Caro Direttore,
Cercherò di essere il più breve possibile, ma sarà difficile
Sono un ragazzo gay di 24 anni.
A fine Agosto 2016 finiva la mia storia più importante, durata soli 8 mesi, con un uomo di 15 anni più grande di me. Negli ultimi mesi pensieri negativi, sensazioni di inferiorità e insicurezza stavano minando nel profondo la mia relazione, accrescendo rancori e sentimenti ambigui, ad esempio “è più piacente di me” “ha più successo di me” “ha più amici di me”. Avendolo conosciuto in un periodo in cui avevo da poco abbandonato l’Università e chiuso tantissimi rapporti sociali mi sentivo terribilmente vulnerabile sul piano dell’autostima e lui mi ha dato davvero tanto affetto, anche se non senza difetti e ogni suo pregio mi ricordava quanto mi sentissi schifoso.
A Settembre si chiude questa relazione per mia scelta e comincia uno strascico che somiglia ad un tentativo di amicizia non voluta da lui, che era ancora innamorato di me, io anche ma ero offuscato per rendermene conto. A metà settembre mi scrive un mio vecchio amico di letto conosciuto anni prima nel periodo universitario, che chiamerò Roberto per semplicità, voleva rivedermi solo per divertirsi, mi scriveva solo per fare sexting e dopo un po’ decisi di chiudere questa parentesi virtuale di passione perché mi sentivo in colpa per il mio ex che era ancora innamorato di me.
Una sera, dopo un paio di settimane il mio ex capita nella città di Roberto, perché ha tantissimi amici lì e mi scrive “E’ successa una cosa brutta, mi ha scritto Roberto in chat” Il mio ex lo conosceva già tramite me, in modo grossolano, sapeva solo che eravamo ex amici di letto, mai visti dal vivo, solo tramite foto.
Non si erano riconosciuti dapprima, di questo ne sono sicuro.
Quando questo ex mi ha detto dell’accaduto ho provato una fortissima sensazione di ansia e gelosia, nonostante io lo avessi lasciato. Scrissi a Roberto che sarebbe stato meglio evitare, sperando in una comprensione amichevole, alla fine di ragazzi in giro ce ne sono tantissimi e avrebbe creato una situazione molto sgradevole per me. Invece ottenni una forte aggressione, scoprii che Roberto aveva maturato forti rancori verso di me, per il “rifiuto” delle settimane passate e per alcune vecchie incomprensioni e rivendicava fortemente la libertà di incontrare una persona ormai single, anche se fosse stato l’ex fresco di un amico. Ho ricevuto risposte non poco meschine e aggressive nonostante tentativi di empatizzazione vari, ma niente, Roberto era inamovibile e inc***to come una bestia.
Mi rivolgo allora al mio ex, chiedendogli informazioni della serie “chi ha scritto prima?” “Sapeva che eri il mio ex?” “Quanto avete chattato?” e “Come hai fatto a non accorgerti che fosse Roberto?!”.
Il mio ex mi rispondeva poco, lentamente ed io ero sempre più innervosito e agitato dalle aggressioni di Roberto, finché questo ex per chat non mi risponde male, dicendomi che ho rotto il beneamato, con toni sempre aggressivi, pure lui. Mi sono sentito vittima di una serie di comportamenti sbagliati ed è esplosa tutta la negatività che avevo accumulato verso questo neo-ex in una serie di insulti volgari e meschini, mi sono sentito persino libero, lì, sul momento, poi sono caduto in un abisso, sapevo che l’avevo perso per sempre dopo quelle parole, e infatti seguirono 3 mesi di silenzio implacabile, mi bloccò ovunque seduta stante. Non ebbi notizie di lui se non per vie traverse. Scoprii dopo nemmeno un mese e mezzo che lui e Roberto avevano stretto amicizia su Fb, si erano visti ad una festa in casa, e insomma anche se non conosco i dettagli so che di sicuro non hanno giocato a carte ma c’è stato qualcosa.
