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Per quale motivo dovrei vivere?

di Ar

Salve, sono una ragazzina e frequento il liceo. Sono così stanca della mia vita. Sono sempre andata molto bene a scuola, ho sempre avuto una famiglia unita in grado di darmi tutto l’ amore del mondo e in grado di viziarmi, ho sempre praticato sport e mangiato in modo salutare senza preoccuparmi di quel che mi cibavo. L’anno scorso ho deciso di intraprendere una dieta grazie a cui ero dimagrita (non che fossi in sovrappeso, ma era per perdere quei due tre chili che mi avrebbero permesso di sentirmi a più agio con me stessa). Tutto andava perfettamente, fin quando non è stata davvero male una figura importante nella mia famiglia. Allora mi sono trovata completamente sola, a dover imparare a prendermi cura di me stessa, fare le cose di casa, e a dover prendermi cura anche degli altri membri della mia famiglia che tornavano a casa tardi e stanchi. A scuola avevano iniziato a chiamarmi con l’appellativo ‘pianta’ perché dicevano fossi apatica e depressa, ma la verità era che ero solo stanca fisicamente. Ho iniziato a sfogarmi con il cibo. Facile aprire la dispensa e mangiare per ore tutto quel che capita. Facilissimo. Ho passato un’ intera estate così, tra la dispensa e il letto a piangere per quel che ero e sono diventata, e l’unica ragione di vita è stata il mio ragazzo, che nonostante tutto mi ha dato un po’ d’ amore,l’ unica cosa di cui avevo bisogno. Ora la situazione nella mia famiglia è tornata alla normalità, ma non il mio rapporto con il cibo. I miei genitori, mio zio, e i miei ‘amici’ e le loro madri pensano tutti che sia anoressica. Quando non mi abbuffo, mangio normalmente solo cercando di evitare schifezze e alimenti grassi. Così i miei genitori hanno deciso di portarmi in un centro con medici appositi, ma, dopo varie visite, mi sembra che loro non abbiano capito il mio problema. Loro ne fanno del mio sottopeso un problema, e vogliono sottopormi a una dieta per ingrassare. Inoltre, secondo una mia amica che è stata in cura allo steso posto (lei prima però era anoressica), io sarei troppo fissata con la linea fisica, e allora dovrei chiedere ai medici il permesso di fare attività fisica. A me sembra solo di essere ancora più abbandonata a me stessa, e questo mi porta ancora ad abbuffarmi, proprio ora che, tra buoni propositi con l’ inizio della scuola, da 7 giorni circa, avevo reinstaurato con il cibo un buon rapporto, dopo mesi ad alternare giorni ad abbuffarmi e giorni a mangiare normalmente. Non voglio più andare da questi medici, ma i miei genitori mi obbligano ad andarci. Non voglio più sentirmi così sola e così priva di libertà, quella che, in questi mesi passati in cui sono cresciuta da sola, sono riuscita a conquistarmi. Ora è solo una brutta giornata, capitano, e domani sicuramente andrà meglio e magari un giorno potrò dire che sarà tutto passato e che magari ce l’ avrò fatta da sola. Oppure sto solo scrivendo una marea di cazzata e domani sarà uguale ad oggi. Voglio solo morire, addormentarmi e non svegliarmi mai più. Ho riempito la vasca da bagno d’ acqua, ora mancano solo me e una lama la dentro. Per quale motivo dovrei vivere?

Lettera pubblicata il 11 Settembre 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Gimmy -

    Il tuo ragazzo e la tua famiglia che si preoccupano per te, sono di per se dei motivi abbastanza validi per poter apprezzare la vita, anche se in questo momento difficile, non ti senti capita come vorresti. Le diete fai da te purtroppo a volte creano solo scompensi e non devono mai essere sostituite a esperimenti autonomi piuttosto che al trattamento di persone competenti quali bravi nutrizionisti o nel tuo caso i medici da cui sei seguita. Nessuno vuole privarti della tua libertà, semmai si cerca di sostenerti dandoti la giusta assistenza per farti stare meglio. Essere sottopeso è un problema da non sottovalutare, per cui t’invito ad armarti di pazienza e volontà per superare questo step non proprio facile. Le prove della vita sono infinite e le dobbiamo accogliere anche se non vogliamo! Quindi coraggio e tieni duro, che passerà tutto.

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