Dopo tanto tempo che passo i giorni a leggere forum ho deciso di raccontarvi quello che sto vivendo.. mi chiamo Davide ho 25 anni e sono fidanzato da 2 con una ragazza di 23, non da subito ci sono stati i primi problemi derivanti dal suo carattere per me troppo esplosivo impulsivo ed irascibile,dicendomi il più delle volte parole brutte, insulti ed offese in ogni litigata ed ogni volta mi abbassavo io per fare pace e correrle dietro! Lei di accantonare il suo orgoglio proprio non ne voleva perché diceva che era fatta così e NOn chiedeva mai scusa ma ho continuato la storia pensando che fossero solo i primi tempi e diciamo che non badavo a troppe cose; i problemi iniziano quando a gennaio sono tormentato dai dubbi se la amo o no tantè che L ho lasciata per un mese ad aprile e adesso ecco che mi si ripresentano gli stessi problemi, vi chiederete perché ci sono tornato insieme, bè vuoi i sensi di colpa, vuoi il giudizio altrui e l’abitudine mi ci sono rimesso autoconvincendomi di amarla, penso non lo só! La mia passione sento che si è affievolita nei suoi confronti, non mi va di vederla spesso( preferisco stare con i miei amici),non mi va di progettare niente per il futuro o anche semplicemente per andare in vacanza..se penso al futuro lei non ce la vedo…ma mi sento terribilmente in colpa perché in passato sono stato lasciato ed ho sofferto come un cane, e mi strugge il pensiero che lei dovrà passare quello che ho passato io! Non só assolutamente cosa fare, per favore aiutatemi
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Categorie: - Amore e relazioni
Ti sei già dato la risposta, se questa ragazza, a 23 anni, si giustifica ogni volta che litigate, che è fatta così, non è una ragazza con cui stare. Io non ci starei, passerei alle vie di fatto: o è così, o è così. Se ti offende, e dice parole pesanti, pensando che poi la cosa è risolta: non credo proprio. Questa è la classica tattica del “lasciamo sbollentare gli animi, non affrontiamo i problemi ed andiamo avanti”. Questo non è carattere, è avere quattro-cinque anni.
Le conseguenze di questo agire, le vedi da te: preferisci stare con i tuoi amici, e parlare o condividere qualcosa con lei diventa quasi un supplizio o compito da svolgere. Se ti ritrovi in quello che dico, sai già cosa fare. Ma lo sapevi anche prima, giusto?
Grazie Gabriele per la tua risposta, si, condividere con lei qualcosa è diventato come un peso, quasi per non farla arrabbiare, sento come se dovessi stare attento a quel che dico perché lei (e ne sono convinto) ha sempre la sensazione che si senta sotto accusa, Per lei è sempre un offesa o un accusa un qualunque consiglio gli venga dato..e io non ce la faccio più..penso che già só cosa voglio fare, ma ho tanta paura del giudizio della sua famiglia, mi dispiace tanto e só che passeró per lo stronzo di turno! Ma se penso che dovró stare una vita così mi viene il magone e mi viene di essere triste, forse le risposte le só già ma serve sempre qualche parere esterno, nonostante tutte le litigate e le parolacce che mi ha detto quando era in preda alla rabbia mi sento terribilmente in colpa e oscillo tra il continuare o troncare ma se penso alla seconda vedo un po’ di luce…
Lasciale che aspetti? Fallo per te e fallo anche per lei.
L’amore è la cosa più bella e SEMPLICE del mondo, dove ci sono dubbi non può esserci amore…l’amore vero si confronta e non scappa, contempla errori da entrambe le parti solo quando è maturo e solo se corrisposto!! Nel mezzo, per quanto una storia sia bella, prendila solo come una pubblicità!!