Dopo 3 mesi sono riuscito a riavvicinarmi all’ex di cui ero ancora innamorato, per chiedergli scusa del mio comportamento e ora stiamo ricostruendo un rapporto sentimentale. A lui tengo moltissimo ma non riesco a perdonare il cinismo e il menefreghismo con cui si è non solo allontanato da me per 3 mesi (finché non mi sono fatto vivo con molta sofferenza) ma anche il cinismo con cui è riuscito a baciare, frequentare, non saprei, Roberto, che ormai era diventato per me una persona schifosa, un nemico per antonomasia.
L’idea di sapere che il ragazzo che amo è in grado di tale menefreghismo, reputando normale un atto simile mi fa stare davvero male, anzi mi disgusta.Dopo 3 mesi che riparliamo ho riproposto l’argomento a lungo taciuto, di cui ancora non so praticamente nulla, finalmente si è aperto un po’ al riguardo spiegandomi il suo punto logico che è:
“ero una persona indipendente, può farti male ma non puoi esigere che le persone facciano quel che vuoi tu”.
Buffo considerando che tempo addietro fu il primo a riconoscere lo squallore di una simile eventualità.
Io direi che questo è il ragionamento di un pezzo di metallo, di un manuale di giurisprudenza, non quello di una persona. Che bisogno c’era? Il mio ex vive persino in un’altra nazione e la città di Roberto è piena zeppa di ragazzi gay.
Mi sono sentito oltretutto anche svilito e umiliato sapendo che mentre soffrivo per lui, lui stava con Roberto davanti a vecchi amici.
E’ stata una forte umiliazione e avrebbe potuto evitarla. Ora sono molto combattuto, una parte di me vorrebbe perdonarlo, togliersi un peso ma una parte di me è repulsa da questa parte della sua personalità, così terribilmente cinica, di un’indipendenza meschina che non guarda in faccia nessuno.
Non penso di essere riuscito a far trapelare il dolore e lo squallore della situazione ma io l’ho trovato un comportamento dei più schifosi. Sento che il perdono totale non rientra nelle mie corde ora e sento che se non lo perdono gli dovrò dire addio di nuovo e e questo alimenterà ancora di più il veleno che ho nel sangue e mi toglierà un rapporto che a volte è dolce e luminoso. Non mi è possibile far convivere sentimenti ambivalenti e se devo amare una persona non voglio che una parte di lei mi faccia schifo.
Spero in qualche buon consiglio.
Grazie
Da ciò che dici pare che sei caduto in quella che viene chiamata “triangolazione” da parte di una persona che forse è un narcisista perverso.
Ci sono molte informazioni su questa pratica che di fatto è una tortura messa in atto per vendetta e per piegare emotivamente chi la subisce. Per poi riprendere la relazione. Ma con un potere più rinsaldato da parte di chi la mette in atto.
Le sensazioni che provi sono esaustive. Chi viene teiangolato di solito prova quello che provo tu. Senso di tradimento. Cali di autostima. Senso di ribrezzo.
Il narcisista si allontana. Ti fa sapere che ha una relazione con un altro. Proprio con una persona che odi. Difende questa relazione che a te fa male. Poi… ritorna.
La triangolazione è stata fatta.
Tu ti senti impotente e in balia di chi può pugnalare il tuo cuore in quel modo. E poi può tornare rivendicando i suoi diritti.
E i tuoi diritti dove sono?
Semplice.
Non ci sono. Mai stati.
Riprenditeli. Da solo. Capisci con chi stai e agisci sulla base dei tuoi diritti. Il diritto di stare bene. Di sentirti rispettato. E compreso.
Questa è una teoria. Non conosco voi. Ma dalle dinamiche penso di avere una buona possibilità di aver colto nel segno.
Cerca informazioni. Osserva la realtà. E decidi se è il caso di egire per ristabilire il tuo onore la tua autostima. Il rispetto per te stesso.
In certi casi nessuno te lo da. In quei casi la sola cosa da fare è cambiare strada.
In bocca al lupo.
Wasabi,
ottima analisi! a grandi linee condivisibile.
EonBlue,
in un rapporto amoroso l’eccesso d’indipendenza, soprattutto nei fatti, è pernicioso quanto l’eccesso di dipendenza.
almeno in amore si deve poter avere pari diritti e pari doveri, accettati volontariamente da entrambe le parti, mai imposti da una soltanto.
quasi impossibile far “convivere” a lungo “sentimenti” troppo “ambivalenti”, se non a scapito di una tristissima rinuncia di sé.
partita da chiudere e da accantonare nel minor tempo possibile. d’altronde, non sembra che già ci fosse grande forza nei sentimenti o grande chiarezza nelle scelte nemmeno prima degli eventi incrociati descritti.
