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Lettera pubblicata il 13 Marzo 2015. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore francescoD..
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Ciao FrancescoD ..Spero di poterti essere d’aiuto. Io come te ho 21 anni .Fino a S.Valentino ,non avevo mai nemmeno vissuto il primo bacio ,ne ovviamente il resto .Negli anni me ne ero fatto una malattia. Infatti a 16’anni iniziai a soffrire di depressione. Pensavo al suicidio un giorno ed il giorno dopo alla castrazione chimica per questo motivo .Sò cosa si prova a vedere tutti gli altri entrare nel mondo e sentirsene esclusi , ogni giorno .So che vuol dire vergognarsi a stare con le persone della tua età (oltre al fatto di non trovarmici bene proprio a livello intellettuale ) .So cosa vuol quando ti dicono :”sei troppo giovane ,hai tutta la vita davanti. ” e proprio questo ti spaventa perché non riesci ad immaginare un futuro differente ed è come se ti dicessero :”la tortura durerà ancora tanto .” ,anche se ciò che intendono é dirti che col tempo le cose cambieranno. Ma questa è una convinzione passiva, il tempo non cambia nulla, è l’utilizzo che ne fai che cambia. Per un anno mi sono sforzato di considerarmi asessuale e di dire che le relazioni non mi riguardavano .Ipotizzavo una vita da solo .
Ma la realtà è che se hai costruito la tua vita così, puoi sempre decostruirla e costruirla in un altro modo .Non ci vuole tempo (quello é relativo) ,ci vuole impegno .La mia fortuna è stata di avere un tumore al cervello che mi ha costretto a dover affrontare il tutto. É ovvio avere paura ,ed è ovvio pensare di non poter cambiare nulla, così come è ovvio che ad ogni cambiamento vorrai già vedere il risultato e non trovandolo ti abbatterai ..Tutto normale ,ma come hai costruito questo , puoi costruire altro ..Puoi sicuramente vivere bene da solo ,ma per scelta ,non per disperazione ..
Francesco,
concordo con Xleby: apprendere innanzitutto a vivere soli non soltanto si può ma si deve, in quanto quella è la base esistenziale più comune, che può essere animata da mille interessi e da mille persone, oppure anche da pochi soltanto, di entrambi i generi, ma intensi.
Milton asseriva “Essere cieco non è triste; esser cieco e non sopportare la cecità, questo è triste.”. ciò non significa che non si desiderino rapporti affettivi, che non necessariamente devono far capo all’altro sesso. se e quando dovessero concretizzarsi, non sarebbero che il culmine massimo delle proprie possibilità emotive, un qualcosa in più, che rende più bello e più attraente tutto il resto.
non sono mai stata tanto bene e tanto serena quanto dal momento in cui, pochi anni fa, ho scoperto il grande piacere della solitudine, da interrompersi di tanto in tanto, a mio piacere!
Non credo che si possa stare soli tutti la vita..è impossibile.Perchè sentirai sempre il bisogno di qualcuno accanto,ma non qualcuno così tanto per non esser solo/a. Qualcuno che ti faccia respirare l’essenza della vita con la sua presenza,che non ti soffochi ma ti comprende. Qualcuno che ti appoggia in ogni tua scelta,sbagliata o giusta che sia. Qualcuno che semplicemente ti ami per quello che sei. E’ molto difficile trovare una persona con la quale condividere tutto ciò e arrivare a stabilire un equilibrio nella coppia che servirà a far crescere sempre più in modo positivo il rapporto. Non c’è più il rispetto di una volta,i ragazzi e le ragazze soprattutto di oggi sono molto disinibite e ormai è diventato + facile il sesso,che l’amore. Ma non demordere;arriverà il tuo momento anche per te. Io sono stata fidanzata 5 anni e mezzo. Ormai il mio ex l’ho dimenticato da tantissimo tempo e nella mia vita era arrivato un ragazzo. Con lui ero riuscita a riaccendere le mie emozioni,anzi le sentivo + vere della prima. Purtroppo la nostra storia non è mai iniziata perchè ho trovato un ragazzo che voleva solo sesso e menomale che non sono caduta nel tranello. Sto male dentro di me,soffro perchè so che attorno a me,anche se colmo il vuoto con amici ecc,sento che vorrei davvero trovare una persona che mi ami immensamente e che magari grazie a questo nuovo amore,riuscirò a ritrovare quello spirito in più di serenità che mi aiuterebbe molto anche nelle mie scelte.Insomma qualcuno che sia per me un compagno di vita e non solo un semplice fidanzato. Non sentirti come se fossi l’unico al mondo perchè non è così. Lì fuori c’è un sole che aspetta di vedere i tuoi occhi. Un bacio e un abbraccio forte.
