Il terribile attentato avvenuto il 20 dicembre al mercatino natalizio di Madgeburg in Germania, è l’ ennesima prova dei danni che la cultura dell’ “accoglienza a tutti i costi” sta facendo all’ Europa e a tutto l’occidente. L’ attentatore, un 50enne saudita che vive in Germania dal 2006, NON E’ un simpatizzante dell’ Afd ( movimento politico tedesco di destra ) come inizialmente propagandato dai media. Questa versione è stata presto smentita da alcuni indagatori indipendenti non asserviti al potere, i quali indagatori hanno rilevato che questa persona, oltre che ad avere evidenti problemi psichici, era vicino agli ambienti dell’ estremismo islamico. Non è la prima volta che in occidente avvengono fatti cruenti per mano di immigrati musulmani. Negli anni precedenti sono stati compiuti altri attentati, stupri, aggressioni e uccisioni da parte loro, a danno delle popolazioni occidentali autoctone, e nonostante ciò si continua a promuovere l’ immigrazione incontrollata in tutti gli Stati europei, si continua ad esaltare culture molto distanti dalla nostra ( arrivando persino a mistificare la realtà, come nel caso di questo ultimo attentato ), e sembra esserci una volonta’ deliberata di castrare e sminuire le nostre tradizioni occidentali e il nostro modo di essere e di vivere. Perché i governi e le istituzioni europee operano in questo modo? È ormai ovvio che dietro a tutto questo c’è un piano preciso di sostituzione etnica. I nostri governi sanno benissimo che importare islamisti è pericolosissimo per la nostra sicurezza, eppure non contrastano questo fenomeno ma anzi lo incoraggiano, perché devono obbedire a ordini dall’ alto. L’ islamismo purtroppo però è ben visto anche da normali individui occidentali che hanno idee becere, per esempio su come dovrebbe essere la condizione della donna. Senza pensare che l’ imposizione della Sharìa non limiterebbe solo noi donne, ma limiterebbe e frustrerebbe chiunque, e farebbe vivere noi tutti in un ambiente dominato dal terrore. A questo punto sta a noi comuni cittadini mossi da principi di libertà e democrazia, difenderci e tutelarci e riprenderci il nostro paese, organizzarci in modo che venga ristabilito l’ ordine e la tutela della nostra pace. Ma come? La prima cosa da fare è ESSERE UNITI contro il nemico comune ( il potere ), smettere di farci la guerra tra di noi, abbandonare ogni divisione ( che fa comodo ai governi ), SMETTERE DI AVERE PAURA e capire che è giunto il momento di insorgere, di lottare per il bene del nostro popolo perché altrimenti il destino di ognuno di noi sarà segnato. Non possiamo più esimerci, non possiamo più abdicare da questa lotta. È in gioco non più solo la nostra identità, ma la nostra stessa vita.
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