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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Andrea
penso che tu abbia frainteso il discorso di verità. non mi sembra che lei intendesse dire che il sesso va vissuto esclusivamente in una dimensione romantica. ma solo che un rapporto mercenario, anche quando avvenga nella maniera “più carina” possibile, non potrà mai essere un vero scambio tra due partner in quanto a erotismo, piacere e passione. io non ho nulla contro la prostituzione in sè, ma contro il modo in cui viene percepita. gli uomini confondono il rapporto che possono avere con una prostituta con quello che potrebbero avere con un’ amante SPONTANEA che si concede volontariamente e non dietro compenso. sono DUE COSE DIVERSE ANDREA. con una prostituta, per quanto brava e bella, non potrai mai trovare una complicità vera, una vera simbiosi erotica, mi sembra ovvio. se mi parli di raggiungere il puro piacere fisico ( più volgarmente… una svuotata di palle ), posso anche comprendere il ricorso al sesso a pagamento, ma non mi si venga a dire che una donna costretta a vendere il proprio corpo a degli sconosciuti ( per il volere di uno sfruttatore oppure per via delle circostanze, magari per problemi economici )riesce a sentirsi IN COMPLICITA’ con i suoi clienti. Dai Andrea sono cazzate ! una prostituta fa semplicemente il suo mestiere: cerca di essere sessualmente soddisfacente, cerca di essere dolce e gentile e di mettere il cliente a proprio agio, e – quando non ci siano abberranti situazioni di sfruttamento – nulla vieta alla signorina a pagamento di intrattenersi ANCHE DOPO con il cliente, magari per scambiare una piacevole conversazione. Fa tutto parte di un copione ben studiato per fidelizzare i clienti migliori e non essere costrette ad andare con uomini sconosciuti e sempre diversi. ma gli uomini non si illudano che SIA TUTTO VERO e che in quel momento stanno condividendo qualcosa di AUTENTICO. è una recita fatta ad arte per INCANTARE, e niente di più. naturalmente gli uomini fortunati che riescono ad avere AMANTI VERE, non a pagamento, NOTERANNO SUBITO LA DIFFERENZA tra il diamante autentico e il brillocco da laboratorio appositamente progettato…
“Vogliamo continuare a pensare che gli uomini sono cattivi in quanto tali o che è piuttosto il potere che fa sentire alcuni in diritto di prevaricare gli altri?”
Andrea, le persone buone e giuste lo rimangono anche dopo aver acquisito potere. Allo stesso modo i farabutti sarebbero farabutti ( o farabutte ) anche senza soldi e potere !
“La civiltà non soppresse la barbarie: la perfezionò e la rese più barbara e crudele”
osservazione giusta ed estremamente interessante rossana. in effetti anch’ io non vedo il senso di QUESTO TIPO DI CIVILTA’ che ci ritroviamo, se il suo unico intento, andando ben a guardare, sembra quello di emulare l’ antica legge della giungla secondo la quale VINCE SEMPRE IL PIU’ FORTE. in un sistema capitalistico il più forte è quello che ha più denaro, non quello che ha più intelligenza ! e il denaro non necessariamente deriva da capacità particolari e lodevoli dell’ individuo, ma molto più spesso deriva dall’ appartenere a un ceto sociale elevato per diritto di famiglia. da qui, i tanti colloqui di selezione con emeriti idioti che molti sono costretti a sostenere. personalmente ritengo molto più “democratico” e “onesto” il mondo dei criminali, rispetto a quello della cosiddetta “gente perbene”. nel mondo del crimine è tutto molto trasparente, tutti quelli che vi gravitano non fanno segreto di essere lì per un unico scopo ( il denaro e il potere ) e si comportano di conseguenza. non nascondono di essere disposti a tutto per raggiungere i propri scopi, partono diretti e colpiscono, e tu ti devi difendere o devi allearti con loro a seconda di quelli che sono, a tua volta, i tuoi intenti. non esiste ipocrisia nel crimine, come anche in guerra. colpisci o vieni colpito. spara, o ti sparano. rubi, altrimenti saranno gli altri a derubarti. è crudele e brutale, MA E’ SEMPLICE. nella cosiddetta “normalità” invece il prevaricatore che vuole esercitare il suo potere sulla sottoposta diventa un elegante datore di lavoro conoscitore della vita, il marito fedifrago che va a prostitute diventa un pover’ uomo non compreso dalla moglie, il maschilismo diventa un modello familiare di riferimento, il mobbing sul lavoro ( sia quello inferto alle donne che quello inferto agli uomini ) è un modo come un altro per farsi strada nella vita. Le truffe a danno dei cittadini diventano TASSE PER CONTRIBUIRE AL BENE COMUNE, e le dittature finanziarie diventano MODERNI GOVERNI DEMOCRATICI. Beh… se devo scegliere, preferisco dovermi difendere da uno che mi dice chiaramente e candidamente: “SE MI SARAI DI OSTACOLO TI UCCIDERO'”, piuttosto di uno che mi dice, viscidamente e subdolamente:”non devi pensar male… un invito a cena dopo l’ orario di lavoro è solo un modo per conoscerci meglio, dato che dovremo lavorare assieme…”.
