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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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< Io invece avevo conosciuto la mia prima fidanzata,
Era una maestra e durante il fidanzamento si era poi laureata con 110 e lode.
Comunque questo fidanzamento mi aveva aiutato a superare la mia timidezza (nulla può sostituire la pratica).
Parlando di fantasie, mia moglie aveva quella del famoso amante immaginario francese…pur senza esperienze, tranne la cottarella in cui non era andata
al di là di qualche bacio.
Che l’abbia trasfigurata nel suo immaginario?
Può essere…
Le mie riguardavano attrici tipo Ursula Andress.
Probabile che tu sia una persona che fin dall’infanzia sia portata a fantasticare.
Virginia: “E il sentimento é quello che fa la differenza per far si che un istinto rimanga tale a fronte non tanto della ragione ma proprio dell’amore e della scelta che si é fatta verso una determinata persona.”
L’Amore, i sentimenti. Quello che si “sente”.
Forse non immagini quante donne innamorate, che stavano bene col fidanzato, che poi hanno sposato in chiesa, e oggi è un amato marito, hanno disatteso quel “protocollo”. Con me. E non come la giovane mamma nel treno.
Ma dove risiede la differenza tra quest’ultima e quelle che hanno soddisfatto il desiderio? E tra quelle che possono avermi desiderato come tu con X e non l’hanno fatto, essendo io disponibile?
Una di queste (Barbara) l’ho sentita solo tre giorni fa per una questione lavoro, e la conosco da più di trent’anni. Ne abbiamo riparlato con un po’ di ironia, ma credo di sapere cosa le è passato per la testa. Bella (ex) ragazza, anche intelligente e simpatica, della Bassa Padana, di chiesa e tradizionalista, “eine fidanzaten, eine mariten”. Ha seguito il “protocollo” veramente? Si è comportata “veramente” come consigliava il parroco? È stata leale? Ma non col marito, con se’ stessa. No, e lei da un pezzo lo sa, ma ora è troppo tardi.
È facile “credere” di amare, ma ancora più facile scoprire (con sorpresa) il contrario. Non sempre si è “sentito” bene quello che si sarebbe dovuto sentire.
Un Amplifon dei VERI sentimenti le avrebbe aiutate? Ai “poster” l’ardua sentenza.
Virginia,
“E il sentimento é quello che fa la differenza per far si che un istinto rimanga tale a fronte non tanto della ragione ma proprio dell’amore e della scelta che si é fatta verso una determinata persona.” – e meno male che, nonostante la rivoluzione sessuale anni ’60-’70, ancora si valorizza il sentimento, meno facilmente sostituibile del sesso!
e NON è affatto vero che una passione ha sempre caratteristiche infantili o di crescita. mi piace pensare che, come ha scritto un poeta, “non conosce l’utilità, non conosce alcuna specie di benefizio, alcuna specie di vantaggio. Vive, come l’arte, per sé sola.”
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PS: quando mi sono separata, all’inizio degli anni ’80, sia io che mio figlio abbiamo subito l’ostracismo dell’intero paese, a cui si è aggiunto, per me, quello della quasi totalità dei numerosi colleghi di lavoro (alcuni, se minimamente era loro possibile, evitavano persino di salutarmi).
mi ha fatto piacere constatare che la mentalità generale ha fatto qualche passo avanti, nel rispetto della libertà privata altrui.
Aspetta aspetta Itto, te lo dico in francese allora : “mon paternaire”, che significa compagno di gioco. Perché l’amore è anche gioco, risate, complicità, sesso, estasi, vita che arde, mbriacarsi di vino bbbono, e non quel greve macigno di obblighi contrattuali e doveri coniugali che ci propini. Io ho avuto una famiglia anomala e indegna, ma la tua cos’ha combinato per produrre questo risultato? Ti chiudeva in cantina per allontanarti dalle “cagne”?
“Povero diavolo, che pena mi fai!” (Cit. di qualche cantante…Yog, ricordi il nome ? 😉
Suzanne,
io non mi sono riferito a te, come a nessun altro di questo sito.
E’ proprio perché sono finiti i doveri e gli obblighi che “gioco risate ecc ecc ” finiscono MOLTO presto, e qualcuno invece “soffre piange si dispera ecc” come il sito dimostra (basta leggere le lettere).
Il dovere spaventa solo chi non è capace di attuarlo, così come ho scritto.
Si sceglie di amare e quindi anche di “sentire” : se ci si mantiene coerenti con questa scelta non si avrà ‘ il desiderio di ascoltare altra musica. Nel momento in cui altre esotiche armonie diventano udibili, è implicito che vi sia il rischio di perdere la traccia e che quindi sia opportuno provare a risintonizzarsi.
