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Lettera pubblicata il 25 Marzo 2008. L'autore, anita77, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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leggo solo ora questa discussione mentre cercavo di raccogliere le idee in merito a quello che sto vivendo, inaspettato e insolito, ma a quanto pare non troppo infrequente.
Lui ha quasi 17 anni meno di me e io comincio a pensare che sia un amore condiviso dopo due anni che che la storia va avanti, tra dubbi e piccole verità.
Siamo di due mondi così diversi che la paura che non funzioni serpeggia continuamente… ma ci vediamo sempre più spesso e ogni volta è passione pura, ma anche tenerezza, sorrisi, carezze. Io ho passato i 40 e lui è attorno ai 30, mi pare sprecato appresso a me che, anche se per ora sono in forma e dimostro meno della mia età ( e sono corteggiata da molti uomini), presto avrò segni indelebili dell’invecchiamento. Non so se, al di là dell’amore, sia giusto sacrificare la sua vita a rinunce che inevitabilmente dovrebbe affrontare se la nostra diventasse una storia “più seria”.
“Il tempo ci aiuterà!” dice lui, io sono meno ottimista…Se ci rendessimo conto che è davvero amore e volessimo avere una vita insieme, non so per quanto la differenza di età sarà sopportabile (quando avrò 60 anni lui sarà magari uno splendido quarantenne con ancora tanta vitalità…e io? ) e inoltre dovremo affrontare critiche e commenti spesso difficili da parte delle rispettive famiglie, ora all’oscuro di tutto.
Cerco di vivere solo nel presente e di godermi questa bella storia, ma non è facile…
ciao a tutti…quanti problemi con le differenze di età. Io mi vedo con un 25enne ed io ne ho 37. Concordo che all inizio la diff non si sente ma poi??? E’ giusto viversi il momento ma restando con i piedi x terra (cosa non facile) Mia mamma invece vive da 16 enni con un uono di 13 anni più giovane e vanno benissimo..ma e’ una rarità. io voglio bene al mio “piccolo”(che e’ piu’ maturo di me) e lui ne vuole parecchio a me ma secondo me non e’ normale questa cosa.Vorrei dire basta x il bene di tutti e 2 ma non ce la faccio. Me la sto vivendo…alle lacrime pensero’ piu’ avanti.
A breve avrò 34 anni e di recente ho avuto una relazione di sesso con un ragazzo di 24 anni che da 2 settimane è finita per decisione del ragazzo ma per il momento non me ne sto facendo un cruccio in quanto ho già i miei problemi da pensare e quelli della mia famiglia, poi sono cmq una persona che sente moltissimo la differenza d’età soprattutto quando sono più di 6/7 anni di differenza sia quando lui era più vecchio che lei e in più lui ha avuto molti fidanzamenti, non ha problemi di provarci con le donne mentre io non ho mai avuto nulla a livello di relazioni affettive sentimentali e purtroppo tutto ciò è stato e per ora resta un problema non da poco
Sirenetta,
se si desiderano, il non aver avuto relazioni sentimentali è ovviamente “un problema non da poco”, per niente di facile soluzione.
se il rapporto con il giovane era per entrambi di solo sesso, è stata comunque un’esperienza in più, che spero tu abbia scelto consapevolmente.
cerca, se puoi, di non fossilizzarti su un desiderio di coppia ma di sforzarti a vivere serenamente anche solo per te stessa.
Beh, se continui con relazioni affettive tipo quella del 24 enne, credo che per farti un curriculum affettivo ce ne voglia…
Certamente, adesso mi attrae molto fisicamente e sento ancora impulsi sessuali su di lui però devo cercare di pensarci il meno possibile a lui visto che non ci sarà più niente e non credo che lo vorrà in futuro.
Non è che mi sia fissata ad avere una storia anche se cmq sarebbe ora che mi guardassi intorno giusto per poi trovare una persona con cui costruire un futuro come alla mia età sia giusto che sia, per moltissimi anni soprattutto in passato ho rimandato molte occasioni, ho dato molti 2 di picche, poi ho anche avuto storielle per carità, fino ai 30 anni e forse anche di più ho sempre pensato a trovarmi un posto di lavoro ed evitare qualsiasi esperienze con l’altro sesso cioè i maschi e in questo periodo non posso permettermi di dedicare tempo ai maschi (appuntamenti) per via di problemi che ho a casa che per problemi miei personali, faccio la mia vita, viaggio, mi diverto da sola, esco sempre da sola per fare quello che voglio
Sirenetta,
vero che i problemi personali e famigliari possono essere molto limitanti. a volte restare soli può essere una scelta condizionata.
è nell’ambito della consapevolezza di sé e delle circostanze al contorno che si può trovare e mantenere il necessario equilibrio, con qualche digressione qua e là, quando gradevole e possibile.