Rossana, non mi sono offeso, so quanto ci tieni alle tue idee, e capisco benissimo il perché. Inoltre stimo la tua intelligenza e ho apprezzato “l’amore” che hai messo nel seguire e capire i miei sfoghi privatamente, quindi non sarò mai ingrato con te, non volontariamente.
Ecco, questo per e’ un piccolo esempio di “reciprocità”: il riconoscimento del valore di un’azione, che si può applicare ai rapporti di amicizia come quelli sentimentali. Il moto dell’anima e’ lo stesso, anche se manca il sesso, che al contrario di quello che si crede, spesso “adultera” i sentimenti se non sono bilaterali.
Mi sono sentito un verme perché semmai il mio recondito desiderio era mettere sull’avviso tante ” belle” ragazze che cadono frequentemente vittime di illusioni e non di mortificarle. Quello che mi colpisce e mi fa arrabbiare invece sono sempre i dolori e le delusioni di certe ” scoperte” che alla fine della storia gli tocca fare. Che, e’ vero, sono quelli che ho letto della mia di ragazza. È un po’ come quando un genitore che ha visto morire un figlio a causa di un pirata ( della strada) fonda un’associazione per difenderne la memoria e aiutare a salvare altri ragazzi. Un po’ esagerato, ma il senso e quello.
Potrei chiudere con una battuta, che sintetizza tutte la filosofia sull’amore espressa fin’ora, e cioè, che quando si ama si lasci pure volare il cuore, ma non oltre la…testa.
Quindi, ti tranquillizzo che non sono né’ offeso, ne’arrabbiato, ne’ risentito. È tutto come prima, anzi, la polemica rende saporiti i rapporti quando sono sinceri.
Un abbraccio.
andrea che stress ma leggi cosa dicono le ragazze?e poi maria grazia ha parlato della questione mantenimenti leggi tu!!!
ciao maria grazia, grazie per l’abbraccio, si la situazione si è risulta ma è stata dura credimi. Concordo su tutto ciò che dici, il tuo discorso mi ha fatto ricordare mia zia, una donna forte e coraggiosa, cresciuta purtroppo in una famiglia antica e bigotta dove le donne dovevano servire il pranzo mentre gli uomini non facevano nulla, i suoi fratelli neanche lavoravano tutti, un paio bevevano tutto il giorno e uno era continuamente dietro a delle ragazze(e si cacciava pure nei guai),lei si è rifiutata di fare la serva, e poverina ha preso pure sberle, è stata l’unica ragazza della sua famiglia a laurearsi, appena ha potuto è andata a vivere per conto suo e parlo di 20 anni fa, immaginati che scandalo ma ha fatto bene, si è fatta una famiglia, è indipendente e sa come rimboccarsi le maniche, queste sono le donne ma sono anche quel tipo di donne che gli uomini temono.
