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Lettera pubblicata il 30 Ottobre 2008. L'autore ha condiviso 37 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Spectre.
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Caro Spectre, io “purtroppo” sono come te!!
Dunque, su questa terra, non sei il solo ad essere cosi!
[…] è molto più facile perdonare quando non ti importa più niente (nel senso che non ami più) chi ti ha profondamente ferito. […]
Eh sì, e non è perdono alla fine, è disinteresse. A quel punto, perdonare o meno non conta nulla. Non fa differenza tanto si è tutto già consumato. A me capita così di solito, “mi passa” ma non tanto il rancore, mi passa proprio tutto e quindi non mi colpisci più di tanto.
Io trovo sia pura questa bruttina come situazione. Quando cessa il dialogo, anche scontroso, quando cessano i pensieri, significa che si sta a zero tra due persone.
hai ragione…
che tristezza.
[…] credo che, alla fine, essere apprezzati e vivere con la “coscienza a posto”, sia tra le cose più belle della vita. […]
Indubbiamente.
Infatti io so di essere lindo al 100% quando mi riferisco al caso più importante della mia vita attuale. Gli errori che ho commesso, e ce ne saranno anche dove non li vedo, so per certo essere cose che non sanno di tradimento, di egoismo, di voltafaccia, di doppio gioco subdolo e di bassa lega. E posso pure vantarmi del fatto d’aver lavorato talmente tanto per quel rapporto negli anni, da crearmi anche una sorta di “credito” che mi potesse porre nella situazione di “pretendere” del lasco per riposarmi, distaccarmi un po’ (senza mai, e dico MAI, andarmene veramente). Perché certe cose manco sono capace a farle, figurati se poi amo come amavo al tempo. Infatti quando sono stato chiamato a raccolta ma grado tutto ho risposto… stanco o meno.
Si dovrebbe concedere perdono a chi, nel momento in cui chiedevi dell’ossigeno, si è chiuso in sé ancora di più?
Perché ho posto la questione del “perdono, dell’insegnamento, nell’amor proprio”, perché spero (e so) che oltre al mio atteggiamento futuro, so si aggiungerà sempre la coscienza, che potrà essere messa a dormire per periodi, ma sarà solo il sonno temporaneo di un anestetico.
La citazione ricordata da stan è lo stato dell’arte delle cose, se vogliamo, ma poi la vita reale è in quel semplicissimo “Dimenticare mi sembra difficile, perdonare è una virtù”. Io aggiungerei anche “un lusso” che posso anche decidere di non concedere.
esatto
Non credo che quella citazione sia utopica, Spectre..io credo che sia una condizione che si possa raggiungere o comunque credo che qualcuno ci riesca. Dimenticare ti sembra difficile? bene! non puoi dimenticare, non devi farlo, è da ingenui, è come decidere di andare al Polo Nord senza giacca, guanti e cappello..!
Perdonare è non dimenticare ma smettere di odiare e di essere arrabbiati, perdonare è difficile, è un atto di forza su se stessi e di coraggio e anche di comprensione (l’ennesimo) verso l’altra persona, verso chi ci ha offeso, ferito o calpestato..saper perdonare veramente è una virtù, è propria del saggio e non credo che tutti ne siano capaci..anch’io non lo so se ci riuscirò..
Sono d’accordo con te che sia anche un lusso che puoi decidere di concedere o no..però è troppo facile, anzi addirittura nullo, se arriva, come dicevi, quando non provi più niente, quando c’è solo indifferenza.
E per questo mi domando se chi chiede il nostro perdono e voglia sentirselo dire per togliersi i sensi di colpa, per sentirsi più pulito, anche se poi il rapporto tra noi e loro rimanesse solo di silenzio, indifferenza e sfiducia, possa davvero esserne contento..perchè al di là del perdono o no, ciò che resta alla fine è soltanto la tristezza per qualcosa che un tempo era stato straordinariamente bello, importante, unico che però si è spaccato e non tornerà mai più. E forse la cosa ancora più deludente è che sei soltanto tu lì a guardare i cocci, a notare lo spreco e il disastro, di un qualcosa che forse non potrà neanche mai diventare un’amicizia, mentre all’altro non gliene frega niente e gli basta che tu l’abbia perdonato..Perchè io posso perdonare, ma non è detto che abbia voglia di tornare a fidarmi e a essere amico.
caro spectre parlo a te con la stima che ormai penso reciproca, da uomo a uomo e spero che mi risponderai, mi rivolgo a te come quando si parla da uomini……il perdono……
Pensa ad un uomo che era il braccio destro in uno studio prestigioso, pensa ad un uomo che per seguire una persona lascia tutto, quella stessa persona piangeva affinche’ lo seguisse.
