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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Andrea
anch’ io mi sono stancata ! mi sono stancata ad esempio di sorbirmi avances sessuali ogni volta che vado a cercarmi un lavoro e il selezionatore è un uomo. mi sono stancata nel vedere che se devo collaborare a un qualsiasi progetto in squadra con uomini, devo sudare sette camicie ( quando invece loro ne sudano due o tre ) per dimostrare che non sono nè stupida, nè debole, nè poco intelligente, nè poco acuta, nè idiota a parcheggiare o ad affrontare situazioni di pericolo solo perchè DONNA. mi sono stancata di dovermi sentire a volte in difetto per il mio aspetto gradevole, quasi fosse una “colpa” ( perchè magari suscito l’ interesse non ricambiato di qualcuno ). e sono stufa francamente di tutto questo vittimismo maschile, perchè anche noi donne di delusioni ( sia sessuali che sentimentali ) da parte degli uomini ne riceviamo a valanga ma non stiamo sempre a demonizzare tutto il genere maschile come fate voi con noi !
io non mi considero sfigata non perchè non sono cessa, ma perchè – in tutta onestà – ritengo di avere delle qualità umane e una personalità interessante che, se permetti, fanno la differenza spesso anche rispetto a donne molto più belle di me.
personalità e qualità che invece non ho assolutamente notato nel tipo del video che hai postato. MA NON PERCHE’ NON SI PERDEVA IN ELOGI VERSO IL GENERE FEMMINILE. Non sono certo così stupida da abboccare a quel genere di intortamento, e penso si sia capito !ma perchè in lui non ho notato nessun segno che mi possa far pensare a una persona particolarmente arguta e preparata su temi di attualità come la questione uomini-donne. ha solo detto un’ ammucchiata di luoghi comuni e di banalità, provenienti da riminescenze del pensiero maschilista, e nulla di più ! peraltro con un tono palesemente vittimista. ecco perchè gli ho dato dello sfigato.
il motivo per cui molte donne arrivano a concedere favori sessuali o sentimentali ai loro superiori, è perchè a un certo punto si rendono conto che per loro quello è l’ unico modo per fare strada se vogliono guadagnare bene o crearsi una carriera. le logiche di potere che deve accettare un uomo, se permetti, sono molto più lievi e non riguardano la sfera sessuale. io non ho nulla contro le donne che fanno certe scelte, posso pure capire che a un certo punto arrivino ad accettare dei compromessi perchè è l’ unico modo per non passare la vita ai fornelli, o a fare lavori umili e malpagati.
…io quei compromessi non li ho mai accettati ( e sì che di occasioni ne ho avute parecchie e ne ho tuttora..), e difatti a quasi 40 anni sono qui a diventare matta perchè ogni giorno devo inventarmene una per procurarmi la pagnotta…
certo, come dici tu Andrea alle donne UFFICIALMENTE non è vietato accedere a tutti i campi lavorativi, compresi quelli che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo degli uomini. ma i fatti reali sono ben altra cosa rispetto ai diritti costituzionali espressi sulla carta ! e poi caro Andrea non tutte abbiamo la possibilità di prenderci una laurea e di aprirci uno studio come avvocatessa, dottoressa, commercialista o quant’ altro ! molte di noi non hanno avuto queste opportunità e devono cercarsi un lavoro semplice e alle dipendenze. prova a fingerti donna e a dire che hai dei figli piccoli: voglio vedere chi ti assume ! prova a fingerti donna e a cercare lavoro come camionista ( come ho fatto io ): ti assumono solo se li minacci con il supporto di un clan mafioso ! prova ad accedere a lavori molto qualificati: preferiranno sempre un uomo, pure se somigli a Pamela Anderson e hai quattro lauree. perchè ai dirigenti italiani DA FASTIDIO vedere l’ avanzata delle donne nelle mansioni di responsabilità. è così Andrea ! non c’è niente da fare ! solo quelle che sono le amanti di questo o le mogli di quell’ altro arrivano da qualche parte. per tutte le altre il destino è già segnato: alcune si sposano per farsi mantenere, alcune restano in famiglia e campano con la pensione dei genitori, altre si prostituiscono o comunque fanno lavori per i quali sfruttano il proprio corpo, anche solo a livello di immagine. qualcuna infine – le più temerarie – entrano nella criminalità organizzata, ma perloppiù con ruoli secondari. e della quasi totale assenza di strutture in aiuto al lavoro femminile ( per esempio asili e congedi per i padri ) NE VOGLIAMO PARLARE ? …come vedi il quadro REALE è molto desolante ed è ben lontano da quello che tu descrivi. e non si tratta di fare del vittimismo Andrea, ma di ANALIZZARE I FATTI. ti assicuro che se gli uomini hanno il problema di rimorchiare di meno delle donne, i problemi di noi donne sono numerosi e non sono certo da meno. ti basterà fare un “giretto” per la rete cliccando su google la frase “lavoro femminile in Italia”, per renderti conto della situazione. perciò non stò neanche più a riportare dei link. saluti.
