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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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>>>Io invece sono persuaso che molte di quelle donne fossero realmente “convinte” di “amare” secondo i canoni “tradizionali”. Se lo dicevano. Solo non avevano avuto modo di trovarsi di fronte a un episodio “rivoluzionario” che le ha messe in crisi di fronte ad un “desiderio” che non pensavano di poter provare. E ti giuro che ho assistito a cose imbarazzanti, se penso agli uomini che avevano a casa. “Mio marito va via il tal giorno”; oppure, “rientra a quell’ora”; “non vieni mai a Imola per la Formula Uno?”. Cosa credi che volessero da me? I sentimenti? No, li inventavano per dare un quadro lecito a “quel” desiderio.
Qualcosa che non quaglia. Perchè tu ti senti inattaccabile e queste donne si sono trovate “spiazzate”? E io non ho mai fatto il marpione con nessuna donna in vita mia. Parlavo come parlo con te.
Dove vanno cercate le cause secondo te se non in una educazione morale che ha alterato la visuale dell’amore. Ma ripeto, a me non interessa saperlo, se non per quello che succedeva a mia moglie, però le mie conclusioni sono quelle che moltissime donne sono vittime ignare di illusioni pilotate dalla loro cultura e sottocultura morale.
Le Masai o le Inuit hanno desideri sessuali come tutte, ma li esplicitano diversamene. Contaci.
Rossana, piantala di scrivere a Vic parlando della mia storia. I tre anni non erano la rivisitazione di UNA “storia”, ma di UN MODO INTENDERE LE STORIE. Una differenza abissale tra le due cose.
Golem, guarda che io non do nulla per scontato.
E non credo che Rossana si debba rassegnare, anzi mi pare che anche io abbia cercato di dirti che ognuno di noi é diverso dall’altro.
Quelle donne hanno prima di tutto tradito il proprio marito e poi, successivamente, forse anche i loro principi.
Di base c’e’ il fatto che non amavano il marito, altrimenti con te a letto non ci venivano.
Golem, non esiste un canone tradizionale per amare, o si ama o non si ama. E quelle donne volevano solo venire a letto con te per una, due, tre volte. E non si inventavano nessun sentimento credi a me.
Cerchi le cause? Sono semplici, cercavano un diversivo, un qualcosa che le facesse uscire dal quotidiano, un’emozione diversa ormai sopita da anni di matrimonio con un uomo con il quale da tempo si era spenta la passione e che magari tradiva a sua volta.
Queste cose succedevano anche in tempi passati, quando il divorzio non esisteva, la morale era rigida e la religione cattolica dettava legge.
Sembra che tu releghi i sentimenti a imposizioni culturali, mentre essi non sono il prodotto di una cultura morale.
Io, come tante donne, ma anche come tanti uomini, amo mio marito perché l’ho scelto in base, non solo all’attrazione fisica, ma soprattutto per il suo modo di essere, di interpretare la vita e di essere in sintonia con me. Ciò non toglie che nella vita si possa sbagliare partner oppure sceglierlo semplicemente per non restare soli o per avere dei figli.
Non tutti hanno la
fortuna di trovare la persona giusta. Il matrimonio é spesso un terno a lotto, ma é un vecchio detto e, in fondo anche questo non é una novità.
Poi é chiaro che possono esserci persone, che consce del fatto di aver sbagliato persona, rispettano i propri principi morali, secondo i quali il partner e la famiglia non si tradiscono.
Ma ti domando ancora, dov’e’ la novità?
Certo che le donne Masai e Inuit hanno desideri sessuali come tutte ma anche dei sentimenti come tutte, pur se non enfatizzati dal romanticismo.
Va bene Virginia, non ci capiamo. Conosco questo momento di empasse nella comunicazione. Io cerco di capire da cosa nascono certe “reazioni”, ma tu mi dici che questo succede da sempre, il che è ovvio perchè siamo tutti immersi in una certa cultura, ed è per questo infatti che, pur con giustificazioni diverse, tuttavia quelle donne sono giunte tutte alla stessa conclusione, e tutte “sicure” del “loro amore”, coniugale e non, verso il compagno. Pur non usando appoggiarmi ad altri per essere sicuro delle le mie riflessioni, spero avrai notato che Sospeso in altri thread è giunto a conclusioni molto vicine alle mie quando parla delle aberrazioni che ha prodotto una certa cultura, ma a te basta che “è così”. Constati senza spiegarti il perchè “è così”.
