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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Ciao Acqua. Non credo che qui si discuta sul fatto che certe pulsioni-passioni possano fare o meno parte di noi, prendendo a volte il sopravvento su tutto il resto. Si contesta semplicemente lo scambiarle per “Amore” come tanti tendono a fare. Peraltro, non credo che quel tipo di amore di cui Golem ci parla sia frutto unicamente di scelte “opportunistiche” e razionali. Ma penso sia piuttosto la combinazione di vari elementi mixati tra loro, come attrazione, coinvolgimento, spinta propulsiva e istintiva verso l’ altro unite però alla stima e all’ apprezzamento consapevole delle qualità del partner dopo averlo CONOSCIUTO da vicino.
Si’ , infatti MaryG, mi limitavo solo a constatare che per raggiungere questo livello di Amore si devono per forza modulare determinate pulsioni sessuali e desideri di l'”ideale”, a favore del rispetto dell’altro e della valorizzazione delle sue qualità reali. Non sempre è così immediato ed istintivo e penso che alcuni tradimenti nascano proprio dalla non totale separazione da un proprio desiderio egoistico di perfezione, unito ad un’attrazione istintiva “animale”, talvolta difficilmente domabile.
Acquattata, mi costringi ad apparire presuntuoso. Ho almeno due tipe, alle quali 10 anni fa almeno ho rifatto la casa, che da allora “insistono” in maniera “sottile” per “amarmi”. Una addirittura mi ha fatto sapere quando il marito spariva per andare a trovare l’anziana madre; chiaro e tondo. 10 anni che ci provano, sono quasi diventate vecchie ormai. Sono un fesso? No, non me ne frega niente, perché non voglio casini nella vita, non mi va di fare un torto a Sally e poi mi sono sbizzarrito a sangue quando era il momento giusto, abbastanza per sapere che a questa età non mi interessa più la sco.... tanto per farla. Inoltre, se volessi metterla su quel piano e aggiungere due tacche al calcio della pistola, è come se me le fossi già fatte no? Quindi sono sicuro che non mi succederà più niente. Sto bene così, e sai perchè.
Solo se mi chiamasse la Stone agirei, ma dicendolo a Sally, perché lei sa che sarebbe come fare un volo supersonico su un F104, il più bel velivolo mai costruito, come lo è la Sharon come donna. Purtroppo entrambe le possibilità sono pressoché impossibili che possano verificarsi, per cui…ciccia.
Cara “Acquisita”, che tutte quelle cose che hai citato facciano parte del nostro essere è evidente, ma che le stesse diventino – specialmente per molte donne – spesso una ragione di vita, francamente mi pare grottesco. A meno che non si abbiano 14 anni. Invece c’è chi lo è ancora a 70, vedi tu.
Almeno per me e mia moglie quel passo è stato fatto. C’è voluta una crisi? Per forza. Certi passaggi richiedono coraggio, e un compagno che si ama e che ti ami. Da sole è facile rimanere legate per sempre al “Favoloso mondo di Amelie”. O forse succede di restarvi proprio per quella ragione? Mah.
Ciao.
P.S. Ci hanno fottuto la Chat. Succede ogni volta che cambia il “vento”.
“Ubi major minor cessat”
Tendiamo ad andare verso il rapporto che ci da più soddisfazione e non importa chi c’era prima.
Questo è adesso il nostro standard…
Quando mi sono messo con mia moglie era
OGGETTIVAMENTE la migliore di quelle che avevo conosciuto.
Quindi non solo il cuore,ma anche la testa.
Certo nel mondo o anche solo in Italia ce ne saranno state
di migliori, ma nella cerchia delle donne da me conosciute le cose stavano così.
Poi i rapporti perfetti non esistono, siamo noi a immaginare che siano così.
Se si conosce bene una persona, si sanno le sue qualità e i suoi difetti.
Se si vedono solo le qualità vuol dire che
NON CONOSCIAMO ABBASTANZA BENE questa persona.
Il punto è invece che le qualità prevalgono
sui difetti.
E soprattutto che si è creato un rapporto speciale.
Quali ideali?
Sotto sotto e non troppo sotto
siamo tutti animali…
I rapporti perfetti esistono eccome Vic, è inutile cercarsi delle scuse per consolarsi se non lo abbiamo. Ma sono come le opere d’arte, ci vuole capacità tecnica, volontà e sensibilità geniale. Se ne poteva discutete, ma senza la Chat qui sarà un mortorio di ovvietà, il trionfo dei luoghi comuni, la proliferazione delle pezze calde, un consolatoio placebico.
Golem a me sembra di capire che tua moglie era molto presa sessualmente da questo suo ex. Capita spesso che ci siano uomini o donne che ti fanno perdere la testa sotto quel punto di vista. Magari non é amore, ma sono emozioni che non dimentichi poiché molto intense e difficilmente sostituibili
Vabbè allora finiamo qui la discussione se ritieni sia il trionfo delle ovvietà. Adios
Acquafredda, “ai apologiais” ma non mi riferivo a te, dovresti saperlo da un pezzo, lo sai che ti apprezzo da tempo, che ti considero sincera, e come sai non fingo di rispettare tutti per con l’ipocrisia delle “buone maniere” strumentali. Anzi, sei l’unica delle relativamente recenti new entry che stimo come realmente imparziale e con la quale si può andare oltre le banalità, te l’ho già detto tempo fa e non ho cambiato idea. Quindi per me fai parte di una certa élite. Infatti della nuova utenza solo con te si è svilppato un interessante dialogo che ha fruttato conclusioni utili ad entrambi. Ma converrai con me che tra gente che recita l’amore universale e intestini parlanti, qui il livello generale è patetico, o no? Comunque se vuoi abbandonare il dialogo lo accetterò con rassegnazione. Che posso fare. Mi inventero dei soliloqui e diventerò un Rossello, o prenderò una cassetta come fece Beppino e cercherò una radura dove farla finita. In subordine cercherò di farmi prestare dal Professor Yog una damigiana di Narda. Piena ovviamente.
Ciao Acquoffesa.
Proprio per niente Virginia, l’avrà sco.... sei, sette volte in cinque, sei anni, e senza soddisfazione da parte di lei. Era un eroinomane, quindi poco attivo per motivi intuibili, e inoltre la vedeva si e no un mese all’anno, perché lei viaggiava per lavoro.
Torno a ripetere che si è trattato di una costruzione fantasiosia intorno a un “oggetto umano” che rappresentava il “paradigma” di certi comportamenti sentimentali, alimentato dai parametri educazionali e culturali assorbiti durante la crescita e in adolescenza.
Si trattava sì del banale impellente desiderio sessuale giovanile che cercava uno sfogo, ma tutto era filtrato da quella morale romantico vittoriana.
L’emozione c’era di sicuro, essendo la prima esperienza sessuale, ma il soggetto in quanto persona aveva solo il ruolo di “catalizzatore” di quelle emozioni, non di protagonista, non so se mi sono spiegato. Oggi sarebbero detti degli “scopamici occasionali”, per lei suo malgrado. Quello che voleva mantenere accesa nella sua immaginazione era la SUA “situazione” emotiva, non il tizio in quanto tale. Una infantile fuga dalla realtà e dalla vita di tutti i giorni, quando non si è ancora capito che la vera gioia dell’amore è proprio nella realtà quotidiana che va cercata, perché è l’unica cosa vera che possiamo vivere davvero.
Ciao