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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Golem,
la vita è fatta per essere vissuta, con o senza “guasti”, che poi sono “guasti” soltanto a seconda del punto di vista da cui si prende la prospettiva.
per me, ogni relazione ha un suo senso e ogni “moto del cuore” serve oppure è servito a qualcosa, che sarebbe da ingrati rinnegare. senza contare che quello che per una persona può essere considerato successo per un’altra può essere una realizzazione totalmente priva di valore. la vita, le persone e i sentimenti sono belli proprio perchè sono vari, e non tutti vivono, pensano e sentono nello stesso modo. l’indipendenza di pensiero e di affetti, passati, presenti e futuri, è una libertà di cui nessuno ci può privare.
il muro che separa la verità dall’illusione permane sempre e comunque, almeno fino a pochi minuti prima di chiudere gli occhi per l’ultima volta. ognuno ha la sua verità, come ognuno è padrone di considerare come meglio crede se stesso, il prossimo e i vissuti che lo riguardano più da vicino.
mi sembra ingiusto e arbitrario che a questo provvedano altri, con i loro metri di valutazione, che possono non essere i nostri. un’opinione può essere più che accettabile; una classificazione generalizzante mai, se non LIBERAMENTE condivisa.
buona serata!
rossana
in merito al post 181, non potrei essere più d’ accordo!
egle
in merito alla seconda parte del post 180, non potrei essere più d’ accordo!
@Andrea
“Ovvio che una con mentalità italica queste cose non le nota.”
Andrea
secondo me ha ragione egle quando dice che forse ti nutri di troppi preconcetti sulle donne italiane. guarda che io so apprezzare benissimo l’ “uomo normale” ( quello che cucina e riordina la casa da solo, quello che cambia l’ olio alla macchina ), ho anche ribadito di essermi innamorata PERDUTAMENTE di uomini che ricoprivano mansioni lavorative del tutto comuni, se non addirittura umili. forse hai incontrato donne italiane pretenziose e infantili, ma da quello che sento dire queste ci sono anche tra le straniere. Sul discorso straniere, tu sicuramente fai riferimento a donne che vengono da paesi con reltà molto difficili. E’ ovvio che in questi luoghi non può esserci stata l’ evoluzione culturale che c’è stata nei paesi occidentali come il nostro, quindi per quelle donne devi pensare che è normale considerare scontati certi comportamenti maschili che invece per noi donne occidentali sarebbero inaccettabili. e ti assicuro che se tu il confronto lo fai con paesi PIU’ EVOLUTI DEL NOSTRO, E NON IL CONTRARIO, ne risulta che gli abitanti ( anche maschi ) di questi paesi più avanzati, considerano i maschi italiani quasi al pari dei musulmani per la loro arretratezza culturale. e considerano UN VERO E PROPRIO MASCHILISMO PREVARICANTE quello che tu definisci “robetta”, quindi come vedi è tutto relativo ! sono sicura che molte straniere dei paesi in via di sviluppo cambieranno la loro visione delle cose trasferendosi in Italia ( sempre che tutta questa loro dolcezza e remissione non sia solo una recita per accalappiare il classico “pollo ), come è anche vero che le donne italiane tenderanno sempre più a scegliere un compagno americano o nord-europeo, perchè la cultura del nostro paese, obiettivamente, è ancora troppo arretrata per il tipo di donne che noi italiane siamo OGGI. sembrerebbe ad esempio che i ragazzi tedeschi considerano fantastiche le donne italiane, e non le vedono affatto mascoline e aggressive, proprio perchè non sono abituati a donne troppo remissive.
Si Rossana, nessuno negherà mai che ognuno di noi è un mondo, con tutte le conseguenze del caso, tuttavia vorrai riconoscere che su questo forum si intravede una “vita” amorosa che seppure vissuta secondo le proprie inclinazioni ha prodotto lo stesso esito? E non trovi che in questi esiti vi siano svolgimenti analoghi che appaiono prodotti dagli stessi elementi? L’inconsistenza di quei personaggi.
