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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Dopo certi interventi, capite cosa voglio dire quando parlo di un forum fatto da persone in equilibrio con sè stesse e non colme di nevrosi ipersentimentali o di moralismi sessuofobici, che infondo sono le facce della stessa medaglia.
Questi soggetti non hanno nessuna intenzione di contribuire al dialogo, ma vogliono solo alimentare la loro ossessione con la partecipazione di eventuali sodali, o ripetendosi come un mantra che le cose stanno in un certo modo, con spiegazioni di natura onirica o completamente inventate, all’interno del quale tuttavia si sentono delle vittime.
Ma un po’ come nel caso thread del “pene piccolo, neppure un eventuale fortuito “plebiscito” alla loro tesi li tranquillizzerebbe. Il loro bisogno è solo quello di stordirsi con la ripetizione ossessiva che le cose stanno in un certa maniera e che la loro posizione è quella di chi è stato costretto a “subire” gli eventi, e non a produrli eventualmente. Cercano insomma un capro espiatorio da incolpare, non avendo il coraggio di guardare le cose per quelle che sono e di mettersi magari in discussione.
Una Acqua che si riconosce in una situazione psicologica descritta da un altro utente, e che forse in precedenza non aveva osservato in un certo modo, e lo riconosce, è una mosca bianca, ma l’ideale interlocutore per chi volesse discutere seriamente in un forum.
>>>
>>> È cosi che dovrebbe essere un partecipante che fa crescere il discorso e lo arricchisce senza soffrire di nevrosi sessuali, gelosie o personalismi. Il resto è solo gente che risparmia i soldi dello psicologo, se non dello psichiatra. Alcuni sono proprio nient’altro che “apparati gastrointestinali” con le gambe, utili al più come donatori di organi.
Golem, la tua spiegazione teorica è come sempre molto soddisfacente, tuttavia non capisco, a questo punto, come dovrei comportarmi. Come giustamente osserva Virginia lasciarsi trascinare dall’istinto ci mette sullo stesso piano degli animali; d’altra parte se invece le redini restano in mano al nostro “moralizzatore” rischiamo di frustrarci ed inibire un desiderio di per se’, ne’ buono, ne’ cattivo. Quindi? Il prendere coscienza che un desiderio di questo tipo non è altro che un capriccio (ambire alla cristalleria, al posto dei sobri soprammobili in legno) un’incapacità di essere soddisfatti e felici di ciò che già abbiamo, dovrebbe automaticamente portarci a rivalutare in modo critico certe”tensioni”, come in effetti Sally ha fatto liberandose definitivamente (forse anche con l'”aiutino” della scomparsa reale del portoghese). Invece io non ci riesco, pur essendo consapevole che è una dipendenza e che,lasciando al pensiero questa sconfinata libertà, credendo di nuotare oceano, ma mi sono invece persa in una grotta dai colori inebrianti dalla quale mi è difficile uscire.
Ognuno di noi porta nel rapporto il se stesso
precedente e deve trovare un nuovo equilibrio.
Le fantasie e i pensieri su altre persone ci sono; in effetti sembrano abbastanza innocui, ma lavorano a livello di subconscio nel profondo
e così magari una insoddisfatta del rapporto del marito si può trovare in un’accasione concreta di possibile
tradimento.
Questo succede soprattutto se si hanno avute
precedenti esperienze sessuali, rispetto a chi non le
ha mai avute e quindi non ha un retroterra reale
su cui basare le fantasie.
E come sempre la tua risposta lo è altrettanto Waterintothecave. Foriera di sviluppi intelligenti.
Durante i famosi “tre anni in Tibet” passati a discutete con Sally, arrivati a quel punto della “ricerca” si convenì che nel caso specifico che la riguardava, la soluzione sarebbe stata quella di mandarla a Cascais, e far si che si reincotrassero, e magari scopassero pure, per vedere l’effetto che fa, come diceva Jannacci in “Vengo anch’io no tu no”.
Non è uno scherzo, io sarei stato pronto a farlo, e forse l’ho già scritto in precedenza. Quella sarebbe stata la soluzione golemesca per vedere cosa succede quando la fantasia incontra la realtà. Purtroppo lui era tornato al mittente qualche anno prima.
Ma la tua situazione, pur nascendo dalla stessa istanza basica, mi sembra – anzi si È- strutturata diversamente. Tu hai bisogno di attenzioni che sfocino nel rapporto fisico, mentre lei aveva bisogno di un rapporto fisico che sentisse come completamento delle attenzioni. Non so se mi sono spiegato.
Tu mi appari come una donna normalmente disinibita che gode senza pregiudizi del sesso, ma a cui mancano forse gli aspetti di contorno che riguardano il corteggiamento e quindi la propria “desiderabilità”. Sei più “normalmente sanguigna” di Sally, pur avendo una fantasia creativa come la sua, con relative e adeguate cultura e intelligenza annesse. Lei no, o almeno non lo era normalmente carnale, e le ragioni le ho spiegate abbondantemente in precedenza.
>>>
Vic cosa intendi per “se stesso precedente”? Io non ho un retroterra reale in quel senso, quindi secondo la tua ipotesi per me dovrebbe essere difficile trovare una base per le mie fantasie. E invece dalle mie sorgenti sgorgano continuamente fantasie…
>>> Ho dovuto mettere in discussione la MIA visione del rapporto maritale, che interpretavo stupidamente in termini “tradizionali”, e credo tu capisca cosa intendo dire. Insomma lei non sapeva quello che “le serviva” che, non conoscendolo, lo assimilava “all’amore Harmony”, e non a un bel pomeriggio di sesso VERO, condito di amore e di quella intesa intellettuale che ne accresce il desiderio, creando quel mix insostituibile di cui parlo spesso. Una volta liberato faticosamente dal pudore diseducativo inculcatole, quel desiderio EMINENTEMENTE sessuale, ma deviato dalla bugia romantica che lo “mondasse” dello “sporco”, ha trovato la strada per manifestarsi con soddisfazione. Fortunatamente con me.
