Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
Pagine: « Prec. 1 … 38 39 40 41 42 … 54 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 38 39 40 41 42 … 54 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Golem, non conosco quella coppia per potermi esprimere, ma da quello che racconti non credo proprio si amassero. Anzi ho la sensazione che entrambi si cornificassero a vicenda.
Una coppia come tante e in crisi come hai precisato. Ne conosco anche io. Anche questa non mi pare una novità.
Che io parli su basi teoriche é un tuo pensiero e questa si che é una immaginazione, in quanto di storie ne ho avuto diverse, ma non sono entrata in questo sito per fare l’elenco delle mie vicende amorose.
Quindi permetti anche a me di avere in mano casi veri. Anche perché se tu hai avuto modo di conoscere donne in certe “condizioni” anche io ho avuto modo di conoscere uomini in certe “condizioni”
Ormai ti sei convinto che le donne debbano aggiustarsi la morale con la storia dell’innamoramento.
Io non voglio entrare nelle vicende personali con tua moglie perché sono questioni vostre ma da quello che hai scritto a Rossana, anche a me appare un po’ particolare quello che scrivi riguardo la questione di tua moglie. Una donna, per giunta ballerina e in giro per il mondo che deve giustificare il suo bisogno di sesso inventandosi l’amore con un eroinomane?
E se lo deve andare a cercare in Portogallo quando, come scrive Rossana poteva avere tanti corteggiatori più vicino?
Forse semplicemente provava qualcosa di più di una normale attrazione fisica o forse era solo sesso ma la storia della giustificazione mi pare un po’ assurda.
Però come ho sostenuto su queste…
righe, ognuno é diverso dall’altro e quel che é normale per te non lo é per me.
Come ti ho già spiegato, anche io ho ricevuto una rigida educazione morale, ma se mentre vado al lavoro incontro alla fermata del bus un uomo che mi piace non é che per giustificare questa attrazione devo inventarmi che lo amo. Posso solo dire che mi attrae fisicamente. Poi se dovessi frequentarlo e farci sesso mi accorgerei piuttosto brevemente se trattasi di sesso o di altro. L’equivoco non me lo porto oltre. Ma come me anche molte altre donne.
Virginia,
dimenticavo alcune osservazioni:
1) il passare da un aspetto all’altro, confermando unicamente le tesi di base elaborate per un caso in famiglia, ha finora avuto, a mio avviso, il solo scopo di riconfermare all’infinito che Sally non è mai stata legata al portoghese da sentimento. vale la pena di annullarne l’esistenza per il mondo intero, pur di non ammettere che la propria donna ha amato un altro, in modo diverso, prima del matrimonio.
2) “Tutto quello che è stato scritto da uomini sulle donne dev’essere sospetto perché essi sono nello stesso tempo giudice e parte in causa.” (Poulain de la Barre)
3) secondo me, in linea generale si dovrebbe almeno ammettere, una volta per tutte, che i due generi non vivono affatto la sensualità e il sentimento (l’istinto di riproduzione e quello, non meno importante, d’aggregazione) con le stesse modalità, oltre che con tendenza ad obiettivi primari alquanto difformi. gli uomini, mirano al sesso assicurato; le donne, alla maternità. tutto il resto non sono che esercitazioni sul campo e tentativi vari per trovare il partner con cui condividere uno o entrambi gli impulsi.
4) se tu ed io, con altri utenti e utentesse, ci siamo sentiti più coinvolti della media dal tema perennemente riproposto, c’è da chiedersi, nella logica, quanto lo sia anche di più chi non cessa di cercare conferme ai propri convincimenti, che restano soggettivi.
nessuno possiede in amore criteri assoluti, ed è bene che sia così!
Virginia, io ho spiegato per filo e per segno le dinamiche che portavano quella ragazza a “giustificarsi” per soddisfare un banale desiderio di sesso, e ho parlato anche di come ognuno cerchi la strada che gli sembra più consona per dare un colpo al cerchio del sesso e uno alla botte della morale per soddisfare certi desideri. Trovo curioso che tu metti l’accento su una mia analisi, che trovi “personale” e non applicabile a terzi, mentre continui a reiterare il fatto che a tua volta hai avuto una educazione rigida ma a te non è successo. Cosa vuol dire scusa?