Maria Grazia dice giustamente che quando una donna vuole vivere il suo sogno, “certi” segnali preferisce ignorarli. Egle se n’è accorta subito, Valinda nell’alto forum dopo un anno e mezzo se non sbaglio, mia moglie dopo sei anni pare. La prima ha reagito in un modo, Valinda in un altro e mia moglie in un altro ancora. Ma il risultato qual’e’? Hanno creduto in un uomo che si e’ rivelato un pacco.
Io di questo sto parlando da mesi e non del peso che in ognuna di queste donne ha avuto quella storia. È ovvio che non potrei entrare nel merito di queste vicende, ma posso osservarne gli effetti. Qui non si tratta di amori che si sono spenti, si tratta di amori che non sono mai cominciati, e il perché mi sembra chiaramente da riscontrare nella qualità della parte maschile, se quella femminile, in buona fede a quanto pare, si è sentita “fregata”. Non capisco perché dovresti sentirti coinvolta nelle argomentazioni che propongo, dal momento che so pochissimo delle tue vicende, e tra l’altro quando ne parli appari serena riguardo i giudizi che dai delle stesse. Questo richiamo me lo hai già fatto un’ altra volta, ma non mi pare pertinente. Trovi che stia comprendendo anche te all’interno delle mie opinaibili teorie? Io vedo delle giovani donne che scrivono le stesse cose che lessi sul diario di mia moglie quando ho cercato di saperne di più su di lei. E vedo negli uomini descritti, più o meno tracciata la figura di quel soggetto, se non nel dettaglio almeno per il famoso risultato finale.
Io non so se queste ragazze ritengano di aver sprecato il proprio tempo, oltre che il miglior sentimento che potevano offrire, io penso di si, tu di no, Valinda forse, Egle non lo so, mi sembra di si, ma una cosa le accomuna, sono state buggerate da un pirla. Che sia il tipo di Valinda che sta bene con una ma sceglie l’altra, quello di Egle che fa tutta la manfrina per ostentare il trofeo, o il Pessoa de noantri, che ha millantato doti che non aveva, circuendo una ragazza di vent’anni senza esperienza , che ha illuso per sette anni, chiamali come vuoi ma per me sono dei co....... >>
“Ho parlato di schemi mentali, tu hai i tuoi, io i miei. Però i miei tendo a non seguirli, perchè so che sono forzature. Più tenderai a seguirli, più ti perderai dietro a storie immaginarie.”
Andrea, io non vivo di storie immaginarie, MA DI RAPPORTI VERI E REALI. è ovvio però che – come tutti – ho le mie idee di base sulle caratteristiche di fondo che deve avere l’ uomo che può rapportarsi con me. ci sono cose che in un uomo non potrei mai accettare (la prepotenza, ad esempio). e se da subito noto queste cose, non sto neanche a iniziare un rapporto con una persona che con me non centra nulla. penso sia normale!
per il resto, leggo con molto piacere che concordi con me.
un saluto
MARIAGRAZIA riguardo al tuo post sul godimento, di lui come una droga..esatto, io mi sento proprio così! Finalmente un’altra donna che lo dice e che mi può capire. Ovvio che questi rapporti se non si costruisce nulla non possono certo andare avanti all’infinito..e alla fine bisogna staccarsi. Ma è difficile perché sono grandi passioni, emozioni forti, sensazioni che si vorrebbe provare e riprovare. Sono relazioni che segnano, nel bene e nel male..e forse solo chi ci è passato può capire. Forse è un modo di amare distorto, perché come abbiamo detto tante volte per una vera relazione c’è bisogno di altro..quotidianità, un progetto condiviso, sentimento e reciprocità. Qui siamo invece nel calpo dei sensi, del piacere, del desiderio, delle pulsioni..insomma Freud docet. E quando condividi qualcosa di così carnale e intimo con qualcuno è veramente difficile staccarsi..perché quella persona ha visto la parte più nascosta privata e autentica di te e viceversa. GOLEM forse anche tua moglie ha vissuto qualcosa del genere col portoghese..
