Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, maledettoio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 9 10 11 12 13 … 21 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 9 10 11 12 13 … 21 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
maledettoio,
sono contenta che tu abbia intorno “animaletti”. sono quanto più bello e di più sincero esista al mondo, nel loro genere, s’intende, e almeno mi confermano che non sei del tutto solo. e che sei minimamente capace di provare tenerezza.
la morte di tuo padre con una malattia così dolorosa è recente, per cui è logico che tu possa, anche inconsciamente, risentirne…
dammi retta, cerca un supporto psicologico e torna a concentrarti su di te, per capirti e accettarti. credimi, costa impegno e fatica ma ne vale la pena.
ognuno di noi e unico e meraviglioso, nato per partecipare alla bellezza e all’armonia del mondo. basta ritrovare il proprio nucleo centrale e lasciarsi andare alla semplicità dell’esistenza, come per i fiori, che non sbocciano per nessuno in particolare e che sanno spesso vivere meglio di noi, senza troppe pretese…
lasciati andare alla vita, anzichè ai desideri di morte! e solo una questione di scelta soggettiva!
Il fatto che ci siano i miei animaletti intorno non mi e’ oramai comunque di conforto, come ti dicevo oramai trascuro anche loro, comunque condivido cio’ che hai detto sugli animali.
Sai qual’e’ il problema sul discorso di mio padre?
Che mi dispiace per lui perche’ sapevo che non voleva andarsene, ma io sia consciamente che inconsciamente l’unica cosa che provo a riguardo e’ che so che comunque ha smesso di soffrire, ed e’ cio’ che voglio pure io.
Per il resto vederlo morto, saperlo morto, fidati non mi ha provocato proprio nulla, ripeto ne cosciamente ne incosciamente.
No non voglio nessun aiuto psicologico, fidati non mi servirebbe a nulla. perche’ non voglio cambiare idea su nulla. Le persone a cui giova davvero quel tipo di supporto sono quelle che in fondo in fondo non si sono ancora arrese e che in qualche modo ancora tengono a se stessi, e non e’ il mio caso.
Non voglio partecipare a nulla, non ho nessuna pretesa e non voglio piu’ nulla, son cocciuto lo so.
Beh la morte indissolubilmente fa parte della vita, si puo’ dire che comunque mi lascero’ andare ad una parte di essa, forse a quella piu’ profonda.
maledettoio,
capisco che sapere morto qualcuno che ami, quando in vita soffre molto, sia fisicamente che psicologicamente, possa essere quasi consolatorio. ma spero tu provi almeno un po’ di dolore per la perdita di tuo padre. e questo può incidere su un umore già instabile…
hai ragione: l’aiuto psicologico giova a chi non si è ancora arreso o a chi NON può permettersi il lusso di arrendersi.
allora, la sintesi di qualcuno che ha come nick “maledettoio” non può che essere questa: ognuno ha diritto di vivere e di morire come gli pare, e va rispettato nella sua sovrana volontà.
anche se spesso ci vuole più coraggio per vivere che per morire e se,
comunque, andandosene, quando non si è proprio soli soli al mondo, si ricambia con lacrime e sensi di colpa chi ha dato poco o tanto, generosamente, senza chiedere compensi… se ti piace così…
Razzionalmente parlando nessupo può definirs solo c’è comuneue troppa gente al mondo per poteri definire tali.
Ma essere realmente soli è diverso, una persona per quanto non sia fisicamente sola lo può essere lo stesso anche tra milioni di persone, questa è la disgraziata verità.
Mi dispiace deluderti sul discorso di mio padre, ma non provo e non ho provato proprio nulla per la perdita, non sto neppure a spiegare le cose, non servirebbe a nulla, e con questo non dico che non lo rispettassi come persona, ma sinceramente la realtà è che per come la vedo io anche lui ha contribuito, certamente senza volere, ad far si che io sia come sia, e con questo non intendo che gli volessi male o che non mi “dispiaccia” per come sia morto o per quanto abbia sofferto. So che in fondo non se lo meritava, gli sbagli li facciamo tutti, ma sono anche dell’idea che prima o poi in un modo o nell’altro ne paghiamo sempre le conseguenze. Ed io pago le conseguenze per come ho reagito a certe cose, le pago essendo come sono, ma la colpa è chiaro è solo mia e di nessun altro. Non ho provato nulla neppure per mia nonna 1 anno fa.
