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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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golem
Non possiamo conoscere “per fortuna” i pensieri di
chi ci sta accanto, neanche tu quelli di tua moglie.
Ma parlando di questa amica di virginia, comunque
questa fantasia a qualcosa serve,
“perchè tutto funziona come deve funzionare”.
Del resto la fantasia, può aiutare l’amore, specie
se è condivisa.
Il mio problema con mia moglie è proprio quello,
la routine e la mancanza di fantasia da parte sua.
Lei non ha nessuna fantasia quando ha rapporti con me,
me lo ha detto , ma lei non riesce a lasciarsi
andare, ha in mente la spesa da fare o la cucina da pulire, i figli …
E comunque non ho con lei la confidenza di un’amica
vera, visto che da giudizi su tutto, anche le piccole cose.
E gli amici e le amiche non giudicano, perchè questa
è la caratteristica principale di una vera amicizia.
E vabbè Vic, è normale che la routine porti alla noia. Ma questo accadrebbe anche con “l’uomo della fantasia” se questa divenisse realtà. È questo che bisogna capire. Io ho voluto capirlo, lei mi ha seguito e ci siamo accorti che ci perdavamo dietro stupidaggini e stereotipi comportamentali.
Essersene liberati ha significato riprendere in mano la vita, che, è banale dirlo, va vissuta nella realtà non con l’immaginazione. Almeno per chi una vita ce l’ha, sennò è normale “immaginarsela”. Abbiamo ottimi esempi anche su LaD di certe fughe dalla realtà no?
Io non so cosa pensi lei quando fa l’amore, so solo che adesso se lo gode e io con lei. E poi ripeto, siamo due caciaroni con un grande senso dell’umorismo che si divertono insieme come ragazzini.
Oggi siamo a Nizza per il ponte sino a domani. Siamo in treno e non dobbiamo evitare neanche il traffico, per cui ce la spassiamo. E poi a fine maggio il Marocco con le città imperiali. Massì, chissenefrega, i soldi a questo servono, a goderseli. E io voglio morire squattrinato. Ma a quel traguardo ci voglio arrivare vivo e con lei. Altri ci arrivano già morti. Infatti per questo faccio l’anatomopatologo su questo forum.
A bientot.
Vic, Golem, scusate ma anche io non sono stata immune sul fatto di avere avuto qualche storia prima di mio marito e, almeno una piuttosto coinvolgente, ma dopo averlo conosciuto, sposato e avuto dei figli con lui, ai miei ex non ho più pensato. Eppure anche io ho ricevuto un’educazione piuttosto rigida, rifacendomi ad precedente commento in cui si parlava di educazione vittoriana.
La mia amica invece, piuttosto libertina come educazione, ha continuamente in testa uno dei suoi ex.
Che vita fa? Una vita apparentemente normale e agiata, tutt’altro che virtuale. Viaggia anche molto per cui direi che la realtà la vive piuttosto bene. Le fa anche comodo mi pare. Solo che, da quanto mi racconta, se le capitasse di fare sesso con il suo ex non so quanto ci sarebbe di immaginazione.
Poi Golem é chiaro che “ogni bella scarpa diventa ciabatta”.
So che alle donne piace essere portate in giro,
quindi buon ponte del 25 aprile.
In Marocco sono stato due volte arrivando fino
a Marrakesh, dove ho visto pure gli incantatori
di serpenti;)
virginia
Ma poi hai superato questa cosa dell’educazione
rigida?
Perchè porta i suoi effetti per anni e alcune
persone non ne escono mai (e parlo
di coppie che conosco).
Fanno l’amore sempre al solito modo
senza variazioni o fantasie in quanto
considerate per la mentalità
di uno dei due (la donna di solito) peccaminose.
Il problema nasce quando il compagno
la pensa in modo diverso e non gli sta bene
questa cosa e al massimo la sopporta per la
famiglia e i figli.
Molti matrimoni vanno avanti a forza di inerzia,
ma a ben vedere non sono più nemmeno matrimoni
è rimasto solo il guscio.
Virginia, non so cosa dirti, ma forse le tue storie hanno avuto un inizio e una fine, e i sogni si sono confrontati con la realtà che li ha “spenti”, in “quella” invece questo non è avvenuto, era stato solo un “desiderio” non ricambiato, nato intorno alla prima esperienza sessuale, e come tale, per una ragazza con certe caratteristiche, DOVEVA avere un determinato esito, e la suggestione romantica ha fatto il resto. Come ripeto, in quasi tre anni di dialogo intorno all’argomento ho scoperto un “mondo” fantastico della psicologia femminile di cui ignoravo non solo l’esistenza, ma persino quali effetti poteva avere nella vita concreta di chi se ne serve in un certo modo. Un mondo nel quale confluiscono imprinting educazionali, culturali, carattere e immaginario mediatico che ne indirizzano la “formazione”, con tutte le conseguenze “schizofreniche” dal punto di vista emozionale che si possono immaginare.
Proprio qui ho riscontrato decine, se non un centinaio, di quegli “effetti” di natura onirica che come ripeto ignoravo potessero esistere e “agire” all’interno di una relazione in corso.