Nel mio caso cmq c’è sempre stato un rapporto di amicizia con lui che era diventato un po’il mio punto di riferimento al maschile. Se non ci possiamo vedere è proprio perché c’è ancora attrazione tra noi e potrebbe succedere qualcosa.
E credetemi dover rinunciare a lui, saperlo innamorato di un’altra e non di me è una pugnalata.
Eppure qualcosa di bello c’è stato tra noi e in un certo senso ci sarà sempre..abbiamo trascorso momenti intensi, ci siamo mostrati “nudi” in tutti i nostri pregi difetti e lui è stato presente quando nessun altro c’era sempre con un sorriso per me..nonostante le altre donne, la mia gelosia, le infinite discussioni. Capisco perché GOLEM lo definisce inutile ma quando in queste cose ci sei dentro è diverso.
Da fuori giudicare è facile: lui è uno stronzo manipolatore lei è una stupida illusa. Ma magari quello stronzo è anche l’unico amico che ti chiama per uscire o che ti fa un favore e la stupida ha con lui un rapporto paritari dicendogli sempre le cose come stanno…insomma le sfumature sono tante e credo che ancora siamo lontani da una conclusione condivisa..se mai ce ne sarà una.
Un caro saluto a tutti e a ROSSANA :)))
>> Lo sono perché’ se queste donne hanno mostrato la loro passione e buona fede nei loro riguardi e le hanno riportate su queste pagine nel modo che sappiamo, i loro eroi evidentemente non l’hanno fatto. Quegli eroi da cui speravano di essere ricambiate e verso i quali si sono dimostrate leali, a riprova che in quelle storie, di quelle donne a quei tipi non interessava niente. Perche’ se fossero stati (retoricamente?) appena appena Uomini, sarebbero stati i primi a farglielo capire, senza le comode scuse del tipo di Valinda, le vanità di quello di Egle e le patetiche balle di quello di mia moglie e degli altri di cui leggo indirettamente le gesta da un paio d’anni su queste pagine.
Poi sai, non credo che dovresti dare per scontato che un uomo (minuscolo) oggi non si aspetti piu’ una donna che sia ancella, mamma e puttana nello stesso tempo. Almeno tre esempi te li ho proposti e di generazioni diverse. Sono gli unici tre al mondo e sono capitati su questo forum?
Se una donna ama certi aspetti maschili che la fanno sognare, grazie alla romantica ma fraintesa “pirlaggine” di certi soggetti, sta bene a tutti, ma non mi aspetterei di trovare in due anni almeno un centinaio di post dal titolo ipotetico ” Che delusione scoprire che non era come pensavo”. Credo sia giusto sapere che se può andar male una storia tra persone equilibrate e che partecipano equamente alla relazione, ( almeno come intenzione) e’ certo invece che succederà SEMPRE con dei co....... Che sono molti più dei “soliti due”, dei quali almeno il ruolo lo si conosce. Questi non millantano e li prendiamo come esempio di coglioneria.
Un caro saluto.
Brava Valinda, ancora una volta sei stata chiara. Hai parlato di “droga”, dell’unica di cui puoi disporre in certi momenti, della solitudine che ti accompagna per mille ragioni e del bisogno di emozioni. Era la vita di mia moglie, che essendo un’artista aveva un lavoro itinerante, ma come tutti il bisogno di un amore e di un progetto per il futuro. Perché tutti, quando sono innamorati, pensano ad un futuro col loro amore. Ma allora diciamolo che sono certe condizioni che fanno ” sbagliare”, ed è proprio questa fragilità che attrae quelle figure maschili.