GOLEM spero che non lascerai il forum perché lo scambio nonostante diventi a volte vivace è davvero prezioso. Quello che dice ROSSANA credo è che il sentimento di una persona ha cmq un grande valore, nonostante non sfoci in un amore stabile e ricambiato. E non tutti gli uomini sono come il portoghese. Il mio amico ha un lavoro fisso, un affitto ed è oggettivamente un uomo gentile ed educato. In due anni che lo conosco non ha mai alzato la voce con me o usato male parole. Credimi ho conosciuto uomini peggiori, che spariscono, sono arroganti e palloni gonfiati e scaricano sul prossimo le loro frustrazioni.
Il mio amico ha avuto un fidanzamento regolare di oltre 10 anni, poi un altro di 2..entrambi chiusi da lui perché non si sentiva pronto a grandi impegni e non era più innamorato. Dopo ha scelto la vita da single dedicandosi a frequentazioni senza impegni, anche a più storie parallele. Quando l’ho conosciuto io era in questa fase che mi ha comunicato subito, ancora prima che diventassimo intimi. Se ho scelto di andare avanti è perché all’inizio l’ho presa anche io per quella che era e perché la passione per lui mi ha travolto. Ma poi mi sono coinvolta, innamorata e volevo di più. Lui no, ma poi tra le varie ragazze che frequentava si è innamorato e con questa ci vorrebbe stare insieme..ma lei per ora lo tiene in sospeso e lui ci sta male. Quindi, come vedi, succede anche agli uomini.
Lui semplicemente non si è innamorato di me, non voleva una storia con me.. ed è questo che mi fa male.
Ho sbagliato perché io a questo punto non ci dovevo arrivare, dovevo staccarmi prima, non dovevo sapere più nulla soprattutto dell’innamoramento.
Ma siamo sempre stati vicini, amici e ci abbiamo provato. Voler bene è anche lasciare andare una persona dove vuole. E ti dico che mi è stato molto più amico lui di tanti altri/e spariti quando non gli fa comodo o perché si fidanzano. E non posso fare a meno di provare affetto e di preoccuparmi di cosa fa e se sta bene come lui ha sempre fatto per me. Anche se adesso vista la situazione dovrò limitarmi al solo sentirsi perché cmq devo voltare pagina e andare avanti in un modo o nell’altro..
Un abbraccio a tutti
Rossana, i sistemi per far lavorare tutti e vivere tutti meglio ci sarebbero da tanto… NON SI VUOLE. Aspettiamo ancora un poco e vedremo, in Italia e in Europa tutta, le conseguenze drammatiche. Continuano ad arrivare nuovi SCHIAVI dall’Africa e altri paesi: nuovi schiavi e nuovi voti… Anche perché quelli degli italiani, nel frattempo, sono calati sempre più. Una parvenza di “democrazia” ancora ci deve essere…
Klara, non ho detto che gli uomini che vanno a prostitute sono “felici”. Ho aggiunto solo l’ulteriore dato che, pare, molti tra loro che vanno a prostitute, sono sposati. Poi posso dirti quello che penso io (che non sono felici, affatto, semmai sono degli infelici; e ti dirò di più: hanno dei *disturbi psicologici*), ma il dato non cambia.
Andrea, mi domandi, con certo piglio polemico, perché non rispondo sui vantaggi delle ex mogli in fase di affido ecc. Io non ho problema a risponderti: solo che lo spazio è limitato e il tuo porre le questioni in modo *conflittuale* (uomini contro donne, e viceversa) non mi piace e sono argomenti che posti così mi annoiano profondamente. Comunque rispondo: in parte ti ha già risposto Maria Grazia, sul perché vengano affidati i figli alle madri. Ti aggiungo, al volo, per la cronaca, che sono figlia di separati, anzi, mia madre è stata all'”avanguardia”, in quanto all’epoca eravamo più o meno dei lebbrosi in quanto figli di separati. Di recente ho chiuso una relazione con il mio ex ora compagno, con una ex moglie che faceva violenza psicologica ovviamente usando i figli (naturalmente e sicuramente oggi so che il mio ex “ricambiava”, per così dire: perché se sai qualcosina di psicologia, saprai perfettamente che situazioni trascinate per anni e anni, e senza problemi economici, come era in quel caso, saprai che il “canale” di “comunicazione” – violenta – va nei due sensi e sinché uno dei due non lo interrompe, e in molti, moltissimi casi, si va avanti così: a vita. Contenti loro, contenti tutti). Non ho problemi, Andrea: conosco la violenza psicologica. E se viene da una donna, la riconosco.
