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Lettera pubblicata il 10 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore rexel74.
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@Anoninmo66 “una delle cose belle di voi donne è la vostra capacità di riuscire a sperare o anche semplicemente sognare … a volte malgrado tutto e spesso contro tutti” Si è questo che mi spaventa, quando mi rendo conto che c’è del sentimento sincero mi viene la cieca speranza che tutto andrà per forza a finire bene per la serie “l’amore vince su tutto” ed ho imparato a mie spese che non è così.
Egoisticamente mi verebbe da pensare che la cosa migliore è essere amati senza amare. Qui leggo lettere e commenti di uomini che hanno tanto amato. Ma queste fortune solo alle altre capitano?
Parli di colpe, forse volutamente ti sei isolato o hai allontanato qualcuno che ti voleva bene?
@Pino “Credo che bisogna ritrovare la serenità e stare in pace con sè stessi senza farsi illusioni”. D’accordissimo!
@LaZia se vuoi stare bene non desiderare niente. Questa è la mia filosofia di vita.
@LaZia
Sperare o sognare non significa certo illudersi e solo nei film o nei romanzi i sentimenti vengono sempre (o quasi) ricambiati. Concordo con te sul fatto che essere amati senza amare pone in una egoistica condizione di forza … sempre ammesso che sia quello il tipo di rapporto di vita e di coppia che si vuole instaurare con il partner.
Quanto alle fortune altrui nei rapporti di coppia mi ci trovo spesso a pensare anche io. Ovviamente la vedo dalla parte maschile e mi domando come facciano certe donne ad amare uomini che le trattano come pezze da piedi, oppure più semplicemente che non danno loro quello che (a sentire voi) le donne sognano: amore, protezione, ascolto, fiducia, ecc. Ma, come ho scritto qualche riga prima, certe “regole” funzionano immancabilmente solo nei film e nei romanzi.
Mi chiedi infine perché ritengo di essere io stesso la causa della mia solitudine, ebbene ritengo di esserlo perché “lo sono”. I sensi di inadeguatezza, di colpa (spesso immotivata) e di inferiorità che vanno oltre il normale senso di autocritica, sovrastano e schiacciano, circondano e rinchiudono. Dopo anni diventano una prigione dalla quale è impossibile uscire, circondata da un fossato che lo stesso prigioniero allarga e riempie sempre più di acqua ogni giorno che passa. Una vita senza speranze, senza sogni e, via via che il tempo passa, senza nemmeno illusioni. Una non-vita, insomma, uno zombie che non è mai stato morto perché non è mai stato vivo. In questo stato è impossibile avere veri amici, è impossibile coltivare un rapporto di coppia, è impossibile avere sane relazioni in generale. E pensa che vengo ritenuto solido, ragionevolmente sicuro di me e in un certo senso realizzato: un grande bluff …
Anonimo66 “E pensa che vengo ritenuto solido, ragionevolmente sicuro di me e in un certo senso realizzato” e pensare che a molte persone basterebbe questo, trovare le proprie sicurezze negli occhi della gente che guarda e volente o nolente giudica… quel senso di inadeguatezza di cui parli penso lo abbiamo provato un pò tutti, ma nel tuo caso, da come ne parli, sembra patologia. Scusa se mi permetto magari tocco un tasto dolente ma forse qualcuno competente potrebbe aiutarti, sai mi sembra un peccato lasciarsi andare così…
@Pino lo so ma io mi stavo innamorando dopo anni di voluta solitudione ed inevitabilmente ho di nuovo sperato, sognato, deisderato…
@LaZia
La depressione cronica è peggio di quella “normale”: non c’è cura. Ma l’argomento è fuori tema in questo thread.
Per quanto ti riguarda non smettere di sperare, desiderare, sognare, se desideri qualcuno accanto. Non chiuderti di nuovo.
Mi spiace, si non è l’argomento di questo thread nè tantomeno credo di poterti in qualche modo aiutare, ma è un peccato vedere una persona che (almeno da quello che scrive) sa usare i neuroni darsi per vinto, e poi da donna mi permetto di aggiungere che è doppiamente un peccato perchè sei uno di quelli che non è arrivato alla conclusione che le donne vanno solo usate non amate etc. come ho sentito dire da alcuni qui.
Detto ciò proverò a non chiudermi come mi hai consigliato, non sarà facile perchè oltre agli ostacoli che ci sono nella fase di approccio, poi subentrano quelli nella fase di conoscenza, consolidamento, fino alla quotidianità che a volte nasconde più insidie di tutto il resto… e ora come ora mi sembra un Everest da scalare!
Imbocca al lupo anche a te e spero troverai presto la forza e le motivazioni per uscire da questa prigione in cui ti sei rinchiuso!
@Anonimo66, ti sei rinchiuso in una prigione per proteggerti, però ti stai facendo del male.
C’è cura per tutte le depressioni, solo che ci si deve fare aiutare.
le nazifemministe hanno distrutto il ruolo dei sessi…..