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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Sono esperta di narcisismo ormai, e ti assicuro che quest’ultimo uomo lo fosse in quanto aspirava ad essere il migliore in ogni cosa, mi ha guardata solo come un corpo magnifico da conquistare. Ma queste persone in realtà sono malate. Infinitamente insicure e fragili, cercano continue conferme per sentirsi all’altezza delle situazioni e delle persone.
Una donna che li ama può essere una grande opportunità. Non io. Parlo di una qualunque donna che sappia amarli veramente. In questo caso io mi ero innamorata sinceramente. E’ questo che ti deve essere chiaro. E’ questa la fortuna che gli era capitata. Perchè gli era capitata una donna che lo stava amando veramente e senza chiedere altro.
Detto questo, ieri l’ho rivisto in un locale. Abbiamo parlato serenamente e trascorso buona parte del tempo a discutere. Devo dire che è stato in gamba perchè ha ammesso questo suo disperato bisogno di conferme da parte delle donne, e mi ha detto che non sapeva cosa gli dettava la testa quando non si è fatto più sentire. Avrà mentito? Chi lo sa. Eppure entrambi abbiamo avuto un ruolo in questa vicenda e io ho trovato la mia strada che forse avevo smarrito dieci anni fa.
Andrea comincia a pensare eliminando i tuoi stereotipi e facendoti meno fantasie distorte. Considera la vita degli altri, i loro percorsi. Giudica di meno se non sai.
Quest’uomo per me rimane un povero pirla e gliel’ho detto in faccia ieri. Ma ci siamo comunque stretti la mano a fine serata, e non me ne importa più nulla. Ognuno per la sua strada. Facciamo la stessa cosa io e te su questo forum e mettiamoci un punto. Ti saluto.
Egle i tuoi interventi sono utili, e sarebbe un peccato che non partecipassi oltre. Sono pienamente d’accordo nel giudizio che dai di quell’ultimo campione e, se può servire, ti dico che hai fatto bene a definirlo un pirla. La differenza tra amare e illudersi di amare sta proprio nella constatazione che hai fatto tu di quel soggetto, malato, e’ proprio il caso di dirlo, di una psicosi che non consente nessuno sviluppo della relazione. Quando osservo la storia di mia moglie con il suo pirla, che oltre al narcisismo aveva anche una passione per gli stupefacenti, che ne confermano l’impossibilità di affrontare la vita con i mezzi che tutti utilizziamo, definisco inutili quegli amori per la semplice ragione che NON danno nessun risultato.
Il fatto che la condizione di apparente sofferenza di questi soggetti muova il sentimento materno di molte donne, e’ deleteria per loro e per l’oggetto della missione, che chiamiamo normalmente ” io ti salverò”. Non solo non li si salva, perché NON vogliono essere salvati, ma ci si rovina in due, perché la psicosi prevarrà sempre sulle eventuali presunte qualità che ci hanno fatto innamorare.
Se anche il loro egoismo e’ preterintenzionale, non di meno è comunque pernicioso.
Quando incontrai mia moglie, che è una donna veramente straordinaria, notai in lei una forma di subordinazione intellettuale che denunciava una insicurezza del proprio aspetto e personalità, nata da anni di deludenti umiliazioni. Oggi è una donna brillante e di successo e felice. Non posso non pensare che quasi sette anni trascorsi a cercare di ” salvare” un pirla non l’avevano fatta crescere, proprio per i nulli risultato raggiunti nel cercare di far diventare un uomo chi NON lo sarà mai, come poi si è constatato.
È bene che le donne sappiano che gli UOMINI, non vogliono l’ancella che li accudisca, ne una ” mamma” che li curi, ma una DONNA autonoma e dignitosa, nella quale vedere quel riflesso di se’ di cui accennavo in un altro post. Chi condiziona un rapporto sentimentale egoisticamente, non ha nessuna speranza di giovare a se’ stesso e men che meno a chi sta tentando di farlo diventare un amore. L’amore richiede maturità e una visione chiara e oggettiva delle cose. L’innamoramento no, ma dura poco, ed è … cieco. Se poi si decide di vivere comunque il “sogno” e’ bene ricordarsi che prima o poi suona la sveglia.