Cosa significa tutto questo Agua? Che tuo marito in un modo o nell’altro deve avere un ruolo in quello che “dovresti fare”, perché in realtà il problema vero è quello che “dovreste fare”.
Se tu “farai” da sola, il tuo problema non si risolverà comunque. Tu devi mettere nello stesso “piatto” passione e morale, che attualmente sono “portate” diverse, ma, per come mi appari, lo puoi fare solo con un uomo per volta, e il primo della lista è “lui”.
A,B, C,D o M, rappresentano quel che tu “vuoi” da quel lui?
Nessun M o D potrebbe riproporti, neanche volendo, quello che “emotivamente” significa tuo marito per te, ma tuo marito può, se vuole, darti quello che tu stai cercando da loro. Lo penso da quando ci parliamo io e te.
Acqua io non credo che nessuna donna e nessun uomo nel corso della vita non sperimentino più di un certo numero di attrazioni sessuali istintive verso un’altra persona. Gli uomini, forse per caratteristiche naturali, in misura maggiore.
Difficilmente se non impossibile, noi donne possiamo essere attratte da un altro uomo nel momento di maggiore passione che stiamo provando verso il nostro compagno. Quando naturalmente cala la passione, complice la quotidianità, verso il nostro compagno, potremmo tranquillamente essere attratti da quelli che da sempre potrebbero essere i prototipi maschili di ognuna di noi.
Così come uno sguardo del tuo “M” possa stimolarti. Mentre invece non lo farebbe mai il Sig. “T”, “B”, “K” e via dicendo.
Anche a me é capitato di essere attratta da un certo Sig. “X” anni fa, quando ero già sposata con mio marito. Aveva caratteristiche fisiche e tratti somatici per i quali per mie caratteristiche potevo esserne attratta. Ci siamo incrociati qualche volta per motivi di lavoro e posso anche dire che il suo modo di parlare e interagire era ancora più attraente. Non c’e’ stato seguito se non qualche caffè. Un’attrazione naturale ed istintiva come quella che ho avuto per mio marito. Solo che in quel momento “X” era la novità a fronte della quotidianità.
Ma nessun segnale che qualcosa non andasse nel mio matrimonio né che fossi pronta a una nuova esperienza amorosa.
Si, certamente, avrei potuto soddisfare un istinto sessuale, un desiderio…
di fare l’amore con quel tizio che aveva tutte le caratteristiche fisiche per potermi attrarre.
Ma a che pro? E per fare cosa? Magari non avrebbe neanche saputo coinvolgermi come mio marito. E poi perché? Io con mio marito stavo (e sto) bene, lo amavo (e lo amo) e sicuramente condividevo delle cose che con quel tizio chissà se le avessi o meno condivise.
L’istinto é animale e lo conserviamo dentro di noi, ed é quello che inizialmente serve alla natura per far si che ci si riproduca.
Non so voi, ma io mi sono sposata in Chiesa e, prima di sposarmi, ho frequentato il corso prematrimoniale durante il quale il sacerdote di queste cose ce ne parlava ampiamente.
“Non penserete mica che il vostro uomo o la vostra donna siano gli unici al mondo in grado di poter attrarre la vostra attenzione. Ce ne saranno altri, anche durante la vostra vita matrimoniale”
E ci spiegava il perché, prendendo anche ad esempio gli uomini che per legge della natura sono preposti a “fertilizzare” tutte le donne “pronte” che gli capitino a tiro.
Ma se così fosse, ci ripeteva, saremmo uguali alle bestie, per i quali non vige nessuna regola né sentimento.
E il sentimento é quello che fa la differenza per far si che un istinto rimanga tale a fronte non tanto della ragione ma proprio dell’amore e della scelta che si é fatta verso una determinata persona.
Acquasotterranea.
Il “se stesso precedente” è rappresentato dalla
vita fatta prima dell’incontro con l’altro,
Entrambi vivono nello stesso periodo, ma come in due mondi paralleli che non si toccano.
Quindi parlo di percorsi di crescita, scuole fatte,
emozioni avute, sensazioni avute ed eventualmente,
storie avute.
Non parlo solo di storie reali, ma anche parto della mente e della fantasia, che ingigantisce le cose.
Io per un certo periodo mi ero invaghito di una mia compagna di scuola, un amore puramente platonico.
Pensavo però che lei mi ignorasse del tutto, non mi aveva mai nemmeno parlato e io non avevo
il coraggio di prendere qualche iniziativa.
Un giorno nel corridoio mi ha detto “ich liebe dich”,
lei era nel corso di tedesco, io in quello di inglese, ma capii cosa aveva detto (si capiscono sempre queste cose…)
Dopodichè mi diede un bacio sulla bocca e scappò… io restai lì come
un baccalà:)
Allora ero molto timido…poi la scuola finì.
La reincontrai diversi anni più tardi, entrambi
eravamo sposati…ci abbiamo riso su.
Non c’era stato nient’altro fra noi.
In quanto al retroterra di mia moglie in quel senso,
beh era vergine, aveva avuto solo una cotterella
giovanile, del tipo di quella descritta sopra da me.
(No non era un francese…;)