Non concordo che ci voglia più coraggio a vivere o morire, credo che il coraggio non c’entri proprio nulla, solo due cose ti spingono alla morte secondo me, o un dolore insostenibile, o una lucida e fredda decisione dettata del sentirsi totalmente e completamente inutili agli altri ma sopratutto a se stessi. Io per inciso mi vedo nella seconda, è inutile che io possa pensare anche solo di cambire idea, perchè comunque non cambierei il mio modo di vivere e quindi il mio futuro è certo ed inesorabile e quindi è inutile viverlo. Che poi possa essere o meno utile ad altri, scusa ma entra in gioco l’egoismo che ho imparato ad apprezzare, voglio morire, e non mi importa di nient’altro. Lo so magari sbaglio, ma tanto ho comunque imparato che comunque io scelga alla fine sbaglio, quindi non fa molta differenza. E poi che io sbagli o meno non farà differenza, sarò morto.
E poi giusto come mi rispondevi tu qualche post fa, ogniuno di noi ha i suoi problemi ed avvolte non si sente di farsi carico di quelli degli altri.
Ti chiedo…perche dovrei promi io il problema di pensare alle sofferenze od eventuali tali che potrei causare?
Perche’ mai io dovrei essere diverso dagli altri?
Io come tutti voglio risolvere i miei problemi come posso, e c’e’ solo un modo per risolverli tutti ed una volta per tutte.
E poi c’e’ da dire che voi ve la “prendete” tanto per me perche’ sapete cosa ho intenzione di fare.
Ma nella realta’ di ogni giorno, se ci conoscessimo in reale, e quindi non sapreste nulla, sarei per tutti invisibile come lo sono per chi mi conosce. Pensereste a me come, bravo ragazzo, ingenuo, disponibile all’occorrenza, responsabile, e basta.
Quel che mi divora dentro comunque non interesserebbe neppure a voi.
So che esistono le eccezioni al mondo, ma so anche che sarebbe cosi’ se mi conosceste.
maledettoio,
dipenderebbe quasi esclusivamente dall’interesse che tu avresti per me rispetto all’interesse che potresti suscitare in me…
non ci si può interessare a tutti: è una questione di affinità e di interscambio.
io, ad esempio, lascio spesso “cadere” le persone che tendono a succhiare linfa vitale non dando in cambio nemmeno un briciolo d’ascolto. non è una questione egoistica, è un semplice bisogno di parità… e di sopravvivenza emotiva!
Rossana, io non succhio via nulla alla gente che conosco, anzi se per quello mi faccio persino, anzi no mi facevo persino il problema se chiamarla o no nel periodo che ancora “provavo” (pensando sempre “chissa se rompo?”, e spesso non chiamavo, consapevole che ogniuno ha la sua vita) ma comunque non fa differenza.
Sempre premesso che ora non voglio piu’ nulla da nessuno, la realta’ resta che la gente si ricordava di me solo quando aveva bisogno (anche solo per compagnia), ma ammetto anche una cosa, anche io di mio ci ho messo qualcosa, perche’ quando ero troppo giu’ e mi si chiamava anche solo per andare al mare dicevo di no, consapevole che avrei rovinato la giornata a tutti essendo io il primo di malumore.
L’unica vita, forse, in vira mia, nella quale ho cercato, credo, di entrare a “forza” (si fa per dire, se cosi’ si puo’ dire), e’ stata la tipa che mi ha fatto sperare davvero che qualcosa potesse cambiare, e ne ho pagato le conseguenze, e le paghero fino a che non chiudero’ con tutto(continuando fino l’ultimo momento a pensansare a lei ed a continuare a pensare e forse avrei potuto fare qualcosa in piu’ per riavvicinarmi a lei, lo so e’ solo una stupida idea la mia). Si vede che era destino cosi’.
Comunque sia, ieri sitemati finalmente i documenti della pensione per mia madre.
Oggi l’assicurazione della macchina.
Restano il mutuo soccorso e le pratiche dell’assicurazione del mutuo, entro una decina di giorni dovrei avere le cartelle cliniche.
E sistemate queste ultime due cose dovrei essere finalmente libero di andarmene affanc….
maledettoio,
capisco soltanto una cosa: che sulla tua situazione esistenziale di base davvero non ci sarebbe voluto questo spiraglio d’apertura, che si è subito chiuso, lasciandoti il grande dolore di un’infatuazione o di un innamoramento non corrisposti.
questo lo comprendo a fondo e ti sono vicina.
ti faccio presente, anche, in risposta a un tuo post, che una cosa è non essere in grado di condividere qualcosa di spiacevole, altra cosa è ripagare con una sofferenza a vita chi ti ha voluto bene, sia pure a modo suo…
non so e non posso aiutarti oltre, se non provando per te una grande tenerezza.
ti abbraccio