Buona domenica
Golem,
anche se da tempo mi sono resa conto che sei granitico nelle tue convinzioni e che è quasi del tutto inutile farti presenti altri punti di vista, non posso non affermare che TUTTE le relazioni, finchè sono tali, sono bilaterali, sia pure con modi, obiettivi e modalità mai del tutto allineati da parte dei due componenti “la coppia”, altrimenti questa non c’è, nemmeno in embrione.
secondo me, pur essendo vero che gran parte delle persone sono oggi più ammalate di ieri, psichicamente e inconsapevolmente, dovresti però sforzarti di distinguere fra la malattia vera e propria, che non si riscontra nella maggioranza dei casi di amori “inutili e/o sbilanciati”, e la normalità, fatta di tante sfumature in amore, non sempre catalogabili nemmeno dal soggetto che le vive.
lascia da parte la letteratura, che esaspera i toni. concentrati, se puoi, su una realtà più oggettiva e renditi conto che, se una donna cade in una trappola amorosa, tesa da chi cambia diametralmente atteggiamento da prima a dopo “la conquista”, può anche avere qualche problema a uscire dal rapporto, se questo si è concretizzato in una convivenza o ha dato luogo alla nascita di figli. altro è se ognuno ha continuato a vivere a casa sua e a godere della propria completa libertà.
dovresti decidere una volta per tutte
– se tua moglie è stata una deficiente, nonostante l’intelligenza che le riconosci, e se con lei sono deficienti o ammalate TUTTE le donne che accettano rapporti che non conducono al “per sempre”
oppure
– se è stata innamorata di un uomo che consideri in negativo, in quanto molto diverso da te, pur non avendolo conosciuto di persona e unicamente in base ai tuoi propri parametri di valutazione, necessariamente maschili. continuo ad essere quasi sicura che tua moglie non abbia potuto decidere di vivere con te senza che almeno alcuni degli aspetti che l’attraevano nel portoghese non siano presenti anche nella tua personalità.
non sei il solo a considerare un artista chi sa svolgere la sua vita in modo autonomo e creativo. Hesse affermava: “Per artisti intendo tutti coloro che sentono la necessità e il dovere di sentirsi vivi e in continua crescita… costruire se stessi secondo leggi congenite…”. sono tanti i criteri con cui considerare gli artisti e gli pseudo-artisti!
anzichè sminuire la tua donna e il suo amore giovanile, ti suggerirei di lavorare maggiormente nel valorizzare te stesso e nell’identificare gli aspetti in comune con il suo partner di un tempo.
Golem,
ma chi vuoi che ancora, agli albori del terzo millennio, non sappia che “gli UOMINI, non vogliono l’ancella che li accudisca, ne una ” mamma” che li curi, ma una DONNA autonoma e dignitosa,”?
sei forse tu, o il tuo prototipo, l’unico tipo di uomo valido al mondo? come puoi classificare una persona, e la sua sanità mentale, in base alle sue più o meno forti naturali inclinazioni emotive? nel partner ci dovrebbe essere in teoria tutto e niente: maschio, innamorato, amico, fratello e, perchè no?, anche padre! sai bene anche tu che non si riveste mai uno soltanto di questi ruoli ma in un rapporto di coppia, in teoria il più completo in un essere umano, succede quasi sempre, in modo più o meno evidente, di sciftare in continuazione dall’uno all’altro, in alcuni casi con prevalenza, anche solo temporanea, di uno di questi, a totale apprezzamento da parte di entrambi i partner.
pur essendo innamorata, Egle ha dimostrato di sapere benissimo cosa vuole per sè in termini emotivi, al di là dell’istinto sessuale di riproduzione, e così credo la maggior parte delle donne, se non malate da necessitare cure per il loro equilibrio vitale o del tutto immature, in età adolescenziale. dal mio punto di vista, l’uomo che a suo avviso l’ha “presa in giro” non è neppure lui in uno stato di serio malessere. forse che non si sa che siamo tutti più o meno nevrotici? al di là del narcisismo, che Egle afferma di saper ben riconoscere, non possono esistere momenti d’insicurezza? comunque, un tale tipo d’uomo, incapace di ricambiare l’amore di Egle come lei avrebbe desiderato, è magari capacissimo di amare al meglio un’altra donna…
a mio avviso, non si può costruire il mondo intero a misura delle relazioni presenti e passate che ci hanno coinvolti. scusa ma ancora una volta non reggo alla tentazione di dissentire, pur non avendo niente da difendere a carattere personale, in quanto non accetterò mai (come magari altre donne sono disposte a fare) che, a seguito delle tue capacità dialettiche e delle tue convinzioni, la mia persona e i miei vissuti siano ridotti ai tuoi schemi, semplificatori e adattabili a quanto sei giunto a pensare in merito a determinate tipologie di donne e di uomini in ambito amoroso.
