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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Divertente l’amante immaginario e perdipiu’ francese! Nel caso di tua moglie, Vic, essendo questo amante inesistente, si tratta , secondo me, di una fantasia sessuale “pura” e il fatto che lei la condivida candidamente con te è perche’ la ritiene eccitante per entrambi, pertanto mi sembra stimolante e proficua per il vostro rapporto.
Anche il mio, in fondo, è un amante del tutto immaginario, un gioco della mente che ha preso spunto da una persona reale, ideato solo per provocare emozioni, ma io non lo “uso” mai per fantasie di tipo sessuale, ma solo per quelle di tipo “romantico” . Confermo, comunque, che sono ormai pienamente consapevole che tutto parta da una mia forte attrazione chimica iniziale che ho successivamente arricchito nel corso del tempo con elementi fantasiosi che mi hanno condotta a pensare che ci potesse essere anche una potenziale attrazione mentale, mai verificata di persona.
Comunque Golem, come ribatte ora Virginia e come abbiamo sostenuto a nostro tempo io e Suzy, non puoi sapere cosa passa in ogni istante nella mente dell’altro/a, compresa la tua Sally e ciò non significa che ci sia necessariamente qualcosa che non va, è solo perché è’umano e non si può controllare sempre tutto.
Vic,
secondo me la maggior parte delle donne ha un grande bisogno di frequenti emozioni ed è atavicamente abituata a cercarle nel rapporto amoroso (non hai idea di quanto sia lieta dall’essere stata a suo tempo del tutto immune dal volerle a ogni costo solo in quel contesto…).
in un rapporto stabile di lunga durata gli uomini, essenzialmente connotati da attitudini più materialiste, tendono quasi sempre a lasciar cadere, come superati, gli atteggiamenti di corteggiamento e le occasioni di sorpresa. normale, quindi, che un certo tipo di donna, anziché allontanarsi dal rapporto o pensare di sostituirlo, s’impegni a modo suo a integrarlo, rendendolo nel suo intimo più ricco e più soddisfacente.
niente di male: tutto nella norma, se nulla toglie al legame in corso!
Acquadifonte, non voglio contraddirti ma sappiamo entrambi cosa passa per la testa dell’altro, specie ora, dopo la nostra “rivisatazione”. Lo sappiamo al punto tale che diciamo le stesse cose nello stesso momento. È un’intesa rara, me ne rendo conto, e in parte è frutto da una convivenza che orma sfiora i tre decenni, durante i quali dell’altro, da un certo momento in poi se ne intuiscono le azioni che derivano da certi pensieri. La parte erotica mancante è stata colmata come sai, e il risultato lo si vede a letto.
Certo che se in una coppia la comunicazione resta superciale è inevisabile chea un certo punto avere delle sorprese, come infondo accadeva anche a noi.
Se poi uno dei due vuole tenersi dei segreti è chiaro che il rapporto sarà limitato da quei segreti.
Ma non mi si venga a dire che in un matrimonio come quello di Francesca o dell’amica di Virginia non ne risente. Non ne risenterie non c’è amore o vero interesse per l’altro, ma in quel caso non è un’unione, è una docietà S.n.c. come direbbe il Professor Yog.
Io comunque se non ho mai corteggiato nessuna donna “prima” corteggio, bacio e abbraccio Sally quotidianamente, con suo grande piacere, e ogni volta che mi capita le compro dei fiori bianchi, il suo colore preferito, come ho fatto giovedi per esempio. E i risultati si vedono. Perchè la amo veramente. E sono ricambiato, veramente. Come ripeterò un mio e di volte, l’amore si “fa” non si immagina.
Golem, mi pare di aver capito che il tuo matrimonio dura da trenta anni. Voglio sperare che la tua crisi sia sopraggiunta nei primi anni, altrimenti non vedo sostanziale differenza tra la tua situazione e quella della mia amica. Perché in teoria anche nel matrimonio della mia amica potrebbe sopraggiungere una crisi, risolvibile o meno, ma di certo dal tuo punto di vista avrebbe trascorso anni di non amore.
Personalmente se una persona pensa troppo spesso ad un suo precedente amore, qualcosa non torna. O non funziona il proprio matrimonio, o non si ama il proprio partner, o l’amore precedente é stato piuttosto intenso e non facilmente rimpiazzabile. Scrivi di storie non concluse, ma spesso queste cose accadono anche per storie concluse e nelle quali non era presente la dovuta maturità.
