Vi siete mai chiesti veramente perchè tradiamo?
Io non faccio differenza se tradisce l’uomo o la donna, ma perchè lo facciamo?
Lettera pubblicata il 16 Maggio 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore dexxa.
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Categorie: - Amore e relazioni
Si tradisce per vari motivi : non si ha il coraggio di lasciare la persona , si cerca nelle altre persone quello che non abbiamo con il proprio partner, o più semplicemente c’è chi non è fatto per la vita a due…..
Qualsiasi sia il motivo la base è l’egoismo .
Ogni comportamento è motivato dalla ricerca del proprio piacere.
La dipendenza a certe sorgenti di piacere come l’amore, crea una mancanza. La tolleranza ricrea un equilibrio di edonismo. I meccanismi di tolleranza contribuiranno a diminuire l’aumento della fonte del piacere. La paura di perdere la fonte del nostro piacere crea l’ansia, uno stress che superattiva l’organismo rischiando la depressione. Amare è vedere la felicità dell’altro non di se stessi. Il nostro principale obiettivo è che nessuno sulla terra è capace di amarci più di noi stessi. L’intelligenza fa il legame tra tutto e noi. Più conosciamo gente diversa, più ci arricchiamo. Alcuni scienziati dicono che il tradimento fa parte del nostro DNA… ma se non è il gene del tradimento, in fondo poco ci manca.
Io non ho mai tradito,
non ne vedo il motivo..anche perchè se stò con il mio uomo e lui mi dà tutto,(in tutti i sensi)perchè cercare in altri quello che io ho già?
il tradimento implica una deliberazione a nuocere, una cattiveria per il piacere o godimento dell’obiettivo della medesima. se era questo il tema, di Caino si parla da almeno 12.000 anni prima che i genetisti si mettessero a cercare l’improbabile gene dell’Egotismo e non c’è nient’altro da dire.
se invece si tratta, come presumo, di quella certa tendenza, priva di deliberazione a nuocere, ad allacciare relazioni multiple concorrenti, presente indifferentemente in maschi e femmine, ma con maggiore accentuazione nel maschio, allora, dato che parliamo in buona sostanza di “cambiamento”, o meglio, di “bisogno di cambiamento”, posso andare avanti sull’esame delle possibili “motivazioni”!
– di certo, una puramente edonistica è possibile; ma attenersi a questa è limitarsi ai casi di mania specifica, tra cui l’erotomania, più o meno accentuati, ai quali la tradizione ha assegnato da tempo caselle ben precise. lasceremo questi casi poco interessanti agli psicopatologi e ai dottori che s’interessano dei motivi dei “disordini ormonali”.
– altra motivazione, di maggior rango, è l’angoscia e l’insicurezza da relazione insoddisfacente e la tendenza a trovare il partner “quasi perfetto”, “l’anima gemella” della tradizione classica, ossia una specie di ricerca di stabilità, solidità, costanza, affidabilità, sicurezza, che sono valori fondamentali per la specie umana e senza dubbio tema più interessante poiché riguarda un numero maggiore di sfere. senza entrare nel merito di queste ultime, o questo peregrinare è fisiologico, oppure è uno stato patologico, forse frutto di una storia familiare non lineare e che spinge a reiterare scelte inevitabilmente sbagliate.
salvo il caso di Caino/a, per il quale non avvi rimedio tranne la soppressione del medesimo, vietata dal messaggio biblico, sarebbe il caso che ciascuno si chiedesse in quale motivazione sta quando sente l’impulso al “cambiamento” e che, quale che sia la situazione si comportasse con onestà intellettuale nei confronti di sé stesso/a e dell’altro/a e pure nei confronti del partner alternativo; dissimulare la mera voglia maniacale di una “sco.... diversa” o ignorare una patologia, mascherandole dietro la ricerca dell’anima gemella non è risolutivo.
tra l’altro, il ricorso sempre più frequente, soprattutto da parte delle femmine, elemento tradizionalmente più portante nella società, alle relazioni multiple concorrenti sta creando parecchi problemi alla società moderna, più di quanti l’accontentarsi di pessime approssimazioni ne creò in passato a uomini e donne, più a donne che a uomini.
