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Lettera pubblicata il 13 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Ahsk1.
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Tu dici che non so trattare bene gli altri. Lo hai scritto, hai scritto che non so stare solo e non tratto bene gli altri. Non dico che tu non abbia ragione, non dico che non è vero, ma tu lo sai che questo è, nemmeno un pregiudizio.. tu non mi conosci. E non lo dico in senso.. io ho sempre provato a trattare bene gli altri. Sempre. Ho sempre avuto dipendenza dagli altri, perché mi affeziono troppo. E cerco sempre di dare tutto. E credo che se tu parlassi cinque minuti con chiunque, almeno in questo, maledizione, non potrebbero darmi torto. Il problema è che farlo non serve. Perché mi son trovato solo. E tu dici che tratto male gli altri. E dici di essere sincero. E pensi che sto scrivendo queste parole perché sono arrogante ma non ti rendi conto che ho le lacrime in questo momento. E non ti importa. Perché la tua idea te la sei già fatta tu.
E se ti dicessi che quello che ho scritto non è mai successo ma me lo sono soltanto immaginato? E’ successa la scena, ma io mi sono semplicemente allontanato, ho represso tutto e sono tornato fingendo di sorridere. E quella scenata l’ho fatta solo nella mia testa. Ed ho voluto scriverla, come sfogo appunto. E poi ho voluto inviarla, per far leggere a qualcuno, per vedere.. le reazioni. E tu mi dici che tratto male gli altri. Quando non mi conosci. E quella cosa non l’ho nemmeno fatta. Ed io sono mesi che piango ogni notte. A ragione o a torto non lo so, probabilmente a torto, non ne avrei il diritto, ma ci sto male e mi ritrovo a scrivere qui perché non so che altro fare e tu mi dici che c’è gente col cancro? Cosa dovrebbe significare questo? Dovrebbe farmi stare meglio? Grazie della sincerità. Non so trattare bene gli altri. Faccio la pezza da mesi. Cerco di fare tutto quello che è necessario per cambiare qualcosa. Sto solo da mesi. E mi dici che tratto male gli altri. Dovresti riflettere prima di scrivere cose così estreme. Non dico di scrivere cose belle. Ma che dovresti forse trattenerti.
E come piccolo appunto su cui non voglio soffermarmi molto, non so quale visione tu abbia sull’amore. Ma non vorrei un giocattolino. Se tu la pensi in questo modo, ti auguro di trovarlo, un giocattolino, io non ho mai minimamente pensato ad un’idea nemmeno lontanamente simile. Un giocattolo. Non sapevo fosse così sbagliato, così una cosa brutta desiderare amore. Voler essere amati, voler amare. Desiderare qualcuno, non stare soli. Amare. Evidentemente si può sostituire amore con giocattolo. Grazie del tips.
Adesso mi aspetto che tu mi scriva qualcosa di ancora più brutto. Che stia li a scervellarti per trovare qualcosa di geniale, logico e sincero per dirmi qualcosa di ancora peggiore.
Non volevo scrivere così tanto, ma al contempo volevo finire bene il discorso. Uno che sente di non farcela più, per qualsivoglia ragione, che è già debole di suo, prova a scrivere qui, come un’ultima risorsa del c..... Con tutte le insicurezze e le paure che ne derivano. Ed arriva uno che senza conoscerti ti dice che c’è gente col cancro. E che tratti male gli altri. E che vuoi un giocattolo come i tuoi amici, che hanno un giocattolo. Ed è sincero.
Soul parli con me?
Ahsk1,
temo di essere stata troppo dura con te, e me ne scuso. di solito sono più paziente…
ho smesso di leggere non perchè ti ritenga una brutta persona o perchè abbia di te un’idea negativa. credo di aver smesso perchè si trattava di una tua terza lettera in pochi giorni su un tema ricalcato quasi in fotocopia, in sfumature a mio avviso eccessive; per di più, specialmente l’ultima, troppo dettagliata per un problema tutto sommato abbastanza semplice e pure piuttosto comune.
se ti può consolare, a parte gli anni in cui ho avuto la fortuna di essere stata in coppia, mi sono sempre sentita più o meno come te, senza darvi però tanta importanza. non è mai molto facile trovare persone affini, sia in amicizia che in amore. ci si deve fare il callo: fa parte della vita, che non è quasi mai come la vorremmo…
mi sembra che la tua sensibilità sia molto più fragile della media. forse ti potrebbe giovare l’aiuto di uno psicologo.
Era riferito a te, ahsk1! Voglio davvero capire chi sei e se sei così marcio come, inconsciamente, descrivi. Se così fosse avrei l’anima in pace ma non mi capacito di come tu possa trattarti in questo modo o di come gli altri ti facciano sentir così male. Non posso far finta di nulla.. forse perché vedo in te una persona che ha solo bisogno di un qualcosa che ancora non ha trovato e perché non aiutarti? In fondo non mi stai chiedendo nulla, ma è come se vedessi una persona che sta tentando di uccidere un bambino e tu che fai, scappi? Sarebbe troppo semplice e, a mio avviso, sleale.
Per Clara, Rossana e chi piu’ e ha piu’ ne metta, mi farebbe ugualmente piacere una scambio epistolare! 😉
Semplice e comune? Davvero?.. di essere ipersensibile purtroppo lo so, non ci posso fare niente, ma davvero è una cosa normale? Cosa dovrebbe essere normale, perdere amici nel tempo? (perché non avendo letto tutto, sarai arrivata li..) però cavolo, se davvero è normale.. è una brutta cosa..
Comunque grazie per la delucidazione 🙂
jimmi2@outlook.it
Buona serata Ahsk1!
All’inizio davo ragione a te ma poi torni a descriverti e giustificarti per tutto, come se non avessi difetti. E lo fai in maniera così lamentosa che mi chiedo se tu conosca davvero la malattia perché io l’ho avuta una cugina col cancro e vedere ragazzini che paragonano il loro dolore con quella di un malato terminale mi provoca solo rabbia. Ma siete solo ragazzini, per l’appunto.
Non credere che per me la vita sia stata facile, ma il dolore emotivo non è mai paragonabile a quello fisico(+emotivo) della malattia vera.
Spero leggerai con attenzione le mie parole.
Ciao Paola,
non illuderti, non leggerà…
Mi spiace.
Clara
concordo con Clara: sembra che Ahsk1 ami di più esprimersi che mettersi in ascolto e in discussione.