E non idealizzare una amore di quando hai 20/30 anni, ti perderai il bello di quello a L’amore è la cosa più bella e SEMPLICE del mondo, dove ci sono dubbi non può esserci amore…l’amore vero si confronta e non scappa, contempla errori da entrambe le parti solo quando è maturo e solo se corrisposto!! Nel mezzo, per quanto una storia sia bella, prendila solo come una pubblicità..non idealizzare una amore di quando hai 20/30 anni, ti perderai il bello di quello a 40/50!!
Insicuro,
due-tre anni di frequentazione sono uno standard per verificare se, oltre all’attrazione fisica, sussiste anche una buona base di complementarietà caratteriale, che fra voi non è ottimale.
lasciala, spiegandole le tue motivazioni e il modo cui ti fa sentire. intendo: sempre controllato, per non farla arrabbiare. non si può costruire niente di solido se ci si deve adattare TROPPO all’altro!
prima o poi si è saturi e ci si allontana. prima ce ne si rende conto, prima ci si allontana e meno si soffre, da entrambe le parti.
Scusami insicuro91 ma a leggere la tua lettera sembra di sentir parlare una donna. Fai fare l’uomo a lei, è questo il problema nella tua relazione. Esci sti testicoli!
Ormai con questa è troppo tardi…quindi mi associo agli altri: mollala, poi lavora su te stesso.
allontanati da questo…allontanati da quella…e alla fgine si rimane soli come cani.
Trovare caratteri identici mi pare una vera illusione…bisogna imparare d amare e comprendere anche i caratteri degli altri…ovvio poi ci sono i limiti…ma qui tutti sognano una perfezione che non esiste..
Ieri abbiamo parlato,e le ho detto che per questi giorni è meglio staccarsi e che forse è meglio dire basta, prima al telefono poi a voce, lei ha pianto troppo quasi a sentirsi male, io sto a pezzi, i sensi di colpa sono talmente forti che mi fanno oscillare tra il tornare indietro oppure andare avanti..mancanza, abitudine, senso di colpa? Non lo só ma non riesco a non pensare a lei che è disperata adesso..non riesco ad essere leggero!! Ha detto che gli ho distrutto la vita..perché già sono 2 volte che ci lasciamo o meglio che la lascio per poi ritornare insieme..perché faccio così?non ci capisco più niente
Ma insicuro, certo che la responsabilità è di entrambi: forse dovevi lasciarla prima e farla soffrire di meno, ma lei dal canto suo non ha fatto esperienza? Non si fa la domanda del Perchè ci sono tre inciampi in questa storia? Vedi la tattica: usare i precedenti per cercare di piegare la volontà dell’altro, cioè lei non ti ha detto “perché mi stai lasciando”, ha usato il carico delle due volte precedenti per farti sentire in colpa, usando quello che io chiamo “rinforzo morale”. Ora ti faccio una domanda, alla quale tu devi rispondere sinceramente. Quando vi siete parlati, e lei ha cominciato a piangere, il primo istinto che hai avuto è stato quello di mollarla lì ed andartene, oppure di abbracciarla e consolarla, con qualche bacio?
Gabriele, lei si è fatta domande di quale è stato il motivo delle mie scelte? NO! Non ricordo nemmeno tutte le volte che glielo ho ripetuto ma lei non ci arriva, non capisco il perché! Anzi una spiegazione ce l avrei anche, è che quando gli dicevo qualunque cosa non mi andava bene mi rispondeva SEMPRE “pure tu fai questo e quest’altro” cioè lei non si soffermava a pensare a quello che mi dava fastidio ma aveva già la risposta pronta per controbattere, questo glielo ho sempre detto! Anche L ultima volta che ci siamo visti..comunque quando lei piangeva, gli ho messo solo una mano sulla coscia..la prima volta che L ho lasciata L ho abbracciata e baciata..ma venerdi no, sono stato freddo sentendomi dire che ero pazzo perché non riesce a capire come un mese fa gli ho scritto Ti amo anche se non ero sicuro e adesso gli ho detto che non só quello che provo, non ha tutti i torti ed è anche per questo che ho i sensi di colpa, ma siamo umani ho sbagliato a non chiudere subito