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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Acquadirose, tu ti avvicini sempre più alla risposta, non rendendoti conto che la tua domanda contiene in sè quella risposta, della quale ho parlato abbondantemente per anni, dopo la faticosa ricerca che come sai ho condotto. Perché credo di aver bisogno di una cosa ma in realtà salta fuori sempre il sesso come sottofondo? Questo ê il quesito che ti assilla.
Ne ho parlato per anni ormai. Gli “accessori” romantici di cui parli, sono sovrapposizioni culturali intervenute nella formazione e nella codificazione sociale di certi bisogni, che si sommano e giustificano eticamente il diverso e più attento approccio femminile alla “scelta” del maschio. L’azione “culturale” è talmente pervasiva e inconscia che la riteniamo “naturale”. È il nostro “programma” occidentale alle relazioni sessual-amorose “lecite”.
Ti faccio un esempio di come la cultura condizioni sino all’assurdo i comportamenti umani?
Nel 1999 un Boeing 747 cargo della Air Korea, precipita uccidendo gli occupanti. Facendo le indagini per capirne le cause, si scopre che il comandante non aveva interpretato correttamente gli strumenti che indicavano l’assetto del velivolo, e il copilota, che se ne era reso conto, non intervenne perchè il rapporto gerarchico tra le due “figure” rispettava le antiche regole, molto rigide, tra le gerarchie. In pratica, quel copilota “sapeva” che sarebbe morto, ma il “condizionamento” di cui era imbevuto sin dalla nascita verso il “superiore” gli…>>>
>>> “impediva” di immaginare una “ribellione” ad un’autorità che lo stava portando alla morte. E così è stato.
Puoi immaginare se ci fossi stato io, occidentale, come copilota cosa succedeva? Poteva andare affanculo Kim So Yung e i suoi gradi.
La compagnia aerea coreana al termine delle lunghe indagini, dovette ammettere il “pericolo” che quella cultura creava di fronte a situazioni dove le “regole locali” non si confacevano con quelle che le REALI SITUAZIONI imponevano, dovettero rivedere TUTTE le procedure dell’addestramento dei suoi piloti. Con successo, raggiungendo i livelli di eccellenza delle compagnie occidentali.
Insomma, se non capiamo che ogni attrazione, con le manifestazioni fisiologiche e emotive che l’accompagnano, verso un soggetto etero se siamo etero e omo se siamo omo, ha una lontana ma non meno evidente ragione SESSUALE, non ne usciremo mai con una risposta convincente.
“Darsi” delle ragioni romantiche è OVVIO, è civile e culturalmente GIUSTO. Ma quelle sono solo GARANZIE che vogliamo per non sentirci etichettate (al femminile specialmente) come donne facili e vittime degli istinti.
Io sono certo che le tante delusioni, fallimenti e illusioni legate all’amore nascono proprio dall’errato punto di vista col quale lo si osserva. Per puntare ad un rapporto durevole col partner a cui si tiene realmente, bisogna vedere le cose per quelle che sono, e non per come VORREMMO che fossero. Sennò si “PRECIPITA”. Chiaro? Si? Bye
Con tutto il rispetto, a me basta un commento come quello di Virginia che si chiude con le parole del “parroco” per sapere che non sarò mai compreso per quello che ho cercato di spiegare.
Di Rossana è inutile che ne parli. Le sue appena esposte ragioni, oltre ad essere scontate come il famoso oroscopo, non hanno mai seguito un ragionamento filologicamente uniforme. Ancora non capisce che quella “mente” di cui parla, è una “spugna” che può essere imbevuta di qualunque “programma”, e attraverso quello giudicare tutto il resto.
Se non si fosse mai messo in dubbio anche il più radicato modo di pensare, l’uomo non avrebbe fatto la “carriera” che ha fatto su questo pianeta. La connotazione negativa delle istanze sessuali come ragione basica di quasi tutti i comportamenti umani, amore in testa, è fin troppo chiara a chi vuole vivere con gli occhi ben aperti.
Se l’amore fosse così REALMENTE diffuso, come ho detto più volte non finirebbe con tanta facilità. Sono le connotazioni che noi VOGLIAMO dargli, per le stranote ragioni di imprinting culturale e religioso, che ce lo fanno immaginare in un certo modo.
Parliamoci chiaro, se un giorno ti accorgi che non ami più o non sei più amata secondo quei canoni immaginifici, qualcosa è stato letto male in fase di acquisizione dei “dati”.
