Confido nel Ministro del Lavoro Damiano al riguardo delle pensioni, sia per i 35 anni di contributi, sia per l’età, anche se sarà opportuna una maggiore chiarezza. Non sarebbe raziocinante l’estensione e ciò per coerenza, in quanto ostacoleremo l’accesso alle proli. La consapevolezza ha l’obbligo di offrire un futuro migliore ai nostri giovani. Noi genitori, come nondimeno lavoratori, non essendo i figli di Matusalemme, ma innanzitutto seccature per le imprese tutte, sbarreremo il passo alla capacità di competere.
Lettera pubblicata il 19 Settembre 2006. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
Ciao.
Personalmente, riguardo alle pensioni sono di questo parere : ritengo che ognuno di noi abbia diritto alla pensione in un tempo ragionevole; è assurdo quello che vuole fare l’attuale governo di aumento dell’età pensionistica ……… gli italiani rischiano così di lavorare tutta la vita e di non godersi mai gli ultimi anni della propria vita , con la propria pensione….inoltre se si và tardi in pensione, ci saranno sempre meno posti per i giovani italiani …….ma perchè i politici che metà italia ha voato non se ne accorgono ????forse perchè per i loro parenti è più facile trovare lavoro !!!!
il problema delle pensioni è aritmetico:
se uno SOTTRAE soldi all’INPS per SOMMARE profitti alla FIAT e all’OLIVETTI, non essendo all’altezza di fare la MOLTIPLICAZIONE dei pani e dei pesci e non volendo SOMMARE alle già onerose imposte, tasse e contributi altre onerose imposte tasse e contributi per SOMMARE all’INPS ciò che era stato indebitamente SOTTRATTO e volendo altresì continuare a DIVIDERE le nuove generazione dalle vecchie, deve per forza DIVIDERE il burro pensionistico il più possibile sugli anni necessari al pareggio di bilancio (i prossimi 14-15 anni!), forti anche del famoso detto: EUROPA VULT!!!
questa politica è partita dal CentroSinistra (Lamberto Dini), ma non è che il CentroDestra non sia d’accordo; anzi, quel tanghero faccendiere commerciante ladrone di Silvio Berlusconi avrebbe mandato tutti in pensone a 65 anni, che dico?! a 90 anni! che dico? mai! perché tanto lui si divertiva e si repilava “lavorando” 36 ore/giorno, che dico?! 48 ore/giorno a Palazzo Chigi.
per fare contento lui, che pensava a tutti noi, volevano addirittura reinventare il calendario!
del resto è vero!
prendiamo i politici: l’allungamento della loro vita è provato da tempo!
basta guardare quella cariatide di Andreotti!
è l’effetto dello straordinario stipendio pubblico, della pensione dopo 1 legislatura, dell’ozio, dell’intrigo e del piacere di far lavorare gli altri stando a guardare, o pigliandosi occasionalmente un cappuccino nei palazzi del potere.
(capita anche in Vaticano, chissà perché?!)
Allons enfant de la patrie,
Le jour de gloire est arrivé ………
Sono in perfetta sintonia con te Cesare quanto con Filippo.
Cari saluti
Carlalberto
p.s. I nostri politici hanno capito eccome. Nella realtà delle cose possiamo dire che ci si accomodano loro sulle poltrone d’oro o viceversa è l’Italiano che apparecchia la tavola ?
Non sapendo se giunge ad ambedue invio suppongo per Filippo.
sono anch’io in attesa dei miei ultimi ( spero ) 4 anni di contributi
per arrivare ai fatidici 40 di contributi versati. Data presunta
05/2014 con il compimento del mio 52° anno di eta’. con i 35
sarei gia’ in pensione da circa 1 anno.Perche’ la mia grande colpa è
purtroppo di aver cominciato troppo presto a lavorare.E oggi questo
è il ringraziamento di quei signori che tutti purtroppo conosciamo.
Ciao a tutti e buona pensione quando arrivera’.Domani mattina andro’
a fare l’esplorativa piu approfondita.