Credo che chi si sia comportato peggio sia proprio tu.
Ciao,
cosa dire? Penso che il bene sia facilmente distinguibile dal male. Il bene è qualcosa che si può oscurare, ma non si tramuterà mai in male perché non è nato da uno spirito di curiosità. Le circostanze potrebbero renderlo impraticabile. Il fatto che sia un sentimento puro non significa niente. Lo senti che è così, ma al tempo stesso non te ne penti perché il pentimento scaturisce da una colpa. Il senso di colpa è un’altra cosa, quello dipende dalle apparenze, infatti proprio per evitare di cadere nell’insidia dello scoraggiamento evitiamo di mettere in movimento le nostre buone intenzioni. Questa umiltà ci consente di diventare migliori. I piccoli sacrifici, soprattutto quando ci siamo assunti delle responsabilità verso terzi, ci consentono di lavorare sui difetti degli altri, ed è bello quando la cosa è reciproca. Questo accade nel matrimonio, ma potrebbe capitare anche in famiglia o quando ci viene affidata una persona. Ci tenevo a sottolineare questo mio pensiero perché mi sono sentita onorata –anche se non sono sposata- di aver avuto questo privilegio. La vita interiore è una lotta che richiede la coscienza del pericolo. Anche nel tuo caso mi sembra evidente che da una parte e dall’altra è mancata la forza di lottare contro i propri difetti, facendosi carico di quelli dell’altro. I nostri li conosciamo al punto di esserne abbastanza assuefatti, mi sembra presuntuoso pensare che sia possibile migliorarsi con le proprie forze, anche perché quando troviamo la forza per andare avanti non ci sentiamo in obbligo verso quella persona. Questa libertà è la cifra del bene, per me. In questa perfezione dell’amore riconosco la castità.
Ti auguro buona domenica!
Allontanati da questo porcile e cerca nuove amicizie sane: stai solo con chi ti fa stare bene! Tu vali molto, ragazzo! Non buttarti via!
Caro Wasabi,
Sono davvero stupito di aver ricevuto un commento così illuminante. Una delle cose che penso di più di lui è che sia un narcisista e un manipolatore, anche se in realtà non lo ha mai riconosciuto e anzi mi “accusa” di essere manipolatore io stesso.
Hai spiegato bene cosa è successo, unici punti da precisare: lui non è mai tornato e non mi ha fatto sapere nulla. L’ho saputo per forza di cose, anche perché era entrato in un contesto a me piuttosto vicino. Non riconosce la cosa come un errore, anzi ne rivendica il diritto in quanto ormai era “single” e “maltrattato dall’ex”. Ovviamente il mio odio dipendeva anche da come lui si rappresentava davanti agli altri. E’ davvero brutto quando scorgi una piccola crepa su una bella parete affrescata e aldilà vedi solo immondizia. Sono terribilmente deluso, mi sembra di essere stato soggiogato da una persona estremamente egoista e individualista.
Grazie mille per il commento, lo terrò in seria considerazione.
Rileggendo meglio la dinamica dei passaggi…
Tu. All’inizio. Appena mollata università e debole. Incontri lui. Provi Senso di inferiorità davanti ai suoi pregi e sensazione di insicurezza.
Stop. Già qui mi pare che di “amore” si parli poco.direi più infatuazione.
Lo molli. Forse per le sensazioni di cui sopra. Se così fosse assomiglia più ad un comportamento di tipo passivo aggressivo. Del tipo non ti merito perché io mi sento inferiore e credo sia tua la colpa allora ti punisco lasciandoti.
Lui rimane ferito. Ancora innamorato. Ma tu non molli.
Qui si fa interessante.
Vai con Roberto per i motivi che dici.
Poi lui va nella città di Roberto.
E ti scrive “è successa una cosa brutta Robert o mi ha scritto in chat”
Questo è il punto di non ritorno. Per te.
Con questo messaggio ti si scatenano tutte le forze e le dinamiche di lotta e di repulsione che oggi ti portano a ri tentare un rapporto con lui anche se come dici tu nulla è come prima.