Egle lo ha detto chiaramente: perché non dedicarsi ad una ragazza meno sensibile? E tu, lo stesso in fondo, visto il risultato, mia moglie pure. Era talmente sicura di aver dato il suo primo rapporto all’uomo giusto che si è costretta a crederlo per sei o sette anni, proprio come te, con altre donne di mezzo, la sua gelosia e le infinite discussioni. Era l’unico amico anche per lei, simpatico , caciarone e furbo, come il tuo, che, consolati: non è innamorato di te ma neppure dell’altra. Tu riusciresti ad avere due rapporti nei quali le similitudini affettive sono così vicine? Io credo di no, e quando da ragazzo frequentavo tre ragazze contemporaneamente sapevo bene il perché. Più di una mi ha richiamato dopo decenni per quanto ero simpatico, comprensivo e …vigoroso, figurati.
L’aspetto passionale, carnale e intimo di cui parli e’ lo stesso che mi ha citato lei per giustificare quella inutile ricerca di conferme da parte di lui, che non è mai giunta. Quello che arrivava erano regolari delusioni e umiliazioni. Ma ti credo quando dici che non è facile uscirne, visto che lo ha cercato anche i primi tempi che stava con me. Neanche tu ci riuscirai e temo che il giorno che ti promettera’ di aver capito tutto gli crederai.
Se io avessi saputo che quando mi ha conosciuto era ancora infatuata di quel tipo le avrei detto di insistere, perché quello era l’amore della sua vita, anche se a senso unico. Ma lo avrei fatto senza risentimento ne’ antagonismi, visto che le avevo detto tutto di me, anche che avevo perso una adorabile ragazza in un incidente stradale solo tre mesi prima. Sono stato un co......?
Ma come dice Rossana, per chi ci crede che quello sia amore basta per dare un senso a quel sentimento. Solo che non è amore, e’ un’ illusione d’amore, molto più affascinante delle mutande sporche da lavare, lui che ingrassa e i figli che non ti rispettano. E a chi non piace illudersi? >>
Io sto bene con lei e lei altrettanto, ma come ebbi modo di dire a Rossana in separata sede, a un certo punto mi sono sentito solo un’ottima alternativa a quel sogno non realizzato. Cosa che si può accettare intendiamoci, e l’avrei fatto: BASTA PARLARE CHIARO AL MOMENTO GIUSTO.
Se tu ricordi ho avuto modo di dirti che quando incontrerai l’uomo della tua vita ( non il maschio, quello sai chi è, e tale resterà per sempre) sarebbe corretto che tu gli parlassi di questa vicenda, perché se dovesse scoprirlo non sarebbe diverso da un tradimento. Pensaci e dimmi se è un paragone sbagliato.
Come vedi, tu stessa hai messo in evidenza come la passione sia una cosa e l’amore un’altra. Anche se vogliamo assimilarla nello stesso sentimento. Ma non è così, e spero un giorno te ne renderai conto. Come dici tu: forse solo chi ci è passato può capire.
Io l’ho fatto, sia per la parte che stai vivendo tu (quella passionale) con lei, che con l’amore, sempre con lei, quello delle mutande sporche, molto meno affascinante come ” droga”. Ecco, lei la prima parte non l’ha vissuta con me: pensi che non fosse stato bene che l’avessi saputo al momento giusto?
Ciao, e stammi bene.
Golem,
scusa ma a me sembra che tu veda soltanto la stupidità femminile, e la manipolazione della “poveretta” da parte del “buffone” di turno. se ti soffermassi con altrettanto tempo e attenzione, potresti forse anche constatare quanti sono i maschietti (giovani e maturi) ai quali capita d’illudersi, magari per ragioni diverse da quelle “al femminile”, ma che finiscono ugualmente delusi.
