Sono riusciti a ricostruire nel dettaglio tutto il tragitto del padre delle due gemelle, hanno contattato quasi tutti quelli che lo hanno incontrato, mancano all’appello la signora in nero e le bambine ma non nutro dubbi che le trovino.
Ho seguito tutto con il fiato sospeso, e continuo come tutti voi a sperare che presto si arrivi alla conclusione di questa storia ma mi si gela il cuore quando penso al Grande Fratello.
In effetti tanti malviventi vengono finalmente acciuffati grazie alle telecamere sparse in ogni dove, mentre però tutti noi veniamo irreggimentati in fila per due e controllati a vista.
Telecamere per strada a rilevare la velocità dei nostri mezzi, intercettazioni telefoniche ormai a tonnellate, Facebook in corsa per registrare 7 miliardi di persone, con inclusi indirizzo, telefono e le loro debolezze.
Ieri poi ho assistito ad una trasmissione televisiva dove si parlava delle carte di credito, il cui uso riflette gran parte della nostra vita. Il prossimo passo sarebbe l’eliminazione del danaro e chissà, forse anche l’inserimento di un chip sottopelle che darà lettura al supermercato, al medico, al fisco e, chissà… per via etere anche al Grande Fratello che finalmente saprà quanti spaghetti abbiamo mangiato questo mese e quante volte abbiamo messo il dito nel naso.
Come ci siamo arrivati? Cui prodest?
Cinquanta anni fa la percentuale di disonesti sulla popolazione globale era decisamente inferiore all’attuale e se fosse rimasta quella non si sentirebbe oggi la necessità di essere spiati. Certo mi sembra che la vita politica degli ultimi 50 anni abbia peggiorato questa società e la stia tristemente consegnando in mano al Grande Fratello.
E il Grande Fratello, come naturale sviluppo delle cose, potrebbe anche essere il Potere Giudiziario!
MastrOrchetto
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