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Posso vincere questa lotta?

di Gocce dal cielo

Sapere cosa vuoi fa di te chi sei. Ho sempre pensato che credere in sè stessi ed agire coerentemente sulla base di alcuni ideali bastasse per costruire la propria vita. Non ho mai smesso di sognare fino ad ora, eppure a venti anni ormai suonati mi sembra in realtà di aver solo dato forma ad un imponente castello di carte, pericolante nella sua maestosità. Mi ritrovo a rincorrere la vita, a ricercarla negli occhi altrui, perchè qualunque parola io proferisca mi appare priva di senso, valore o significato. Non riesco più a studiare ed essendo cresciuta in una famiglia, dove il motto più ricorrente riguarda “il sapere” inteso quale “supremo potere”, la situazione non si prospetta aurea. Ricerco me stessa, dal momento che mi sono smarrita in una selva oscura. Non ho più fiducia nel mio potenziale e sono circondata da persone geniali, capaci e tenaci, che mi rammentano in ogni momento quanto la mia minuscola figura sia insignificante, banale. Ho sempre creduto nella scuola, nelle persone, eppure mi ritrovo a dover affrontare un problema, del tutto rilevante nella mia esistenza. Frequento l’ultimo anno di un liceo classico, ne ho persi due per problemi di salute e mi sembra di non avere una forza sufficientemente grande per proseguire questo cammino. Sono disorientata, ho perso la fiducia necessaria per lottare. Soffro di attacchi di panico e questo blocco nello studio si manifesta in qualunque ambito della mia esistenza, sottoforma di colpevolezza e profonda tristezza. Ho bisogno di credere che la mia vita abbia un senso, ho bisogno di credere che il mio cielo possa di nuovo essere blu. Potrò realmente sorridere ancora? Non riesco più a farlo da tre anni a questa parte. Questi sono solo pensieri, alcuni forse li leggeranno, altri probabilmente no, ma io credo che anche le parole possano parzialmente cambiare il mondo, se spese bene e chissà forse ciò che sto cercando è proprio una parola chiave, che mi permetta di cambiare una parte di me, quella che per ora non funziona e non mi permette di vivere nemmeno un millesimo della mia vita. Ho bisogno di aiuto, sono maledettamente orgogliosa, ma è questa è la realtà che sta vivendo. Ed è anche il mio punto di partenza. scheggia

Lettera pubblicata il 26 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Spectre -

    Bello… quando leggo la parola “panico” mi sento a casa. Non ne soffro, ma è una bestia maledetta che conosco più che bene di riflesso.

    Capisco cosa provi, cioè ho visto nella persona che amavo cosa significa stare così, per cui ti dico che devi mettere da parte l’orgoglio. Questo potrebbe essere una maniera per spezzare questo meccanismo negativo. Che tu senta il bisogno di aiuto è solo che positivo. Ora cercalo davvero ed accettalo. Però, ti prego, liberati da gli schematismi che ti sono stati trasmessi di chi hai di fianco.

    E per aiuto dico: vai in cura, perchè se la cosa è così vincolante come dici devi fare qualcosa di serio.

    […] Ho bisogno di credere che la mia vita abbia un senso, ho bisogno di credere che il mio cielo possa di nuovo essere blu. Potrò realmente sorridere ancora? Non riesco più a farlo da tre anni a questa parte. […]

    il cielo sarà più azzurro, sorriderai sì, se lavorerai su te stessa come su una cosa da “sistemare”. Per il dopo, o il durante ti dico: non calpestare le persone che dovessi incontrare sul tuo cammino e che ti vorranno bene. Non fare discorsi falso altruistici con loro. Anche pensare al male che potresti fare agli altri è un modo per lavorare su di te. Sii onesta con te stessa e con gli altri, e lo apprezzeranno molto di più.

    E cmq sì, la lotta la vincerai.

