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Lettera pubblicata il 8 Novembre 2024. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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Quoto White knight, come al solito, ha ragione: se un produttore in qualsiasi settore, non si sa “mantenere da sé” nonostante la crisi, che nel caso, praticamente c’è sempre stata, in crisi, ditemi un periodo nel quale la FIAT, non sia stata in un periodo di crisi, é giusto che chiuda. Però prima restituisca tutti gli aiuti di Stato,con gli interessi. Tra parentesi, perché dovrebbero chiedere aiuto al Governo Italiano, visto che si sono spostati in Olanda o da quelle parti lí? La ragione sociale é N.V., no S.P.A. quindi anche per questo dovrebbero un pò arrabbiarsi, invece di mettere lo spauracchio della disoccupazione, non sono l’unico produttore d’auto, e il settore, tolta la FIAT, ha molto da dire, quindi lasciamo esprimere anche il resto della filiera dell’auto, invece di sentire i soliti noti…
@Suzanne, devi sapere che un professionista dà sempre il beneficio del dubbio, anche sulle cose più assurde: avrai sentito della possibilità che la luna si trasformi in gorgonzola,…
…é una possibilità impossibile, anche improbabile, ma quella possibilità é possibile. Questo é il mio approccio, e non qualifico le opinioni di Mariagrazia, ma ero semplicemente curioso, di sviscerare un pò questa tesi, visto anche che non é la prima volta che ne parla. Da notare, che io non l’ho provocata, e nemmeno ho pregiudizi di sorta, ci siamo e ci confronteremo civilmente, essendo consapevoli delle nostre posizioni. In ogni caso Suzanne, il fatto di non essere d’accordo con tale posizione, non dà il diritto di chiedere se una persona sta bene, o se ha del disagio di qualche tipo, da professionista sono più interessato a capire come mai Maria Grazia, abbia a cuore delle teorie come queste, e cosa la porta ad esserne così certa, senza giudicarla, perché un motivo ci sarà se pensa certe cose, ed ero curioso di sapere la sua opinione, e su cosa fosse basata. Poi come hai letto, mi sono anche taciuto.
“parlo della maggior parte delle aziende del Nord Italia, che sono serie e offrono condizioni più che dignitose ai lavoratori.”
No scusa.. volevi fare una battuta, vero? Non posso credere che parlassi seriamente. Tutta l’Italia ormai è ai livelli di un paese del terzo mondo, nord compreso. Puoi trovare ovunque gente che si lamenta del mercato del lavoro delle regioni del nord italia, un mercato in profondo declino ormai da oltre vent’anni, con stipendi rimasti fermi agli anni ’90. E infatti mi risulta che dal nord italia le persone si trasferiscono all’estero e non il contrario.
Non c’è nessun mancato ricambio generazionale e nessuna mancanza di candidati idonei. I candidati con ottime competenze pretendono ( ma guarda un po’ ) di non essere sfruttati, di avere prospettive di crescita e di non sottostare a condizioni lavorative disumane.
Guardacaso quelli che in Italia vengono bistrattati all’ estero trovano subito incarichi ben pagati.
Qui in Germania noi lavoratori italiani siamo ritenuti – e non a torto – mediamente molto più dinamici, svegli e in gamba dei lavoratori tedeschi. Ci sarà un motivo, no?
In Italia invece non esiste meritocrazia, anzi più sei imbecille e incapace più trovi l’approvazione del datore di lavoro medio, che essendo imbecille a sua volta, in quel caso vede in te una presenza rassicurante.
Questo video ( insieme ai commenti sotto ) è solo uno dei TANTISSIMI che descrivono bene la situazione:
https://www.youtube.com/watch?v=7Mz2fiNGAtM&ab_channel=IlmioviaggioaTorinoVirtualTour
Dove hai letto che voglio impedire il progresso tecnologico e mantenere dei lavori che ormai non servono più? Io non ho espresso nessun parere personale nel merito, del resto il mio parere cosa conterebbe in questo caso? Il mondo se deve evolvere evolve, in una direzione o in un’altra. Io ho solo descritto ciò che sta avvenendo, ho solo riportato i fatti.
Berlino. Mia figlia, che dopo tre settimane ha già trovato un lavoro che le piace, con part time tre giorni su sei prende 1136 euro netti al mese. A Milano ne prendeva 1450 per 40 ore, con l’impegno di due sabati al mese. Di straordinari pagati non se ne parlava, in più due trasferte in India e Corea del Sud, pagate come fosse a Milano.