buon pomeriggio!
egle
probabilmente il ragazzo di cui parli, l’ ultimo con cui hai avuto questa relazione dall’ epilogo infelice, è solo uno che non è portato a impegnarsi in una storia costruttiva. ma questo non significa che sia necessariamente una persona negativa. probabilmente è una persone che – come tutti noi – a volte cerca delle conferme magari nei modi sbagliati. ma non credo che questo debba obbligatoriamente inquadrarsi in una subdola strategia di seduzione seriale. io sono convinta che a volte noi donne ci aspettiamo determinate cose da un uomo, diamo per scontato che debba adottare un certo atteggiamento ( ad esempio la volontà di costruire un legame durevole solo perchè ci siamo “concesse” ), ma dovremmo invece imparare a non dare nulla per scontato e a svilluppare empatia verso l’ altro, verso il suo VERO sentire. gli uomini ci mandano spesso dei messaggi, anche non verbali, ma spesso egle questi messaggi noi donne non li cogliamo, o tendiamo a non “volerli vedere” perchè siamo troppo concentrate su noi stesse e sul fatto che VOGLIAMO UNA STORIA. hai mai considerato le cose da questo punto di vista ? ti ringrazio se mi risponderai. un caro abbraccio
“spesso sono allibita nel constatare quanto siamo simili nel pensiero. e meno male che ci sei”
rossana, troppa grazia ! 🙂 ti ringrazio cara per le bellissime parole e devo dire che anch’ io concordo in tutto e per tutto con i tuoi ultimi post. spero solo che anche da parte di utenti come giampaolo, si sia compreso – AL DI LA’ DELLE VICENDE PERSONALI – che i comportamenti che a volte noi donne assumiamo nei rapporti passionali e sentimentali, e che agli uomini appaiono incomprensibili, non sono dettati da mancanza di buonsenso o da instabilità emotiva, ma da quegli “umori” e da quel sentire che spesso riguarda anche molti uomini, e che fa parte ( vuoi per istinto, vuoi per evoluzione, vuoi per carattere ) della nostra insita natura di ESSERI UMANI. un grande saluto.
Cara Rossana, ti sai spiegare sempre egregiamente, e sono certo che la mia lei abbia riscontrato in me aspetti che certamente ha creduto di trovare nel portoghese. Anzi sono certo che sono quello che gli assomiglia di più. Con una differenza, che in me li ha verificati esistere, nell’altro ha pensato che esistessero, sulla base di indicatori apparenti che dissimulavano quello che lui “pensava” di voler essere ma che non era. La verifica di queste caratteristiche era puntualmente delusa dai risultati, che tuttavia lei vedeva solo come l’effetto della sfortuna. È la solita storia.
Naturalmente è abbastanza evidente che ognuno di noi, inconsapevolmente, è attratta da certi fattori caratteriali che possono far scattare l’interesse sessuale, termine inteso in senso lato. Anche se non lo ha confermato di bene quali siano le caratteristiche “comuni” con quel soggetto : l’indipendenza, l’intelligenza, la cultura, la simpatia e il….”disinteresse” verso le donne, come lo intende MG. Solo che quando lei giudicava quelle caretteristiche, era la prima esperienza e lei ingenua, con me aveva dieci anni di più e qualche esperienza, ma soprattutto non aveva incontrato un ” pacco “, e tutti gli anni passati insieme e le cose fatte lo stanno a dimostrare.
Tu pensi che io presuma di conoscere il tipo ma non sia possibile perché non l’ho conosciuto. Ebbene Ros, io ti dico che lo conosco meglio di quello che pensa di conoscerlo lei, cosa confermata dalle amicizie comuni ai due, che io ho invece conosciuto.
La descrizione che ne ho fatto e’ reale e confermata dalla vita: era un buffone che si fingeva un genio. È qualcuno gli ha creduto. Abbiamo esempi tragicamente clamorosi di buffoni del genere che hanno disastrato la vita dell’umanità. Figurati un mentecatto di Lisbona.
Si, mia moglie è stata una stupida, lo ha riconosciuto essa stessa, non di meno non disconosce quel sentimento, anzi, ripetendo la frase di Morandotti, solo quelli sono considerato i più puri: dove ci stai rimettendo tutto te stesso. E se altre donne che hanno vissuto la stessa condizione non la riconoscono come un errore, non supereranno mai il muro che separa la verità dall’illusione, e sono destinate a rifare li stessi errore.
