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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Si’ Vic sono proprio d’accordo “lasciamo che i nostri compagni siano liberi di pensare e di fantasticare, quello che conta è’ che ci amino.Non possiamo controllare tutto e tutti. Pensarlo è un’illusione” . E proprio questa consapevolezza, se raggiunta da entrambi, rende la convivenza più leggera e libera da sospetti. È’ indiscutibile comunque che queste “evasioni” si dovrebbero mantenere solo a livello mentale e che non dovrebbero essere prevalenti rispetto ad altri pensieri. Se diventano prevalenti allora c’è qualcosa che non soddisfa e che deve prima o poi essere affrontando.
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Pensi che sia strano che ci si possa “volere bene”, avere un buon menage familiare e rispettarsi per oltre 17 anni ma non riuscire ad “amarsi” in maniera “completa” pur pensando di farlo?
No, non é strano, anzi a me sembra che il mondo oggi sia pieno di matrimoni impostati in questo modo
Leggo nel tuo commento precedente che vi siete conosciuti in crociera e tu le hai chiesto immediatamente di andare a convivere e lei ha accettato. E dopo due anni di convivenza vi siete sposati.
Forse vi siete sposati senza esservi mai conosciuti. Forse é per quello che é nata la crisi.
Non vuol dire nulla neanche questo perché ci sono matrimoni che vanno in crisi dopo dieci anni di fidanzamento, che é già routine.
Però l’inizio della tua storia dice molto. Forse non sapevate entrambi cosa volesse dire matrimonio e figli e forse, almeno lei a quanto pare, aveva ancora nella mente e nel cuore un amore, concluso o no, ma ancora vivo.
Eh già acquacalda, non si può proprio impedire di pensare e fantasticare, anche perché non lo si saprebbe mai.
Un continuo pensiero verso un’altra persona, reale, presuppone anche a mio parere che qualcosa non va o che ci sia dell’altro oltre una semplice fantasia.
Infatti Virginia, la maggior parte dei rapporti si ferma a quel traguardo perchè i protagonisti vivono dell’inerzia dell’innamoramento credendo che automaticamente si trasformi in amore, che invece richiede quel “lavoro” di cui accennavo ieri. E quel Limbo sentimentale è una delle tante cause della “fuga” nell’immaginario di cui abbiamo parlato.
Si, ci siamo conosciuti durante una crociera, dove lei lavorava nel corpo di ballo. Ci siamo visti, ma a parte le caratteristiche fisiche non ci siamo sentiti attratti sinché non abbiamo avuto una casuale occasione di parlare. Cosa che ci ha tenuto più di tre ore insieme facendoci innamorare vicendevolmente, e poi le cose sono andate come sai.
Ovviamente non potevamo conoscerci profondamente, e ognuno si muoveva in quell’ambito relazionale secondo i parametri e gli stereotipi acquisiti dalle esperienze precedenti. Lei con l’imprinting del “primo amore” non corrisposto, che credo le abbia segnato l’autostima in negativo, ma nello stesso tempo lasciandola legata agli effetti emotivi che la prima tempesta ormonale provoca.
Come puoi immaginare “quello che poteva essere e non fu” è un tarlo che specie molte donne si portano addosso per tutta la vita, e i “tarli” come tali erodono nel tempo le “strutture” facendole anche crollare alla lunga, ma nel nostro caso sono stati bloccati in tempo e con successo, seppellendo un passato inutile per il presente che si stava vivendo.
Non credo affatto che il colpo di fulmine abbia inciso come ipotizzi tu, perche molte altre coppie che hanno cominciato la loro relazione in maniera diversa da quella non sono immuni da certi effetti. Solo qui avresti potuto trovarne un centinaio di donne con la sindrone, più o meno benigna dell’ex. Si tratta solo di una condizione di “non conoscenza” sentimentale, e dell’incapacità di saper affrontare la realtà per quella che è.
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È un rifugio puerile che però impedisce la crescita della relazione adulta che si vive, facendo ritenere che le emozioni possano arrivare solo da certi momenti particolari, che ripeto, neppure dipendono da noi, perché funzionali a un obiettivo istintuale che con l’amore “maturo” e duraturo non ha niente a che fare. E questo che impedisce quel “passaggio” oltre quel livello di cui ho parlato.
Quindi le fantasie “purché si ami il partner” possono essere accettate in un rapporto sentimentale, ma dipendono dalla qualità delle stesse.
