Buongiorno, a tutti voi.
Oggi vi scrivo, perchè ho bisogno di un consiglio, e per capire fin dove, nella situazione che esporrò, si possa diciamo “mediare”.
Qualche mese fa, ho costituito un’associazione, nel mio paese, per l’ascolto e contro l’abbandono scolastico, in seguito ad una vicenda scritta in una lettera precedente. Le cose sono andate, bene partecipazione delle istituzioni, assessorati, Sindaco, e poi anche la cittadinanza. Inaugurazione, festa, mostro i locali alle persone/famiglie, e tutti sono entusiasti, poichè il servizio è gratuito.
Fra le famiglie, che usano lo spazio, vi è la classica famiglia giovane con figli piccoli: entrambi i genitori lavorano e quando i figli escono da scuola li portano qui, e non c’è niente di strano, visto che uno degli scopi è proprio scoraggiare la solitudine e l’uso di mezzi elettronici da parte dei bambini/ragazzi.
Un giorno, ammetto di non essere sempre in sede, poichè lavoro e studio, sento due voci alzare il tono, esco dall’aula dove stavo facendo sorveglianza, e vedo questi due genitori litigare.
Li riprendo, loro educatamente smettono. La settimana più tardi uno dei figli manifesta disagio nei confronti del padre: non vuole andare con lui a casa. In effetti era strano che ci fosse solo lui, Perchè disolito entrambi i genitori venivano a prendere i figli. Ma ancora non sentivo necessità di chiedere spiegazioni.
Settimana successiva la madre dei due figli, con un’altra madre litigano, alzano la voce, davanti a tutti i bambini e ragazzi, la porta era aperta, e la madre dei due figli, prende per i capelli e trascinandola a terra l’altra mamma. Io a questo punto intervengo separandole e chiedendo conto del comportamento, poichè l’ho sempre conosciuta come donna mite.
In seguito a questo episodio ed ascoltate le versioni di entrambe le donne, ho consigliato una seduta con lo psicologo, oltre che ad un’ora di conversazione in privato con me o mia persona di fiducia.
Le donne hanno acconsentito ed è saltata fuori una storia di corna reciproca: l’una era l’amante del marito/compagno dell’altra.
Per evitare speciavoli conseguenze specialmente ai bambini e ragazzi o adulti che frequentano l’associazione, secondo voi cosa dovrei fare?
Grazie
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia
E’ sufficiente una diffida formale verso queste due donne dal non causare all’interno dei locali della tua associazione ulteriori:
– urla
– disturbi
– litigi
Se una entra ancora e grida, a questo punto chiama i carabinieri e fai una denuncia.
Tutto ciò che avviene nei tuoi locali è tua responsabilità. Potresti andarci di mezzo civilmente e/o penalmente.
Probabilmente queste persone, come molte con problemi a casa, amano riversare sugli altri la quantità di rogne che hanno, e tu devi impedirlo.
Con una lettera di diffida non possono dire che tu NON HAI FATTO NULLA PER IMPEDIRE qualcosa.
Non ho capito di cosa parla il titolo.
Sono problemi tra terzi, tu non c’entri. Basta che, gentilmente, le inviti a scannarsi fuori dai locali che hai in custodia. Magari manda una PEC così tracci il tutto, non so a che serve ma oggi come oggi tracciare è importante. Me lo dice sempre anche ‘mi cuggino elettricista (fa il tassista ma poi fa tracce e tira fili a nero).