In “Doitchlandia” è seguita da una “tutoressessa” che la sta accompagnando nell’inserimento sociale, anche e soprattutto per la parte burocratica, e in più lo stato le pagherà il corso di tedesco oltre ad intervenire anche con un sussidio sull’affitto se si rendesse necessario.
Temo che la mia bambina non tornerà più dal suo vecchio padre.
Aufwiedersen meine liebe.
@mg: purtroppo le persone ultra qualificate in Italia non trovano impiego perché per l’appunto TROPPO qualificate per le aziende italiane (al 98% pmi a vocazione manifatturiera o comunque strettamente collegate al manifatturiero). Ma questo non significa che le aziende siano poco serie, è che hanno poco da offrire rispetto a certi gradi di formazione.
Per esempio un ingegnere aerospaziale che ci sta a fare in una torneria meccanica, se non l’operaio? Non è che lo puoi pagare 5k al mese solo perché è “ingegnere”. Se ti lavora come operaio lo paghi come operaio.
Quanto agli altri migranti economici, c’è molta gente che dall’estero torna con le ossa rotte o che se ci resta va a lavare bicchieri in qualche pub o a servire al bancone dei fast food, carriere dignitose sì ma che non definirei brillanti.
E il basso livello degli stipendi reali è colpa del cuneo fiscale (e quindi dello stato), non delle aziende, alle quali i lavoratori costano circa 2 volte quello che essi percepiscono realmente.
Gabriele, che Suzanne sia una provocatrice senza argomenti ormai lo sappiamo. Anche il fatto però che tu dia ragione a White Knight mi sembra più una sottile provocazione nei miei confronti che altro. Come si fa a negare il fatto che in Italia esista un problema sociale legato al lavoro e all’economia? Ma vale lo stesso discorso per altre cose che ho affermato, e che sono evidenti. È questa la ragione per cui continuo a sostenere certe posizioni: parlano i fatti.
Certo, poi capisco pure che quando ci si è fatti tre dosi e si è creduto nella narrazione governativa, è molto difficile accettare di aver preso una cantonata, di essersi affidati a chi in realtà vuole la nostra disfatta, e certe reazioni, come quelle di Suzanne, esprimono questo malessere. Ma se non si è disposti a rivedere certe proprie convinzioni in nome dell’analisi oggettiva della realtà in cui ci troviamo, scusami ma non vedo molta possibilità di un confronto.
Si Golem, e considera che in un’azienda tedesca hai concrete opportunità di crescita e i meriti ti vengono riconosciuti, non sei visto come “lo schiavo che deve sottostare al padrone”. E’ una questione proprio culturale. Io attualmente lavoro nella logistica a tempo pieno dal lunedì al venerdì e il sabato faccio mezza giornata, faccio prevalentemente le consegne ma può capitare che stia anche in ufficio o in magazzino a fare l’inventario. Capita abbastanza spesso che io istruisca i miei colleghi tedeschi sui procedimenti informatici, perché la maggior parte di loro non ne capisce un tubo. Al netto percepisco 1500 euro al mese. Che si, possono sembrare pochi, ma in Italia quei soldi – come dipendente – li ho visti solamente una volta in tutta la mia vita, in un lavoro ( sempre come autista ) a tempo determinato.
La mia ditta non mi paga il corso di tedesco né il ristorante – molte altre ditte lo fanno – ma solo la palestra ( è una cosa che mi ha stupito perché
in Italia non lo fa nessuno ), ma non ho problemi a studiare da sola e a fare la spesa al discount. Poi comunque io qui frequento rigorosamente solo tedeschi o italo tedeschi ed è un bell addestramento. Io detesto non farmi capire.
Nei prossimi mesi mi iscriverò a un corso per videomaker qui a Berlino e proporrò i miei progetti da freelancer.
Per il resto.. Schönen Sonntag und ein Gruß zu deine tochter.
White Knight, io non credo che molti neo diplomati o neo laureati partono con l’idea di fare subito il lavoro dei loro sogni. Giustamente però vorrebbero un contratto e una paga a norma di legge e adeguati all’ attuale costo della vita. Il discorso tasse lo capisco benissimo, ma non può ripercuotersi interamente sul povero lavoratore. L’ imprenditore in gamba non sfrutta i dipendenti sottopagandoli, ma assume persone capaci dando loro quanto gli spetta, e si difende dal fisco con mosse legali ma intelligenti.
A questo punto,si può dire:Ma quanto ci mancano quei tempi,dove l.veronica Ciccone alias”Madonna”aveva impresso sulla sua t-shirt:”Italians do it Better!!”🙄😳