer mio).

  9. 129
    maledettoio -

    Non credo proprio che gli altri vivano sempre felici ecc, ma tutti prima o poi trovano qualcosa di cui gioire almeno per un po, io semplicemente no e non ho nessuna pretesa strana o esagerata.
    Non credo che trovare una persona a cui volere bene e che me ne volesse e lavorare per poter metter su famiglia sia andare a cavallo almeno penso. Anche se, uffa mi ripeto ancora, capisco sia giusto che sia andata cosi, perche’ questo meritavo e perche’ son fatto male.
    Mi sarebbe bastato trovare almeno qualche piccolo motivo di gioia per poter convivere con me stesso e con i miei sbagli. Forse come dici tu li avrei superati meglio e sarei cambiato, non lo so, e non importa piu’ ora. Logicamente, Rossana, proseguire su una strada che so dove mi portera, in primis perche’ non cambierei nulla della e nella mia vita, non la considero neppure una scelta, te l’ho gia detto.
    Sono stato anche troppo a guardare dove mi portava la vita, e l’unico risultato che ho un peso in piu’ da tirarmi dietro e non ne voglio altri, ma sopratutto non voglio continuare piu’ con quelli che avevo anche prima di quest’ultimo.
    Rossana io non so perche’, non mi ha voluto neppure dare spiegazioni su certe cose, ma lei e’ decisa o almeno cosi mi ha dimostrato.
    E poi per quanto io possa sapere che lei e’ speciale sarebbe tutto inutile, e non ho nessuna voglia di inseguire una stupida illusione.
    Sinceramente non so neppure se oggi come oggi riuscirebbe a farmi risentire come mi ha fatto sentire in passato, forse si o forse no.
    Ma non importa io voglio solo non pensarci piu’ ed andarmene.
    Per chi crede in dio e sarebbe tentato di uscirsene con la frase “dio non ci da mai sofferenze piu’ grosse di quelle che possiamo sopportare” rispondo, ca22ate… se lui esiste ed e’ convinto che posso sopportare tutto cio’ che mi ha “dato”, il problema e’ suo io non intendo star a vedere cosa altro mi riserva, perche ne ho le p…e piene di me stesso e di tutto e se non vuole portarmi via lui, be ci pensero’ da solo.

  10. 130
    rossana -

    maledettoio,
    qualcuno ha affermato che il destino di un uomo è nel suo carattere, e non mi sono mai trovata del tutto d’accordo su questo concetto, anche se ritengo che il carattere sia molto importante nel determinare il percorso di vita di una persona.

    da come ti sei descritto, l’essere “chiuso” può creare qualche problema perchè per gli altri è più difficile capirti. testardo, sai anche tu dove ti sta portando… emotivo è la sorpresa finale, che poi, a pensarci bene, tanto sorpresa non è.

    il tuo problema principale, credo sia l’intelligenza, che purtroppo, quando supera certi livelli diventa negativa. e questa ben si sposa con l’emotività… direi che in certi casi sono abbastanza interdipendenti.

    in buona sostanza vedi anche troppo bene che il darsi da fare su questa terra è alquanto vano, poichè, nella maggior parte dei casi, tutto finisce con noi, sotto una manciata di terra.

    “Non credo che trovare una persona a cui volere bene e che me ne volesse e lavorare per poter metter su famiglia sia andare a cavallo almeno penso. Anche se, uffa mi ripeto ancora, capisco sia giusto che sia andata cosi, perche’ questo meritavo e perche’ son fatto male.”

    e qui si conclude l’esame della situazione. era destino che non trovassi nessuno per te? a quanti altri è toccata la stessa sorte?
    e quinti altri, che hanno vissuto intensamente, si sono poi ritrovati, come te, con un pugno di mosche?

    ti capisco ma non saprei proprio come poterti aiutare… se non invitandoti a non isolarti e a confrontarti costantemente con gli altri. ti sentiresti di sicuro meno solo e meno sfortunato…

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