Le visioni idilliache di soggetti che scrivono su questo forum da decenni, non troveranno mai un riscontro nella realtà, perché non nascono dall’esperienza ma dai “sogni”.
Grazie a tutti innanzitutto per le risposte.Virginia, guarda che anch’io ero come te, ho fatto anch’io il “corso” e le mie certezze erano inossidabili fino all’incontro fortuito con M. che ha risvegliato un mio desiderio passato e sepolto da un ventennio. Il mio matrimonio funzionava e funziona tuttora tra alti e bassi e non sono certo alla ricerca di una storia alternativa. Non penso che M. sia migliore di A., ma mi attrae terribilmente a causa del “legame” che ho creato io stessa con il passato che che quindi mi legittima in un certo senso ad essere attratta da lui.In realtà ultimamente mi sento attratta anche da altri per cui forse e’ una questione di livello ormonale anomalo e quindi temporanea.
Rossana la tua analisi e’corretta e spiega perché prediligo comunque M. a livello di fantasia e a “cosa mi serve” tale fantasia.
Golem credo di aver capito.Forse a questo punto mi farebbe bene calpestare le mie imposizioni morali e concedermi un sana e disinteressata s., senza impegno, (se M. non vuole, me ne troverò un altro) e fine della storia.Non credo che ciò sarebbe tuttavia sufficiente a cambiare la mia indole inguaribilmente romantica
Golem, anche il rapporto tra me e mio marito é nato da una attrazione sessuale. E non potrebbe essere altrimenti, perché tutte o quasi tutte le relazioni nascono perché alla base c’e’ un’attrazione fisica, anche se non sono rari i casi in cui una relazione nasce su attrazioni mentali, in particolare da parte delle donne.
Fin qui credo che ci siamo e non stiamo scoprendo nulla di nuovo.
Detto questo, un rapporto si evolve e cresce se, oltre all’intesa sessuale, ci sono altre affinità di tipo caratteriale, progettuali, di valori, gusti, idee e se soprattutto c’e’ il bene, il voler bene all’altra persona, amarla per quello che é, e non esserne semplicemente innamorati.
Ora io a mio marito voglio bene, non potrei stare senza di lui, perché sento di appartenergli come credo e spero che lui appartenga a me.
Se lui mi lasciasse caro Golem, di Mister ‘X” non saprei cosa farmene.
Dell’eventuale attrazione fisica non me ne importerebbe nulla perché avrei perso qualcosa di molto più importante di una semplice notte di sesso.
Ora Golem, credo che non ci voglia una scienza per capire che il mondo gira intorno al potere, ai soldi e al sesso, ma qui io parlo di sentimenti, e se li provi davvero non li baratti con nulla.
Come già scrissi qualche settimana fa, anche noi siamo animali, e come loro abbiamo degli istinti naturali, che spaziano dal sesso ad altre cose. L’istinto é anche quello per cui in un momento di rabbia uccideresti qualcuno.
Hai citato imprinting…
culturali e religiosi. Ed io, secondo te, amo mio marito perché me lo impone la religione cattolica?
La religione può importi delle regole e spesso ti obbliga a seguirle ma non può farti amare una persona se non la ami. Ti può far credere che dietro il desiderio sessuale ci sia il diavolo, ma non impedirti di desiderare.
Personalmente non credo che se ami davvero smetterai di amare. Probabilmente nel tempo si affievolirà qualcosa, come é normale che accada a seguito di quotidianità e routine. Altrettanto ovviamente un amore potrà finire se uno dei due o entrambi hanno falsato.
Il matrimonio é una carta che si gioca e si spera sempre di aver giocato la carta giusta.
Scusa Acqua, ma forse mi sfugge qualcosa, ma “M” lo avevi già conosciuto prima di conoscere tuo marito?
Acqua,
“Forse a questo punto mi farebbe bene calpestare le mie imposizioni morali e concedermi un sana e disinteressata s., senza impegno, (se M. non vuole, me ne troverò un altro) e fine della storia.Non credo che ciò sarebbe tuttavia sufficiente a cambiare la mia indole inguaribilmente romantica.”
è un’esperienza che non ti consiglio ma che farai bene a mettere in atto, se così ti andrà di fare.
per me, comunque, le donne, come gli uomini, sanno distinguere benissimo quando un’attrazione è preminentemente o solo sessuale e quando invece ingloba qualcosa di più, benché ancora tutto da verificare…
“Golem credo di aver capito. Forse a questo punto mi farebbe bene calpestare le mie imposizioni morali e concedermi un sana e disinteressata “sco....”, senza impegno.
