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Lettera pubblicata il 24 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Leonardo88.
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sei stato molto bravo per adesso…e devi continuare così. Non scriverle mai nulla, non darle soddisfazione. Com’è che diceva quel detto orientale? Di sederti sul fiume e di aspettare che passi il cadavere del tuo nemico…non che lei debba morire no no e no…ma se non le dai importanza quella torna un’altra volta e magari si sente in colpa. Se invece le scrivi cose brutte ti sentirai ancora più male e ti brucerà di più.
Anche se tornerà non cambierà la sostanza…ormai lei ha spezzato tutto e tu comunque non avrai vinto. Comunque avrai sofferto e ti brucerà sempre. Però almeno potrai placare la rabbia sentendoti nel giusto e lasciandola nella sua solitudine.
Perchè rimarrà sola.
Non fare gli errori miei..che sono tutti buoni propositi però poi mi arrabbio e non ci vedo più! Lasciala in pace e dalle solo indifferenza.
Bella storia, belle storie direi.
I forum su internet sono pieni di queste esperienze dolorose e a seguire sempre le perle di saggezza dei vari lettori..
Chi con certezza dice che lei tornera e che rimarra sola, e poi chi dice che l’amore vero deve ancora arrivare.
Reduce di esperienza simile mi chiedo: non era “l’ amore” quello che ti ha fatto irremediabilmente soffrire?
Cosa ti fa pensare che il prossimo sara un “amore” diverso?
Di certo nella vita si incontrano persone che mascherate da angeli portano un dolore inesprimibile, che ci permettono di abbassare le difese, togliere maschere per poi colpire con violenza inaudita e senza scrupoli nel nostro core, nella nostra essenza, a volte con indifferenza ed altre invece con determinazione e precisione balistica.
Impariamo a scegliere attentamente con chi e come legarci, a chi mostrarci intimamente, forse ci risparmieremo sofferenza e dolore per aver amato chi ,piu di un calcio in culo, non si sarebbe meritato!
io non credo che per me ci sarà un altro amore. perchè la mazzata è stata troppo forte. perchè ho 45 anni. perchè sono stata imbrogliata per 7 anni e l’epilogo non poteva essere peggiore. ho tanta rabbia dentro… ma talmente tanta che a momenti vorrei spaccare il mondo. rabbia verso quest’essere immondo che mi ha fatto scientemente del male e rabbia verso me stessa per esserci caduta così, mi sono sempre chiesta se chi fa del male agli altri ripensa mai alla sua vittima, se a volte si dispiace per il dolore provocato. l’altro giorno mi è capitato di uccidere uno scarafaggio. l’ho inseguito con lo spray insetticida e ho spruzzato fino a farlo morire. poi l’ho buttato via e non ci ho pensato più. mentre andavo al lavoro ho avuto come un’illuminazione: per le persone che fanno male gli altri non sono che scarafaggi. li schiacciano e come avevo fatto io non dedicano alla loro vittima nemmeno un pensiero. Sono a terra adesso e in certi momenti ho l’impressione che il dolore e la rabbia dureranno per sempre. Mi affido al tempo, che è un grande medico. Per tornare al tema della lettera iniziale anch’io pensavo di scrivere a lui, di sfogare tutta la mia rabbia, di fargli capire quanto mi avesse fatto male. ma mi sono costretta, io che sono un’impulsiva, a stare ferma. scrivergli della mia rabbia e del mio dolore servirebbe solo a farlo sentire ancora una volta importante. E allora, con grande sforzo, l’ho seppellito nel silenzio. E non è vero, come diceva qualcuno qui, che la rabbia non muore mai. La rabbia è un sentimento negativo che fa male solo a chi la prova e anche se adesso mi sembra quasi impossibile lavorerò su me stessa fino a farla sparire perchè chi mi ha fatto tanto male veramente non merita nulla, neppure la mia rabbia.
Maya,
sono rimasta colpita non solo dal tuo dolore ma anche dai tuoi sforzi per elaborarlo e superarlo (stupendo e indimenticabile l’esempio dello scarafaggio!).
sarò ingenua e ancora troppo fiduciosa nel mio prossimo ma non credo che in amore ci siano molte persone che vogliano davvero fare del male. credo piuttosto che ci siano persone squilibrate che tendono unicamente a far quadrare il proprio tornaconto, emotivo o sessuale che sia, incuranti delle vittime che finiscono sotto le loro grinfie.
l’egoismo, l’insensibilità e a volte anche l’anaffettività sono mascherate così bene che è difficile individuarle. a queste, invece, si dovrebbe porre maggior attenzione in ogni nuovo incontro, considerando anche il passato delle persone in questione e il loro modo di porsi in famiglia e con gli amici.
spero che la tua rabbia possa svanire presto o che, almeno, tu sia in grado di distinguere quella che provi contro te stessa da quella che provi contro chi ti ha così profondamente ferita.
un abbraccio.
