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Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 23 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Giulia Gabbia.
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..convinto che l’amore sia quell’attrazione fisica che ti fa perdere la testa per una donna e che si configura come desiderio di possesso con la relativa gelosia che l’accompagna.”
Nel mio caso , non c’è niente di più lontano dal mio modo di essere . Anche nel caso di altri ragazzi ,che conosco personalmente.
Per esperienza inversa, credo che gelosia e possessività siano caratteristiche genetiche degli individui e solo in poche zone d’Italia ne sopravvive l’aspetto prettamente culturale. Quindi, caratteristiche diffuse ma non assolute, tipiche ,più che del maschio o della femmina ,delle persone insicure.
Complimenti a Galhooth ,invece, per la perfetta descrizione dell’allenamento all’amore materno, che è evidente nei comportamenti che caratterizzano l’innamoramento immaturo , quasi adolescenziale (la proiezione bambinesca e sognatrice del compagno/a che si riscontra nella intensità del sentimento a lui diretto , ma , allo stesso tempo, nella vacuità dello stesso,davanti alle “prove” della vita)anche quando l’età dell’adolescenza è ormai terminata, e che è sempre destinato ad infrangersi contro la normalità della realtà e delle persone, che di certo non possono “fuggire” in una dimensione parallela, che “esiste” soltanto sopra le nuvole.
kid, infatti galooth aggiunge :
“..dove, tuttavia, tra le parti non si è mai creato un vero rapporto umano, che trascenda le differenze sessuali.
Questa “ignoranza” maschile è causata dalla forte dipendenza dal sesso inteso come indice di AMORE, visto che la cultura maschilista non metteva il maschio in condizione di chiedersi se il suo comportamento era corretto o meno se ossequiava quelli che sono i parametri della “persona per bene” e del buon padre di famiglia, una volta accasato. Tuttavia, spesso arrivava alla fine dell’esistenza senza aver capito niente della psicologia della sua compagna”
che comunque esclude quegli uomini che invece il problema di un rapporto umano se lo pongono, e anche di capire la compagna.
tuttavia non si può negare che descrive situazioni reali maschili, quante numericamente non lo so, ma ne conosco anche io. specie la gelosia, specie quando c’è quella in modo ossessivo, allora si capisce che tipo di amore è, cioè “non evoluto”. eppure ne esistono casi così, kid, e sono anche pericolosi per chi non sa trattenere la violenza. la dipendenza sessuale maschile a questi livelli è pericolosa per la donna che ne è causa scatenante (anche involontariamente).
comunque io personalmente spero negli uomini “sani” e che ce ne siano molti. 🙂
altra realtà dove si possono osservare queste cose sono anche certe culture per esempio, come gli arabi che vietano di esistere alle loro donne e perché se non per possesso? gelosia? amore inteso come “sei di mia proprietà”? sono fatti culturali anche, di evoluzione culturale o meno. meno male che son nata in italia e non in quei paesi lì.
Ho parlato della mancanza di comunicazione tra i sessi, volendo sottolineare come spesso anche con questa situazione si possono creare relazioni apparentemente funzionanti, ma in realtà guidate da in copione scritto in parte dagli istinti e in parte dalla cultura corrente.
Ho preso il caso di Dreamer perché è significativo di come si perseguano dei desideri naturali, in quanto istintivi, percependo questi come “amore”, e tutto questo in assoluta buona fede, ma in realtà di stanno facendo solo le prove generali dell’amore.
Nel caso specifico, e in milioni di altri casi analoghi, alcuni dei quali letti su questi forum, il bisogno di trovare un “bambolotto” bisognoso di cure è talmente impellente che molte di queste belle e romantiche ragazze sono attratte proprio e soprattutto da ragazzi ” difficili” diciamo così. Quelle difficoltà, sono la dotazione necessaria per allenar le al ruolo di accudìtrici di cui accennavo in precedenza. Per il sesso femminile il rendersi utili, nutrire, curare, accudire appunto, crea una forte identificazione e un ruolo preciso di terapeuta del corpo e dell’anima delle persone che gravitano nel suo ambito affettivo, ruolo definitosi in tre milioni di anni di evoluzione umana.
Queste caratteristiche che oggi ritroviamo nelle nostre non, mamme o ragazze come Dreamer e donne come Luna, sono risultate utili per l’economia umana e pertanto auspicabili in una femmina.
Ma oggi le regole si sono stravolte. I ruoli non sono più così definiti. Ci sono donne capitani d’industria e maschi che fanno i ” mammi”, donne che emergono e maschi che vanno in crisi di identità, ma gli istinti originari restano attivi, non intaccati dalla cultura che cambia. Ed ecco che una giovane donna, tra non molto laureata, piena di vitalità e voglia di vivere, una giovane donna emergente, una donna libera mille volte più di sua nonna probabilmente,che potra’ scegliere il suo futuro, che ricorda con nostalgico struggimento i momenti in cui ” curava” il suo bambino, probabilmente uno dei tanti maschi che non riescono più a trovare una collocazione in questa società, spesso, paradossalmente, per essere stati troppo ” accuditi” da nonne, mamme e fidanzatine varie, mantenendoli così in un perenne stato di infantilismo.
