Salve a tutti,
voglio provare anch’io a scrivere qualcosa, a condividere con voi vecchie cicatrici e nuove ferite, per lasciare su questa Blv. of Broken Dreams traccia del proprio passaggio.
Percorsi educativi.
Si tende spesso ad usare l’immagine del viaggio, del cammino o della strada per parlare della vita di ognuno e di come evolve nel tempo. Si tende altresì a generalizzare tutto ciò: perché se su questa strada ci siamo tutti, è anche vero che ognuno parte e arriva da posti diversi. Con sensibilità e caratteri diversi. Ognuno col suo zaino più o meno pesante, ognuno con la sua storia.
Lungo il viaggio si cade, si è soli, si ha fame. Ma si incontrano anche persone interessanti, amicizie che ti nutrono. Si scoprono posti fantastici, panorami che ti fanno sentire vivo. E si trova l’amore, l’energia che manda avanti tutto.
Tutto passa. Si perdono persone, si abbandonano luoghi, il paesaggio cambia e lo zaino si fa pesante.
Ma da tutto si può sempre ricavare un insegnamento. Ed è per questo che parlo di percorsi educativi: il nostro obiettivo è sbocciare, completamente. Diventare persone piene, complete. Essere nel posto dove si vuole essere, e fare quello che si vuole fare.
Evidentemente, e lo dico con amarezza, per arrivare a tutto ciò è necessario passare svariate volte sotto le forche caudine della vita. E da lì imparare a rialzarsi, ogni volta.
Ma conservo ancora la fiducia.
Occorre conservarla. E non è mera speranza… perché se abbinata all’azione e all’entusiasmo di dire ancora sì… ecco che lo zaino, seppur pesante, ti tira meno giù.
Hai il cuore amaro, lo stomaco che tenta di digerire mille schegge di vetro e ti gira la testa. Però sei vivo.
Ed è da lì che bisogna ripartire. E mi faccio schifo da solo perché sono delle fottutissime parole scontate però è l’unica cosa che abbiamo: noi, il cerchio affettivo attorno a noi e le nostre orme dietro.
Noi ci siamo. E andiamo avanti, come poeti guerrieri.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Riflessioni