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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Golem, ti ripago con la tua stessa moneta: come parlare di colore ai ciechi!
Ti ho già spiegato che quelle donne giuravano a te di essere convinte del loro amore, ma in cuor loro, stanne certo, non lo pensavano.
Si certo io sono sicura del mio amore per mio marito, perché tu non lo sei di tua moglie?
Non puoi relegare un tuo fatto personale a regola per tutto l’universo femminile. La chiami prova vivente, ma ammesso che lo sia ciò riguarda un singolo caso che tu sembra voglia applicare a chiunque.
Ti sei fatto una convinzione che tutto dipende dalle imposizioni morali. Non é così, ti ho fatto l’esempio di Babbo Natale e la Befana. Rossana lo ha recepito.
Ho letto la testimonianza esterna che hai riportato sulla chat. É una usanza di un altro popolo. E soprattutto di un piccolo villaggio isolato dove la cerchia di persone credo sia piuttosto ristretta. Mi piacerebbe sapere cosa accadrebbe se queste coppie, una volta formatesi si trasferissero in una città occidentale. Magari divorzierebbero tutte. Ma pensi che il sesso libero esista solo in quel villaggio della Cambogia? Oggi in Europa, in Italia, in America il sesso non é libero? E le donne non scelgono il partner con cui andare a letto eppure i divorzi ci sono in massa ?
Golem guarda che io ti capisco benissimo, non sono una cieca che non vede i colori. Semplicemente non condivido alcune cose che dici.
Virginia,
dal caso di una giovane ballerina inglese, in giro per il mondo, che fra tanti corteggiatori ha scelto di legarsi per 5 anni con quello che “più le faceva sangue”, siamo arrivati, dopo quasi un lustro, a dibattere se gli esseri umani siano maggiormente condizionati dalla genetica, accumulata nei millenni, oppure dall’ambiente in cui crescono.
da un episodio minimo, ai massimi sistemi, che ancora non hanno trovato soluzioni condivise fra fior di studiosi. così come in amore c’è chi, da secoli, vede soltanto il trucco di natura per perpetuare la specie e chi, invece, insiste sul bisogno umano di aggregazione, magari anche solo temporanea, che induce all’amore fra partner. nessun responso consolidato neppure in questo contesto.
si chiede di spiegare l’origine del sentimento alla stregua dell’erezione del pene o dell’emissione di liquido vaginale che caratterizzano l’eccitazione sessuale.
“Periodicamente si tenta di ‘biologizzare’ la psiche umana, misurandone i meccanismi biochimici (ormonali, enzimatici, ecc.) delle reazioni emotive. E così gli appetiti erotici, sepolti nel passato sotto la coltre del pudore o congelati sotto l’occhio della morale, ora figurano sui tabulati dei computer. Ma, pur essendo vero che le emozioni sono scatenate da ormoni, enzimi e altre sostanze chimiche, i sentimenti restano i VERI registi dello psichismo. Essi, anche se partono da nervi e cellule, NON sono valutabili.
segue…
segue…
La conoscenza biologica non esaurisce dunque l’essere umano, che è anche istinto, sentimento, emozione. I dati organici della biologia ci informano che il piacere, sia maschile che femminile, ha sede nell’area diencefalica (°), ma NON ci dicono affatto se un adulto sa amare bene o male, se fa l’amore o pratica soltanto coiti, se cioé vive un rapporto di coppia maturo o immaturo.
(…)
La vera educazione dovrebbe essere quella che insegna all’individuo a incanalare la propria istintualità nell’affettività. Non si può infatti esercitare una buona sessualità se non si è capita la psicologia dell’amore, perché amore e sesso sono inseparabili e uno incentiva l’altro. Le pulsioni erotiche, se ben sublimate, sono energie positive che formano la ricchezza dell’umanità.”
(°): Il centro cerebrale del piacere pare sia l’ippotalamo, che regola molte altre funzioni fondamentali dell’organismo, come la termoregolazione, la sensazione di fame e di sete, ecc.
(Da: “Che cos’è l’amore” di G. Dacquino)
“Ma la prova più inconfutabile che desiderio sessuale e attrazione sentimentale siano due emozioni distinte è fornita da quegli americani di mezza età che si fanno iniezioni di testosterone per aumentare l’impulso sessuale. L’effetto della sostanza provoca un aumento del loro desiderio sessuale, ma NON SI INNAMORANO.”
(Da: “Donne: il primo sesso” di H. Fisher)
potrei citare altri saggi ma mi piace accostare antropologia e psichiatria.
