Periodo interiormente complicato
Mi presento. Ciao a tutti chiamo Marco e ho 25 anni. Mi sono diplomato in ragioneria nel 2012 e ho lavorato per un anno prima di capire di voler approfondire i miei studi in materia di Diritto, così mi sono iscritto a Giurisprudenza. Verso la fine del 2016 è venuto a mancare mio padre, dopo mesi di lotta contro la morte vissuti al suo fianco nella speranza di dargli più forza che potessi. Nonostante il lutto e il seguente periodo complesso in famiglia sono riuscito a trovare le energie mentali per continuare a studiare, ma proprio ora (a distanza di più di un anno) che mi mancano 4 esami e la tesi di Laurea ho una sensazione di angoscia che mi tormenta e non mi permette di studiare bene. All’improssivo da un giorno all’altro mi sento un peso in casa, sento di non volermi più laureare e abbandonare tutto, ho paura per il futuro, ho paura che saró insoddisfatto del mio lavoro o peggio ancora di non riuscire a trovarne uno conforme ai miei studi e quindi che sto buttando tempo, che invece potrei adoperare per trovarmi subito un lavoro. Sono entrato in un brutto tunnel e questa vuole essere una lettera di sfogo, perchè sì, ho avuto bisogno di sfogarmi. Grazie per l’attenzione caro lettore.
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4 commenti
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Non farti fregare dai dubbi,è normale averli quando il traguardo si avvicina e si comincia a intravedere il dopo,sei una persona determinata,un passo per volta e ce la farai.
Concordo con Angwhy. Inoltre se molli i sacrifici che hai fatto fino ad ora saranno stati inutili. Invece dacci dentro e porta a casa il risultato. Pensa che poi ti presenterai sul mercato del lavoro con un titolo e delle conoscenze di riguardo (Giurisprudenza è una materia seria, a differenza di tante scienze delle merendine)… non è una garanzia di successo, ma almeno avrai un buon punto di partenza. Poi quello che sarà lo vedrai al momento, anche in base alla tua aspirazione (non è detto che devi per forza fare avvocatura, magistratura o notariato, puoi anche fare consulenza, lavorare in un’azienda… di giuristi,economisti e ingegneri c’è sempre bisogno) ma prima laureati fammi una cortesia.
Piuttosto un consiglio sulla tesi: scegli un argomento il più semplice possibile, di tuo interesse e con un professore il più accomodante possibile. Non ha senso intestardirsi con argomenti difficili, pallosi e professori inutilmente esigenti in nome del prestigio o ca*ate simili. Good…
Grazie, vi voglio bene
Hai avuto buoni consigli. Laureati alla svelta, poi per il lavoro si vedrà, fatti il tuo tirocinio di due anni e fai l’avvocato, che vuoi di più dalla vita? Un tucano?