Quanto agli pseudo artisti, vale la stessa logica del narcisista di cui stiamo parlando. Presumono di essere artisti e convincono chi se ne innamora. È anche li’: e’ la sfortuna che non li ha aiutati.
Ne ho conosciuti molti, e qualcuno non molla, e anche…
…se non hanno il naso rosso, i pantaloni a pois e la parrucca riccia e bionda, la figura che fanno e’ quella. Esattamente come tutti quelli che fingono, anche con se stessi.
Ros, definire patologiche certe aberrazioni del super IO, forse e’ sbagliato, ma sono più vicine a queste ultime che non ad una simpatica caratteristica estemporanea del temperamento, specie se a causa di questa, l’essersene innamorata ti ha guastato la vita.
Un caro abbraccio
MG. “Torno a dire che secondo me le donne non sono così ingenue come si tende a pensare, o come molte vogliono far credere”
“siamo noi donne spesso a ostinarci nel voler cambiare a nostro favore una situazione oggettivamente difficile e non modificabile.”
Concordo pienamente su questi due punti e sono contento che a dirlo sia una donna. Altrimenti, come ho già detto, tutti i bravi ragazzi, dall’ingenuo al troppo buono, sarebbero mangiati vivi dalle donne, ma sappiamo bene che non è così, anzi.
Le donne, soprattutto quelle piacenti, hanno la fortuna di avere un corpo a lavorare per loro. Non devono dimostrare nulla, non devono avere chissà quale personalità.
Ragazzi, entrare nell’ottica che bisogna essere chissà quali fenomeni per meritarsi l’amore di una donna è un concetto assurdo, che mortifica moltissimi giovani uomini normalissimi, con i loro pregi e difetti.
Si vive di emozioni, soprattutto le donne, per cui tenderanno sempre a inseguire l’uomo che le sa emozionare,che siano queste emozioni reali o costruite ad arte. Perchè al giorno d’oggi sono le donne a chiudere la maggior parte dei rapporti? Perchè molto non sono in grado di accettare il passaggio dall’innamoramento all’amore e perdendo l’adrenalina emozionale, perdono anche l’interesse. MG, io penso che l’uomo italiano tenderà sempre più verso la straniera. Non so perchè siano così diverse, forse perchè alcune hanno vissuto il vero maschilismo e non quella robetta che siamo convinti di avere da noi. Ma il fatto è che molte sono viziate e pretenziose e abboccano solo alle recite del gran seduttore. Molte di quelle che vengono dall’estero no, sono più umili. Vedono l’eroe nell’uomo comune che va a lavorare e si prende cura di loro, non solo nel pompiere che si butta tra le fiamme per salvarle.
Sotto questo profilo in Italia siamo proprio malati. La donna che sto frequentando ora,potrebbe benissimo uscire con il figo con i soldi,invece è come se ogni volta fosse piacevolmente colpita da ciò che scopre in me. Dal fatto che ho più volte cucinato per lei, a che sono autonomo in tutto, al fatto che se devo cambiare l’olio alla macchina lo faccio da solo. Ovvio che una con mentalità italica queste cose non le nota. Ha bisogno di quello di successo, o presunto tale, di quello che ci sa fare, che si atteggia a seduttore. E quando le ho fatto la battuta su questi tipi di uomini mi ha detto: “mi fanno ridere!”
Ho parlato di schemi mentali, tu hai i tuoi, io i miei. Però i miei tendo a non seguirli, perchè so che sono forzature. Più tenderai a seguirli, più ti perderai dietro a storie immaginarie.
Egle. Mi spiace molto per la tua vicenda personale, da un lato posso capirti perchè anche io non me la sono passata benissimo da quel punto di vista.