Un po’ di dati, altrimenti si perde il senso della realtà…
Una donna (1) su due (2) in Italia non lavora. Un giovane (1) su tre (3), ora su quasi due (2), non lavora.
Ci sono dieci (10) milioni di poveri: “In Italia ci sono 10.048.000 di persone che vivono in condizioni di povertà
relativa, pari al 16,6% della popolazione.”
http://www.ansa.it/…/istatin-italia-10-milioni-di-poveridi-cui-6-milioni-assoluti_59e61cbd-
6e5e-46a1-ab83-e05e97581eab.html
Anche io sono una donna che non si è “piegata a logiche di potere” (=fare la mignotta, andare a lavorare conciata come una zo......, accettare molestie sul lavoro, ricatti ecc.): infatti dopo una lunga serie di lavori precari, saltando di qua e di là come una molla (umana), ora sono disoccupata. Mi sa che era meglio se diventavo igienista dentale… Forse facevo anche carriera politica…
Ah, un altro dato “interessante”: circa dieci (10) milioni di maschi italiani vanno a prostitute.
“Ora, in Italia siamo 60 milioni di abitanti, stranieri compresi. I maschietti sono meno di 30. Escludiamo pure i minorenni e gli ultra settantenni (anche sapendo che ci sono tanti vispi 15-16enni e nonni viagra-dotati ) , avremo una popolazione sessualmente attiva di 22 milioni di individui . Beh, 9 milioni rappresentano il 40%”.
http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/09/perche-9-milioni-di-italiani-vanno-con.html
Saluti
Verità,
grazie per la sintesi statistica, che dà un quadro chiaro e inequivocabile.
un abbraccio.
—
Golem,
scusa la distrazione, se distrazione c’è stata da parte mia. qual’è la domanda a cui attendevi risposta?
mi ha molto colpita uno dei tuoi ultimi post, su cui sto riflettendo. il punto di attenzione che ti ha evidenziato Andrea è centratissimo: ti sei fatto ormai un tuo concetto sulla storia di tua moglie e tendi ad applicarlo ovunque, non si capisce bene con quali reali intenti, se non quello di aprire gli occhi a donne mentalmente deboli (come perfettamente sintetizzato da Maria Grazia) che, ad avviso di quasi tutte voci femminili qui intervenute, proprio così deboli raramente sono. ma questa intenzione altruistica a mio avviso non basta a giustificare il tuo accanimento mentale sull’idea di fondo, che non sempre si può applicare in toto.
dai l’impressione di voler convincere gli altri a tutti i costi della tua univoca “verità”, senza spostarti di una virgola dai tuoi convincimenti. da tempo avevo intuito quanto sopra ma solo Andrea è stato capace di esprimerlo nel modo più diretto e corretto, e forse maggiormente accettabile da te, in quanto proveniente da un interlocutore non abituale.
in ultimo, a scopo non di critica ma di specchio amichevole in cui riflettersi, mi sembra di aver notato in te, in alcuni aspetti, una specie di egocentrismo, nel senso che sembri ritenere che il tuo sia il giusto e unico modo di pensare. si è visto sugli “artisti”, sui vincenti e perdenti, e ora, anche, sulla modalità di considerare e di vivere gli ex. punto di particolare importanza per il tuo panorama interiore: tua moglie vive semplicemente questo aspetto in modo diverso da te, come d’altronde faccio io, amando restare in armonia con il mondo intero (fra l’altro, il mio ultimo “amore”, proprio oggi mi ha fatto risparmiare 300 euro + iva, che di questi tempi sono più che apprezzabili, ma che non rappresentano nemmeno un millesimo della gioia che mi ha dato occupandosi, nonostante la depressione, per la seconda volta in 4 anni di un mio problema, che mi sarebbe costato molto anche in termini di sbattimento fuori casa). ti ho fatto questo esempio per meglio convincerti che, se Valinda dovesse decidere di non allontanarsi del tutto dall’uomo di cui oggi è innamorata, questo farebbe, non certo per interesse economico, ma per un suo modo di essere e di sentire, valido quando il mio o il tuo. ora ho potuto citarla perchè ho letto che non le dispiace se lo si fa.