Soundintothewater, forse ricorderai che “scegliere”di amare era la chiave di volta delle mie contestate idee sull’amore. Ma questa scelta si può effettuare solo se siamo sobri dalle lusinghe dell’innamoramento e delle “droghe” naturali che lo alimentano. È chiaro che se si confonde l’amore con queste ultime, e non si comprende che le stesse svolgono un ruolo naturale che con l’amore adulto c’entra poco, non si farà mai il passaggio alla dimensione vera di quel sentimento. Come si può leggere da questa “romantica” frase che segue, che lo in sostanza riconduce l’amore alla passione ormonale e quindi “animale” infondo, come quando la passione… “non conosce l’utilità, non conosce alcuna specie di benefizio (benefizio?), alcuna specie di vantaggio. Vive, come l’arte, per sé sola”. Con queste illusioni in testa possiamo state tranquilli che quella scelta non sarà mai “sentita” realmente, ma solo “emotivamente”, e il “benefizio” se lo prenderà la vita vera, che di quelle poesie piene di retorica “glicemica” non sa che farsene, se non farle “pagare” a tempo debito. Come spesso abbiamo visto su queste pagine.
Non si può vivere da adolescenti in un corpo di adulto. Certe emozioni sono legate a quelle stagioni della vita preposte alla riproduzione. E ci si riproduce fino a quarant’anni se va bene. Però nessuno impedisce di pensarla diversamente.
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>>> La vita è una sola e se ne fa quel che se ne vuole. Purché poi “ne regrette rien”.
L’amore adulto ha bisogno di emozioni adulte, che sanno riconoscere quelle dell’adolescenza, dandogli il giusto valore. Emozioni che arrivano dai fatti, dal lavoro quotidiano che si fa per “farlo” quell’amore. Sognarlo con le frasi ad effetto non fa crescere niente, se non la voglia di sesso in certe educande che lo temono per quello che è. Ci dice solo che chi le sostiene l’amore adulto non l’ha mai vissuto, e neanche sognato infondo, ma solo immaginato come fosse quello dei romanzi.
Amelie docet.
Scusa Golem, ma, quando a me capitò la situazione con il Sig. “X”, io pensavo a mio marito. E il sentimento per mio marito era più forte dell’attrazione che provavo per “X”.
Non so di quale parroco parli, ma se stai facendo riferimento al sacerdote che ci ha fatto il corso pre-matrimoniale, lui non ci ha dato nessun consiglio se non parlarci di come va la vita e il mondo da secoli e secoli.
E’ facile credere di amare? Può darsi. Dipende su cosa ti basi. Se per qualcuno di noi l’amore é passione allora penso sarà facile prima o poi scoprire il contrario. L’amore, secondo me, é composto da un insieme di cose, che parte dall’attrazione ma che poi si manifesta realmente quando ti accorgi di appartenere all’altra persona per idee, emozioni e vicende vissute insieme,, nonché valori e condivisioni varie.
Se sposi una persona ma pensi ad un’altra evidentemente manca questo insieme di cose.
Così come se incontri una persona sul treno e siccome ne sei atttatta, decidi di andarci a letto. Vuol dire che manca qualcosa che é sempre mancato e che probabilmente tu già sapevi.
E poi conta l’indole. Non tutti siamo uguali e non tutti siamo propensi a tradire il nostro partner.
Personalmente non baratto una notte d’amore con un sentimento che dura da anni.
Allora ho capito male Virginia. Tu non ci saresti andata a letto mai, perchè l’immagine di unicità che avevi di tuo marito, era prevalente su qualunque “curiosità” extramatrimoniale, e l’idea di un pomerggio con mister X non ti ha neppure sfiorato la mente.
Io avevo capito che ci fosse una mezzaidea verso “l’incognita”, ma che quella di infrangere il “Protocollo” ti ha fermata.
Vedi Virgi, io penso che quando vi sono “buchi” invisibili nel “sentiero” che ha tracciato il rapporto, ogni tanto si affaccia “lo stradino” che vuole riempirle. E quello stradino è un tipo rozzo, poco capace di gestire i suoi comportamenti, e così che quando lo vedi attrezzato per andare a “riempire le buche”, fa notare che qualcosa su quel “sentiero” è incompleto, anche se non appare.
Non so chi ha detto che quando sei preso da una persona non ne vedi nessun’altra, ma in effetti quella è una semplice verità che taglia la testa al toro, e non parlo della cotta dei 16 anni.
Lo dico solo come nota di cronaca, ma molte unioni sono tenute in piedi seguendo convinzioni che hanno deciso “altri”. “Protocolli” dell’amore (ma non solo) che se seguiti “alla lettera” ci fanno sentire a posto.
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