Camy ha giustamente sottolineato una mia frase che riguardava una condizione necessaria per mettere in atto una vera crescita del rapporto sentimentale, riconoscendo quando agisce l’egoismo degli istinti, e quando l’amore vero, che è altra cosa
🙂
..volevo sottolineare anche questa tua frase, Galooth:
“probabilmente uno dei tanti maschi che non riescono più a trovare una collocazione in questa società, spesso, paradossalmente, per essere stati troppo ” accuditi” da nonne, mamme e fidanzatine varie, mantenendoli così in un perenne stato di infantilismo.”
ne parlavo giusto con un mio amico, di come in Italia ci sia molto infantilismo fra giovani uomini e giovani donne (intendo circa dai 20 ai 40 anni), oggigiorno, proprio per questo essere stati troppo viziati da famiglie o fidanzati e fidanzate di turno.
Galooth, mi trovi d’accordo nella tua ultima analisi. Quando parli di prove generali all’amore. E quando parli delle due concezioni diverse di amore nei due sessi, senza comunque voler generalizzare.
E’ esattamente quel tipo di amore di cui io parlo, quell’amore materno che riporta comunque alla mente l’infanzia, il periodo in cui ci si allenava, in cui le emozioni erano intensificato da un innamoramento per l’amore stesso.
Quel che resta nel tempo non è che un’immagine. E a quell’immagine si resta comunque legati, come ad un qualunque ricordo infantile. E la persona in questione non è importante in quanto se stesso, ma in quanto legato a quei ricordi.
Diventa importante in quanto ricordo.
Ma non va ad intaccare un presente che comunque si è poi costruito.
Tutto ciò fa sorridere tutto sommato.
Ripensare alla donna che ha bisogno del “dramma” , nel senso ampio della parola, mi fa sorridere, perché in fondo, mi ci ritrovo pienamente. Posso dire però che, riconoscendo questa tendenza, questo limite, si impara a conviverci, e si sorride…
Cara Dreamer, come ho già detto sono proprio le donne più femminili, romantiche e amorevoli che spesso vanno incontro a questo tipo di attività onirica trastullandosi nei ricordi, ma mi permetto di dirti che non è del tutto vero che sia un’attività priva di rischi nel rapporto REALE che si sta vivendo.
A prescindere dal pur inoffensivo desiderio di rimanere adolescenti dichiarando amore etermo ad “un’immagine”, posso dirti che scoprire che la propria donna mantiene certi ricordi edulcorati di un amore che è rimasto “cristallizzato” per mille motivi, diventando un totem al quale rivolgersi nei momenti in cui la realtà chiede risposte, non è molto gratificante per chi VIVE quella famosa realtà con quella compagna sognatrice.
A me è capitato, e non dopo due anni, ma venti, e francamente per quello struggimento romantico che vi ho riscontrato, avrei voluto essere io al posto di quell’irraggiungibile personaggio, che nella fantasia di lei assumeva i contorni che tu stesso hai romanticamente descritto per quel tuo indimenticato ex.
Purtroppo però quel personaggio era tutt’altro che quello che lei ha voluto immaginare e mentenere nella memoria in certi termini. Succede che la necessità di giustificare una scelta che si percepisce, ma non si ammette impropria, e nella quale si sono profusi una passione e un impegno totalizzante e assoluto (spesso legato alla “prima volta”) verso un povero disgraziato con mille problemi, o semplicemente un bambino viziato e capriccioso, (realizzatosi più tardi come un fallito, come per quell’ex della mia lei), trasforma la storia in una fiaba e il protagonista nel principe azzurro, col mito del quale molte ragazzine sono cresciute ma che non vogliono riportare al giudizio della realtà.
Se davvero sei innamorata del tuo attuale compagno, seppellisci per sempre quel “bambolotto” col quale ti piace rifugiarti nei momenti in cui la realtà ti sembra banale, e vivi invece quest’ultima pienamente, amando il tuo lui per quello che è e che ha di CONCRETO e non per quello che tu immagini che debba avere, come nel caso del simulacro di cui parlavo in altri post.
Riempire la tua anima e i tuoi pensieri dell’amore vero, reale, tangibile, fatto di obiettivi da raggiungere e speranze da realizzare col tuo uomo è l’unico modo per diventare adulti veramente,l’unico per diventare donna, e far così divenire concreti gli unici sogni per cui vale la pena sognare.
Un caro saluto
“Riempire la tua anima e i tuoi pensieri dell’amore vero, reale, tangibile, fatto di obiettivi da raggiungere e speranze da realizzare col tuo uomo è l’unico modo per diventare adulti veramente,l’unico per diventare donna, e far così divenire concreti gli unici sogni per cui vale la pena sognare.”
è quello che vorrei fare anch’io…trovando un uomo che voglia farlo anche lui con me.
come sempre ottime parole Galooth 🙂
Dreamer ascolta il consiglio di Galooth, lascia perdere il passato più o meno romanzato, anche solo nel perdere tempo a riviverlo con la mente.. perchè non ti dà nulla di concreto in mano e toglie tempo e importanza al tuo attuale lui e alla vostra vita. 🙂