Detto questo, è normale farsi un’opinione,tu stessa l’hai fatta su di me. Con il tuo ex bello e brillante, non sei stata sopraffatta dal suo aspetto, ok, però rientri sempre nella casistica di quelle “prese per sfinimento”. Se tu non avevi voglia di una relazione, non avresti dovuto assecondare la sua insistenza, almeno secondo me. Perchè la passività che contraddistingue molte donne, non fa altro che alimentare il disequilibrio in cui viviamo. Anzichè sentirti preda ambita, diventa tu “predatrice” di chi ti interessa, un pò come fa MG. Vedrai che un narcisista, difronte ad una donna decisa che sa quel che vuole, perderà il proprio interesse. Se ti poni, anche inconsciamente, come la bella fanciulla da salvare, non farai altro invece che rientrare sempre nello schema di questi personaggi.Il commento 175 di MG è ottimo. Ha saputo spiegare meglio di me ciò che intendevo. Sapessi quante donne sembrano interessate e poi cambiano improvvisamente, quante flirtano solo per il gusto di flirtare. Cosa dovrebbe dir loro un uomo? Non flirtate con me perchè mi fate perdere tempo?
Le persone sono così. Hanno bisogno di conferme. Tu le tue le hai, perchè sai di essere bella e di piacere. Sicuramente dirai che non sono le conferme che cerchi.. ma prova a dirlo a una cessa non considerata da nessuno.. E poi quanti uomini che non ti hanno colpita potranno dire: “ah, che stupida, l’avrei amata veramente e invece finirà tra le braccia di qualche stronzo”. Sicuramente qualcuno ci sarà. Magari non li avrai illusi “dandogliela”(perchè non attratta fisicamente/emotivamente da loro), ma ci avrai scherzato, talvolta flirtato e si saranno fatti i loro castelli. Non mi dire che non hai mai assaporato il piacere di essere adulata e/o corteggiata perchè non ci credo..
Vogliamo tutti vedere solo ciò che fa comodo e avere un atteggiamento vittimista.
La maggior parte delle persone che conosco sono confuse e spaventate, si muovono a tentoni.
Ha ragione MG, devi essere più empatica, metterti nei panni dell’altro e sicuramente ricoprire un ruolo più attivo nella coppia.
Golem grazie, ma non partecipo oltre perchè non ho più nulla da aggiungere. Qua non si fa altro che cercare di imporre il proprio punto di vista. Questa per me ormai è una storia conclusa. Due settimane fa scrissi di getto questa lettera, in preda al pianto. Ma per volere divino tutto si è risolto in un tempo record che mai avrei sperato.
Con quest’uomo ci sono stata io. Sempre io l’ho conosciuto e ci ho parlato fino a ieri. Più gli parlo, più lo conosco, e più ne vedo il vuoto interiore, la pochezza, e la stupidità, dovute al suo narcisismo, non ho dubbi. Devo star qui per forza ad elencare tutte le motivazioni che mi hanno portato a capire che lui è un narcisista? Non mi pare il caso.
Maria Grazia ho detto questo per risponderti.
Valuto sempre le cose da molte angolature, è nel mio stile. Ma quest’uomo l’ho conosciuto io, e so io giudicare ormai lucidamente la cosa.
Continuo a giudicarlo meschino perchè doveva sfogare i suoi istinti con altro tipo di donna. Mi avrà potuto mandare tutti i segnali del mondo. Una donna innamorata i segnali nemmeno li vede e non ne è responsabile. Tu sarai meravigliosamente brava a capire tutti i vari messaggi subliminali che ti inviano gli uomini. Io no. Mettila così.
La responsabilità è di chi illude. Non cambio idea in merito.
Golem una cosa voglio dirtela prima di chiudere. A te che penso capirai benissimo, come agli altri.
E’ inutile spiegare l’amore. E’ inutile cercare di parare i colpi per non soffrire. L’amore non si spiega. Nasce da solo per motivazioni misteriose. Per un individuo e non per mille altri. Non è attrazione. Non è stima. Non è simpatia. Non è affinità.
E’ qualcosa che va oltre e non deve e non può essere spiegato. Per questo quando accade c’è poco che tenga. Accade e basta. E per questo dannato e meraviglioso amore si fanno tanti sbagli, o tante belle cose, e si amano anche persone sbagliate.
Inutile spiegare con la ragione.
Golem non pensarci più a quell’uomo che è stato con tua moglie. Non è stato un errore perchè i treni sbagliati portano spesso alle mète giuste. La sua mèta eri tu. Come avrebbe potuto riconoscerti se non avesse incontrato prima lui? Come avrebbe potuto essere quella che è, se lui non avesse stracciato tutto in brandelli?
Tutto si rompe e si ricompone, per rinascere in modo diverso.
Vi prego ora. Questa storia per me è conclusa. Rimango delle mie idee perchè non mi sento così matta da sputare sentenze a vanvera.
Lasciate che io vada via da questo…