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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Effettivamente dovrei smettere di scrivere qui perché questo non fa altro che amplificare la mia immaginazione.E poi non serve proprio a niente, visto che il problema l’ho già perfettamente inquadrato e so che si tratta soprattutto di un’esigenza di colmare certe divergenze di visioni e valori, piuttosto che di un reale bisogno sessuale. So che la soluzione e’ dentro di me e che dovrei solo avere il coraggio di condividerla con chi amo per il mio ed il suo bene. Divertente la storia del passero anche se il finale e’ triste e vorrei cambiarlo.Grazie comunque per le considerazioni e i consigli. Ciao.
Vero che le cose vanno chiarite, ma non sempre
l’altro è disposto a farlo.
In realtà un marito e una moglie sono mentalmente
diversi e non di rado hanno valori differenti.
Nel corso degli anni si scopre quasi inevitabilmente
qualcuno meglio (o per meglio dire che sembra meglio
del nostro compagno/compagna)e infatti qui se ne parla
nel famoso corso prematrimoniale.
D’altronde uno non può aspettare anni o decenni
per trovare l’anima gemella (anche perchè potrebbe
non trovarla mai e il tempo passa).
E quindi si deve scegliere una persona che al momento
riteniamo la migliore, la più adatta a noi.
Se poi ha avuto dei precedenti sessuali, bisogna
accettarli, dato che la gelosia retroattiva
è inutile e dannosa.
In quanto ai famosi protocolli, servono alla disciplina di noi stessi, si creano in sostanza
delle regole, delle abitudini, delle tradizioni,
in modo da usare in modo positivo la nostra “pigrizia”
Acquadifonte, se non scrivessi più qui mi spiacerebbe, perché sei una delle due o tre persone con cui vale la pena di parlare, e anche perché so che sei una dei pochi che capisce cosa intendo dire, che lo si condivida o meno. Come vedi c’è sempre chi si fa il proprio “rifugio” anche all’interno di un dialogo come questo.
Crediamo di essere “diversi” dagli altri di fronte al sesso, solo perché lo abbiamo “sentito” in maniera che riteniamo unica, e poi leggi centinaia di post in tre anni che alla fine sono intercambiabili tra loro, e anche se non sei S, F, A o R la trama è sempre la stessa. Decine di studiosi della psiche umana lo hanno ipotizzato, a cominciare da Freud, e migliaia di “pubblicitari” che ci vivono di questa caratteristica lo confermano. Cambiano solo gli interpreti. Ma pochi sanno vedere che è duemila anni che è in “cartellone” la stessa “commedia” così come la osserviamo noi oggi, con tutti gli equivoci e le illusioni che l’hanno alimentata in venti secoli di una certa cultura.
Lascio volentieri la convinzione “dell’unicità” di certe esperienze “standardizzate” a chi praticamente non ne avute, ma è convinta di aver capito tutto sull’argomento pur di farsene una ragione.
Come ho già detto in altre occasioni, per credere di sapere tutto basta restare ignoranti.
Purtroppo Joe il Passero fece quella fine. Troppo amore “egoistico” lo ha “schiacciato”. Forse aveva un paio d’anni. Ma era di un’intelligenza incredibile.
Ciao.
Acqua,
secondo me, da quanto hai descritto, ti trovi in un momento in cui temi che tuo marito si stia allontanando emotivamente da te, oppure che ti dia per scontata, meno degna di attenzioni. è più critico e meno disponibile al dialogo, per individuare insieme un nuovo equilibrio di coppia.
questo fa riemergere in te il momento della scelta, in cui è stato privilegiato rispetto a M., che ora non si dimostra disponibile a un ripescaggio, anche di solo riscontro sessuale. il tuo ego ha bisogno di conferme, che stai cercando sia nella fantasia che all’esterno, nel confronto con le realtà che ti circondano.
sotto traccia, permane costante, come un’ancora in un mare agitato, il sentimento che ti lega a tuo marito e che ora percepisci come non più abbastanza ricambiato o non più troppo favorevole alla tua indole.