L’immaginazione fa parte della vita. Ognuno di noi immagina qualcosa. E non é solo prettamente femminile. Basti pensare alla masturbazione negli uomini. Secondo voi quanta immaginazione c’e’ durante quelle azioni? E degli uomini che fanno l’amore con la propria moglie pensando alla propria amante oppure ad un ideale immaginario di donna?
Tu ora sei convinto di sapere cosa passa nella testa di tua moglie e viceversa. Perché dite le stesse cose nello stesso momento? Ma cosa vuol dire? Magari mentre sei al lavoro tua moglie continua a pensare al suo ex amore e tu non potrai mai saperlo.
Io credo di avere un buon rapporto con mio marito. C’e’ stima e fiducia. Ma cosa ne posso sapere di cosa pensa e fa durante le ore di lavoro? Dovrei alzarmi una mattina e mettermi in testa di assumere un investigatore privato. Oppure mettermi a seguirlo per giorni. Ma per quale motivo?
Purtroppo i matrimoni a causa della loro routine, dei problemi, della quotidianità e della convivenza stessa, a lungo andare spengono o smorzano quella che é la passione o l’emozione. E al giorno d’oggi le situazioni di distrazione sono molteplici. Molti matrimoni sono vivi come il mio e il tuo,
ma quanti pullulano di amanti? O sarà immaginazione anche quella?
Paradossalmente l’amante resta nell’immaginario perché non sostituisce la moglie o il marito nel quotidiano.
L’amante è il tentativo di realizzare proprio la parte immaginifica di una certa visione dell’amore, e quasi sempre è solo l’unione di due egoismi. Il tutto è racchiuso in una immaturità di fondo, giacchè non si è compreso, o non si vuole accettare, che la scelta di voler vivere con un altra persona sottintende un progetto che va perseguito con continua attenzione, dedizione e uno spirito di realistico quanto lieto sacrificio nell’accettazione dell’altro, che è il primo segno dell’amore che cresce. Non è certo la smania o le farfalle nello stomaco col quale molti lo confondono. Come ho detto più volte quello non è un nostro merito ma un “regalo” della Natura. Lo è invece quando lo vogliamo e lo perseguiamo dopo aver “sbollito” lo “sballo” naturale di cui ho accennato.
Queste cose nesduno le sa in partenza, ma si acquisiscono strada facendo quando “senti” che quella persona sta toccando altre corde interiori che neppure sapevi riflessioni È allora che ti poni delle domande e fai delle riflessioni su un argomento che forse “credevi” di conoscere ma in realtà non conoscevi, se non attraverso la vulgata comune o i messaggi che ci provengono dalla sottocultura massmediologica, che foraggia certe visioni dei sentimenti per ragioni fondamentalmente consumistiche.
Sia io che lei non ne eravamo immuni ovviamente. Come si dice: nessuno nasce imparato. Io perchè come uomo, e prima da ragazzo, ero involotariamente “viziato” dalla facilità di frequentazione che avevo con le donne, e lei per il motivo contrario, infarcita inoltre da tutta la favolistica romantica del principe azzurro e un’educazione famigliare sessuofobica.
Entrambi per alcuni anni ci siamo “voluti bene” con quegli imprinting. Lei una brava e bellissima ragazza, morigerata e che soddisfaceva anche la “latinità” che vuole sposare la ragazza per bene e sLei dal canto suo che trovava un uomo piacente, senza grilli per la testa. La “moglie” insomma.
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virginia
Golem
Non si possono controllare i pensieri degli altri, neanche
L’ex Unione Sovietica lo faceva e non lo dico per sentito dire.
Ero su una nave da crociera dell’ex Unione Sovietica
e parlando con l’ufficiale medico dopo avermi detto detto:
“No frattura!” (Mi ero fatto male a una mano)
“Non è vero che da noi non si è liberi di pensare
certe cose, tovarish, basta che non lo dicano”
Lasciamo che i nostri compagni siano liberi di pensare
o fantasticare,
quello che conta è che ci amino.
Non possiamo controllare tutto e tutti.
Pensarlo è un’illusione.
Poi della sicurezza che ci amino…si potrebbe
discutere pure di quella…ma quando si è da
tanti anni insieme, come minimo ci sopportano;)
L’amante poi è una figura “mitica”, sospesa fra il vero
e l’immaginario.
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Lei dal canto suo che trovava un uomo piacente, non del tutto stupido e che le dava sicurezza e solidità in prospettiva. Entrambi innamorati con “coup de foudre” dopo un incontro casuale durante una crociera, alla fine della quale le chiesi di venire a vivere con me. Accettando, e raggiungendomi due mesi dopo, quando cominciammo una convivenza che due anni dopo si concluse col matrimonio.