A livello tecnico.di dinamica delle emozioni che hai descritto.
Mi pare che di amore non si parli mai. Amore corrisposto almeno.
Si parla tanto di senso di inferiorità passione di gelosia. Senso di rivalsa. Tradimento e ripresa di una relazione per vincere sul rivale. Più che per un vero sentimento di amore. Che non viene mai citato in pieno. Come amore corrisposto bi laterale. Uno dei due o dei tre non ha mai amore assieme all’altro se non per poco tempo. Parole tue se le ri leggi…
Allora mi perdonerai se…
Mi appare una doppia triangolazione a questo punto.
Ci sono tu il tuo ex che tu triangoli con Roberto.
Poi lui triangola te sempre con Roberto.
Al di là che Roberto tra i due litiganti è il terzo che sicuramente gode di più..
Ve la siete fatta a vicenda quasi uguale.
Naturale che scattino gelosie e rivalse. Che la passione incendi la mente e faccia fare tutte queste cose.
A me pare uno scontro di potere e senso del possesso. Che ha offuscato da subito L’amore che poteva nascere .
Inizialmente tu con il tuo senso di inferiorità dai a lui il potere. Poi lui gioca con te e Roberto,altra dinamica di potere. Prima con Roberto ci hai giocato tu, ennesima dinamica di potere.
Il resto dei fatti… le chat, ecc. Fino a te che riprendi il rapporto… sono dinamiche più di potere. E si vede dal fatto che di amore si parla e si vive poco.
Nei modi con cui tu parli di loro. Nei modi in cui loro parlano di te.
Chiedo scusa ancora. Non ho la sfera di cristallo e non voglio fare quello che sa di te e degli altri due.
Osservo solo le parole e cosa descrivono.
A mio avviso potrebbe nascere un amore. Forse sotto le mille dinamiche di potere esiste.
Ma dovete lasciare i giochi di potere.
Lasciare il senso di inferiorità o di rivalsa o di gelosia.. .
Insomma se parli di amore almeno vivilo una volta,una. Ma chr sia corrisposto e che sia consapevole di esistere e di voler vivere.
Mi siete sembrati più due giardinieri distratti dalla potatura. Che non hanno mai annaffiate la pianta. Dell’amore.
Se ho sbagliato analisi mi scuso.
Io la vedo così.
🙂
Pace.
Ma guarda ragazzo anche tu qua…hai fatto un mucchio di errori e mi sembri ancora molto molto immaturo come uomo!e forse tutto questo non sarebbe successo se non ne avessi fatti così tanti di errori!
Prima cosa se stai con un uomo che ti ama e sei innamorato anche te ..che c.... vai a rovinare tutto con le tue paranoie ridicole e demenziali?? ( “è più bello di me..ha più amici di me…piace più di me…) cioè queste sono cagate assurde da bimbo di 11 anni fidati!
L’hai lasciato perché non sei in grado di amare e basta! E non lo amavi punto!
Evidentemente devi essere un bel gay perché anche Roberto era molto preso da te…e infatti il tuo allontanamento non è piaciuto manco a lui!
Cmq hai fatto bene a chiudere con lui con sto Roberto….visto il suo carattere di merda!
Poi vai a rompere i co...... al tuo ex e lo torchi interrogandolo su dove la conosciuto Roberto e così via poi lo tratti da merda e gliene dici di tutti i colori ….ovvio che ti ha bloccato e chiuso con te per tre mesi…ha fatto bene!
Il suo non è stato menefreghismo per tre mesi.. Qua sei in torto solo tu ragazzo dopo il modo vergognoso che ti sei comportato! Averlo lasciato per le tue seghe mentali in primis!
Che ne sapeva poi che soffrivo tu per lui??! Prima lo molli…poi lo interroghi..poi lo insulti! Ha ragione! Le persone non sono burattine sai? E tu hai tanta confusione in testa!
Penso che il comportamento più schifoso l’hai avuto tu!
Lui semnai ha sbagliato a stare subito insieme a sto Roberto…subito dopo esservi lasciati ma visto il modo con cui l’hai trattato avevi poco da pretendere da lui….
Medita un po su te stesso..che ne hai bisogno!