La differenza di età non centra nulla. Tutto sta a trovare la persona con cui creare una vera complicità e sintonia e con condividere la stessa visione della vita. Le mie storie più soddisfacenti degli ultimi anni ( compresa quella che sto vivendo attualmente ) le ho avute con uomini molto più giovani di me, e un rapporto può finir male e/o in tempi brevi indipendentemente dal fatto che lui sia un tuo coetaneo o sia addirittura più maturo. Quindi fermarsi alla differenza di età è limitante, sopratutto se il traguardo anagrafico della persona non coincide con la maturità emotiva. E per la maggior parte degli uomini della mia generazione ( i 40enni di oggi ) è così. Certo, un ragazzo giovane non avrà mai quella consapevolezza delle cose pratiche che può avere un 40/50/60enne, ma generalmente ha meno preconcetti e una maggiore apertura mentale. E questo può rivelarsi molto intrigante sopratutto per la femmina a cui in qualche modo piace “condurre il gioco” e “dominare”. Sirenetta ha semplicemente trovato una persona non compatibile con lei a livello caratteriale, e anche se fossero stati coetanei o lui fosse stato più grande di lei, non cambiava nulla, sarebbe comunque finita. L’ apertura mentale e il non ragionare per luoghi comuni per me è un aspetto molto importante in un partner. Poi ci sono casi di uomini “illuminati” ( come Golem ad esempio ) che uniscono la maturità anagrafica alla “freschezza” e modernità di pensiero. Ma sono casi circoscritti, perle rare. E una donna deve tenerne conto, sopratutto se è come me o come Sirenetta, cioè se vive le sue esperienze liberamente e senza troppi schemi prestabiliti.
Provo a dire la mia..
Credo che prima o poi si arrivi a un bivio nel senso che ci possono essere esigenze o desideri non facili da conciliare.Esempio:un 30 enne che si mette con una 40enne.All’inizio il discorso paternita’ non lo sfiora ma poi avvicinandosi ai 40 se gli viene il desiderio come si sistema la cosa?Rinuncia?O va?
Una cosa che a 30 puo’non essere un problema lo puo’ diventare avanti.Mi rendo conto che per una donna puo’ essere frustrante ma bisogna metterlo in preventivo.In piu’ da uomo dico che quasi biologicamente si e’ attratti dalle coetanee in giu'(non solo per questioni fisiche ma anche e soprattutto per una questione di testa perche’ a parita’ di eta’ la donna e’ piu’ avanti)..
Conoscevo un caso a me molto vicino dove una 40enne (separata con 2 figlie)si e’ messa(convivendo)con un collega scapolo e 11 anni di meno .All’inizio tutto bene ma poi?Ci sono problematiche familiari(in questo caso i figli)che per un compagno piu’ giovane possono diventare dei problemi.Gli esempi possono continuare..
Certo al cuore non si comanda.Spesso pero’ lo si fa per altri motivi.Ho un caro amico che per scelta sceglie donne piu’ vecchie.Per quale motivo?
Una donna giovane chiederebbe troppo e lui non sarebbe in grado di accontentarla(parlando di progettualita’ a 360 gradi).Una donna piu’ vecchia non chiede e non pretende e lascia fare.”io sono quello piu’ giovane e conduco il gioco perche’ e’ lei che ci guadagna e se mi perde peggio per lei.Cosi’ riesco a fare le mie abitudini da single (sportive,amicizie)senza che rompa.Una coetanea non lo permetterebbe”
Attenzione:questo prescinde dalle esperienze singole.La mia relazione migliore l’ho avuta con una donna che aveva 8 anni e rotti piu’ di me.Perfetta intesa ma poi avevo esigenze di trovare un qualcosa che mi emozionasse e trovare una persona con cui fare un discorso di progettualita’(p.es.figli)che con lei non potevo piu’ fare.Poi l’ho rimpianta e come ma allora era’ cosi’
Certo non nego che per la donna essere attraenti per un uomo piu’ giovane sia una lusinga.E’ un modo di esorcizzare il tempo che passa.E lo stesso per un uomo .Il primo caso culturalmente fa piu’ fatica ad essere accettato(anche se le cose sono cambiate) il secondo no.Tutti e due pero’ hanno dei limiti di fondo.L’uomo giovane sta con una piu’ giovane per amore?No,per un patto reciproco non scritto.Io ti do protezione benessere e tranquillita’ e tu mi dai il corpo.Estremizzo ma e’ cosi’.Parlo ovviamente di differenze di eta’ elevate(15-20 anni)..Questo finche’ va.Perche’ se dopo i 50 l’uomo perde colpi e la donna invece e’ nel pieno come si evolve la coppia?Accetta,si adegua o no?
Certo ci puo’ essere il 50enne superattivo e la 30enne ipertranquilla.E’ pero’piu’ normale trovare il contrario..
Lo stesso per una donna.Premettendo che ci sono splendide e desiderabilissime 50enni siamo sicuri che non ci siano anche qui patti non scritti?
Il mio amico di cui parlavo p.es spesso e volentieri fa leva anche economicamente (o perlomeno non si oppone)sulla “generosita” della donna che per prima fa certi gesti..
E’ una cosa inconscia chiaramente..
Maria Grazia(che stimo molto)ha scritto che se la donna e’ piu’ avanti con gli anni “detta il gioco”.
Puo’ essere che “guidi”materialmente(perche’ e’ piu’ esperta)e psicologicamente(perche’ la donna e’ sempre cmq piu’ avanti)l’uomo piu’ giovane e che quindi cosi’ si senta di avere il pallino in mano.In realta’ secondo me e’ il contrario perche’ alla lunga il ruolo”protettivo” che all’inizio fa avere un equilibrio apparentemente perfetto viene messo in discussione un po’ per gli anni e un po’ perche’ il ruolo”del protetto”alla fine puo’ diventare un po’ stretto per chi lo indossa. Per la paura di perdere”il protetto” c’e’ il rischio che i ruoli si invertano..
E’ comunque in fondo un discorso generale(perche’ tutto questo non vale se si vivono le storie in modo easy)