temporaneo passaggio di crescita in un percorso in comune già un po’ segnato dal tempo. incertezza che potrebbe essere del tutto superata nel momento in cui lui dovesse dimostrarti, con modalità diverse dalle precedenti, quanto tiene a te e al vostro rappporto.
ti dedico una breve poesia di Emily Dickinson:
“L’acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani attraversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L’amore, da un’impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve.”
a cui mi permetto di aggiungere:
“La presenza, dall’assenza.”
con un augurio di bene, per te e per tutta la famiglia.
Virginia, con tutta la simpatia, ma quello che scrivi con abbondanza di “si dovrebbe” è solo la teoria di quel famoso kit del “bravo coniuge”. La leggerezza odierna di cui parli è solo il risultato di una maggior libertà e di diffusione della relativa “cronaca” rispetto al passato. Non indica un cambiamento dell’animo umano e dei suoi annessi istintuali. I tradimenti sono il risultato di una incongruenza tra i buoni propositi dovuti al contratto matrimoniale, e il suo ruolo di controllo sociale, e gli istinti basici, che sono anarchici per antonomasia. L’istinto se ne frega delle regole. Solo fino a qualche decennio fa le “ruote” degli istituti religiosi erano piene di bambini che nascevano da relazioni extraconiugali o “illecite” per la morale corrente. La voglia di “cambiamento” del partner ha a sua volta una ragione “seria” sotto il profilo naturale, ma è ovviamente osteggiata a morte in una società patriarcale e… patrimoniale, e puoi capirne le ragioni spero.
Quanto al tuo mister X dici che non ci saresti mai andata a letto ma non dici se l’hai pensato. Io avevo inteso che solo il rispetto del tuo ruolo di “moglie” ti ha impedito di “conoscerlo” meglio, perché sembrava che il desiderio ci fosse, e che in mancanza di protocolli da seguire si poteva procedere ad “approfondire” quella conoscenza.
Ma se non ti non attraeva, e “vedevi” solo tuo marito, cosa è successo se lo hai citato come una tentazione dalla quale ti sei trattenuta?
Bye.
Virginia,
concordo pienamente su:
– “la perfezione non esiste ed é anche normale che gli incastri non siano perfetti.” – in quasi tutti, prima o poi, manca qualcosa, di più o meno importante.
– “Molte unioni si tengono in piedi per tanti motivi e credo che in quasi tutte prima o poi si attraversi una fase di stanca.” – pressoché inevitabile, soprattutto nelle lunghe convivenze.
– “Gli istinti naturali e sessuali sono sempre esistiti ma anche i sentimenti esistono.” – non siamo tutti formati sulla base dello stesso stampino a preminenza sessuale: c’è un’infinità di varianti e di diverse potenzialità in ciascuno di noi.
non mi sembra utile nemmeno fare di tutta l’erba un fascio, sulla falsariga di un particolare caso, né annichilire o criticare pesantemente modi di pensare e personali scelte emotive altrui.
È straordinario come ci sia chi elabora “visioni personalizzate”, per non fare di tutte le erbe un fascio -come FAREI IO- e quindi DEDICATE a una SOLA coppia, quando quelle STESSE “visioni” in realtà riportano descrizioni ed esiti riscontrabili in milioni di casi come quello di Acqua, mentre io alla stessa ho chiesto di aspetti soggettivi della sua vita, presente e passata. Provate a leggerle “bene”, non sembra l’oroscopo? Ognuno ci si può ritrovare in quella “visione”.
