E’ la prima volta che scrivo e già me ne pento. Non vi offendete, ma scrivere i propri problemi ed avere una cassa di risonanza così grande non vi spaventa? Ho visto dato un’occhiata veloce a qualche lettera e vedere così tanti commenti, così tante risposte mi ha impressionato in negativo. Non pensate sia paradossale un angolo di intima sincerità che diventi una così grande vetrina? Io ci vedo del pericolo per chi si confida. Voi cosa ne pensate? quali sono le vostre aspettative quando scrivete una lettera?
Lettera pubblicata il 5 Novembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore chis-ono.
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Categorie: - Riflessioni
Credo che scrivendo una lettera qui apri una parte di te a chi la legge..infatti dicono anche “mal comune mezzo gaudio!” Dividere le proprie esperienze con persone che magari condividono la tua stessa situazione può aiutare a stare un po’ meglio..e magari possono darti un consiglio distaccato e disinteressato,essendoci già passati e non conoscendoti ma basandosi soltanto sui fatti raccontati..credo sia un ottimo strumento..in questi giorni mi aiuta molto!E scrivere aiuta davvero a sfogarsi e rileggendo possiamo anche noi stessi vedere le cose in maniera più distaccata e razionele! Spero sia lo stesso per te saluti!
Mi piace la tua lettera, perchè nell’insieme è provocatoria (nel senso buono non nel senso cattivo) al punto giusto. Hai anche ragione, tu dici “perchè venire a racconare i fatti miei su una vetrina pubblica?”. Devo ammettere che in passato ho scritto anch’io come scrittore su questo sito, e devo dire che mi ha fatto bene perchè ho ricevuto dei consigli ottimi per far fronte alla situazione in cui mi trovavo. Ma non sempre però va così. Io non ci trovo nulla di male, internet è anche questa, ognuno di noi vive storie e si trova in certe situazioni che vuole condividere per cercare un consiglio, un aiuto. Alcune situazioni devo dire che corrispondono molto anche al mio bagaglio che mi sono creato negli anni, soprattutto per quanto riguarda la vita relazionale e sentimentale. Per quanto riguarda i consigli, perchè la gente che scrive vuole ricevere quelli attravero i commenti dei lettori, generalmente quando si chiede un consiglio, lo chiediamo perchè siamo insicuri e quindi anche incosciamente cerchiamo negli altri una conferma a una risposta che noi già abbiamo, in quanto credo che le risposte siano già dentro di noi e che spesso semplicemente non ci diciamo le cose come stanno, evitando per nostra convenienza a non chiamarle con il proprio nome, perchè abbiamo bisogno che sia la voce e l’esperienza di altri a chiamarle con il loro nome. Spesso piu’ che consigli abbiamo bisogno di rassicurazioni, o semplicemente che qualcuno chiami con il loro nome delle situazioni che noi stiamo vivendo. Il tutto condito da un’atmosfera circondata da privacy in quanto compari in queste pagine con un nickname di fantasia. Che sia triste o non triste questo non lo so, ma credo che sia invece uno strumento validissimo in quanto credo e ho sempre creduto ai blog come massima espressione e massima comunicazione della rete (ne ho uno e lo gestisco da 6 anni, pensa un po’ te.) Comunque grazie per il tuo punto di vista, una lettera totalmente diversa dalle altre. Ogni tanto fa bene leggerle. Ciao, Davide
Sì, scrivere ciò che ciò che ci confonde le idee è catartico. Già scrivendo qualcosa che pensi di sapere ti fa acquistare una maggiore consapevolezza. La mia riflessione, nel mio piccolo, voleva porre la questione sul fatto di avere così tante risposte, per un qualcosa che può essere una lettera “intimissima” . Facendo un esempio: ho visto tipo migliaia di risposte per una lettera, che a mio parere sono fuori luogo per la quantità, a riguardo di un argomento delicato, quale è il suicidio. Ecco, io non so se qualcosa così possa aiutare chi si confida. Ringrazio Davide. Troppo buono.