Avere in mente un altro o un’altra come parametro – oltretutto fasullo, perché solo immaginato nei fatti – di una certa visione dell’amore, è il modo migliore per non conoscerlo mai l’amore.
Vic, Virginia, Acqua,
leggo con piacere i vostri punti di vista, che a grandi linee concordano con i miei.
a conferma che in tutti gli ambiti ma soprattutto in amore non si vede che quello che si desidera vedere, puntualizzo che non è affatto infrequente che un intero paese o un intero gruppo di amici sia a conoscenza che uno di essi è vistosamente tradito da tempo dal partner mentre l’unico a non esserne a conoscenza è proprio il diretto interessato.
assurdo pensare di sapere cosa passa per la testa di un’altra persona, indipendentemente dalle sue parole o dai suoi atteggiamenti. per me il controllo mentale e la frequenza/modalità degli amplessi non rientrano nel concetto standard di amore, che soggettivamente trae origine solo dalla spontanea volontà, secondo la propria inclinazione a viverlo e ad esplicitarlo.
è la stabilità della famiglia a essere incrostazione sociale, piacevole da assecondare quando entrambi i coniugi o i conviventi accettano la naturale transizione da amore-passione ad amore-affetto, indubbiamente favorita dalla nascita di figli.
Io penso che ognuno di noi nella sua mente
ha uno standard, cioè quella che sarebbe
la donna dei suoi sogni o dell’uomo
dei suoi sogni.
Ce l’abbiamo fin dall’adolescenza, poi la realtà
può portarci in altre vie.
Quello che poteva essere e non fu é un tarlo di tutti non solo delle donne.
Per il resto ti vedo un po’ troppo concentrato sul discorso dell’immaginario.
Si immagina un rapporto con Sharon Stone, come scrivesti all’inizio, non un qualcosa di vissuto. Se io ripenso ad un mio ex amore ripenso a ciò che ho vissuto, a ciò che eventualmente si é sbagliato e non a ciò che sarebbe potuto accadere in futuro.
Del resto anche nel mio matrimonio posso immaginare il futuro che non é detto che sarà come mi immagino.
Quando un uomo una donna si incontrano,
ognuno ha un suo vissuto passato,
una sua infanzia, adolescenza , esperienze ecc.
Quindi non si può intervenire sul passato,
non si può cambiarlo e si può solo decidere
se accettarlo e sul futuro.
Dico questo perchè un mio amico ha detto che avrebbe voluto conoscere la moglie già nell’adolescenza, ma queste sono pretese non suffragate dalla realtà.
La cosa essenziale è dopo il primo periodo di passione
(perchè se non c’è quella non è vero amore …ma un accontentarsi pur di non restar soli) è trovare un equilibrio fra le esigenze dei due e un modo comune di affrontare i problemi quotidiani di una vita coniugale.
Non proprio di tutti Virginia. Mio non lo è mai stato, e oggi non lo è anche della mia lei, e infondo è tutto quello che mi interessa.
Vivere di ricordi o gingillarsi con questi tutto sommato è una mezza sconfitta se ci pensi.
Io alla Sharon la volevo portare solo a letto, non farci una storia di amore. Questa è spesso la differenza tra un uomo e una donna. Che il primo è persino più capace di distinguere una banale voglia di sesso con l’amore, una donna spesso se lo inventa pur di giustificare inconsciamente moralmente certi impulsi
Una donna come mia moglie prima della svolta, ricordava le smanie ormonali, non certo un amore che non è esistito, quello se lo è dovuto inventare per garantirsi certe emozioni “lecitamente”, visto che non era neanche lontanamente ricambiata. Era il corrispettivo maschile del desiderare di sco.... con una Sharon Stone ma doveva essere benedetto dall’amore per ragioni morali.
Questo è saltato fuori da dentro di lei parlandone, ma non c’è bisogno di aver avuto 20 anni negli anni ’80 per avere certe bisogno di certe “scuse” per soddisfare gli istinti, anche oggi, e pure su questo forum, mi è capitato di trovarne simili.
Forse è l’unica al mondo Sally a essersi comportata in quel modo, o forse solo una donna durante le discussioni lo ha ammesso, ma a me va bene che lo abbia capito la mia, e visti i risultati mi sembra che il problema fosse proprio quello. Anzi, è certo.