Virgi, ma perché ti senti chiamata in causa anche tu come successe alla tua fan? Io non voglio convincere te o lei, che tra l’altro credo che parliate più su basi teoriche che non pratiche, perché non vi immagino reduci da decine di storie. Io ho ovviamente conosciuto molte più donne di voi in “certe condizioni”, quindi mi permetterete di poter avere sotto mano casi “veri”, che ho ricollegato alla luce della mia vicenda? Oggi me ne è venuto in mente un altro clamoroso per esempio. 25 anni vacanze in Puglia con amici e ragazze al seguito in campeggio libero sullo Jonio, un paradiso caraibico in quegli anni. Ci ritroviamo con un gruppo di bella gente dentro la macchia mediterranea e le dune, tutti più grandi di noi e sposati. Un medico di Bari con moglie e figlio, una coppia di Firenze di cui lei chiamammo subito la bonazza, e un’altra bellissima coppia di Milano con due figli di 6, 7 anni. Lei una bella e volitiva donna sui 35 anni e lui pure meglio per i miei gusti, professore universitario di glottologia, simpatico, colto e intelligente e affascinante come pochi, e lo dico da uomo; e suonava pure la chitarra. Figurati la sera, tra grigliate canzoni e Primitivo di Manduria. Sembrava di essere una piccola comunità su un’isola deserta. Una delle vacanze più belle e libere mai fatte. Non un equivoco di nessun genere.
Un bel giorno i due bambini di questa coppia idilliaca, che giravano liberi come animaletti nell’isola dei Pirati >>>
>>> entrano nel nostro accampamento e a un certo punto uno di questi rivolgendosi a me mi dice: “ma lo sai che tu piaci alla mia mamma? Lei dice che sei bello”. In effetti era vero, e non lo dico per fare il buffone, perché quel ragazzo non c’è più, ma solo per segnalare un fattore destabilizzante legato al famoso sesso.
I bambini avevano sentito delle discussioni tra i genitori e candidamente sono venuti a parlarne. La mia ragazza del momento si è messa a ridere, e non era una che lo faceva spesso. Ero si un bel giovane non scemo, e avevo notato che lei era carina con me, ma il prof non era da meno, e in più aveva un carisma che notavo persino io. Fu utilissima quella ingenua confessione, perché ci regolammo di conseguenza per evitare che la vacanza degenerasse. Infatti fini bene.
Una volta a casa, molti mesi dopo, decisi di andarli a trovare. Abitavano a Segrate. Volli andare per salutarli e togliere ogni dubbio sulla situazione, perchè lui non era scemo.
Feci bene, e apprezzarono, perché capirono che io avevo capito che tenevo che quella bella coppia restasse tale. Stavano facendo i bagagli per trasferirsi in Umbria, anche a causa di quella crisi. Fu un bel momento per tutti.
Non li ho più sentiti.
Allora Virgi? Lo amava, non lo amava o cosa? E aveva un c.... di uomo che avrei voluto io se fossi stata una donna.
Quanti ormoni c’erano in quella sbandata? Cos’era? Che mi dici?
Ho finito i caratteri. Ciao
Rossana, sulla Chat
Virginia,
ottime le chiusure di sintesi, a cui sono arrivati quasi tutti i ciechi a cui, via via, sono stati descritti colori:
– “Non puoi relegare un tuo fatto personale a regola per tutto l’universo femminile. La chiami prova vivente, ma ammesso che lo sia ciò riguarda un singolo caso che tu sembra voglia applicare a chiunque.
Ti sei fatto una convinzione che tutto dipende dalle imposizioni morali. Non é così, ti ho fatto l’esempio di Babbo Natale e la Befana.” – per lo meno si dovrebbe poter accettare che NON sia PROPRIO SEMPRE così!
– “Oggi in Europa, in Italia, in America il sesso non é libero? E le donne non scelgono il partner con cui andare a letto eppure i divorzi ci sono in massa ?” – anche Sally, in epoca post-rivoluzione sessuale, avrebbe potuto scegliere di fare sesso, paludato da amore, con qualcuno logisticamente più vicino e con un futuro più promettente di quello del portoghese… DIFFICILE credere che una ballerina in giro per il mondo fosse vittima di un’educazione più repressiva della norma…
se non si condividono alcune TESI (non una soltanto), si diventa LIMITATI:
– a livello mentale, per scarse capacità di ragionamento o di argomentazione;
– a livello culturale, per carenza di approfondimenti dotti;
– a livello pratico, per carenza di esperienze dirette.
e, se quanto sopra non basta per elevarsi sopra la massa dei tubi digerenti, si diventa automaticamente sia INATTENDIBILI che, nella migliore delle ipotesi, INFANTILI.
segue…
segue…
negli ultimi 3-4 anni, nell’ambito del “caso Sally”, costantemente riproposto come soluzione da applicare a TUTTE le difficoltà amorose specificamente femminili, sono stati sviscerati i seguenti aspetti:
– sindrome della crocerossina;
– balordaggine femminile nell’orientarsi in ambito amoroso;
– inutilità e necessità d’azzeramento postumo di amori non corrisposti;
– scelta della “femmina” legata a sensualità e scelta della “donna” legata ad affidabilità;
– illusione nell’innamoramento;
– bisogno pressante di sesso giovanile, da paludare “al femminile” con sentimento;
– amore come realtà unicamente ormonale/riproduttiva (gay e lesbiche esclusi);
– prevalenza di istinto su ragione, in ambito d’innamoramento, e viceversa, quando si tratta di “costruire” l’amore/rapporto di coppia;
– validità di sentimento legato esclusivamente alla durata del “per sempre” delle favole;
– infantilismo della fantasia amorosa femminile;
– prevalenza della cultura sulla genetica;
– incontrollabili impulsi sessuali in donne “felicemente” sposate;
– cinismo in opposizione a romanticismo.