Riguardo il Femminismo. Se tu permetti, considero il Femminismo un movimento molto importante per la emancipazione della donna. Esso è nato in *conseguenza*, se permetti, al fatto che uomini e donne NON erano uguali. Per come la metti tu mi crea effetto un po’ comico, francamente: come se l’antirazzismo non dovesse esistere perché si oppone al razzismo. Certo che si oppone: ma è il *razzismo* che compie un sopruso.
Valinda,
mi fa molto piacere che tu continui a vedere chiaro in te stessa, nell’uomo di cui sei innamorata e nella situazione che si è venuta a creare fra voi, come d’altronde faccio anch’io per quanto mi riguarda.
un abbraccio.
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Golem,
sai che anch’io ti sono grata per l’impegno, prezioso, che mi hai dedicato nell’esame di un problema per me molto importante.
avrei tanto desiderato che ci si potesse capire meglio e con minore difficoltà, ma apparteniamo a mondi e sessi diversi, e non tutto si può avere…
un caro saluto.
Rossana, avrei voluto scrivere di più riguardo la siuazione molto grave che viviamo da un punto di vista politico, sociale, economico. Lo spazio è quello che è. Maria Grazia, hai scritto cose molto interessanti: “a sottolineare il carattere del tutto ABUSANTE E SPERSONALIZZATO di questo tipo di rapporti, nei quali la donna che offre il suo corpo è vista unicamente come un oggetto funzionale al piacere del maschio, al pari di un qualunque altro oggetto inanimato.”
Ecco, questo sì che è un punto interessante (così rispondo meglio anche a Klara): quel carattere “abusante e spersonalizzato” *è* proprio TIPICO del *disturbo psicologico*…
Per la finzione da te molto ben spiegata della prostituta, mi hai fatto tornare in mente un video su youtube, sul turismo sessuale in Oriente. Ragazzine, e italiani… Li riprendevano insieme. E poi li intervistavano anche separatamente. Mi colpivano i bei sorrisi di una, con un… Vecchio. Lui che diceva: loro sono *contente* così… Stanno bene. Lei che diceva, stando male: io sorrido, perché devo. Poi parlava una giovane, in fin di vita, di queste, gravemente malata. Non so se l’avevano massacrata o era malata per AIDS, non me lo ricordo, devo avere rimosso. So che questa giovane donna, distrutta nella vita, che stava morendo, diceva lo schifo di questi “uomini”. Ricordo che era da piangere e basta…
Riguardo gli uomini “che non sono tutti così”, in questi giorni parlo con un giovane uomo (più giovane di me). Mi cerca, mi parla, mi vorrebbe incontrare ecc. Mi racconta che si trova in difficoltà (ettecredo) con donne, o ragazze, che gli dicono esplicitamente di voler far sesso. Come si vede: se una persona è di un certo tipo, non si trova tanto bene… Che sia maschio o femmina.
A proposito: l’atto sessuale NON coincide necessariamente con la vera intimità. Ciò che sta accadendo oggi è proprio questo: sesso, ma intimità vera ZERO. Quella FA PAURA. Quella non la si vuole. Di quella NON si ha neppure idea. Quella *intimità* non nasce con scene da nove settimane e mezzo… In men che non si dica… Come ho detto altre volte: vedo che manca l’ABC dei rapporti. D’altra parte manca tra genitori e figli: parte tutto da lì. Da una *compressione* delle emozioni. Da una mancanza di dialogo. Da omissioni, segreti, bugie, manipolazioni, narcisismo…
Intanto l’essenza si perde. Fino a non esistere, mai.
Mi ripeto ancora: tutto questo fa comodo al potere.
comunque ragazzi
a parte tutto… volevo solo dirvi che, del tutto inaspettatamente, il camionista si è fatto risentire ! solo che a me adesso non frega più niente di lui e lo vedo solo – al massimo – come un amico cameratesco . ironia della sorte 😀