Ania ha sintetizzato tutto ciò in 2 righe e 1/4 semplici ed efficaci e perciò è qualificata come appartenente di fatto alla specie “Homo Sapiens Sapiens”, con specializzazione “potenzialmente ottima compagna et madre”, razza in via di estinzione!
Ania, ti auguro di aver trovato la migliore approssimazione possibile del tuo “partner perfetto” e che la cosa sia reciproca.
Non credo nel colpo di fulmine e nell’innamoramento di un altro/a. L’Amore è uno “stato d’essere” che si crea col e nel tempo…
Credo che il motivo principale e più diffuso per il quale si tradisce sia quello sessuale. La voglia di provare ad andare a letto con altro partner o, meglio, quel partner: il collega, l’amico/a con cui si va a correre insieme, l’istruttore di ballo latino americano, di piscina o di palestra.
Detto questo, e partendo dal presupposto che la carne è debole, credo che le coppie che praticano lo scambio di coppia siano immuni da questo peccato, perché si tolgono lo “sfizio” sessuale senza tradirsi.
è una domanda che mi son sempre fatta e che ho fatto a molti traditori…il più eclatante è stato:se non mi fido,preferisco prevenire,anziche curare…mi sembra una gran cretinata…credo che nella coppia ci sia bisogno di rispetto…e tradire va contro a questo termine..
perchè non abbiamo coraggio di dire all’altro che non ci va bene su determinati aspetti
Un tempo il tradimento mi sembrava una follia…oggi ho capito che fa parte della nostra natura. Tradiamo perche’ abbiamo attrazione, perche’ vogliamo sentirci desiderati da piu’ di una sola persona, perche’ ci piace sperimentare e perche’ l’adrenalina che il tradimento procura e’ senza dubbio piacevole. Ricordiamoci che siamo traditori e traditi allo stesso tempo….nessuna differenza.
Perchè avete aperto una nuova sezione quando ce n’è una identica sullo stesso tema (tradimento), aperta da oltre un mese, con oltre 50 commenti?
Mi pare che su un tema tanto complesso non siano possibili le semplificazioni del tipo:”è colpa dell’edonismo” o “è per egoismo”.
Ci sono vari tipi di “tradimento” e non sempre è possibile tracciare una linea di demarcazione tra torti e ragioni.
E’ più “edonista” l’uomo o la donna che nel corso di un lungo legame col coniuge può aver avuto una storia con un’altra persona, in un momento di crisi del rapporto, e tuttavia non ha voluto far saltare la famiglia, o non lo è piuttosto l’eterno bambino che si sposa, poi dopo 5-6 anni si stufa, divorzia, si risposa, si ristufa, si risposa ancora, e così via, credendo ogni volta di trovare un nuovo “giocattolino”?
E’ più egoista una povera donna che dopo aver allevato i figli sacrificando il lavoro e interamente dipendente dal marito che magari la maltratta, a un certo punto lo tradisce con una persona che le dà affetto e comprensione (quando quella donna non potrebbe pensare a divorziare per non finire in miseria, lei e i suoi figli), o non lo è piuttosto l’imbecille che si mette a frequentare prostitute senza preservativo, rischiando di trasmettere l’AIDS alla moglie?
E’ più censurabile l’uomo sposato da 20 anni che ha una storia saltuaria con l’amica, con tutte le precauzioni, o non lo è piuttosto l’irresponsabile deficiente che magari alla vigilia del matrimonio tradisce l’ignara fidanzata innamoratissima mettendo incinta un’altra ragazza?
E si potrebbe continuare a lungo, e si vedrebbe che le cose non sono mai tutte bianche o tutte nere, nemmeno in questo campo.
E a chi si ritiene “perfetto”, e reputa egoisti ed edonisti gli altri, inviterei a riflettere su quello che diceva 2000 anni fa un Signore ad altri uomini “perfetti” che volevano lapidare una donna adultera: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.