Riprendo il discorso di GOLEM. Credo di aver capito cosa intendi per quanto la mia storia sia diversa da quella di tua moglie. Io non ero alla mia prima esperienza, sapevo fin dall’inizio come stavano le cose..ma col tempo mi sono innamorata di lui e volevo di più. Per questo lui ha interrotto la nostra frequentazione. Semmai la cosa ci è sfuggita di mano dopo visto che non abbiamo mai chiuso veramente.. abbiamo deciso di restare amici..perché cmq c è amicizia tra noi, è stato una delle poche persone che avevo vicino in un certo momento, ci abbiamo provato..ma l attrazione tra noi continuava e ci riportava sempre al solito punto. Il mio sentimento per lui è stato autentico ma appunto amore significa stare insieme, impegnarsi e tante altre cose che io non ho avuto. E che mi mancano perché le desideravo e mi sento un po’come mutilata..ho avuto la passione, grande intesa e grandi emozioni ma cmq non ho avuto il suo amore. Sono stata la sua femmina forse ma di certo non la sua donna e questo fa male. Perché dà frustrazione e toglie autostima. Penso sia questo che intendi GOLEM.
Io volevo che questo rapporto avesse un futuro che non c’è stato, ci ho sofferto e ci soffro tuttora. Sicuramente io e lui abbiamo sbagliato, abbiamo fatto prevalere l’istinto sul buon senso. Io ho sottovalutato i miei sentimenti e la mia sofferenza e lui anche.
Tuttavia andare avanti nel rapporto mi ha permesso di conoscerlo meglio e viceversa, oltre la passione fisica, scoprendo un uomo malinconico, sensibile, dolce che si è aperto con me e mi ha fatto leggere anche le sue poesie. Insomma non tutto è per forza buono o cattivo..nel mezzo ci sono tante sfumature…
Un abbraccio a tutti
Golem,
sentendomi simile a Valinda, quanto la senti simile a tua moglie, spendo qualche parola sul mio modo di essere. amo e accetto quasi tutti, a partire dall’uomo sdentato che passa a vendere sapone da bucato (che non uso) e che invito in casa per un caffè o per condividere un pasto, alla cugina, incapace di superare la terza elementare, che ben pochi sopportano per la sua totale inconsistenza, o all’ex collega, plurilaureato ma pacificamente fuori dalla realtà, o forse, pure fuori di testa del tutto, MA con POCHISSIMI desidero avere un rapporto approfondito (tu sei stato uno di questi, con cui, però, non ci potrebbe essere soluzione di continuità).
in tutta la vita, al di là dei rapporti affettivi di sangue, le persone per le quali ho provato sufficiente interesse e stima da desiderare di avere un vero e proprio confronto sono sì e no una mezza dozzina, includendo in tal numero 3 che non sono più su questa terra. come pensi che, in una tale condizione di base, sia possibile lasciar allontanare chi ancora ti può essere vicino, anche da lontano?
ho imparato da tempo a vivere di poco ma a quel poco, credimi, tengo moltissimo! se da O. non ho potuto essere ricambiata nell’amore che ho provato, perchè non godere almeno della sua amicizia: basta essere entrambi onesti e sinceri, avere idee chiare in quello che si è, in quello che si cerca e in quello che si può avere. lui è una presenza, come io lo sono per lui. mi ha addolorata la sua scelta, che mi sono sforzata di comprendere e che ora rimpiange, ma, essendo adulti e vaccinati, sappiamo entrambi che il nostro treno è passato. ciò non toglie che ci si possa fare compagnia a vicenda nell’attesa di una (per noi) improbabile altra diversa opportunità. sta a Valinda, che è molto più giovane e ha molte più possibilità, valutare cosa desidera per lei e cosa può mettere a segno in modo condiviso.
tornando a tua moglie, se il tuo treno non fosse passato dalla sua stazione e lei non avesse desiderato salirvi, credo proprio che sarebbe passato invano, come tanti altri. si giudica spesso negativamente la scimmietta che attende per saltare che sia facilmente raggiungibile l’altro ramo. può essere anche così ma questo non è un atteggiamento da bollare in negativo, senza prima conoscere la situazione di base in cui lo si fa. l’istinto di riproduzione agisce per quanto gli compete ma è quello della propria soppravvivenza psichica a prendersi cura di mantenere innanzitutto il minimo equilibrio vitale.
grazie per il tuo post verità
spero che ora gli uomini che si ritengono tanto sfortunati ( come Andrea e il signor “uomini beta” ) si consoleranno e capiranno che la vita di noi donne – perlomeno quella delle donne comuni – è ben lontana dall’ essere un idillio nel quale il mondo è pronto a mettersi ai nostri piedi IN QUANTO DONNE, e nel quale siamo attorniate di schiavi psicologici, sessuali o sentimentali che per noi farebbero qualunque cosa in virtù di quello che possediamo in mezzo alle coscie. un caro saluto.
mamma mia andrea quanto sei maschilista e logorroico, datti una calmata, gli ultimi commenti di maria grazia sono illuminanti, cerca di capire quando la gente ti parla.
brava maria grazia, mantieni la tua dignità’ chi non ti apprezza non sa cosa si è perso e probabilmente se ne pentirà’.
