Chi non ha mai avuto a ache fare con le forze di polizia, una volta nella vita?. Lo sa bene Berlusconi che se quest’anno non vince le elezioni rischia la galera. Ma per questo non possiamo bloccare una nazione rivolgendoci ai fratellini americani. E’ vero comunque che quando gli inquirenti indagano non ci vanno leggeri, adottano qualsiasi tipo di metodo per far in modo che l’indagato faccia qualche “passo falso”, in molti casi anche il terrorismo mentale, il che li mette allo stesso livello dei malviventi. Provarlo è difficile, non ci riesce mai nessuno. E cercare di denunciarli alla procura della repubblica un’impresa, molti poi hanno anche paura perchè inermi assistono alla celazione misteriosa delle loro pratiche, con conseguente ritorsione. Sarà vero? Certo , di storie se ne sentono tante. Forse troppe, ma quanti oggi a causa di questi “fantasmi” NON CREDONO PIU’ ALLA GIUSTIZIA?
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E vero che ci siano “pecore nere” all’interno di qualunque istituzione, innegabile.
Ma non credo che sia sensato non credere alla giustizia.
Perchè se no in cosa si crede, nella delinquenza?
Credo che comunque ci sia molto più marcio nel ramo “intellettuale” della magistratura che in quello “meccanico” delle forze dell’ordine.
Se poi vogliamo parlare dei fratellini americani, credo che non abbiano molta giurisdizione a casa nostra, e Berlusconi non è così scemo da non capirlo, quindi il problema è solo fumo.
Prodi dal canto suo, cerca sponda nelle sinistre europee che pubblicano “studi” che puzzano di strumentalizzazione come un arrosto bruciato, ma di nuovo ripeto: l’Italia è l’Italia e siamo a casa nostra.