Continuo a ripetere che certe modalità femminili sono “soggettive”, proprio per la colpevolizzazione del desiderio sessuale, ma tu riparametri tutto alla tua esperienza, non seguendo nè l’excursus culturale che ho proposto e che può portare molte donne a giustificare con “l’amore” il bisogno di sesso, né le dettagliate descrizioni di come si svolgevano i fatti di Sally, e persino le dichiarazioni della stessa interessata, che alla fine ha riconosciuto, A SÈ STESSA, che il tipo che incontrava una volta l’anno, era un “comodo” e lecito “sistema” per mettere insieme “cerchio e botte” quando il bisogno di “compagnia” faceva sentire i suoi richiami.
Se tu e Rossana non vi ritrovate in quelle dinamiche, bene, ne siamo contenti, a me invece sembra il contrario, e cioè che preferite NON ammettere che il sesso al femminile ha le stesse impellenze >>>
Rossana, da quel che mi pare di aver capito, Sally dovrebbe essere la moglie di Golem.
Come già scritto nel mio precedente commento non mi piace entrare nel merito di questioni altrui a meno che non mi siano richieste, comunque visto che la storia é stata tirata in ballo più volte dallo stesso Golem, posso solo dire in linea generale che anche a me sembra che questa donna abbia provato qualcosa per quest’uomo, che sia solo attrazione fisica o sentimento.
Per il resto mi sembra piuttosto scontato il fatto che i due generi, maschile e femminile vivano, in genere, la sessualità e il sentimento in maniera totalmente differente. Fatte le dovute eccezioni che, a mio avviso, confermano la regola.
>>> di quello maschile, che però ha meno “moralismi” a cui rispondere.
Tu credi che si cornificasse quella coppia? E cosa te lo fa pensare? Forse il fatto che ti senta immune da certe tentazioni? Io invece ti dico che nel leggere quello che dici non mi appari diversa da quello che sentivo da quasi tutte le donne che si sono sorprese di scoprirsi “traditrici”, quando in realtà si sono accorte solo di avere delle idee stereotipate sul sesso vs amore.
Come vedi i tuoi giudizi sul comportamento di quell’ultima donna di cui ho parlato si rifanno ad una “tua” visione particolare e non alla possibilità che quella donna si sia trovata di fronte ad una situazione che NON immaginava di vivere e ne abbia parlato col marito.
Se fosse stata del genere a cui pensi tu, avrebbe fatto “la furba” e mi contattava senza dire niente al marito una volta a Milano, visto che sapevamo entrambi i nostri indirizzi. Come hanno fatto alcune di quelle che volevano farsi trombare da me. Una di queste si fece 1000 chilometri fingendo una visita “specialistica” a Milano per raggiungere lo “scopo”. Le “visite” furono due, solo una dal “dottore”. Vita vissuta, da me.
Eyes wide shut Virginia, e quel “per giunta ballerina” la dice lunga sulla tua mentalità. Tutte mignotte no?
Io è questa “ipocrisia” che ho voluto che mia mia moglie vedesse, e ci siamo riusciti.
Forse anche quella coppia ha fatto lo stesso. Puoi escluderlo?
E dì a Ross che le conferme le ho da un pezzo.
“…posso solo dire in linea generale che anche a me sembra che questa donna abbia provato qualcosa per quest’uomo, che sia solo attrazione fisica o sentimento”.
Virginia, la Rossa ti dirà quello che ama pensare per farsi tornare conti che non le tornano, è brava a farsi le ragioni che gradisce quando quelle evidenti non le piacciono, ma non potrà saperlo meglio di me e della mia lei come stanno le cose, se mi permetti. Io sono quello che se avesse scoperto che la moglie fosse stata “realmente” legata a quel tipo, l’avrei accompagnata da lui. Quello che dovrebbero fare tutti i mariti di quelle donne che hanno “VERI” sentimenti retroattivi in atto.
Se non credi che ci siano donne che si convincono di “amare” un uomo per poter fare sesso senza rimorsi, è bello che lo pensiate, ma la realtà è diversa. Proprio perché, come dice continuamente la love expert, ritenendo che sia io a generalizzare, siamo tutti diversi nei percorsi, ma uguali negli scopi che li attivano. Specie “quello”.