Dal più al meno, tutto e il contrario di tutto, pur di uscirne sempre al di sopra di tutto e di tutti, unico depositario di verità, estensibile all’intero genere femminile di tutti i tempi.
grazie per l’impegno che hai investito nel confronto. invidio, in senso buono, la tua capacità di chiarezza nella semplicità sia di sintesi che d’espressione.
Non è neanche difficile individuare nei comportamenti umani una comune genesi psicologica. Non c’è bisogno di richiamare alla memoria movimenti di massa “pilotati” da norme morali e convenzioni sociali espresse sottoforma di ideologia, che sia pure soggettivamente faceva reagire milioni di soggetti sottoposti ad uno stimolo, nello stesso modo. Cosa che oggi è perfettamente sfruttata dalla pubblicità.
Come agisce quest’ultima per raggiungere l’obiettivo? Semplice, è cosciente della psicologia di massa che attinge ai parametri comportamentali della cultura del momento, percependone i “desideri” in essa contenuti e fomentandoli subliminalmente.
Il comportamenti amoroso maschile e femminile segue le stesse logiche, anzi, in maniera ancora più restrittiva. La parte femminile, per esempio, è condizionata da una moralizzazione punitiva della propria sessualità, esattamente al contrario della parte maschile, quando, in termini strettamente logici se non di libertà personale, dovrebbero essere accettate nella stessa maniera.
Nel caso in argomento, se non si tiene conto che la comune cultura morale, e l’educazione etica che corrisponde ad una specifica categoria umana, risentono in maniera inconscia di migliaia di anni di questi condizionamenti, non si capirà mai che certi comportamenti di natura sessual-amorosa seguono un “rito” comune molto più uniformato di quello che la soggettiva visione del proprio libero arbitrio possa far pensare.
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Dato lo stesso esito, non sarà lo sviluppo di una certa vicenda che la renderà diversa da quella di milioni di altre, perché se la strada appare diversa, l’obiettivo era il medesimo per tutti. Ma ognuno crede di viverlo in maniera originale ovviamente, specie quando si tratta di uno scopo tra i più importanti della propria esistenza come dovrebbe essere l’amore.
In realtà solo osservando il piccolo spaccato di umanità che si avvicenda su queste pagine, si potrebbero limitare le categorie umane che credono di aver vissuto una storia “unica” in non più di cinque. Chi è felice col partner e vive il “vero” amore; chi è stato lasciato inopinatamente e non sa perché; chi pensa al vecchio amore nonostante sia accoppiato; chi ne ha uno in parallelo come amante; e chi ama pazzamente ma non è ricambiato. Lasciamo da parte scambisti e puttanieri che con l’amore non c’entrano niente, ed ecco come l’incredibile “variabile soggettività” di storie, come immaginato da Virginia e Rossana, si riportano ad un comune denominatore. Questo a prescindere dalle personali convinzioni che fanno pensare al singolo individuo di aver vissuto una vicenda “unica”. Basta interrogare due innamorati e ti risponderanno che sono i più felici del mondo. Cosa ovviamente non vera ma che si vuol pensare che lo sia. E lo si “sente” anche.
Ecco perchè la vicenda che ho descritto è “identica” a milioni di altre. È la trama di un copione teatrale. Cambiano solo gli attori.
Vediamo quelle che confermo e le “invenzioni” rossaniane.
– sindrome della crocerossina; (Spesso)
– balordaggine femminile nell’orientarsi in ambito amoroso; (Cosa vuol dire?)
– inutilità e necessità d’azzeramento postumo di amori non corrisposti;( No. Lucida revisione)
– scelta della “femmina” legata a sensualità e scelta della “donna” legata ad affidabilità; (Hahaha. Chi, io?)
– illusione nell’innamoramento; (È ovvio)
– bisogno pressante di sesso giovanile, da paludare “al femminile” con sentimento;(Si)
– amore come realtà unicamente ormonale/riproduttiva (gay e lesbiche esclusi) (Inclusi. L’istinto è quello, il “terreno” no)
– prevalenza di istinto su ragione, in ambito d’innamoramento, e viceversa, quando si tratta di “costruire” l’amore/rapporto di coppia; (Ovvio)
– validità di sentimento legato esclusivamente alla durata del “per sempre” delle favole. (L’amore è per sempre, l’illusione no)
– infantilismo della fantasia amorosa femminile; (Spesso, ma per immaturità emotiva)
– prevalenza della cultura sulla genetica; (Non capisco. La cultura “indica” la strada da percorrere. È inevitabile.)
– incontrollabili impulsi sessuali in donne “felicemente” sposate; (Ci hanno fatto delle biblioteche sull’argomento)
– cinismo in opposizione a romanticismo. (Realtà versus illusione).
Voto 5 +
Serve più attenzione quando vengono esposti gli argomenti. Alcuni passaggi sono assolutamente inventati.