  2. 2
    syd -

    Ciao, io ho 33 anni e non ho ancora trovato una via, un perché. Ormai mi sento privo di spinta, interte. Difficilmente riesco a farmi coinvolgere e ad appassionarmi. Ma tu hai 20 anni, sei ancora giovane, ci sono tante cose belle e meno belle che puoi fare; tanti bei posti da vedere, sensazioni da sperimentare, persone da amare. Non perdere tutto questo, lasciati andare, non farti condizionare da ciò che ti circonda, non fare paragoni tra te e gli altri; cerca di essere te stessa, spontanea, non preoccuparti dei risultati ma cerca di fare solamente ciò che ti piace e che trovi stimolante. In poche parole non pensare troppo o finirai per rovinare la tua vita. Taglia subito, e di netto, la tua masturbazione mentale.

    PS: dalle tue parole si capisce che non sei affatto banale…

  3. 3
    Stan -

    Sembri il ritratto della mia ex..

  4. 4
    Spectre -

    […] PS: dalle tue parole si capisce che non sei affatto banale… […]

    esatto, ma è proprio alle persone non banali che capitano certe cose. l’avevo scritto in una lettera delle tante: se si sentono certe cose è perchè si ha la sensibilità superiore per provarle. chi non ce l’ha tira dritto.

    perchè ho amato tanto una persona così difficile? perchè vedevo in lei un’energia che se fosse esplosa in positivo averla vicina sarebbe stata la più grande fortuna del mondo. certe sensibilità non si trovano ovunque. sono un dono se le cose vanno bene.

  5. 5
    syd -

    X spectre: concordo in pieno…

  6. 6
    Stan -

    Comunque segui i consigli di Spectre..

  7. 7
    agata -

    Capisco come ci si sente in determinati momenti..quando per un niente pensi di aver perso tutto e ti ritrovi a fare i conti con la realtà…Bene,è proprio allora che devi prendere di petto tutto e rialzarti..La forza per rialzarti ti arriverà se davvero la si cerca e si ha la volontà x farlo..e credo che te a 20 anni di forza,di volontà,di coraggio ne hai da vendere!!..:)
    PS: “La maggior parte dei problemi dipende non dalle domande che ci poniamo ma dalle risposte che ci diamo” kant

    …Concordo con Syd “NON PENSARE MOLTO”,non stare ferma in silenzio perchè ti faresti ancora solo del male..Sei una persona molto sensibile,piena di valori e ideali..Non permettere a nessuno di calpestarli…Un abbraccio forte Agata

  8. 8
    b80 -

    @spectre

    “perchè ho amato tanto una persona così difficile? perchè vedevo in lei un’energia che se fosse esplosa in positivo averla vicina sarebbe stata la più grande fortuna del mondo. certe sensibilità non si trovano ovunque. sono un dono se le cose vanno bene”.
    …è esattemente il motivo per cui ho amato da morire il mio ex, così incasinato, così problematico, così auto-distruttivo, ma anche così profondo e in qualche modo geniale, anche nel suo malessere. grazie per avere espresso questo pensiero. mi hai fatto sentire capita, anche se questa frase non era per me…

    A te Gocce dal cielo, posso solo dire che l’intelligenza e la profondità d’animo che dimostri di avere, possono essere le tue armi o la tua rovina. Puoi scegliere cosa farne, se esserne succube o domare questa brace che hai dentro, magari anche facendoti aiutare da uno specialista, se da sola pensi di non sapere bene come fare.
    Sono certa però che ce la farai e che, una volta che avrai imparato ad usare la tua estrema sensibilità, e sarai riuscita dosare questo tuo modo profondo di “sentire” che è più forte di quello appartenente alla media comune delle persone, quel cielo sarà blu di un blu davvero intenso.
    Brillerà della tua vittoria.
    Se riuscirai a creare una valvola per questo rubinetto di emozioni che si accavallano, stridono, urlano, rendendoti difficile concentrarti sul resto e su te stessa, sono sicurissima che tutta questa sensibilità potrà renderti più forte e più consapevole di quanto non lo siano proprio quelle stesse persone che “sentono” meno di te.
    Imparerai a dominare questo mare di emozioni e a navigarlo per raggiungere lidi e traguardi ora inaspettati.
    Già che tu ti ponga il problema di riuscirci dimostra che hai dei validi remi per affrontare quest’uscita in mare aperto…

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