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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kaber.
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Virginia, evidentemente il marito a quella tua amica “serve” per qualcosa che con l’amore non ha niente a che fare, quindi non emerge nessuna crisi se i due soggetti si sentono soddisfatti del loro trend. Ma non si può amare Tizio e avere in mente Caio. Per me, che sono attento e faccio spesso il punto nave del rapporto, a un certo punto mi è venuto un certo dubbio di natura “orizzontale” e ho scoperto che c’era un “immaginario” che non “immaginavo”. Ma come ripeto era più un “ideale” di amore che aveva a che fare con le sue, di lei, emozioni, più che col soggetto dei ricordi, che probabilmente ha sempre ignorato – anche durante la sporadica frequentazione di due decenni prima – che lei si fosse fatta certi castelli in aria.
Ripeto, quasi tre anni di sereni ragionamenti e ha capito cos’è davvero l’amore. E ora ne è felice di averlo capito e la differenza si vede, con mia grande soddisfazione. Anzi, meglio: nostra.
Non c’è’ niente che non va. L’istinto non si può eliminare ma solo dominare: c’è chi ci riesce meglio “moderandolo” attraverso i ricordi o saltuari “pensieri sul passato” e chi meno, come l’amica di Virginia che ci pensa più costantemente, ma che, tuttavia, non per questo ha messo in crisi il suo matrimonio. E non c’è nulla di paradossale, ma è tutto naturale. Non sempre la mente è in grado di esercitare la sua supremazia sul corpo: l’importante è non esagerare e trovare il giusto equilibro che permetta di mantenere prima di tutto la propria stabilità interiore e, in secondo luogo, quella di coppia.
Mia moglie aveva un amante immaginario, una fantasia
fin dall’adolescenza
e i primi tempi che eravamo sposati pensava a lui durante il rapporto ( me l’ha detto lei stessa).
La cosa era strana, ma comunque diceva che pensarlo la eccitava di più.
Poi non ne ha più parlato.
Vic,
sei stato saggio a non chiederle di mantenerti aggiornato sui suoi pensieri. per me la norma è ampia in tutti i contesti, include un’infinità di casi, talvolta davvero sorprendenti. bello, comunque, che in lei ci fosse così tanta fiducia nei tuoi confronti.
d’altronde, pur essendo più limitata, la fantasia dei maschi durante i rapporti intimi non è meno diffusa: credo siano in molti a pensare a donne diverse da quella con cui in quel momento stanno facendo sesso e che magari pure amano. in ambito umano credo ci sia poco o niente di totalmente puro o perfetto.
ben vengano i piccoli aggiustamenti soggettivi, se utili a migliorare o a rendere stabili i rapporti.
Vic, immaginario? Nel senso che proprio non esisteva come persona?
E si eccitava pensando a un uomo inesistente?
Bè, quando ho scoperto la faccenda di mia moglie ho pensato che fosse assurdo quello che le succedeva, ma la tua storia va oltre l’assurdo.
Questo per dire quanto c’è ancora da scoprire intorno alla sessuslità femminile, che non è ovvia come l’acqua calda di qualcuno.
Golem, io credo che siamo sempre al solito punto e cioè che nessuno sa cosa realmente pensa l’altro.
La mia amica pensa ad un suo ex fidanzato, ma il suo matrimonio funziona, almeno da quel che dice e da quel che appare. E non c’è aria di crisi, anche perché lei stessa mi ha confidato che a parte il pensiero saltuario per il suo ex non ha la minima intenzione di far saltare un matrimonio con un marito che dice di amare e con il quale sostiene di stare bene. E credo che se al marito venisse un certo dubbio di natura “orizzontale”, ti rubo questa frase, così come è venuto a te, almeno in questo momento e da come parla la mia amica, lei cercherebbe di minimizzare la cosa cercando di appianare tutto. Non credo proprio gioverebbe a nessuno, tantomeno alla mia amica far saltare un matrimonio per un ricordo del passato che forse non avrebbe futuro. Poi tanto nel pensiero di lei ci starà sempre soltanto lei.
Ma sono anche io dell’idea che non si può amare Tizio e avere in mente Caio, quindi, dal mio punto di vista comprendo poco sia la mia amica che tua moglie. Anche perché immaginare è una cosa, ricordare un’altra. Io, la mia amica, tua moglie abbiamo avuto degli ex compagni, quindi un vissuto con loro e non vedo come si possa immaginare qualcosa che invece è esistito.
La situazione della moglie di Vic sembra un qualcosa di realmente immaginario.
A me personalmente, però, questo ricordare non crea nessun problema. E non credo me ne creerà in futuro.
Vedi Virgina, è indubbio che nessuno è nella testa di un altro, se è per questo anche qui ormai vedo molte “finzioni” dopo anni di frequentazione del sito, per una serie di ragioni che derivano da dettagli di incoerenza che si sommano nel tempo, ma che sfuggono a chi dice una cosa ma ne pensa un’altra. Come dire che nessuno può fingere in eterno se si è attenti. Ma queste “informazioni” arrivano proprio perchè la nostra sensibilità sul lungo periodo nota discrepanze tra quello che si è e quello che si vuol far credere di essere, cosa invece quasi impossibile durante la fase iniziale di conoscenza. Ma se succede di “percepire” con dei semisconosciuti certe discrepanze, cosa si dovrebbe dire di una coppia che vive insieme da decenni? O che non si conoscono o non sono attenti.