Leggere certe cose mi fa sentire meno sola…provo una rabbia e un rancora incredibile, vorrei anche io scrivergli e augurargli le peggior cose. Dopo 4 anni, dopo avergli perdonato una fuga improvvisa dall’altra parte del mondo, sono ricaduta tra le sue braccia e trattata da povera pazza dopo le fatiche mentali, fisiche, e gli sforzi economici e tutto il resto.
Vorrei urlargli tutto, ma per adesso ancora resisto. Vorrei solo che questa sensazione smettesse di logorarmi
Sai che esiste il rimedio? Si chiama indifferenza.
Non sei ricaduta nelle sue braccia, ti sei precipitata, e lo faresti di nuovo. Vivi come un cane col padrone, ma sei una donna. Basterebbe che pensassi alla tua dignità invece di perdere tempo a provare rancori che non servono a niente, se non a farti stare peggio. Svegliati.
Ciao a tutti!
Leo,
anni fa anch’io ho dovuto combattere la battaglia più comune tra esseri umani: il mal d’amore.
Non starò qui a scriverti di quanta banalità, bassezza e falsità possono annidarsi dentro un essere umano.
Lo sai. Lo sappiamo.
Né ti dirò di quanto vuoto può riempire una persona, ma ti scriverò di me, della mia esperienza e di quello che ho imparato, e vedrai che nel mio scritto troverai parti di te.
Io ho dovuto affrontare un lungo periodo di ricostruzione personale; periodo che si può dividere in quattro fasi: incredulità, rabbia, disgusto, indifferenza.
Ti dico subito che gran parte del peso della rabbia avrei potuto scrollarmelo dalle spalle da solo, se solo avessi avuto la maturità e il cinismo necessario, ma ai tempi non ce li avevo. Ero ingenuo, e la mia ingenuità l’ho pagata cara, com’è giusto che sia.
Ad un certo punto del mio percorso ho deciso di far scorrere il dolore che provavo, senza fare resistenze. Lasciavo che mi facesse male, e credo che questo modo di fare abbia segnato l’inizio della mia guarigione, perché ho iniziato a rendermi conto che, nonostante tutto, nonostante i miei continui “non ce la faccio”, ce la facevo.
Ho iniziato a pensare che non potevo continuare a subire passivamente uno sconvolgimento profondo come quello che mi era stato imposto, senza provare a ricavare qualcosa di buono per me.
Perché qualcosa di buono c’è sempre, Leo.
E quindi sono giunto alla conclusione che quella mia esperienza che, per adesso, è stata la più dolorosa di tutta la mia vita, sia stata una benedizione.
La sofferenza è stata mia maestra di vita perché mi ha costretto a riprendere il contatto con me stesso, a conoscere lati di me che non conoscevo, a vedere cose che non volevo vedere.
Perdere se stessi è atroce, ma ci dà l’opportunità di ritrovarci e diventare amici di se stessi.
Ricorda che non sei solo. Sei un guerriero come tanti altri, e questi altri sono tanti. Sono a milioni.
Ciao a tutti.
Golem!!!! Ciao!!!
Sempre per Leonardo88,
so che richiede uno sforzo disumano, ma cerca di vedere ciò che ti sta accadendo con distacco, fissati questo obiettivo.
Se osserverai le cose dall’alto ti renderai conto che non ti è, che non ci è, capitato nulla di nuovo, nulla di non superabile, nulla che non accadrà ancora, e nulla che non sia già accaduto ad altri.
Se ti piace leggere (e ti consiglio di farlo perché è pieno di libri che raccontano questo lato umano della sofferenza d’amore) troverai conforto, forza e qualche risposta.
Ciao
M ciao, ti davo per disperso!! Come stai? Le belle battaglie di qualche mese fa si sono esaurite, solo qualche attacco terroristico con i “tricchetrac “, petardi senza effetti.
E il “nuovo arrivo”? A che punto è.
Fatti vivo.
Solo ora mi sono accorto delle date dei post scritti da Leo88, che ormai sarà diventato nonno!
Sorry!