Buongiorno a tutti.
Ci sono momenti in cui ti trovi in un angolo, e come in una partita a scacchi ti accorgi che non hai scampo. La domanda di Andrea di ieri è stata la mossa che ha dichiarato lo scacco matto.
Una veloce analisi logico-emotiva mi ha confermato che non potevo più sostenere il ragionamento, in quanto mancante di una linea concettuale elementare, per la quale non è possibile giudicare un comportamento pregresso se è presente uno solo dei tre agenti in gioco.
A questo si somma il giudizio sui comportamenti istintuali, di cui io sono un fanatico fautore rispetto al fatto che non sono “giudicabili” moralmente, al di la delle valutazioni soggettive che posso aver fatto su certe scelte, ma come ebbe modo di dirmi lei,a volte devi accontentarti di quello che passa il convent. Certo è che se quello era il meglio che passava il convento devo rivedere il mondo dorato dello spettacolo come non diverso, se non peggio, di quello dei comuni mortali. Inoltre questi elementi citati sono ulteriormente influenzati da contingenze variabili per le quali non si possono proporre paralleismi. Nello spercifico, una ragazza sola, con una vita itinerante e che desiderava un riferimento sentimentale, non aveva altra scelta, oltre la solita promiscuità che molte scelgono come soluzione. Insomma si è inventato un amore e l’ha collocato in Portogallo.
Ok, mi sono sfogato e l’avete capito. Ma se l’ho fatto, sfiorando o cadendo nel ridicolo, è perchè l’istinto ha avuto la meglio, e qui, almeno, e per quanto mi riguarda, ho limitato la sconfitta, (anche se la mia non era una sfida, sia chiaro).
Credo che dobbiamo riconoscere per, in ragione di quanto ho appena sostenuto, che la coazione tra le due entità istintivo-razionale, crea una dinamica per la quale non esiste un’unica lente con cui osservare la “scena” e coglierne il senso. E’ come avere un paio di occhiali donve una lente è per la miopia e l’altra per la presbiopia, e per cercare di veder bene si usa “un occhio” alla volta, per cui si mettono a fuoco dei dettagli mentre altri sono sfocati, e in ogni caso, si avrà sempre una visione parziale e non esaustiva di OGNI vicenda sentimentale.
Io spero che quello stronzo le abbia pagate tutte le sue mediocrità (e qui viene fuori la ferocia “macha”). Intanto so solo una cosa, che come nel caso di Valinda, per la quale prevedo invece un futuro roseo, e poi ti dirò il perchè, NON SA QUELLO CHE SI E’PERSO. Ma è una riflessione inutile, sennò che co...... sarebbe.
Ciao,e a dopo
Valinda,
stupendo e chiarissimo il tuo post n. 225, a cui oppongo solo una personale visione.
si deve obbligatoriamente distinguere fra innamoramento e amore, benchè nel primo possa esserci l’embrione del secondo, e nel secondo possa restare a lungo, a volte anche finchè dura l’amore, un riflesso del primo.
essendo stata per più di un decennio l’amante di un uomo, deluso dalla sua quotidianità di coppia, quindi non particolarmente incline a voler riproporre lo stesso schema nel nostro rapporto, posso affermare in tutta sincerità che c’è stato amore da parte di entrambi, pur senza aver mai condiviso la routine domestica (avevamo una nostra casa e si pranzava spesso insieme). con l’uomo che ho sposato e a cui sono rimasta legata, sempre per più di un decennio, invece, non è che mi pesasse la vita di famiglia: c’era sufficiente sintonia ma quasi certamente meno amore profondo. non sono le forme ma la sostanza a fare la differenza, sostanza che può essere valutata abbastanza correttamente soltanto in prima persona.
molto interessante il punto che hai esposto sul tuo essere, secondo te, la sua femmina ma non la sua donna. spero faccia riflettere soprattutto Golem. ma è poi proprio necessario fare questo tipo di analisi? un’attrazione non può essere composta da più fattori, che hanno un loro diverso peso, senza però essere mai del tutto quantitativamente classificabili? chiedo risposte a questa domanda, in quanto la tua affermazione, che si rifà a quella esposta da sempre da Golem, mi sta creando un sgradevole senso di confusione… 🙂
un abbraccio.