Per quelle tante donne che sono portate a correre con la fantasia non è facile uscire da certi schemi mentali e imboccare la strada della realtà. Per molte di queste sognare a occhi aperti è quasi automatico.
Il punto è che quando si ha un piede per terra e uno sulle nuvole l’equilibrio è precario e si cade prima o poi, trascinando chi ti è attaccato, ed è quello che stava avvenendo in casa mia. Il “dente da latte” alla fine è stato “estratto” e adesso si mastica entrambi lo stesso “cibo”.
Treno in arrivo. Si rientra da Nice la jolie. Ciaò
Bella roba gli incantatori di serpenti. Per mezza boccia di narda ti faccio vedere lo spettacolo a Vergate, mi’ cuggino è proprio bravo.
Comunque, Virginia, c’è ciabatta e ciabatta: ci sono le Grunland, le Birkenstock e ci sono quelle che vendono al Lipl.
Vic io penso che un’educazione per quanto rigida non può domare uno spirito libero.
La mia é stata rigidissima ma mi sono trovata negli anni novanta e non nel medio evo con un mio modo di essere che contrastava parte degli insegnamenti morali ricevuti. E poi dipende anche dai partners che incontri sulla tua strada.
Golem, la mia prima esperienza é stata con un ragazzo che non mi considerava più di tanto. Quella più coinvolgente invece é finita perché lui ha dovuto trasferirsi per lavoro in un’altra città. In pratica due storie in cui la parola fine non é stata scritta. Ma sta di fatto che poi ho conosciuto il mio attuale marito e risvolti clamorosi sul passato non ne ho mai avuti.
Quel che posso dirti é che non c’e’ mai stato nulla di immaginario. Realtà vissute e realtà che sto vivendo che solo il futuro potrà stabilire come andranno a finire.
Ma poi perché sognare un amore passato se quello che sto vivendo mi soddisfa?
Virginia, non ho bisogno di dirti che la gestione del desiderio sessuale attraverso l’educazione morale che si è avuta è una faccenda delicata, e non solo per le donne, e l’imprinting che molte “brave ragazze” ricevono dai primi incontri resta impresso spesso per tutta la vita. Se per qualche motivo sentimentalmente non è stato come si sognava, e la lei in questione NON vuole riconoscere di aver sbagliato, non è infrequente che si inventi delle soluzioni per farsi tornare i conti, e la fantasia ci riesce a farli tornare.
Tu chiedi perché sognare un amore passato se quello che sto vivendo mi soddisfa. Itto ti direbbe “grazie per la domanda” perché il punto è che quello che si sta vivendo NON soddisfa certe aspettative immaginarie che si sono sognate con quello di cui sopra.
Mi spiego meglio. Se si immagina che la vita matrimoniale debba presentarsi come quella dei sogni dipinti di rosa, delle emozioni ormonali e degli istinti giovanili, è impossibile apprezzare la bellezza del rapporto “adulto”, dove prevale la mente e la volontà che non trascura le dolcezze della passione.
Solo con quella lunga discussione lei ha capito che c’è molto altro oltre quelle emozioni “cinematografiche”, ma che si deve cercarlo nella realtà, negli obiettivi raggiunti, nella scoperta del vero “altro” con cui si è deciso di vivere, con i progetti comuni, con il sostegno reciproco nei momenti di difficoltà, nella fiducia e nella stima come pure nella liberazione da eventuali pudori di natura sessuale. Così un “amore” può soddisfare, costruendo il rapporto insieme come si costruisce una casa, o un castello se vuoi. Ma con le fondamenta ben piantate per terra e non per aria, come immaginava lei con l’idea che aveva di quel sentimento, e come lei altre milioni di donne, di cui abbiamo avuto l’occasione di osservarne una significativa rappresentanza anche su questo forum.
Adesso sì che l’ex sognatrice è soddisfatta del rapporto. Perché è reale.
Vic, ma cosa te ne importa dei giudizi? E perché tua moglie dovrebbe giudicarti? Io penso che in certi uomini questa insicurezza di fondo che li fa mettere sulla difensiva, sia collegata a un senso generale di inadeguatezza nei confronti della propria compagna. In un rapporto di amore equilibrato non credo ci sia alcun interesse a giudicare l’altro/a, ma semmai a far presente ognuno le proprie aspettative, al fine di venirsi incontro e ricercare l’armonia.
Relativamente al sesso monotono o “distratto” , ritengo che non c’entri nulla l’educazione rigida, ma, piuttosto, la fatica quotidiana e la stanchezza mentale che ne deriva. Potresti provare ad aiutare maggiormente tua moglie nel lavoro domestico e nella gestione dei figli, in modo che lei si senta più rilassata e libera e non pensi a queste incombenze durante il rapporto. Quanto alle fantasie, non credo sia fondamentale esplicitarle, l’ importante, da parte tua, è provare sempre a fare qualche “variazione sul tema”, senza chiederle necessariamente il permesso, ma verificando direttamente se la sua reazione è positiva.
Secondo me l’immaginazione, in generale, e’ indice di aspirazioni mentali che oltrepassano la realtà e di desiderio di emozioni profonde non sempre facilmente fruibili nella quotidianità, e, per questo motivo, è necessario gestirla attentamente con l’autocontrollo, senza tuttavia pretendere di eliminarla del tutto.