Sai cosa succede no? Il lavoro, i soldi, la bambina da allevare da soli, e gli standard stereotipici di cui ho accennato prima. Mai litigate (per lei è quasi impossibile con chi vuole bene). Ma in fondo non conoscevamo le reali “profondità” dell’altro, certamente per quei luoghi comuni con cui si erano formati i nostri relativi immaginari “matrimonali”. Pensi che sia strano che ci si possa “volere bene”, avere un buon menage familiare e rispettarsi per oltre 17 anni ma non riuscire ad “amarsi” in maniera “completa” pur pensando di farlo? Bè, SO che è possibile, proprio perchè non ci si dice tutto, non si discutono certi imprinting “generalisti” e non si tagliano i rami secchi ai quali spesso si resta attaccati per “comodità”, finendo per “spegnere” quella crescita che le circostanze della vita impongono. Se non si sa cogliere quei momenti l’amore” finisce. Ma finisce perchè in realtà quello vero non ha mai avuto la possibilità di “scaturire” dalla vera fusione dei due in itinere. Si “sente” che manca qualcosa, e se non si ha voglia di sapere cosa, la storia finisce, non raramente non sapendo perchè. Non lo amo piú, quando in realtá non lo hai mai amato veramente, e non per opportunismo, per “ignoranza”. Letteralmente si IGNORA che ci sia altro oltre quegli stereotipii con i quali affrontiamo i sentimenti nella massima buona fede.
Se non avessi voluto “capire” avremmmo fatto la fine di tante coppie che dopo quasi 20 anni si lasciano per quell’amore “finito”.
Ecco perchè oggi sappiamo entrambi cosa CI passa per la testa.
Una crociera….pensa un pò che caso strano…
Io ne parlavo nel commento di pochi minuti prima.
Prima della partenza io e lei, allora fidanzati
avevamo deciso di lasciarci, di troncare tutto.
La crociera era già prenotata da tempo insieme
a un mio amico, ma veniva a fagiolo, sarebbe
servita per dimenticare.
Ho pure trovato subito un’altra ragazza sulla nave, …però niente mi sono solo goduto la crociera col mio amico fan dell’Unione Sovietica ; e devo dire è stata la crociera più divertente che ho fatto,al golfo del Leone il capitano ci ha dato pure il diploma di “lupi di mare”, visto che avevamo
resistito nella sala delle feste insieme a pochi altri, nonostante
la nave oscillasse paurosamente e la sala fosse come uno scivolo…e i marinai cantavano la canzone della nave
guidati dal capitano (chissà chi era al timone!)
Durante un sosta in Marocco, comperai un vaso.
Una volta tornato non pensai alla mia ex, però decisi
di darle il vaso se l’avessi rivista.
Infatti la rividi e le diedi il vaso e lei si comportò come se non ci fossimo mai lasciati,
e usò le solite arti femminili…
Mi venne perfino il dubbio se ci eravamo lasciati
o me l’ero solo immaginato…
Se solo non le avessi portato il vaso, la mia storia sarebbe stata diversa, basta un niente e la storia della vita cambia.
L’amante é l’alternativa alla routine matrimoniale. É la nuova emozione sopita da anni. La passione che rinasce sotto altre spoglie. Niente di immaginifico.
Golem, io sono stata educata ben sapendo che il matrimonio é una scelta, nonché sacrificio, nonché accettazione dei difetti dell’altro, nonché anche sopportazione se necessario. Ho sempre saputo che le farfalle nello stomaco sarebbero sparite prima o poi, per dar luogo a una trasformazione dell’innamoramento in amore.
Niente di trascendentale.
Ho visto molti ragazzi farfalloni, pieni di donne intorno, fermarsi e cambiare di fronte alla donna della propria vita. Quella che ti cambia dentro.
Ho avuto, anzi abbiamo avuto anche noi due figli da allevare e problemi da affrontare. E ti dirò, né io né soprattutto lui eravamo pronti all’idea del cambiamento da coppia a famiglia, perché sapevano cosa avrebbe significato. Abbiamo aspettato, prima io, poi lui, rispettando i nostri tempi, ben sapendo che tutto sarebbe cambiato e non sarebbe stato come prima.
Sempre parlandoci, cercando di capirci e rispettandoci.
Nonostante tutto, nonostante pare tutto sembri funzionare come dovrebbe, non sapremo mai cosa realmente passa nella testa dell’altro.