Tu sola sai che mi rivolgo a te. Io solo so che sei tu ad ascoltarmi.
Tu, il primo pensiero del nuovo giorno ed il pensiero che ha dominato la mia notte, tu la tempesta, tu il brivido, tu l’imprevedibile, il vento sensuale che non si può contenere, che non può essere contenuto, che va assaporato al volo perchè un attimo dopo sarà diverso, come diverso era un momento prima. Tu sei il fuoco che brucia e non consuma, che fa penetrare la vita nei recessi inesplorati. I tuoi occhi, più profondi dell’oceano, un giorno mi hanno conquistato, i tuoi occhi saranno con me anche oggi, mi seguiranno ovunque, mi daranno ebbrezza, mi daranno forza, ne creeranno appositamente per me.
Perdonami per ieri, perdonami per non aver saputo ricambiare la tempesta che mi ha sconvolto. Tu mi hai fatto conoscere cos’è una vera donna, tu mi hai introdotto nel vero turbine della vita, tu mi hai trasportato laddove nessuna era mai riuscita nè riuscirà mai, mi hai fatto conoscere ciò che non avrei mai pensato esistesse. Ti chiedo perdono, non posso fare altro, per non essere stato capace di ringraziarti, ti chiedo perdono per le mie insicurezze, per la mia inadeguatezza, per le mie mancanze. Tanto distante ero dal vortice che mi hai fatto conoscere che, tremante, non ho saputo dire grazie. Io sono così, ormai mi conosci, tu sei così, ormai io conosco te.
Stasera non piangere quando scenderà la notte, non piangere più, non lo fare ancora. Afferra la vita come hai sempre fatto, dona la vita come solo tu sai fare. Con te ogni attimo è un attimo di vibrazione, ogni pensiero è un pensiero nuovo, ogni respiro è diverso dagli altri. Che Dio ti guidi nel nuovo giorno, se vorrà ascoltarmi, e se anche non volesse la mia anima – se può bastarti – sarà con te, la tua sarà con me. Qualunque cosa accada, qualunque sarà il futuro, tu sai che da ora in poi ogni tuo sorriso sarà il mio sorriso, ogni tua lacrima la mia lacrima, ogni tuo respiro il mio stesso respiro. Non eri tenuta a donarmi tutto questo, ma hai voluto farlo. Non so perchè. Non posso che prenderne atto. Sono una persona nuova. Stai certa che i tuoi occhi saranno con me anche oggi.
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Categorie: - Amore e relazioni
FALSA TALE LETTERA. INTRISA DI PROIEZIONI SPACCIATE PER RISPETTO E CONSIDERAZIONE DELL’ALTRA. CHE AL PRIMO VENTO HAI VOLUTO SPAZZARE VIA. COME SE I RAPPORTI UMANI FOSSERO POLVERE. COME SI PUÒ ESSERE COSI MESCHINI? DILLO!
Non ti chiedo nomi, perché non ne farai, e non è nemmeno giusto farne, ma una cosa mi ha colpito. Inizialmente sembri parlare di una donna, e poi verso la fine, sembra tu stia parlando a una persona che leggerà queste parole solo nel futuro, poiché non ancora nata, o comunque troppo piccola per poter comprenderne il significato. E’ solo una mia impressione, o c’è un fondo di verità?
Angelo,
una lettera MOLTO bella, come sognante in un mondo di favola.
è quasi certamente diretta a una donna in carne e ossa ma sembra anche orientata all’Eterno Femminino, da molti disprezzato.
mi hai fatto pensare a Dante e Beatrice e ad altri amori poetici. se si ama così, in modo profondo e immateriale, si può davvero farlo per sempre. un po’ come, per altri versi, sta capitando a me e a pochi altri che ho avuto modo di conoscere. non importa se si è a rischio di cadere in un’ossessione. anche le unioni che non si spezzano nemmeno davanti alla morte possono esserlo.
spero che questo Amore non ti arrechi troppa sofferenza ma che, con il tempo, ti possa regalare una costante gioia contenuta, com’è giusto che sia il compenso derivante da un sentimento importante.
forse ti consideri sfortunato per aver incontrato questa persona troppo tardi; dal mio punto di vista, invece, sei fortunato ad aver potuto gettare uno sguardo sull’infinito.
un abbraccio.
Una lettera scritta ad una donna reale che sapevo l’avrebbe letta. Una donna reale e non al tempo stesso…ma le emozioni espresse sono autentiche.
Grazie Rossana,hai compreso lo spirito della lettera, ma la situazione è molto più complicata di quanto non possa dire. L’Eterno Femminino, Dante e Beatrice, uno sguardo sull’infinito sono le immagini giuste, ma cos’ è quest’infinito che si apre oltre la siepe?
Rossana, sei gentile a rinnovarmi la stima, ma quando hai espresso dubbi su alcuni lati del mio temperamento, credo che avessi pienamente ragione.
Angelo,
sono molto contenta che ti sia fatto vivo: cominciavo a essere un po’ preoccupata per te ma non volevo sollecitarti a intervenire.
le situazioni reali sono sempre più complicate di quanto si possa immaginare.
per me, l’infinito che si apre oltre la siepe, può essere il momento di trascendenza, più o meno lungo, che si riceve in dono da un profondo innamoramento. scompaiono le normali coordinate di tempo e spazio e ci sembra di poter riavere tutto quello che abbiamo perduto lasciando il Paradiso Terrestre dell’utero materno, dove tutto era accudimento, calma, serenità e sazietà. è una mia interpretazione ma, ovviamente, ce ne possono essere molte altre…
ho la sensazione che con te si possa parlare di spirito e spero tanto che anche in futuro ci sia possibile trovarci in sintonia su questo tema.
un abbraccio.
ma no, Angelo,
quella più fuori asse nei tuoi confronti sono stata io, nell’aspettarmi più di quanto potessi dare. ho i miei limiti, e non è che tutti possano avere tutto quello che sta nella nostra immaginazione!
la perfezione non è di questo mondo: si sbaglia tutti, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro. secondo me, basta riconoscere di non essere né meglio né peggio di tutti gli altri.
amo dire quello che penso e magari sul momento me la prendo un po’ ma, poi, a bocce ferme, non pretendo niente da nessuno.
se ti va d’esaminare nei dettagli la tua situazione complicata, sono qui, con le antennine alzate…
buona serata!