Qui è passata una simpatica signora di nome Francesca, sposata giovanissima e con tre figli se non sbaglio, che sosteneva che il suo rapporto matrimoniale va bene mentre vive una assurda storia con un tizio conosciuto sulla rete. Una faccenda di otto anni e con incontri sessuali sporadici, giacchè lui vive all’estero.
Questa donna è pazzamente innamorata di quell’uomo, o dell’immagine idilliaca di lui che quelle situazioni spesso portano con sè; ma come può dire che il matrimonio va bene? Eppure lo dice, ed è candidamente in buona fede. Lo dice perchè EVIDENTEMENTE ha un’idea stereotipata del matrimonio, dove la parte romantico-passionale sembra esclusa, quasi quel rapporto fosse UNA COSA E L’AMORE UN’ALTRA. Questo involontario equivoco è più frequente di quello che si pensi, anche a livelli di cultura di istruzione insospettabili.
Se interrogassi queste donne, come lei, mia moglie all’epoca, la tua amica e altre migliaia di “sognatrici”, ti accorgeresti che le loro fantasie sono orientate SEMPRE verso soggetti con i quali non hanno “concluso” il rapporto, IMMAGINANDO la possibilità che QUELLO poteva essere più eccitante di quello che vivono.
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Rapporto, quello matrimoniale, che OVVIAMENTE, e salvo casi quasi impossibili a verificarsi, non può mantenere quei livelli emozionali che dipendono dagli istinti, che cercano sempre LA NOVITA’, cosa ben diversa DALL’AMORE COSCIENTE che richiede invece una crescita NEL quotidiano.
Il “piacevole” guaio del sesso femminile, è quello che alcune centinaia di anni di sottocultura romantica infarcita di condizionamenti etico religiosi, hanno indirizzato l’istinto sessuale della donna verso una modus che ne negasse la componente istintuale, da sempre vessata nella nostra cultura a partire dalla figura dell’Immacolata, dove non a caso la Dottrina ci fa credere che Lei avrebbe partorito vergine, con buona pace di Giuseppe, che dev’essere rimasto all’asciutto se è vero che Maria è arrivata intonsa al parto. E questo cara Virgi, è un comportamento femminile di default indotto dalla cultura, altrimenti sarebbe riconosciuto come semplice desiderio SESSUALE.
Ecco perchè ancora oggi una cotta, un innamoramento o uno sbandamento ormonale in età matura, 98 donne su 100 lo chiamano “amore”, quando sono solo gli istinti che le spingono verso un certo uomo. Che spesso conoscono appena, eppure giurano di amare, quando semplicemente lo “vogliono” perchè la chimica le spinge verso di lui per accoppiarsi. Poichè la Natura, alla fine, vuole SOLO riprodurre la Vita, e la “conoscenza” a livello umano è un dettaglio irrilevante per quella finalità.
Io questo ho scoperto durante la mia ricerca, essendo ignaro che ANCHE una donna, colta, intelligente e apparentemente matura, voglia gingillarsi con certi giochi mentali, surreali per tanti versi. Cosa che alla fine del percorso di autoanalisi ha dovuto riconoscere anche la mia lei, capendo,con me,la differenza tra l’Amore e “l’ammore”, come lo chiamo io.
Se leggi i vecchi post di Acqua vedresti che anche lei, ricca di tanta “eroemozionalità” mirata, oggi sa che QUELLE sono solo ILLUSIONI.
Le donne hanno una fantasia
maggiore degli uomini,specie
da un punto di vista romantico.
La mia aveva questo “amante segreto immaginario”,
che aveva pure un nome francese se ricordo bene.
Cioè l’amore normale non basta, lo si vuole
sempre di più coinvolgente e eccitante.
Segreto fino a un certo punto, visto che ne
parlava apertamente in occasione degli incontri amorosi.
Vero che anche gli uomini hanno delle fantasie,
io ammiravo Ursula Andress, che avevo visto
al cinema ad esempio.
Si ma “immaginario” totale è quasi inquietante. Capisco un attore, una persona famosa, ma totalmente inesistente è incomprensibile.
Comunque la fantasia femminile ha una ragione evolutiva utile alla sopravvivenza di un soggetto più debole fisicamente del maschio, dal quale dipendeva per sostentarsi, come lo era la femmina del neolitico. Questa doveva attivare le qualità dell’immaginazione, non avendo la forza, per evitare le violenze del primo con la creatività. Questa è anche la ragione del perché la femmina è “mediamente” più furba del maschio. Da sempre. È inevitabile che quella capacità di adattamento, che poi è la vera ragione della possibilità di sopravvivere ai cambiamenti – di cui proprio tu citasti la famosa frase darwiniana- ha fatto si che solo quelle femmine più dotate in quel senso si riproducessero più facilmente e più a lungo, trasmettendo quella caratteristica alle migliaia di generazioni femminili successive. Sino sono ai nostri giorni, dove quella tendenza, non più necessaria normalmente ai bisogni essenziali per tenersi in vita, ha trovato sfogo in un altra necessità vitale come lo è l’istinto sessuale che spinge alla riproduzione, utilizzando però le dotazioni culturali che nel frattempo si sono stratificate nel nostro linguaggio sociale, col romanticismo in testa, e che “regolano” quell’istinto come nei i casi paradossali di cui si è spesso parlato in questo forum, e di cui tua moglie mi sembra veramente uno dei punti estremi.
Credo che Occam e il suo rasoio saprebbero spiegare facilmente che quella è la motivazione più semplice di certi comportamenti e quindi la più probabile. Io peraltro ne sono certo da un pezzo.