Non è affatto vero che si ama o non si ama. Si AMA secondo certi criteri che sono la istituzionalizzazione dei sentimenti provenienti dall’istinto sessuale che li ha mossi, secondo certi “standard” locali.
Hai mai sentito parlare delle “Capanne dell’amore” in Cambogia? E il “Ballo della Purezza” in alcune comunità di cattolici evangelisti negli USA? Ecco, se vuoi, cercali su internet e vedrai come la VISIONE dell’amore non la stessa dappertutto, come lo immagini tu e altri che si fermano ad osservare il nostro come riferimento assoluto. E sono uomini e donne come noi, che se fossero cresciuti a Bagnacavallo “amerebbero” secondo i canoni di quella cultura.>>>
>>>In entrambi casi citati, “quell’amore” nasce da una gestione OPPOSTA del solito istinto sessuale, tradotto in AMORE. Il sesso è universale, ma la sua gestione è “particolare”, e l’amore è una diretta emanazione culturale del sesso, che nella nostra cultura che ha “moralizzato” quell’istinto crea infiniti equivoci e malintesi. Dall’inventarsi l’amore per giustificare un banale desiderio di sessuale, al seguire i clichè tradizionali, sino al porno, tutti rientriamo in quella visione “locale” dell’amore. Io stesso ho scelto una donna perchè rientrava nei parametri dei miei “gusti”, proiettati in una vita in comune IN QUESTA SOCIETA’, è chiaro che non potrei “amare” una Bantù con i suoi principi, ma potrei portarla a letto. E lo stesso tu, potresti trovare attraente un fusto Bantù, ma scommetto che “lucidamente” non progetteresti mai una vita con lui, non lo AMERESTI, se non IN TEORIA.
Io lo ripeto per l’ennesima volta che ho “scoperto” che la donna che ho sposato si trascinava una visione “retorica” del sesso, e che questa dipendeva da quella aberrazione culturale che la faceva sentire colpevole se NON lo collegava all’amore, con un escamotage morale che ne condizionava il sano sviluppo emotivo, stop. Da lì ho allargato la ricerca ad altre culture, scoprendo il perchè di quell’escamotage inconscio.
Quell’amore a cui pensi è il NOSTRO, ma PIENO di TABU’ che creano rischi di essere frainteso.
Virginia,
la semplicità e la chiarezza verbale con cui ti esprimi comunicano la bellezza della tua interiorità.
stupendo il raffronto con il credere alla Befana o a Babbo Natale! da ricordare anche queste due sintesi:
– “non esiste un canone tradizionale per amare, o si ama o non si ama.”
– “Sembra che tu releghi i sentimenti a imposizioni culturali, mentre essi non sono il prodotto di una cultura morale.”
ho già riportato l’estratto che segue almeno un paio di volte ma non ne conosco altri altrettanto netti e incisivi:
“Nel 1992 furono esaminati dagli antropologi i dati relativi a 166 società di vario genere, scoprendo evidenze di amore SENTIMENTALE in ben 147. Per quanto riguarda le altre 19, gli antropologi avevano semplicemente omesso di esaminare questo aspetto della vita.” (Da: Donne: il primo sesso” di H. Fisher)
è possibile che si stia andando verso una società più robotizzata. resta il fatto che il sesso si può sempre trovare mentre l’amore non può che avere una sua intima e spontanea sorgente, al di là di epoche, luoghi, usi e costumi.
potranno cambiare le parole con cui suscitarlo o descriverlo ma questo non scalfirà minimamente l’intensità e la durata di ogni singolo sentimento amoroso.
un abbraccio.
Golem, mi pare che in un tuo precedente commento tu abbia scritto di amare tua moglie. Quindi anche tu la ami secondo certi criteri che sono la istituzionalizzazione dei sentimenti provenienti dall’istinto sessuale che li ha mossi, secondo certi “standard locali”?
Io non mi sono inventata l’amore per giustificare un banale desiderio sessuale. E se avessi trovato attraente un fusto Bantu’ e frequentandolo avessi trovato delle affinità che vanno oltre il sesso perché mai non avrei potuto progettare una vita con lui ? Paradossalmente potrei dirti che sarebbe stato più difficile essere attratta sessualmente da questo Bantu’.
Continui a scrivere che quelle donne erano sicure del loro amore. Ma io da donna ti dico che se una donna va a letto con un altro uomo, sicura del proprio amore non lo é di certo.