Mi chiedo quanto “l’originale” diagnosi del caso “Acqua” (e con Virginia? “Si: nessuno è perfetto”. Dai?) non potrebbe “adattarsi” a F o di più a S, e delle altre che qui hanno lamentato crisi di “comunicazione” all’interno della relazione, con la “solita” fuga verso “terzi”, più o meno “biblicamente conclusa”. Caso mai si potrà parlare di diverse, soggettive “reazioni” alla stessa “azione”, ma questo è un fatto che non è neppure il caso di discutere tanto è OVVIO. Eppure no, continuo a leggere che A non è S che non è F che non è A , e così via. E ‘sti c.... no? E perché allora avrei fatto la “recherche” sul passato di mia moglie? Ma è altrettanto OVVIO che esiste una COMUNE “eziologia” (direbbe il Professor Yog) della “malattia”, alla quale, sempre OVVIAMENTE, ognuno reagisce “soggettivamente”. Ma questo non inficia niente rispetto alla mia visione della GENESI di quelle reazioni.
Ieri parlavo di “core problem” non di come ha reagito F, A, S >>>
rossana
Giusto, queste costruzioni avvengono a scopo
difensivo, non egoistico.
Cioè ci se sente “sotto attacco”, dal modo di agire
del coniuge o in generale dalle richieste
della società nei nostri confronti.
La società stabilisce poi dei protocolli
e il matrimonio è uno di quelli, con l’obbligo di fedeltà, ecc.
La società è una prigione di regole.
Ci sono regole per ogni cosa, come se noi
non fossimo in grado di pensare o agire
e ci viene detto come pensare e agire
per conformarci.
Chi non la pensa così viene marginalizzato
o penalizzato.
Nel matrimonio una donna di solito cerca qualcosa di preciso.
C’è chi lo fa per sistemarsi socialmente, oppure
con lo scopo primario di avere figli,
per avere uno stato agiato,
per avere sesso (questo soprattutto in passato,
quando era l’unico modo legittimo per farlo),
per viaggiare (sembra strano, ma conosco più
di una donna che mi ha detto che si aspettava
questo dal compagno;).
>>>o Pinca Pallina alla “stessa azione” dell’istinto, o del subconscio se piace di più. Qui si parla del “perché”, non del “come”.
Come per le malattie del passato di cui non si conoscevano le cause, c’era chi moriva, chi restava offeso tutta la vita e chi guariva. Ma il virus era sempre lo stesso, per tutti. Macchè, dovremo risentire come ai bei tempi di LaD 2000 (forse non diverso da Novella 2000) sempre le solite “acque calde” (quelle sì) con relative “pezze” della stessa temperatura. E cioè che “siamo tutti diversi”, che “non siamo perfetti”, che “nella vita si cambia”, e ci manca solo “che non ci sono più le stagioni di una volta” per completare l’autorevole commento, ma senza mai andare “oltre” le solite apparenze, banalità da ascensore e soluzioni inesistenti. Perché quando ben Acqua (o Francesca o Sally, tanto è uguale) avrà letto tutto quello che compare negli illuminanti post 284 e 286, ne saprà esattamente quanto prima, però con lo stesso effetto placebo e confortante dalle pappette calde di avena che mi faceva la nonna quando avevo la bronchite.
Commenti che lasciano il tempo che trovano rispetto ad una visione più razionale e “fredda” di certi episodi, ma che però ci consolano di più di una puntura di “golemicina”, pur non spostando di un centimetro la visione e la soluzione del problema.
E vabbuò, “tubiamoci del male” come al solito. O come ai bei tempi di “Novellad 2000”
Ciavo, che è meglio.
Golem, credo di averti già risposto che tra istinto e sentimento ha vinto il sentimento.
Mister X poteva essere sicuramente una persona attraente, una di quelle che, come disse il parroco nel corso prematrimoniale, si ha la possibilità di incontrare durante la vita e che avrebbero potuto se, incontrate prima, prendere il posto, almeno inizialmente di colui che poi si é scelto per la vita.
Quindi cosa é successo Golem? Nulla se non aver constatato che idealmente quell’uomo avrebbe potuto interessarmi, intanto dal punto di vista attrattivo, per il resto non saprei.
Ma questo sempre che non ci fosse stato mio marito. E non per protocollo, ma perché non avrei mai barattato una notte di sesso con una notte di sesso fatta con amore.