non tutte le ciambelle escono con il buco, e le difficoltà d’inquadrare se stessi e il/la partner, calandosi nella realtà fin dalle primissime mosse, non è che sia nelle capacità e nell’esperienza di tutti. è probabile che nella maggioranza dei casi si sia noi, maschi e femmine, i primi a volerci illudere che si tratti di un grande amore, magari considerando poco o niente il reale interesse dell’altro/a e le eventuali aspettative condivisibili. in un giorno, due mesi oppure dieci anni, a seconda dell’importanza che si dà al rapporto o dell’età di chi vi è rimasto invischiato, questo non può che finire per carenza di risposta affettiva. ma quante altre relazioni, nate bene, finiscono per lo stesso motivo, che subentra soltanto in uno dei partner in un secondo tempo, oppure perchè l’interesse dello stesso si rivela prima o poi del tutto superficiale, falso e/o opportunistico? quindi, c’è poi così tanta differenza tra le due modalità?
per me (ormai è arcinoto) non è amore soltanto quello che nasce contemporaneamente nei due soggetti interessati; può essere anche amore un sentimento unilaterale non corrisposto. come ti ha fatto notare Valinda, si fa presto a distruggere, se non si è mai stati coinvolti in niente di simile. nemmeno se si sono vissute circostanze analoghe si può giudicare a priori gli obiettivi e i sentimenti altrui. forse non ti rendi conto che la tua visione granitica, e perennemente ribadita, può ferire la sensibilità di chi sta tuttora soffrendo (poco o tanto) per un amore “infelice”.
libero, comunque, di valutare la storia di tua moglie come meglio credi, evitando se possibile di trarre le stesse conclusioni per tutte le altre donne coinvolte in esperienze simili. e non sono nemmeno la sola a cercare di farti presenti punti di vista diversi dai tuoi, ai quali non presti alcun valore…
buona notte!
“forse solo chi ci è passato può capire”
si Valinda, ne sono convinta anch’ io !
“Qui siamo invece nel campo dei sensi, del piacere, del desiderio, delle pulsioni..”
esattamente
“Nel mio caso cmq c’è sempre stato un rapporto di amicizia con lui che era diventato un po’il mio punto di riferimento al maschile. Se non ci possiamo vedere è proprio perché c’è ancora attrazione tra noi e potrebbe succedere qualcosa.”
pensa che io ho reincontrato il mio “bandito” casualmente a distanza di anni in una città a noi vicina. mi ero accorta di una presenza maschile che camminava dietro di me. di istinto mi voltai per vedere chi era… ED ERA LUI che senza dire una parola mi osservava e mi sorrideva ( anche se molto dimessamente ). in quel momento ho capito che avrei anche potuto, volendolo, riprendere un qualsiasi rapporto con lui. e invece non so perchè mi prese l’ impulso di voltarmi e scappare via correndo il più lontana possibile da lui. Paura di soffrire di nuovo ? di ricadere in quella sorta di “piacevole baratro” ? paura di illudermi di nuovo che NOI potessimo avere un futuro ?
Chi può dirlo … tempo dopo venni a sapere da suo padre che intanto aveva conosciuto una donna più grande di lui di una decina d’ anni, e che ci aveva fatto una figlia.
“Eppure qualcosa di bello c’è stato tra noi e in un certo senso ci sarà sempre..”
già… qualcosa che non possiamo spiegare agli altri nè tantomeno a noi stesse…
“quando in queste cose ci sei dentro è diverso.”
giusto.
“Da fuori giudicare è facile: lui è uno stronzo manipolatore lei è una stupida illusa. Ma magari quello stronzo è anche l’unico amico che ti chiama per uscire o che ti fa un favore e la stupida ha con lui un rapporto paritari dicendogli sempre le cose come stanno…insomma le sfumature sono tante e credo che ancora siamo lontani da una conclusione condivisa..se mai ce ne sarà una.”
io Valinda ho sempre pensato che la banalizzazione che si tende a fare riguardo a questi rapporti è perchè si fatica a capirli fino in fondo, e nel caso di golem ( essendone stato coinvolto da vicino ) forse non si riesce a “digerirne” la valenza che comunque hanno avuto. golem dice le stesse identiche cose che all’ epoca diceva un ragazzo nostro conoscente in comune e innamorato di me ( per il quale però io sentivo solo amicizia ), che asseriva in continuazione che lui non mi meritava e che perdevo solo il mio tempo.