RaggioDiSole,
più che comprensibile desiderare di amare e di essere amati ma, purtroppo, può succedere che questo non avvenga mai oppure che capiti per una manciata d’anni soltanto, in modo imperfetto in termini di durata.
e allora? per questo si deve sminuire tutto il resto? il piacere di una tazza di caffé al mattino, di una passeggiata magari in compagnia di amici, di un piccolo dono fatto o ricevuto, di un bel spettacolo o di un sonno riposante? questa è la base di possibile gioia pressoché quotidiana su cui qualsiasi vita si può dipanare con serenità. aspirare ad altro in modo pretenzioso non può che svilirla in caso d’incolpevole insuccesso.
per un risultato ottimale occorrono coraggio, maturità, senso di realtà e buona sorte, che non sono nell’insieme appannaggio di tutti!
Ciao Francesco,
perché devi sostituire le relazioni con altre cose? Per la mia esperienza la felicità non ha niente a che vedere con i “divertimenti”, con le relazioni o altro. Detto che da qui in futuro non sai cosa ti riserva la vita e potresti tranquillamente trovare una ragazza che voglia amarti, se vuoi essere felice, ma davvero, non devi dipendere da questo. Se la tua felicità è condizionata a quello che accade attorno a te, alle scelte degli altri, al lavoro che riesci a trovare, basterà sempre poco per perderla. Potrà sempre finire, non hai controllo e quindi vivi sempre con ansie e paure (avrò questo? resterà con me? E se mi lasciasse? E se mi licenziano? E se mi ammalo?) che sono totalmente incompatibili con la felicità. Se vuoi vivere felice ti consiglio di capire che non devi rinunciare a nulla, cercare nulla o ottenere qualcosa. Tu, sinceramente, potresti essere felice già oggi, anche senza lavoro, ragazza e con pochi amici.
Leggi questo: http://diventarefelici.it/cos-e-la-felicita/ e capirai meglio.
Il punto, in pratica, è renderti conto che la felicità non è il risultato di qualcosa che ottieni, ma il modo con cui vivi le tue giornate. Se vuoi essere felice devi mettere entusiasmo in ogni cosa, amare senza aspettarti niente, trovare le cose belle in tutto quello che ti circonda, trovare uno scopo alla tua vita che non sia lavorare per uno stipendio, ma per migliorare questo mondo, per renderti utile e prezioso agli altri. Se vivi ogni giorno così sarai felice, che ci siano amici, ragazze, salute, lavoro. Tutto è dentro di te, la felicità è una condizione mentale, quello che sta fuori non conta nulla. Fidati, lo sperimento personalmente da anni 😉
Si dice “meglio soli che male accompagnati”, soprattutto al giorno d’oggi dove la donna è così: https://www.letterealdirettore.it/identikit-delle-donne-italiane-italiacide/
Io non auguro a nessuno di rimanere da solo, perché poi la cosa influisce sugli hobby (che si trasformano rapidamente in dipendenze per non cadere nella noia e nella depressione), sulla vita sessuale, nel lavoro e nello studio, nei rapporti interpersonali… Restare da soli ci abbrutisce.
Sicuramente vivrai più felice da solo che con una belv di fianco che :
E’incapace di provare affetto
Ti fa i voti in tasca sebbene si professi emancipata
Ti ama solo se esaudisci i suoi desideri
Dopo che nascono i figli non ti caga più se non per chiedere, chiedere, chiedere
Diventa ogni giorno più brutta ma non sopperisce con nessun arricchimento interiore umano morale affettivo
Ti chiedevdivirzio mantenimento soldi e ti ruba forse pure la casa
Ti riempie di corna
Parla delle vostre cose private alle amiche e a tutti quelli che la cagano
Farà cmq la carina con tuoi amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di palestra, mess su cell e flirt con altri
Fai te che roba! Sec me si è più felici da soli… che ne dici?
Non si può essere felici da soli, si esce pazzi da soli! Perché la socialità promuove l’arricchento umano, morale, emotivo, intellettivo ed affettivo del sè spirituale e psichico, necessario come il cibo e l’acqua per il corpo. Allora, ovviamente dovrai scegliere con chi accompagnarti e stare alla larga dalla negatività ma non puoi restare solo, per vivere una vita qualitativamente significativa! Circondati di positività e ricambiala così da accrescerla in te e negli altri!
Se l’alternativa è vivere con una belva come sopra descritta o trascinare una raminga esistenza solitaria, forse c’è qualcosa che non va.
E non è certo che vi sia soluzione, certe cubiche non le ha risolte nemmeno Cardano.
La vita è sopravvivenza non prevede la felicità,solo brevi illusioni sempre piu sporadiche nel tempo,quindi,in mancanza di alternative valide e comunque temporanee,ben venga la solitudine o per meglio dire una socialità molto controllata