Salve, vivo in condominio ex I.A.C.P. da 72 appartamenti, a ridosso di muro perimetrale di pertinenza esclusiva dello stesso ove esiste, da data non certa, un vano porta abusivo aperto tra il muro perimetrale del condominio e quello di un appartamento confinante, esterno al nostro condominio, e costruito in aderenza al nostro muro.
A settembre 2011 abbiamo inviato l’U.T.C. che ha confermato l’abuso, non essendoci titoli abilitativi all’intervento.
Comminata la sanzione, il proprietario dell’appartamento presenta istanza di rilascio di permesso di costruire in sanatoria che… viene rilasciato dallo stesso dirigente comunale che aveva dichiarato l’abuso e comminato la sanzione. Alla base del rilascio il dirigente dice di “aver accertato che il richiedente ha titolo a richiedere il permesso in sanatoria vista la sua qualità di proprietario”! Si, proprietario del suo muro ma non del nostro!!!
Sono andato a colloquio con il dirigente portandogli anche una marea di sentenze a noi favorevoli ma la sua risposta è stata semplicisticamente che “il comune rilascia salvo diritti di terzi che, se lo vogliono, devo adire le competenti sedi”.
Ma è possibile che devo pagare fior di quattrini per un ricorso quando ho palesato più volte l’errore di fatto in cui è incappato? Si profila un abuso d’ufficio? Premetto che non esiste sentenza di usucapione e che il furbo del costruttore di questo appartamento, quando ha presentato il progetto per costruire non ha inserito il vano porta. Lo ha fatto solo dopo 2 anni, quando ha ottenuto l’agibilità dichiarando che è stata una “mera dimenticanza”!
Cosa posso fare per non sborsare ingiustamente tanti soldi? Grazie.
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