Pensa che il sogno di quell’uomo era affermarsi in quell’ambito….ma pensa lo stesso che quell’uomo aveva fatto una promessa di non lasciarla…
Pensa a quest’uomo che si trasferisce, che e’ stato abituato ad essere indipendente sino all’età di 14 anni, che ha pagato l’universita’ e tutto di tasca sua senza gravare su alcuno….pensa ancora quest’uomo che gli veniva detto dopo trasferito ma il lavoro? perche’ non provare nel bar?
pensa a quest’uomo che va a lavorare in un call center, con delle provvigioni, pensa quest’uomo che e’ costretto la mattina a mandare curriculum e tornava a case alle 21.15…… che non si poteva muovere, pensa a quest’uomo che pensava ok ho preso un impegno, e pensa allo stesso che stava cominciando a fare proggetti………mutuo, accudire Lei
Pensa allo stesso uomo che allo scadere di un contratto, non sapendo il suo rinnovo gli viene detto il cuore non batte piu’,lavoravi troppo……dopo che gli venne prospettato anche il bar come lavoro..
pensa che mentre gli veniva detto questo l’altra persona aveva una relazione con uno che e’ venuto a mangiare nel suo piatto, persona tra l’altro, che una donna media starebbe alla larga, di scarsa scolarizzazione…etc….
pensa lo stupore di quest’uomo nel leggere nel diario di questo soggetto che non c’era giorno in cui non lo voleva lasciare, e che a due mesi da una convivenza pensava continuamente ad un ex, ma che nel frattempo non lo comunicava mai, anzi lo cercava 24 ore su 24…..programmava la vita con lui (con me)
esiste il perdono esiste ..spectre? io non perdono, mi sono lasciato alle spalle il tutto, ma spero che un giorno avro’ la mia vendetta…..lo spero sempre…… sicuramente non dimentico …….vengo dall’inferno e spero di riaverla questa vendetta…………ho scritto alla fine perche’ la burla che ho vissuto e’ incredibile…mi interrogo su a chi abbia fatto un torto nella vita ma non lo trovo…adesso e’ tutto ok…perdono? fatemi capire tutti, chi perdonerebbe nella mia situazione….chi…..?
spectra sono del parere che il perdono dipende molto dalla forza che una persona tiene dentro di azzerare il torto subito..
Personalmente sono una persona aperta al dialogo,prima di emettere una sentenza sul torto subito(sempre dopo…come si suol dire a freddo) voglio conoscere tutte le ragioni che hanno fatto si che quel torto mi venisse fatto..e poi capire se e’ il caso di perdonare o meno…
Ma parliamo di cose di vario genere..
Perdonare chi ti ha schiacciata, umiliata, calpestata, anniettata come donna o uomo che sia, infranta, pugnalata,
deriso, e quant’altro perdonami tu non ci riesco proprio …
Forse parlo x rabbia, forse e’ troppo il male subito,che ancora subisco e che ancora dovro’ vivere…Ma io non ci riesco , io sto ferma immobile aspettanto una giustizia ..e mi auguro che arrivera’ presto xche’ dalla prospettiva in cui mi trovo oggi lo vedo troopo lontano quel giorno…
ps.(se leggi la mia lettera capirai ANCHE L’ODIO E’ UN SENTIMENTO)
maestro xaver sei sicuramente in debito con il destino. io capisco il tuo discorso sulla vendetta, c’è chi invece ti butterebbe il più classico dei “se speri nella vendetta nn è vero che hai tutto alle spalle”.
no e’ alle spalle, e alle spalle, ho raccontato il fatto, per dare un’idea di come certe volte il prdono e’ qualcosa che non si puo’ concedere.
Tuttavia il concetto e’ un altro spectre, la vendetta,…..un sentimento parassita perche’ cresce sulla rabbia e l’odio, o il perdono un sentimento che nasce da un volontà di redenzione…….in primis per se stessi..?
Questa e’ una domanda che mi pongo sempre……a cui ,mi sono dato una risposta in questi giorni, forse solo dopo che qualcuno ne ha parlato, ne’ perdono ne’ vendetta……ma solatanto un cattivo ricordo……