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Lettera pubblicata il 6 Agosto 2016. L'autore, Orsa, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Direi che Sofia ha fatto una analisi chiara. Non per niente è del settore. Per ritrovare se stessi, a parte sbombarsi di narda (garantisco che non è velenosa!) che è sempre un ottimo rimedio seppur davvero costoso, esistono varie alternative, religiose, psicoterapiche, farmaceutiche allopatiche e non. Basta lavorarci un po’ con fiducia e aprire il portafoglio.
signorina Orsa non sei ne la prima ne l’ultima.questa storia finirà da sola quando volgerai il musetto altrove
la situazione descritta in questa lettera e’ in realta’ molto comune e si chiama ipergamia , ovvero la tendenza da parte delle donne ad accoppiarsi solamente con uomini al di sopra del loro livello, con l’inevitabile conseguenza di doverli condividere.
quindi il mio consiglio all’autrice e’ di puntare qualcuno piu’ in basso , altrimenti vuol dire che le sta bene cosi’ ; in ogni caso la vittima non e’ lei, bensi’ quell’80% della popolazione maschile che a causa dell’ipergamia e’ costretta a tirarsi seghe.
https://www.youtube.com/watch?v=oDkgYjRMCyw
Sono lieto di dirti che il tuo cuore non c’entra proprio niente, ma sono i tuoi istinti, che risiedono a loro volta nel cervello, che condizionano le tue scelte. Naturalmente hai una chiara tendenza temperamentale masochistico-gregaria. L’ipergamia gaudentiana è un ottimo esempio di come pur di assicurare alla ipotetica prole i cromosomi del maschio che “appare” er mejo der bigoncio, molte donne sono disposte a sacrificare la loro “umanità”. Non lo sai ma ti sei comportata come una qualunque femmina del mondo animale, non come una Donna.
Orsa, Rassegnati a restare solo un’orsacchiotta per questo campione.
E comunque perché bere veleno se puoi bere narda?
Gaudente e Golem,
se un giorno dovessi decidere di suicidarmi e qualcosa mi trattenesse vi contatterei così da riuscire a portare a termine il mio progetto!
Ma pensare che dietro le parole che appaiono sul vostro schermo c’è una persona che soffre per voi è troppo??
Mah..
E tu cosa vorresti? Essere consolata per un po’ per poi ricacciarti, grazie a una “falsa” solidarietà, nella situazione di dipendenza nella quale ti trovi? Cosa ti piacerebbe sentire, “su coraggio, fatti forza” e altre pezze calde del genere? Io preferirei chi mi aiutasse dandomi una bella “sberla” che mi svegliasse alla dignità, che è la prima cosa che ti farebbe rispettare dagli altri.
Macchè suicidarti, tu sei già “morta” stando in quelle condizioni di “cattività volontaria”. Questo perché hai una volontà atrofizzata dallo scarso uso che ne fai, e che invece dovrebbe fare il suo dovere e mandare affanculo il “campione” che realmente ti maltratta.
Io e il Gau ti abbiamo voluto più “bene” di quello che appare. Riflettici.
P.S. La domanda d’obbligo sarebbe la solita: che ci trovi in un co...... del genere. Solo ieri ho scritto da qualche parte che sotto la “ruota” di un pavone si nasconde il culo di un pollo qualunque. Rifletti anche su questo.
Orsa,
mi pare evidente che nell’attuale situazione d’insieme preferisci bere veleno piuttosto che trovarti fra le mani la solita coppa vuota. sono pragmatica nel supporre che al momento, purtroppo per te, ancora preferisci questa sofferenza psichica, chiaramente analizzata a livello razionale, alla prospettiva di perdere le speranze/aspettative a suo tempo riposte (incoraggiata a farlo) in un uomo, ora cambiato in peggio.
succede spesso, e non solo a te, di non riuscire per qualche tempo a far prevalere la ragione sui sensi e/o sulle emozioni. i cavalli vitali, che talvolta procedono a briglia sciolta, sono questi ultimi due, e non sempre l’auriga è in grado di guidarli dove vorrebbe, a maggior ragione se si sono imbizzarriti entrambi…
se, però, davvero si vuole, si può riuscire ad allontanarsi da chi chiede un prezzo troppo elevato per il poco bene che saltuariamente elargisce. ma… il punto in cui ti sei venuta a trovare non si è materializzato ieri mattina… bisognerebbe quindi ripercorrere il cammino all’indietro, per renderti conto di chi e di quali stati d’animo ti hanno spinta in questa direzione poco propizia…
sei molto giovane? hai altri corteggiatori o una vita sociale normale? hai un lavoro che ti renda economicamente autonoma? hai famigliari o amici sinceri che ti possano dare supporto nelle difficoltà? non sono risposte da dare a me ma che potrebbero servire per farti una mappa da cui ripartire in cerca di libertà, soprattutto emotiva.
se non hai supporti validi sui cui fare affidamento, forse potresti farti aiutare da un professionista. l’aver scritto qui già indica un desiderio e un orientamento: non ti resta che sforzarti a metterlo in atto. ce la farai di certo!
un abbraccio.
Io se ho una coppa vuota la riempio di narda, senza se e senza ma. Fai altrettanto e vedrai che il problema passa.