Direttore, mi permette una domanda? Mi creda la mia non è una provocazione, ma genuina curiosità, e per favore, non mi risponda con un’altra domanda. Le chiedo, perché Maria Elena Boschi fa il ministro? Per quali caratteristiche, professionalità, capacità è stata scelta per dirigere il ministero delle riforme? Qual è il suo curriculum? La prego, non mi risponda con un: ‘allora perché è diventata ministro la Carfagna?’.
A me non interessa ciò che ha fatto il Governo presieduto da Berlusconi con una maggioranza di centrodestra, ma quello che fa il governo Renzi con una maggioranza di centrosinistra, perché io sono un elettore di sinistra. O almeno lo ero.
Grazie
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CONOSCE LA [MERDOSA] TEORIA GENDER.
Nel suo curriculum entra anche l’esempio dei genitori, dei parenti e dei conoscenti. Non a caso – perché immagino che non sia un caso- la legge in questione porta il suo nome… non è una legge come tutte le altre. Prova ad andare in Burkina Faso e vedi cosa ti rispondono. In Italia si tende a non dare peso al valore culturale delle radici familiari. Non entro nel merito della riforma ma mi sento di affermare con certezza che si tratta di un simbolo, di una sorta di manifesto… se è stata o meno un’icona della resistenza lo scopriremo solo vivendo. Per adesso, almeno dal mio punto di vista, porta avanti l’immagine del cambiamento. Se provi ad inserire su un motore di ricerca il suo nome e cognome ti troverai davanti ad un paesaggio incontaminato che non ha nulla a che spartire con il conformismo burocratico e ritualistico che questo governo si propone di archiviare una volta per tutte.
Perché il padre è il capo della banca Etruria, una delle più importanti a livello italiano. Semplice.
Se fosse cessa ci si porrebbe la domanda?la stessa domanda non si può fare per altri ministri presenti e passati?
Secondo me ci dovrebbe domandare se sta facendo un buon lavoro o no.
Prima di replicare sgombro il campo da un equivoco. Non mi interessa parlare della cosiddetta riforma del Senato. Non è una questione di sesso né tantomeno di avvenenza. Ho Indicato la Boschi perché è il ministro ora più presente sui mass media. Il mio quesito è perché fa il ministro. Se mi si rivolge la stessa domanda a proposito di Renzi, potrei rispondere ‘perché ha vinto le primarie nel suo partito ed ha un’esperienza (peraltro limitata)di amministratore della cosa pubblica. Piacciano o meno, sono due criteri con una validità oggettiva. Ma la Boschi?
Chaponine e Xleby, la buttano in burla.
Alessandro mi risponde con due domande e una considerazione, validissima, che però nulla ha a che fare con la mia domanda.
Rossella fa delle considerazioni generali e sostanzialmente risponde con “porta avanti l’immagine del cambiamento”. La sua risposta non… risponde. Le potrei obiettare: perché non è stato scelto al suo posto il signor Rossi o la signora Bianchi? Cos’ha Maria Elena Boschi che il signor Rossi o la signora Bianchi non hanno?
Credetemi, pagherei qualche euro perché un giornalista rivolgesse questa domanda alla ministra e credo che se fossimo in Germania o in Svezia e non un Paese in cui regna sovrana l’ipocrisia, la ministra risponderebbe senza offendersi.
Ma cosa risponderebbe?
Son d’accordo con Alessandro…la domanda giusta è: è un buon ministro? La stessa cosa me lo sono chiesto con la Carfagna…
Ti ho sgamata, inutile che ti nascondi dietro quel tuo nick “Aristide”: SEI TU LA BOSCHI. E hai una dannata paura che prima o poi i giornalisti te la facciano sul serio la fatidica domanda, “Perché fai il ministro?”. Vorresti tanto che qualcuno ti imbeccasse, vero?
Qualifiche: le ha. (non so quanto meritate)
Esperienza: non ne ha.
Potevano scegliere persone più qualificate. Ma sai il governo renzi porta avanti un immagine giovanile e lei ha 31 anni poi il padre e le “raccomandazioni” fanno il resto.
È solo una donnaimmagine tanto tutti i ministri ragionano con la testa di renzi. Di fatto non decidono nulla. Il pd non ha una linea di partito… piuttosto il premier sta esercitando un potere autoritario. La riforma del senato e l’abolizione del bicameralismo servono solo ad accelerare le riforme (smantellamento del welfare) che provengono tutte dalla testa di renzi. Il parlamento in quest’ ottica è solo un elemento di intralcio ultimo (finto) baluardo di resistenza popolare all’ opera di distruzione del premier.
@ Aristide
Ciao, io non stavo affatto scherzando. Non so cosa tu ci trovi di comico in ciò che ho scritto, ma l’influenza del padre ha avuto un ruolo decisivo. Tanto che lei è un azionista ed il papà ex direttore da poco commissionato per 30 milioni di euro improvvisamente scomparsi. Lei dopo la laurea in giurisprudenza è entrata senza dover cercar lavoro nel cda di publiacqua. Voglio farti notare anche che il banco Etruria è stato per anni il feudo di tutta la massoneria aretina e non solo. Inoltre più di una testata afferma dei rapporti tra la p2 e suddetta banca.
Semplicemente perché per Renzi,non contando nulla i ministri,
avrebbe potuto mettere anche una lavatrice. non sarebbe cambiato nulla.
in questo caso ha messo una sua amica.meglio ancora. una “yeswoman” fidata. tutto qui.