Io constato senza spiegare? Cosa dovrei spiegare scusa? Ti ho scritto più volte che in ogni parte del mondo si ama con i sentimenti, a prescindere dalle culture e le regole vigenti.
Tu continui a portarmi esempi di altri mondi come la Cambogia. Ognuno ha le proprie usanze, regole e religioni e ogni popolo le applica a suo modo. Ciò non toglie che ogni singolo individuo, sia esso uomo o donna possa provare dei sentimenti che vadano al di là del semplice desiderio sessuale.
A me sembra molto più consona e chiara la citazione di Rossana riguardo l’esaminazione di 166 società di vario genere e sulle quali sono state scoperte evidenze di amore sentimentale
su 147, mentre sulle restanti 19 avevano omesso di esaminare questo aspetto.
É una ricerca come se ne potrebbero effettuare tante, ma ribadisce quello che ti sto scrivendo da tempo.
E anche questa ricerca testimonia dei fatti piuttosto normali e che non rappresentano una novità.
“Il sesso si può sempre trovare mentre l’amore non può che avere una sua intima e spontanea sorgente, al di là di epoche, luoghi, usi e costumi. Potranno cambiare le parole con cui suscitato o descriverlo ma questo non scalfira’ minimamente l’intensità e la durata di ogni singolo sentimento amoroso.”
Concordo Rossana.
“Sembra che tu releghi i sentimenti a imposizioni culturali, mentre essi non sono il prodotto di una cultura morale.”
Come parlare di colore coi ciechi.
Sembra a te Virginia. Io sto dicendo da mesi che spesso i sentimenti vengo FRAINTESI a causa di una perversa visione delle istanze da cui nascono, e non che non esistono, non che non esiste l’amore. I tuoi sentimenti sono veri a quanto pare, tu ne sei convinta e va bene no? Personalmente ti ho detto che io ho trovato diverse donne che giuravano di essere altrettanto convinte, ma, al contrario di te, evidentemente si sbagliavano. Il perchè si sbagliassero pur essendo certe dei loro SENTIMENTI, credo di averlo individuato nelle stesse ragioni “perverse” che avevano portato la donna che amo a “gestire” il bisogno di sesso nei termini che dovresti sapere ormai, e che non è più il caso di ripetere, intravedendo quell'”escamotage” di natura morale sia nelle esperienze vissute all’esterno della coppia che all’interno di questa, ma anche qui in questo forum.
Se non sono riuscito a spiegarmi pazienza. Io sono responsabile di quello che dico, non di come viene compreso. Mi resta la prova vivente di quello che sostengo, e quello mi può bastare.
Virginia, se ti vuoi leggere una testimonianza “esterna” su quante “varie” siano le forme di amore, e di come il sesso le condizioni, vai sulla Chat, dove ho riportato un articolo di un’antropologa. Vedi tu come interpretarlo.
Va bene Virginia. Credo che col mio post 379 è chiaro che non ci capiamo.
Io parlo di possibili aberrazioni del sentimento causate della nostra cultura sessuofobica, e del perché possa accadere, e tu parli che il sentimento è sentimento. E se nasce da un’illusione, quella famosa aberrazione? Se quello che si “vede” è un “miraggio” romantico? E se fosse una “scusa” inconscia per fare sesso senza sentirsi delle donnacce, come ci ricorda il Vangelo, che non vuole che si fornichi? Io cerco di spiegare perché certe donne convinte di “amare” forse sono state vittime ignare di quelle possibili aberrazioni, e tu rispondi con l’ovvietà che tradivano perchè non amavano il marito, ma non sai dirmi perché fossero convinte del contrario, e perché questo non potrebbe dipendere da quelle ipotesi di cui ho parlato. C’è una spiegazione per tutto o no? Per me c’è, e io ho l’ho cercata attraverso una ricerca storica, religiosa e psicologica, culturale tout court, del perché “credevano ma non lo erano”. Così come nel caso che ha riguardato la mia lei che “doveva” sentirsi innamorata per giustificare certi bisogni, perché questo LE è emerso. Se credi che non esistano queste “realtà amorose parallele” e l’amore è sempre amore anche quando è solo immaginato, fermiamoci qui. Ho già vissuto certi momenti sul forum. Non credo che sia il caso di continuare.
Ma troverai parecchi con cui essere d’accordo. Sono in esuberanza.
Ciao e grazie per la chiacchierata.