GIÁ.
Acquachiara, in realtà l’hai già fatta quella sco...., perché tutto il “condimento” col quale vorresti guarnire il piatto che ti fa “appetito”, serve solo a coprire il sapore del senso di colpa che quel desiderio ti provoca, per i motivi che ho spiegato e che certamente, almeno tu, hai capito.
Come ho avuto modo di dirti, in te certi “dogmi” partono dal romanticismo per approdare al sesso “ecologico”. Con mia moglie era il contrario, partiva dal “sesso” ma doveva giustificarsi col romanticismo. Quando Sally ha “smesso” di scrivere “metaforicamente” s. come hai fatto tu – tradendo così la “difficoltà” che hai nel guardare in faccia e dare del “tu” a quelle istanze – tutto ha preso un’altra piega.
Non è colpa vostra, perché siete donne intelligenti, ma di fronte a certe “evidenze” vi comportate come quel “copilota” coreano. Una certa “mala educazione” ha “mortificato” la vostra natura. È come se vi avessero fatto una “infibulazione” psicologica, non so se mi sono spiegato.
Tu, come tutte le “romantiche”, vorresti il pacchetto completo di “amore e sesso”, un classico. Non accade mai di botto, se non letto (male) attraverso gli effetti della dopamina e della morale >>>
>>> Ma quello che “senti” non è l’amore, è solo buon sesso, fatto tra persone, adulte e “sapute”, che non si prendono in giro.
Questo è il punto. Devi trovare l’uomo che “capisce” la tua situazione, perché si fa in fretta a uscirne peggio di come si “entra”. Occorre una specie di tua “dolce lucidità”. Avrai capito che cose del genere mi sono capitate tra i 20 e i 30anni, e credo di essermi comportato “bene” con quelle donne. Ma non è stato facile, e attenzione: non avevo ancora studiato la “situazione” come oggi, spiegandomi il perché di certi “comportamenti”. Ho seguito la mia sensibilità. Credo si siano salvati dei matrimoni per quello. A distanza di 20, 25 anni i due terzi di queste donne mi hanno chiesto l’amicizia su FB. Io non ho mai cercato nessuna del lontano passato. Le uniche di cui mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto sono le due straniere, l’haitiana e l’argentina. Sparite nell’iperuranio.
Quindi, se vuoi toglierti lo sfizio fallo, magari con un gigolò serio, o un maschio veramente sveglio, cosa non facile oggi come oggi. Con un professionista eviti di “innamorarti” davvero. La “recita” dell’amore dura il tempo di un pomeriggio, e poi torni a casa, ristorata nella tua femminilità e erotismo, per iniziare a trasformare tuo marito in quello che ti serve. Anzi che VI serve. Lo sai come la penso no?
Ciao. Sei forte comunque.
Letture consigliata: “Il Capostazione di Casalino e altri racconti”. Di Piero Chiara.
Virginia, forse non mi sono spiegato, ho già avuto modo di dirti che dalla tua descrizione tu appari in equilibrio, e mi compiaccio, lo ripeto. Ma per quelle che sono le mie conoscenze pregresse e gli approfondimenti fatti per “capire” meglio un certo lato di mia moglie, e quanto ho potuto vedere in tre anni di forum, tu e tuo marito siete una minoranza. Per quanto mi riguarda è CERTO che tu veda il tuo amore verso tuo marito attraverso quella cultura, tanto è vero che l’avete “santificata” attraverso i consigli del parroco e la cerimonia religiosa, con tutto quello che ne consegue in termini di comportamenti. Che tu onori senza fatica a quanto pare. Ma non pensare che la tua sia una situazione “normale”. Tutte le “sognatrici” che ho consolato, o lo erano o si sono sposate in chiesa. Io ho fatto una ricerca sull’azione di una certa morale sul comportamento di una buona parte di donne, che sono state condizionate infinitamente più degli uomini nel “non riconoscerSI certi desideri”, con le famose aberrazioni di cui ho accennato. Come ripeto una di queste era mia moglie, che io amo sopra ogni cosa e della quale a mia volta non potrei fare a meno. Eppure, era “alterata” da una certa visione del sesso, che preferiva immaginarlo come il frutto di uno stato di innamoramento adolescenziale per poterlo “giustificare”.
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