Buongiorno,
Sono una donna cinquantenne, lavoro presso un importante aeroporto milanese. Sono una persona professionale e molto educata nei confronti di tutti, anche quando capita di dovermi scontrare contro arroganza e prepotenza. Oggi, per la seconda volta in quattro anni, sono stata vittima di discriminazione sessuale da parte di un gruppo di ebrei. Sono stata incaricata di accogliere le varie delegazioni in arrivo, per assegnare loro le auto richieste, per raggiungere la loro meta in una nota località sul lago Maggiore.
Sono stata avvicinata da 3 persone dello staff ed il loro interprete mi ha invitato ad allontanarmi, adducendo a motivi di carattere culturale ovvero in quanto DONNA. E’ vergognoso che la religione porti l’uomo a perdere di vista la vera essenza dell’essere umano e quindi della vita stessa, quella vita che nasce da una DONNA. E’ disgustoso che facciano discriminazioni coloro che ogni anno ricordano quello che successe 60 anni fa (SHOA). E’ penoso che prevarichino l’organizzazione del paese di accoglienza e non tentino neppure di comprendere e migliorare i rapporti, cosicché possa esserci del rispetto reciproco. E’ assurdo che nel terzo millennio gli esseri umani non abbiano ancora imparato a convivere al di là delle stupide convenzioni.
In fede
Angela
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Categorie: - Attualità
Eh, loro si’ che sono tutelati.. Il Denaro e’ il nostro Dio e loro sono i sacerdoti.. Fosse stato un gruppo di sceicchi arabi suppongo che il maschilismo sarebbe stato identico, ma a sua difesa, cara signora, si sarebbero schierati i giornali nazionali.
Buongiorno Pipetta.
Per quanto ne so io, e ne so molto poco in verità, solo il Radicalismo ebraico,ante Cristo, vede differenze sostanziali tra uomo e donna.
Ma l’Ebraismo, soprattutto quello ‘moderno’, non solo riconosce alla donna il suo ruolo ‘storico’ di moglie e di madre, ma ha aperto da molto l’inserimento della donna in campo sociale e del lavoro. E ci sono donne ebree di successo nel campo artistico, letterario, scientifico. E anche se contestata da una ‘base fondamentalista’ c’è stata apertura alle donne anche nel ruolo di Rabbino.
Ora quello che è successo a te forse, dico forse, potrebbe avere una spiegazione diversa. Non so.
Magari tu stessa puoi essere più precisa specificando quali sono state nel merito le argomentazioni addotte in quelle circostanze.
Certo mi piacerebbe leggere commenti di persone meglio di me informate sull’argomento.
Cordialità.
Mau.
Cara Angela,
Mi dispiace per quello che le è successo, ma non è stata molto chiara nel raccontarlo. Gli ebrei in quanto tali non hanno bisogno dell’interprete, a meno che non siano stranieri. Questi di dove erano? Inoltre, in tutte le religioni (ma non solo in quelle) esistono posizioni radicali che a volte discriminano nei confronti delle donne o di altri gruppi. Questo non per scusare questi comportamenti, ma non dobbiamo aspettarci che gli ebrei in quanto tali siano più tolleranti degli altri gruppi.
Lei dice inoltre di essere stata discriminata due volte in quattro anni. In quante altre occasioni ha avuto a che fare con ebrei, e qual è stato il loro comportamento? Saperlo potrebbe aiutarla a ridurre il suo comprensibile risentimento.
Un’ultima cosa: lei parla dell’essenza della vita “che nasce da una DONNA”. A dire il vero, anche l’uomo dà il suo contributo, tutt’altro che indifferente. Lo dico perché non vorrei che lei pensasse che la cosa sarebbe stata meno grave se a subire discriminazioni fosse stato un uomo.
Un saluto cordiale.
Cara Angela,
sono rimasta sbalordita e sconvolta dal tuo racconto.
Trovo questo comportamento controproducente dal punto di vista sia religioso che sociale.
Secondo me questi ebrei non ti hanno discriminata per via delle loro leggi e del loro Dio ma perché sono degli ignoranti retrogradi. L’essere ebreo non c’entra. Ho avuto la fortuna di conoscere una ragazza ebrea e ti assicuro che era una persona totalmente rispettosa.
Questo sarà l’ennesimo caso di discriminazione da parte di fanatici religiosi, la francia estrema e radicale del popolo eletto.
I fanatici sono presenti tra i cristiani così come tra gli islamici e fra gli ebrei.
Se vuoi un consiglio non lasciarti intimorire da persone con una mentalità medioevale e lasciati alle spalle questa triste esperienza.
Seya
Salve,
mi dispiace sinceramente di quello che le è successo, ma come qualcuno ha scritto sicuramente se fossero stati musulmani avrebbero avuto lo stesso comportamento, ma sarebbero stati denunciati da tutti i giornali.
Non sono però i precetti religiosi ad imporre o giustificare tali comportamenti. Al contrario, la Torah impone all’uomo di rispettare sempre la donna,di colmarla di attenzioni,da quelle materiali a quelle spirituali. Si parla addirittura dell’obbligo per l’uomo di nutrire e vestire la moglie e di saperle garantire una vita soddisfacente anche da un punto di vista sessuale.
La donna ha un ruolo essenziale nel giudaismo, basti pensare al fatto che la religione si trasmette dalla madre.
Lei non è ebrea, mi dirà, quindi è per questo forse che è stata oggetto di comportamenti discriminatori. E’ sicuramente vero che gli ebrei non sono molto aperti, che hanno tendenza a restare tra di loro creando una sorta di grande setta, ma questo non significa che siano tutti razzisti verso i non-ebrei.