Se ci tieni a saperlo, il tipo manco sapeva che lei fosse “innamorata”. È stata la prima sco.... della vita di lei, e il resto l’ha fatto la “mala educazione” per la quale lei “doveva” amarlo. Oggi Anonimo parlava con Franci di “mentire a se stessi”. E quello è stato un classico caso di autoinganno. Non so più come dirlo: bisogno di “compagnia” uguale bisogno di sesso. La cosa più normale della vita, ma ancora un tabù per molte donne. L’amore è un’altra cosa.
Caro kaber,
è il tempo ad alleviare la sofferenza e ad affievolire i ricordi, unitamente alla motivazione ad andare avanti, se non altro per il bisogno di costruire, e di migliorarsi, insito in ogni essere umano pensante. La mia esperienza di sofferenza in amore non è mai durata più di 4 mesi: dopo 4 mesi di no contact, ma anche meno, anche l’amore più grande svaniva, per lasciare il posto a nuovi e più grandi progetti. Non sono mai riuscita a fossilizzarmi su un’esperienza limitante e non costruttiva, magari potenziale causa di una mia regressione esistenziale. Questa è la mia esperienza. Ti consiglio di conoscere gente nuova: il resto verrà da sé.
Virginia,
sì, si è appreso che Sally ha sposato Golem quasi tre decenni fa. nei primi 20 anni di matrimonio, magari perché anorgasmica oltre che connotata da sessualità di stampo anglosassone, non ha dato al cagliente marito salentino le gratificazioni sessuali quantitative (e forse qualitative) che questi ritiene abbia accordato, a suo tempo, al portoghese (come scoperto da diari tardivamente esplorati in incognito).
il resto della storia è arcinoto, in tutti i dettagli, ritoccati e alleggeriti qua e là nel tempo…
aggiungo ai precedenti contributi l’osservazione che, a quanto so, la libido femminile non è mai stata studiata a fondo come aspetto a se stante ma solo come derivazione della libido maschile. per una conoscenza più mirata in merito sarebbe utile un approfondimento di genere.
è innegabile che la sessualità abbia una funzione sostanziale, compenetrando l’intera vita, ma non si tratta di un dato irriducibile: c’è nell’esistente umano una “ricerca dell’essere” più originaria e più ampia, di cui non rappresenta che una parte (come evidenziato da Sartre e da Bachelard).
avrei apprezzato di più se un marito si fosse impegnato a comprendere e risolvere il blocco sessuale psicofisico della moglie piuttosto che risolvere il problema avvilendo un suo passato vissuto.
lieta, comunque, che la coppia abbia raggiunto un reciproco soddisfacente equilibrio, a seguito delle specifiche difficoltà che hanno delineato la loro crisi.
buon fine settimana!
Come piace a Rossana pescare nel torbido. È interessante notare la gesuitica perversione con la quale ha parlato degli orgasmi, dimenticando che non è vero che lei ha concesso di più a nessun altro, proprio per il “blocco”, portoghese compreso.
Il suo era un problema che nasceva da lontano e che nel caso in discussione si era idealizzato sulle sensazioni del desiderio non soddisfatto dalla presenza del desiderato. Era un vivere di favole romantiche. La nostra esperta non ha capito e non vuol capire che i limiti di espressione erotica erano dovuti proprio a quel blocco sessuofobico che le era stato inculcato e che insieme ABBIAMO RIMOSSO. Questo è vivere la coppia costruendo assieme la strada da percorrere mentre si superano gli ostacoli che ne impediscono di percorrerla, e non le teorie lette qua e lá, ma che non si sono mai vissute veramente. Lei “avrebbe preferito che” manco se vivesse con noi.
Poteva parlare di tutto il resto della storia ma “l’orgasmo” la intriga sempre, oltre a citare Sartre e Bachelard, di cui non ha letto niente ma che fa figo. Con questa atmosfera pseudointettuale, richiama con maligno brutalismo i problemi intimi dovuti a quel blocco di maturazione che erano presenti, ma che io ho avuto il coraggio di mettere in piazza per spiegare il percorso di “guarigione” seguito. Problemi che sono più frequenti di quello che si pensi, ma che non tutti se la sentono di dichiarare.>>>